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Autore: emme30    21/07/2013    8 recensioni
Blaine e Sebastian hanno trovato un lavoro molto speciale per l'estate.
Genere: Comico, Fluff, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
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Questa Fanfiction è in risposta alla sfida lanciata da black_eyes sul gruppo Seblaine Events.

 

 

Disney.
mettete la Disney come base per una Seblaine fluffosa; oppure fate un crossover Disney-Seblaine.
metteteci qualcosa di drammatico o demenziale o smuttoso (cosa ardua che mi piacerebbe vedere) che abbia a che fare con la Disney”

 

 

 

 

 

 

Peter Pan e il Principe Eric

 

Blaine si risvegliò nel momento esatto in cui percepì dei polpastrelli disegnare pigramente una serie di ghirigori sulla sua schiena nuda scoperta dal lenzuolo. Sorrise contro il cuscino, ma non aprì gli occhi, deciso a godersi quelle coccole mattutine che era sempre molto rare.

Sapeva che il suo ragazzo aveva capito che si fosse svegliato, ma non si preoccupò di dire nulla o stiracchiare gli arti; rimase semplicemente immobile a godersi il vagare delle dita di Sebastian sulla sua schiena, dalle sue spalle fino all'osso sacro, scivolando leggermente sui fianchi senza fargli il solletico e accarezzando di tanto in tanto l'attaccatura dei capelli.

Blaine sospirò contento, visibilmente rilassato per quelle coccole, e decise di prendersi ancora un paio di minuti di sonno prima del suono della sveglia. Stava quasi per scivolare nuovamente tra le braccia di Morfeo, quando la mano di Sebastian si fermò e si allontanò dalla sua schiena.

A quel punto, infastidito da quella brusca interruzione, Blaine aprì un occhio, uno solo, per lanciare un'occhiataccia al suo ragazzo, sdraiato su un fianco accanto a lui.

Sebastian lo stava guardando divertito, con la faccia già sveglia e i capelli arruffati. Blaine lo fissò per un paio di secondi arricciando il naso, le braccia ancora nascoste sotto il cuscino, in attesa che continuasse a fargli i grattini.

Ancora,” mugugnò dopo un poco contro il cuscino, la voce impastata dal sonno.

Sebastian ridacchiò e ubbidì subito, tornando ad accarezzargli le spalle e la schiena, le dita che viaggiavano leggere sulla sua pelle.

Soddisfatto, Blaine chiuse nuovamente l'occhio deciso a prendersi i suoi ultimi cinque minuti di meritato riposo, ma avrebbe dovuto capire subito dal ghigno di Sebastian che quelle coccole non avrebbero portato a ciò. Un secondo dopo, sentì un paio di labbra stamparsi in mezzo alle ossa delle spalle, e una lingua cominciare a lasciare il segno del suo passaggio sulla sua pelle ambrata.

Blaine si lasciò scappare un piccolo gemito di approvazione, senza rendersi contro che così stava incoraggiando Sebastian ad andare avanti.

Tenne gli occhi chiusi mentre lo sentiva muoversi sul materasso e li aprì soltanto quando lo sentì sdraiarsi su di lui, far aderire il petto alla sua schiena e la sua bocca andare a baciargli languidamente il collo.

Si morse il labbro nel sentire la mano di Sebastian percorrergli il fianco e togliere di mezzo le lenzuola che ancora gli coprivano il fondo schiena. Cominciò ad ansimare quando sentì l'eccitazione nuda di Sebastian premere contro le sue natiche, nessuno strato di vestito a dividerli.

Blaine inarcò la schiena e si lasciò scappare un gemito, alzando i fianchi per sistemare la propria eccitazione premuta contro il materasso, la quale, grazie a quei baci e a quelle carezze, si era risvegliata assieme a lui.

Senza dire una parola, Sebastian cominciò a muovere lentamente i fianchi. Blaine gemette quando sentì la mano del suo ragazzo divaricargli leggermente le natiche e la sua erezione umida scivolare in mezzo ad esse. Voltò la testa per cercare le labbra di Sebastian e interrompere quelle lente spinte che gli stavano facendo perdere la testa, ma, purtroppo o per fortuna, nel movimento i suoi occhi intercettarono per puro caso la sveglia sul comodino, che segnava le sette e quarantacinque.

...Ritardo!” riuscì a dire con ancora la voce assonnata, prima di tirarsi su di colpo e far rotolare giù Sebastian dalla sua schiena al materasso.

Ehi!” si lamentò il ragazzo, visibilmente scocciato da quel gesto.

Siamo in ritardo, dobbiamo ancora fare la doccia e andare a prendere i vestiti da Debbie!” spiegò Blaine, tirandosi su dal letto barcollando un poco e avvicinandosi al bagno.

Che si fotta Debbie, arriveremo in ritardo!” Sebastian provò a contestare, una smorfia sulle sue labbra, ma Blaine non gli rispose neanche, infilandosi in bagno e aprendo il getto caldo della doccia. Mentre aspettava che l'acqua si scaldasse, approfittò dello specchio per guardare i risultati della meravigliosa notte di sesso della sera prima. Aveva due succhiotti sul collo e non andava assolutamente bene. Debbie gli avrebbe fatto una ramanzina che non sarebbe più terminata.

Si infilò sotto la doccia e, senza perdere ulteriore tempo, si versò lo shampoo in una mano per lavarsi i capelli. Era quasi a metà di quell'azione, quando sentì le porte scorrevoli della doccia aprirsi e richiudersi. Sospirò sconfortato, attento a tenere gli occhi chiusi per evitare di farci entrare del sapone.

Sebastian, ti ho detto che siamo in ritardo!”

Una piccola risata arrivò alle sue orecchie e, un secondo dopo, sentì le mani del suo ragazzo andare a massaggiargli i capelli pieni di schiuma. “Lo so, è proprio perchè siamo in ritardo che una doccia insieme è l'ideale,” si giustificò, spingendolo con il viso contro le piastrelle mentre ancora aveva le mani tra i suoi riccioli. “Così almeno, risparmiamo tempo.

Blaine stava per rispondergli che in quel modo avrebbero perso ancora più tempo, ma, di nuovo, l'eccitazione di Sebastian che premeva contro le sue natiche gli fece perdere l'uso della parola. Lasciò che il suo ragazzo lo spingesse completamente contro le mattonelle della doccia, l'acqua che gli scorreva su una spalla e i movimenti del bacino di Sebastian aiutati dal sapone che scivolava lungo la schiena di Blaine.

Sebastian... siamo in ritardo...” un flebile lamento uscì dalle labbra di Blaine, ma venne puntualmente ignorato quando Sebastian fece scivolare una mano tra le natiche del ragazzo e con un dito sporco di sapone cominciò a stuzzicare la sua apertura.

Blaine si morse il labbro, cercando di raccogliere tutta la sua forza di volontà, ma era davvero difficile visto il modo con cui lo stava stuzzicando quel diavolo del suo fidanzato. Fece un respiro profondo e, proprio quando Sebastian infilò la punta dell'indice dentro il suo corpo caldo, si fece sentire sopra lo scroscio dell'acqua.

Sebastian, ti ho detto di no, siamo in ritardo.”

E dai Blaine...” cercò di convincerlo Sebastian, cominciando a muovere il dito e abbassando il tono della voce. “Lo sai che ti piacerà tantissimo...”

Quello era vero, ma non potevano fare ritardo, non un'altra volta, non di nuovo per del sesso mattutino fuori programma.

No, non adesso.” Detto ciò, si voltò brusco e si allontanò un poco da Sebastian, infilando la testa sotto l'acqua per sciacquarsi in fretta i capelli.

Ma Blaine!” anche con gli occhi chiusi, il ragazzo riuscì a vedere benissimo la smorfia delusa sulle labbra di Sebastian. Si sciacquò in fretta, cercando in tutti i modi di allontanare le mani del suo ragazzo dal suo sedere, e uscì in un lampo dalla doccia, sulle labbra una smorfia divertita.

Sei uno stronzo,” si lamentò Sebastian, guardandolo asciugarsi dalla porta a vetri della doccia.

Oh, non fare i capricci. Senti, facciamo così, se oggi ti comporti bene e rimani in personaggio tutto il giorno senza farti richiamare da Debbie o gli altri, ti prometto che stasera hai un viaggio assicurato per l'Isola che non c'è!”

A quella promessa, sul volto di Sebastian comparve un ghigno seduttivo che fece quasi diventare di gelatina le gambe di Blaine.

Isola che non c'è, uh?”

Esatto,” ridacchiò Blaine prima di uscire dal bagno. “Quindi vedi di fare il bravo oggi, mio carissimo Peter Pan!”

 

 

*

 

 

Lavorare a Disneyworld non era come Blaine se lo era sempre immaginato: era addirittura mille volte meglio. Non solo poteva interpretare il personaggio di una delle sue fiabe preferite, ma era costantemente in mezzo ai bambini che, sebbene fossero molto rumorosi, lo guardavano con occhi luccicanti e il desiderio di essere al posto suo. Spesso faceva turni impossibili, tutto il giorno in giro per il parco a sorridere e a farsi fare fotografie, ma riusciva sempre a trovare il lato positivo in tutto ciò, specialmente quando qualche bambina vestita da principessa gli chiedeva se avesse potuto sposarlo quando diventava grande.

Sebastian, d'altro canto, odiava da morire quell'impiego che avevano trovato per l'estate per arrotondare e mettere da parte i soldi per il viaggio post laurea. Il ragazzo aveva provato a convincerlo che avrebbe pagato tutto suo padre, ma Blaine non aveva voluto sentire ragioni: non voleva che John Smythe regalasse loro una vacanza, visto che già aveva comprato a Sebastian l'appartamento che condividevano a Boston. Voleva guadagnarselo il suo viaggio in Italia.

Erano riusciti a trovare quel lavoro grazie a un amico di Cooper, che era a capo della sezione dipendenti di Disneyworld, il quale era addirittura riuscito a dargli una sistemazione nell'hotel più costoso del parco divertimenti.

Blaine era sicuro di non aver mai avuto lavoro più bello in vita sua.

Principe Eric, principe Eric!”

Stava passeggiando nei dintorni del castello quando sentì un paio di vocette chiamarlo. Si voltò e sfoderò uno dei suoi migliori sorrisi, portando le braccia sui fianchi e guardando la folla di bambine che gli stava correndo incontro.

Principe Eric, posso fare una foto insieme a te?” Blaine abbassò lo sguardo sulla bambina vestita da Rapunzel con la coroncina di fiori in testa che lo guardava adorante.

Ma certamente, come ti chiami?” rispose gentile, prendendola da terra e voltandosi verso i genitori che avevano già pronta la macchina fotografica.

Judy!” rispose la bambina, tutta emozionata, cingendogli le spalle e accoccolandosi a lui.

Blaine aspettò che i genitori gli facessero segno che avevano scattato l'immagine, prima di rimetterla per terra.

Principe Eric, ma me lo dai un bacino?” domandò ancora lei non appena toccò terra, ignorando la madre che le stava tendendo la mano per continuare il giro nel parco.

Blaine ridacchiò e guardò le altre bambine adoranti che lo stavano fissando con in mano i loro quadernetti per gli autografi. “Ma certo, Judy, dopotutto sei anche tu una principessa!” esclamò, prima di scoccarle un bacio sulla guancia. Lei arrossì e si mise a ridacchiare, lasciando che i genitori la trascinassero via. Blaine la salutò con la mano, prima di voltarsi verso le altre bambine che lo stavano guardando sognanti.

Allora,” mormorò, inginocchiandosi nuovamente per essere all'altezza delle piccole con i loro vestiti colorati. “C'è qualche altra principessa che vuole un bacio qui?”

 

Blaine riuscì a liberarsi da quella sessione infinita di foto e bacetti sulle guance quasi mezz'ora dopo, continuando il suo giro per il parco e salutando con la mano di tanto in tanto qualche bambino troppo timido per andare a chiedergli una foto.

Era dalle parti del labirinto di Alice, quando vide una bambina seduta su una panchina che piangeva. Si guardò intorno, alla ricerca di eventuali genitori, ma non c'era molta gente in giro. Si avvicinò cauto alla bambina, inginocchiandosi accanto a lei per constatare che stesse piangendo.

Ehi,” le mise una mano sul ginocchio, cercando di non farla spaventare. “Va tutto bene?”

La piccola alzò il volto rigato di lacrime e fece no con la testa.

Come ti chiami?”

La bambina si morse il labbro, ma il sorriso gentile di Blaine la convinse a parlare.

Audrey.”

Blaine le asciugò la guancia bagnata e le mise una ciocca di capelli castani dietro l'orecchio. “Cosa ti è successo Audrey?”

Ho perso la mia mamma,” singhiozzò lei, stropicciandosi gli occhi. “Quando sono uscita dalla giostra di Dumbo, non l'ho più vista e sono venuta a cercarla ma mi sono persa.”

Non ti preoccupare Audrey, adesso troviamo le tua mamma,” sorrise Blaine, prendendola da sotto le ascelle per farla accomodare tra le sue braccia. In un attimo, la bambina si attaccò a lui come un polipo, strofinando il viso sulla sua spalla. Blaine le accarezzò dolcemente la schiena e con passo lento si avviò verso l'attrazione di Dumbo. Gli era già capitato di trovare bambini che si erano persi in giro per il parco, sapeva quale fosse la procedura.

Principe Eric,” mormorò Audrey dopo un poco che stavano camminando, visibilmente più calma.

Uhm?”

Davvero mi aiuti a trovare la mia mamma?”

Certo, un principe deve aiutarla una principessa in pericolo. Sei una principessa tu?”

La bimba ridacchiò. “Ma io non sono bella come Ariel.”

Oh, secondo me sì.”

Ma principe Eric! Poi Ariel non si arrabbia se mi dici queste cose?”

Blaine le sorrise e si mise un dito di fronte alle labbra. “Beh, allora meglio che tu non dica ad Ariel che tu sei una principessa più bella di lei.”

La bambina si mise a ridacchiare, appoggiando il capo sulla spalla di Blaine e arrossendo un poco.

Erano quasi arrivati all'attrazione di Dumbo, quando Blaine udì una voce che conosceva bene.

Ehi, Principe Eric, hai trovato uno dei miei bimbi sperduti?”

Blaine si voltò sorridendo, per poi vedere arrivare Sebastian vestito da Peter Pan con un ghigno in volto.

Ohhhhh, ma c'è Peter Pan! Principe Eric, ma tu conosci Peter Pan?”

Blaine guardò il suo ragazzo scuotendo la testa, ma non rispose alla domanda della bambina, visto che Sebastian non gli lasciò il tempo.

E tu come ti chiameresti, signorina?”

Audrey,” rispose lei timidamente, accoccolandosi ancora di più a Blaine.

E dimmi, Audrey, sei uno dei miei bimbi sperduti?”

Beh, io ho perso la mia mamma...”

Sebastian ridacchiò, saltando da un piede all'altro, facendo stupire Blaine per le sue doti recitative. “Allora sei una bimba sperduta! Vuoi unirti ai miei bimbi sperduti e andare a combattere contro il Capitan Uncino?”

Audrey guardò con occhi luccicanti Sebastian, per poi voltarsi riluttante verso Blaine. “Veramente il Principe Eric mi sta aiutando a cercare la mia mamma.”

Accipicchia che peccato!” esclamò Sebastian, scuotendo la testa e facendo ridacchiare Blaine sotto i baffi. “Sarà per la prossima volta allora, che ne dici?”

Audrey annuì, facendo ciao con la mano a Sebastian, che li sorpassò con un saltello e continuò il suo giro per il parco, ovviamente non prima di aver fatto l'occhiolino a Blaine.

Circa mezz'oretta più tardi, Blaine riuscì a rintracciare la mamma di Audrey, che era preoccupata tanto quanto la figlia. La bambina lo salutò con un abbraccio e con un bacio sulla guancia.

Grazie Principe Eric per avermi salvato,” disse contenta prima di prendere la mano della madre. “Non ci dico niente ad Ariel se la vedo, promesso!”

Blaine ridacchiò e le accarezzò i capelli castani, prima di farle l'occhiolino. “Mi raccomando, deve rimanere il nostro piccolo segreto!”

La salutò con la mano e tornò indietro da dove era venuto, fermandosi di tanto in tanto per una foto o un autografo. Trovò quello che stava cercando accanto al chiosco dei gelati.

Sebastian era seduto per terra e aveva una quindicina di bambini intorno che pendevano letteralmente dalle sue labbra.

E fu così che salvai Giglio Tigrato dalle grinfie di Capitan Uncino e dalla sua ciurma di bucanieri!”

Ooooh, ma Peter sei fortissimo tu!”

Peter, voglio diventare anche io un bimbo sperduto!”

Peter Peter, ma dov'è Trilli?”

Peter, ma Capitan Uncino è così spaventoso come sembra?”

A quella domanda, Sebastian balzò in piedi in modo molto teatrale. “Capitan Uncino è spaventosissimo, ma io sono molto più furbo di lui! E quell'uncino è così affilato, che potrebbe sbudellarvi in un colpo solo!”

Una serie di versi schifati si levò dalla folla dei bambini. Blaine ridacchiò, riuscendo a catturare lo sguardo di Sebastian che, finalmente, si era accorto che lo stava guardando.

Peter, ma come si fa ad andare nell'Isola che non c'è?”

Blaine quasi si mise a ridere quando vide il ghigno comparire sulle labbra del suo ragazzo.

Ci vuole la polvere di fata! Chi ha visto Trilli?” si guardò intorno, portandosi una mano davanti agli occhi.

Io, io l'ho vista!” esclamò un bambino biondo con un grosso gelato quasi sciolto in mano. “Era dalle parti del labirinto di Alice!”

Benissimo, allora andate da lei a farvi dare un po' di polvere di fata, così diventerete i miei nuovi bimbi sperduti e daremo la caccia a Capitan Uncino insieme!”

Blaine osservò ridacchiando la folla di bambini seguiti dai genitori che quasi lo travolgeva, per poi avvicinarsi a Sebastian con un sorriso.

Accipicchia, ti stai impegnando oggi eh?”

Sai com'è,” si giustificò il ragazzo lanciandogli un'occhiata languida. “Qualcuno ha promesso a Peter Pan l'Isola che non c'è!”

Blaine scoppiò a ridere. “Sei incorreggibile.”

Sebastian non rispose, diede un'occhiata nei dintorni per assicurarsi che nessuno li stesse guardando, prima di avvicinarsi a Blaine e lasciargli velocemente un bacio sulle labbra.

Blaine lo guardò scioccato per un paio di secondi, ma non ebbe il tempo di dirgli nulla, visto che il suo ragazzo aveva ricominciato a correre saltellando qua e là salutando bambini e svendolando il berretto verde. Rimase a fissargli il sedere fasciato da quelle calzamaglia verdi fino a quando la voce di una bambina non arrivò alle sue orecchie e lo fece scoppiare a ridere.

Te lo dico io mamma, Peter Pan stava baciando il Principe Eric! Ma poi Ariel e Wendy non sono gelose?”

 

 

 

 


Buona domenica a tutti, spero davvero che questa shot vi sia piaciuta, l'ho scritta un sacco di tempo fa e spero davvero che l'abbiate trovata carina, anche perchè ero completamente senza idee per scrivere qualcosa con il prompt disney fino a quando non ho avuto l'illuminescion :3 L'idea di fare Blaine come principe eric e Sebastian come Peter pan non è la mia, ma è merito di un gifset che ho visto un sacco di tempo fa sul tumblr, ve lo linkerei ma la tipa che lo ha fatto ha cambiato url e non riesco più a trovarla :c Grazie alla Ila per la betatura :3

Ad ogni modo, questa è l'ultima fanfiction che pubblico prima dello hiatus estivo (anche la Marti ha bisogno di ferie :3), quindi vi mando un bacione grandissimo e vi auguro buone vacanze <3

A presto,

Marti

   
 
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