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Autore: Artifact    21/07/2013    2 recensioni
Una promessa, una scatola, dei ricordi. La lettera.
Se mischiati tutti insieme cosa creano queste semplici cose? Che cosa significa tutto ciò?
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Our July In The Rain(stripped)



And after all is said and done, I'll be the one beside you.
I'll be your love and loyal friend, until the end beside you
.


Da piccoli la maestra ci aveva chiesto che cosa volevamo diventare da grandi, c'era chi rispondeva la principessa, chi il sindaco, chi voleva soltanto sposare un principe o chi voleva seguire la strada dei genitori.
La stessa domanda ci fu rifatta più avanti alle medie e alle superiori, questa volta c'era chi rispondeva la maestra, chi rock star, chi la veterinaria, chi l'avvocato o il giudice.
Ti ricordi cosa hai detto tu? Mi ricordo che tu avevi detto: "E chi lo sa che cosa voglio fare?"


Quando ti rifeci quella domanda al parco qualche giorno dopo, invece avevi risposto:
"Vorrei viaggiare, scoprire un po' il mondo e vivere. Sbattere la testa per poi sapere che cosa fare un domani."
Ti brillavano gli occhi, elettrizzato a quell'idea. Non c'era traccia di paura.

And after all is said and done, I'll be the one beside you.
I'll be your love and loyal friend, until the end beside you.


E così fu. Ti sei trasferito in un altro Paese, ricominciando tutto da capo e continuando lì le superiori.
Nuovo Paese, nuova casa, nuova vita.
Io non ti seguii, mi lasciasti a casa con la promessa che ci saremmo rivisti.
All'inizio mi scrivevi, mi mandavi lettere o facevamo le videochiamate, poi mano a mano le lettere diminuivano fino a non riceverne più una.
Ci perdemmo, io costruii la mia vita facendo un tirocinio come maestra, mentre tu ti costruivi la tua.

Quando avevi suonato il mio campanello otto anni dopo, io ero già impegnata, stavo con John. Avevamo 26 anni.
Mi avevi detto che adesso avevi capito che cosa volevi fare, hai viaggiato, hai visto il mondo e sapevi chi volevi essere.
Ritrovammo a mano a mano il nostro feeling.
Le mie giornate prevedevano ormai anche te, in qualsiasi forma: messaggio, uscita, telefonata. Sempre.
Più andava bene con te, più il mio rapporto con John peggiorava, fino alla mia rottura con lui.
Tu c'eri, non te ne eri più andato, mi tenevi la mano.

And after all is said and done, I'll be the one beside you.
I'll be your love and loyal friend, until the end beside you.


A 30 anni mi hai chiesto di sposarti e due anni dopo rimasi incinta di tua figlia. Eri così felice che hai persino pianto.
Le demmo il nome Ronnie.
Già da neonata si vedeva quanto ti assomigliasse: i tuoi occhi ora erano anche i suoi.

Un volta mi hai svegliato nel cuore della notte dicendomi: "Ti amo" al quale risposi con un "Anch'io."
Mi accarezzasti la testa, baciandomi la fronte sussurrando: "E dopo tutto è detto e fatto, sarò al tuo fianco. Sarò il tuo amore e leale amico, fino alla fine accanto a te."
Non capii il vero significato di quelle parole, mi accoccolai accanto a te, finchè non mi riaddormentai.

Ora io ho 56 anni, tu non ci sei più da ben diciannove anni.
Dio quando mi manchi.
Sai, Ronnie vuole fare il tuo stesso lavoro, è appassionata anche lei della fotografia ed è anche molto brava proprio come te.
Qualche giorno fa rovistando nello scantinato ho trovato una scatola, una scatola vecchia che non avevo mai visto, non c'era scritto niente.
L'aprii.
Piansi. Trovai tutte le tue foto, tutte le mie risposte alle lettere, tutti i nostri ricordi dei nostri anni di amicizia prima che tu partissi e tutti i ricordi del tuo ritorno. Trovai anche la tua lettera:


   




"Dafne, ho paura.
Mi hanno diagnosticato il cancro, ma ormai è troppo tardi, ho ancora qualche settimana ancora.
Solo qualche settimana..
E io sono qui, mentre tu dormi beatamente -Dio quanto sei bella-, a scriverti questa inutile lettera, perchè in una lettera come questa non posso dirti tutto quello che voglio dirti, non avrei tempo di finirla se no.
Amore mio, perdonami, non riesco a tenere fede alla promessa che ti ho fatto, ci ho provato, ma non ce la faccio.
Non riuscirò neanche a portarti a mangiare il cibo più buono del mondo, ne farti vedere il mondo che ho visto io.
Non riuscirò a vedere nostra figlia crescere, sostenerla e tenerle lontano tutti quei ragazzi che sicuramente avrà intorno da grande, perchè, si è vero, che ha i miei stessi occhi, le mie orecchie e colore dei capelli, ma ha le tue labbra, il tuo nasino che va un po' all'insù e sarà bellissima come sei tu.
Ti ricordi quando al parco mi hai chiesto cosa volevo diventare?
Io vorrei diventare la persona che ti faccia ridere, ti faccia sentire bella e amata, sempre e comunque. La persona con cui invecchiare e vedere i nipotini gironzolare per casa. La persona che ti aiuta a realizzare i tuoi sogni.
Io non credo in una vita dopo la morte ma questo non è un addio, è un arrivederci.

Peter
"
  
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