Louis lo osservava, con un sorriso ebete sulle labbra, mentre quello girovagava per la cucina ancora per metà addormentato nel suo letto. Camminava strisciando i piedi scalzi sul parquet; Louis riusciva a contargli le costole quando il suo ragazzo si stiracchiava proprio come stava facendo in quel momento, mettendo in mostra la perfetta ossatura del suo corpo muscoloso.
Harry aprì il frigorifero e rimase lì in piedi, come in cerca di qualcosa in particolare, per diversi minuti, facendosi toccare dal fresco che vi usciva; sbadigliò una seconda volta e si infilò una mano tra i capelli, piegando la testa leggermente da un lato, come pensieroso. Chiuse il frigorifero e si diresse verso la credenza. "non ci sono i cornetti?" chiese a se stesso più che al suo ragazzo e non aspettò nemmeno una risposta, perchè aprì il mobile davanti a lui per controllare. Sbuffò quando lo trovò vuoto e rimase fermo anche lì pensando a qualcosa con cui fare colazione.

Era in piedi, poggiato con la schiena al piano cottura della loro penisola in cucina, intento a passarsi in maniera disinvolta e abituale una mano sulla gamba, da dentro i pantaloni: quel gesto lo faceva in continuazione, era diventato una delle sue caratteristiche, e faceva impazzire Louis, che riusciva ad intravedere parte della coscia scoperta.Harry, in quella posizione, aveva lo sguardo fisso nel vuoto, ancora sonnolento.
Si girò distrattamente dopo pochi secondi e notò il suo ragazzo, seduto su quella sedia a pochi centimetri da lui, che lo guardava con un sorriso stampato sul volto. Sorrise a sua volta e gli si avvicinò posandogli un bacio sulla punta del naso per sedersi poi accanto a lui. Prese una sigaretta dal pacchetto di Pall Mall che era lì sul tavolo e che loro due si dividevano, e prese tra le mani la tazza di caffè dalla quale lui stava bevendo, sorridendogli quando quello si finse offeso.