Madre, Padre
Questa piccola storia si pone come unico obiettivo quello di
rivisitare i ricordi che Harry possiede dei genitori, per un lasso di
tempo che segue l’ arco narrativo dei libri, documentando
semplicemente ogni scoperta relativa a Lily Evans e James Potter. Non
sono molto lunghe, potrebbero essere considerate one shot o flash fic,
all’ occorrenza. Il motivo per cui le ho scritte è
semplice: mi è sempre stata molto a cuore la mancanza
d’ affetto di Harry, la sua forza nell’ affrontare
ogni sfida con l’ esempio dei genitori sempre chiaro in
mente, il suo amore incondizionato per loro, la sua assoluta fiducia in
qualcuno che fu. La loro presenza, solo spirituale, è
comunque costante negli anni, ed enfatizzata nell’ ultimo
libro della saga, come sa chi lo ha letto. Sono rimasta molto colpita
dalla visita a Godric’s Hallows, della visione della tomba,
ma ciò che mi ha stupita di più, il brano che mi
ha emozionata a tal punto che ho finito il libro piangendo tra sorrisi
malinconici eppur felici, è stato l’ uso della
Pietra della Resurrezione. L’ improvvisa comparsa di James e
Lily, la consapevolezza di Harry, conscio che probabilmente li avrebbe
raggiunti a breve, ma soprattutto la frase che rivolge alla madre:“Stammi vicino”
Può sembrare inutile, nulla di spettacolare, ma racchiude una grande verità. Stammi vicino, almeno ora, almeno durante la morte, aiutami a trovare il coraggio, fallo adesso, quando in tutti questi anni non hai potuto. E’ qui, più che in ogni altro momento, che si comprende appieno il bisogno di Harry della madre, la sua struggente malinconia di qualcuno che non ricorda pienamente, ma che sa rimarrà vivo nel suo cuore.
E’ triste ma bellissimo.
Ed ora, forse dopo avervi annoiato (e mi scuso se l’ho fatto, ma è molto importante per me), vi lascio alla lettura del primo capitolo.
L’inizio
– 31 Ottobre 1981
Buio.
Il cielo stellato.
Il rombo assordante di un motore.
In basso, minuscoli punti luminosi si protraggono per tutto la piana.
Pianto.
Loro non ci sono più.
La consapevolezza, mai provata prima d’ora, è d’improvviso forte e lancinante, piena di un dolore straziante.
È solo il primo affanno della giovane vita, la prima e più importante formazione di un carattere che verrà.
Solitudine. Il significato di una parola mai conosciuta improvvisamente diviene realtà.
Lacrime.
E sonno naturale, il quieto rifugio per la testa dolorante, che non capisce e che non può ancora.
Un uomo barbuto e selvaggio guida la motocicletta volante.
Questo sogno si ripeterà tutte le notti, divenendo infine non più reliquia di un ricordo lontano, unico baluardo di conoscenza, ma solo prodotto fantasioso della mente, concretizzato come semplice desiderio di fuga.
Un lampo di luce verde squarcia il buio delle palpebre.
Ma è solo un altro sogno, solo un altro gioco, solo un’ altra vita.
Le macerie della casa fumano e cadono.
E con essa, muoiono anche mamma e papà.
Allora, è riferita, naturalmente, alla partenza da Godric’s Hallows quando Harry ha solo un anno. È piccolo, eppure capisce che qualcosa non va come dovrebbe, che è accaduto un episodio terribile. Quello, almeno secondo il mio modesto parere, è stato il primo, fondamentale tassello che ha formato il suo carattere. Mentre vola nella notte con Hagrid, conosce, seppur per un breve istante data l’ età, la consapevolezza. E non inteso come senso di responsabilità o altro, ma bensì come conoscenza seppur flebile di se stessi e di ciò che ti circonda. Harry ha sempre cercato di sapere tutto, ha sempre cercato di capire, in una disperata ricerca di qualcosa. E da cosa nasce tutta la sua volontà, tutta la sua forza così spropositatamente grande, se non da una pietra miliare come la morte dei suoi genitori?
E con questo è tutto per oggi.
Commentate, e se notate qualche errore grammaticale o anche solo qualche svista non esitate a dirmelo!
All' Infanzia,
da Angelica Eragon1001
Dedicata a Federica, che è stata la prima a sostenermi e perchè è semplicemente mitica! Ti voglio bene Fefe!