When i cross your eyes.

Era il giorno del mio compleanno.
Bel giorno per rivedere il proprio ragazzo che da troppo stava in tour,no?
Beh,non so come,ma io avevo sempre odiato i compleanni.
Erano come il Capodanno,perché si festeggia?
E’ un nuovo anno che arriva,l’anno in cui diventi più vecchia,un anno in più per avvicinarsi alla morte.
Se poi la persona a pensarlo era positiva quanto me,insomma,”auguri”.
Ma aveva insistito tanto Joe per festeggiare il mio compleanno insieme al suo ritorno.
Quattro.
Quattro mesi che non lo vedevo,e mi mancava come l’aria che respiravo in questo momento.
Però tutto sommato eravamo durati nonostante i media dicessero il contrario.
Adesso lo vedo arrivare,bello come un Dio.
Lasciai il tavolo da dove ero seduta e mi diressi verso di lui,poi mi misi a correre.
“Amore!
Dio quanto mi sei mancato!”
“Nessuno abbia idea di quanto sei mancata tu a me!”
Mi baciò stringendomi forte a lui.
Poi andammo a mangiare.
Parlammo del più e del meno,di cose brutte e di cose belle,delle cose tristi e di quelle divertenti.
“Lisa,ti devo dire una cosa..”
Poi il suo telefono prese a squillare,mentre si allontanava da me per rispondere.
Dopo poco tornò.
“Chi era Joe?”
“Era Nick..voleva sapere se..se ero arrivato..ehm..ti saluta!”
“Oh,ricambia..”
“Che stavamo dicendo?”
Feci spallucce.
Decidemmo di tornare a casa.
Quella fu una lunga notte,dopo quattro mesi che non lo “assaporavo..” si,mi era davvero mancato.

I giorni passavano,almeno per un mese erano andati via come niente.
I paparazzi erano stupiti della nostra storia duratura,e anche io sinceramente.
Erano cambiate davvero poche cose,a parte l’atteggiamento di Joe nei miei confronti.
“Lisa,vado a scrivere da Nick,a più tardi..ah..non so se torno per cena.”
“Certo..come ogni sera..”
Tirai un sospiro.
Era stressante vivere con una rockstar.
Sentì la porta sbattere e capì che era uscito.
Feci una doccia e poi scesi in cucina:”Merda,non c’è più acqua!”
Decisi di chiamare Nick per chiedere a Joe se comprava l’acqua.
“Ehi Nick,sono Lisa,mi passi Joe?”
“Lisa,Joe non c’è”
“Ma non vi dovevate vedere per scrivere?”
“Lisa,come sai il tour è finito da un po’,ora ci prendiamo una pausa.”
“Quindi,ieri non vi siete visti? E ne anche l’altro ieri?”
“No,Lisa mi dispiace..”
Attaccai il telefono e strisciai la schiena contro il muro fino a sedermi a terra.
Non era possibile.
Decisi di uscire di casa.
Percossi un pezzo di strada a piedi e lo vidi.
Li vidi.
Lui e una ragazza un tantino con l’aria da zoccola.
“Perché mi fai questo Joseph?”
“Li-lisa..io ..”
“Io? Si Joe,anche io pensavo tu mi amassi.”
“Fanculo Jonas.”
Corsi verso casa a preparare la valigia,sarei andata a New Orleans da mia sorella.
Sentì i passi pesanti di Joe e poco dopo mi ritrovai le sue scarpe sotto i miei occhi.
“Spostati Jonas,non ho intenzione di parlarti!
Stavi baciando un’altra ragazza,al posto mio!
E io che ti credevo,ti credevo sincero e po’ più furbo!
Forse avevi ragione quella sera,dovevamo finirla prima questa storia.
Ora tolgo il disturbo e ti lascio libero di entrare anche a casa con quella ragazza”
“Dove andrai?!”
“Non t’interessa Joseph.”
Si mise fronte a me.
“Sappi che non può finire così una storia di due anni,ti amo,ed è stata solo una debolezza..perdonami!”
“Hai deciso di finirla tu così. Ora lasciami passare,ho bisogno di respirare.”
Andai via,presi la macchina e corsi più veloce della luce verso casa di mia sorella.
Non m’importava quanti kilometri fossero,se avrei guidato tutta notte,o se mi sarei schiantata prima o poi.
Avevo voglia di lui,lo amavo ancora..come potevo dimenticarmi tanto in fretta di una storia di due anni?
Era impossibile.
Eppure lui c’è l’aveva fatta.
Abbassai il finestrino in autostrada e sfrecciando ad alta velocità mi misi a gridare le sue canzoni idiote,piene di quel falso amore.
Arrivai circa due ore dopo, distrutta e in lacrime abbracciai mia sorella.

Passò un anno.
Lui aveva un’altra vita,io altrettanto.
Lui era pieno di biondine ossigenate e cotonate,io avevo un ragazzo, Thomas,che mi dava amore come davvero avrei voluto in quei due anni.
Una mattina uscimmo io e Thomas per fare compere mentre lui si trovava in un negozio uscì ad aspettarlo.
Vidi poi un gruppo di ragazze urlanti fuori da un hotel.
Poco dopo uscirono Nick e Kevin,e per ultimo Joe.
Quasi non soffocavo con la mia stessa saliva quando i suoi occhi s’incrociarono ai miei.
Mi fissò intensamente,con uno dei sguardi magnetici capaci di distruggerti il cuore.
Perché è così difficile dimenticare una persona?
Perché senti doppiamente la sua importanza solo dopo averla persa?
Penso che nessuno ha mai risolto queste domande,e mentre io provavo a farlo sentì una mano calda toccarmi la schiena e due occhi neri fissarmi.
“Ciao tesoro”
“Ciao Thomas.”
“Va tutto bene?”
“Magnificamente ..amore”
Distolsi il suo sguardo,e mentre il mio cuore cercava di liberarsi da una stretta morsa mi venne da lacrimare,ma poi pensai a tutto al male che mi aveva fatto provare, e per una volta mi sentì orgogliosa.
Orgogliosa della vendetta che avevo appena avuto;
E poi mi sentì felice.
Si,felice di avere nella mente i suoi occhi,che quasi sembravano i miei un anno prima vedendolo con un'altra.
Ma nonostante tutto,ero sicura che a distanza di un anno fossi ancora innamorata di lui,e neanche il cielo avrebbe distrutto questo eterno amore.

Angolo Autrice:
Alloraa...questa storia si ispira a una mia primissima one-shot "Guarda caso"
ormai cancellata per la troppa vergogna.
Ho deciso così di rifarla perchè la trama non era orribile ma era solo impostata male.
Vi mando taanti taanti baci ovunque voi siate
Grazie a chi la leggerà,e un'immenso grazie a chi recensirà.
PS: per altre 3/4 one-shot farò questo lavoro di rifacimento storie.
Bacini *Gio*
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