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Autore: BeMyHarry    21/07/2013    1 recensioni
La protagonista è Mary,ha 18 anni e ha da poco finito la maturità. È una ragazza solare, socievole e gentile con tutti anche se nei suoi giorni no può essere scontrosa e irragionevole. Per un anno sospenderà gli studi per provare a lavorare con il padre. Mark. Manager e codirettore di una casa discografica. Un padre sempre assente che però lei continua ad amare "più della vista, dello spazio, della libertà...". L' iperprotettività del padre ostacolerà le sue scelte ma le salverà la vita a tempo debito. In un anno sperimenterà sulla sua pelle l'amore, la paura, il rimpianto, il dolore e la passione come mai fatto prima.
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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Sole.Sole e ancora sole. Apro gli occhi richidendoli subito dopo per la troppa luce che c’è  in camera. Nascondo la testa sotto il cuscino cercando di tornare a dormire
-Maryyyyyy- mi urla Anne dal bagno mentre sento il rumore dell’acqua cessare. 
-Ancora che dormi? Dai! Alzati! ADESSO!- dice prima di tirare il cuscino via dalla mia testa 
-Annn- borbotto girandomi di lato – Lasciami dormire!- 
-Dormire Mary?! Sono le 11!- dice ridendo. Mi alzo velocemente dal letto chiudendomi in bagno
-Dovevi svegliarmi prima!- le grido spogliandomi ed entrando nella doccia
-Sono ore che ti chiamo!- sbuffa lei – Scendo di sotto. Tu sbrigati!- dice uscendo dalla camera dato che sento la porta sbattere. Mi lavo in fretta chiudendomi poi nella cabina armadio, comincio a cercare qualcosa da mettere finchè mi arrendo ad un pantaloncino di jeans sfilacciato sotto e la  maglia dei nirvana nera e il simbolo giallo. Torno in bagno asciugandomi i capelli e legandoli in una coda alta. Prendo un paio di vans nere e le infilo di fretta scendendo di sotto
-Anneeeeeeeeeeeeeeeee- urlo cercandola
-Vieni a fare colazione idiota!- mi dice ridendo dalla cucina. Entro e vedo i bicchieri di starbucks sul tavolo
-Sei andata tu?- le chiedo indicandoli. Lei ride annuendo.
 - Dai muoviti che voglio vedere papà come si è tagliato i capelli!-  dice ridendo
-Dio non farmici pensare che papà si è fatto il ciuffo- dico ridendo anche io
-No, che cosa!?- dice ridendo.
-Si.SI ma ora andiamo – dico prendendo le chiavi della macchina camminando verso la porta
-Il telefono idiota!- ‘grida’ per farsi sentire dato che io sono già fuori 
-Prendimelo tu- gli dico girandomi verso l’interno. La vedo sbuffare andando verso le scale. Torna dopo poco 
-Tieni.- dice porgendomi il telefono. 
-Grazie! Dai chiudi che andimo- dico infilandolo nella tasca degli shorts
--
-Ah oddio! Quanto tempo!- dice Anne scendendo dalla macchina. 
-Già- dico chiudendo tutto. E guardandomi intorno.
-Dai entriamo!entriamooo!- mi dice tiranandomi per mano. Scoppio a ridere seguendola. 
Spalanca la porta che era socchiusa senza preoccuparsi di suonare il citofono. 
-AAAAAAAAAAAAAAAAAH OMMIDIOOOO- dice guardandosi intorno
-E’ cambiato tutto...- dico meravigliata dal nuovo stile degli studi. I colori sono cambiati ora è tutto rosso, nero e grigio. Decisamente migliore del vecchio stile di prima.
-RAGAZZE!- ci saluta Grace appena entriamo.
-Gracee!- ci abbraccia entrambe sorridendo. 
-Quanto tempo mamma mia. Vi siete fatte davvero belle- dice sorridendoci
-Oh dio smettila- dico ridendo 
-Allora com’è andata la maturita?- chiede curiosa
-Indovina!- dice Anne
-Centodieci per antrambe?-
-no Grace! Il massimo era 90! 110 è per la laurea-
-Allora 90 per entrambe?-
-Ovvio- le dico sorridendo
-AAAH che belle che siete. Dai sbrigatevi! Mark e Jeson sono nella sala runioni 136. Sono da soli. Andate forza! Secondo piano!- dice sorridendoci 
-Dai sbrigati!- mi dice Anne. Sembra una bambina in un negozio di caramelle
-Bussa!- le dico quando siamo davanti la porta
-Bussare!?- dice ridendo poi apre la porta
-Papàà!!- quasi grida correndo verso Jeson
-Ah ommidio Anne, tesoro!- dice lui alzandosi aprendo le braccia. Lo stesso fa mio padre e io corro ad abbracciarlo
-Ciao princiessa- dice stringendomi
-Papà- sussuro stringendomi più a lui. Dopo così tanto tempo ora sono finalmente fra le sue braccia e mi sento a casa. 
-Allora? Cosa ci raccontate di bello?- chiede Jeson rivolto a entrambe
-Bhe...- comincia Anne
-Si d’acore 90 su 90 per entrambe- dico sorridendo
-Ahhh io lo sapevo!- dice mio padre riabbracciandomi
-sul serio?- dice Jeson abracciando Anne che annuisce
-Restate qui a pranzo?- chiede papà sorridendo
-Certo- rispondiamo quasi insieme per poi scoppiare a ridere.
-Andiamo a salutare tutti gli altri!- dico sorridendo verso Anne
-Ah oddio si! S! Andiamo..- dicce spingendomi verso la porta
-A dopo ragazze!- dice Jeson mentre chudiamo la porta
-Uhm da dove cominciamo- dice ridendo Anne 
-Da qui!- dico entrando nel primo studio che mi trovo davanti.
--
Dopo aver salutato tutti torniamo da mio padre e Jeson che ora stanno mettendo in ordine dei fogli
-Allora dove volete mangiare?- chiede Jeson sorridendoci
-Mhh fatemi indovinare..Nandos?- chiede sorridendo
-Si dai!- dice Anne sorridendo a 32 denti. 
--
-Dai Mark! Sei figo con il ciuffo- dice ridendo Anne mentre dopo aver magiato usciamo da Nandos
-Lo so. Lo so- dice mio padre ridendo e facendoci ridere tutti.
-Cosa fate oggi?- chiede Jeson 
-Mhhh andiamo al parco?- mi chiede Anne
-Quello vicino agli studi? Certo!- dico sorridendole
-Andiamo li!- dice poi verso Jeson che ci sorride
-D’accordo però ora torniamo che fra 20 minuti abbiamo una runione- ci dice papà guardando l’orologio.
-- 
-Ciao Paul!- dico sorridendo mentre usciamo dalla sala runioni e lui entra insieme ad altri due uomini
-Ragazze! Quanto tempo! Tutto bene?- ci chiede sorridendo fermandosi un attimo ad abbracciarci
-Certo! A te?- chiede Anne sorridendogli mentre sciogliamo l’abbraccio
-Tutto bene. Ci vediamo in giro allora-
-Ovviamente- dico ridendo cominciando a scendere le scale per uscire.
-C’è il sole. Strano- dico sorridendo guardando verso il cielo
-Siamo a giugno diamie era ora- dice ridendo e sbuffando 
-Si ma siamo a Londra-
-Va bene..va bene. Sediamoci qui!-
-A  terra?- le chiedo ridendo
-Certo- dice ridendo e sedendosi a terra appoggiando la schienza ad un albero
- D’accorrrdo- dico sedendomi accanto a lei.
 Restiamo in silenzio per un pò ascoltando il cinguettare degli uccelli finchè il telefono di Anne comincia a squillare. Lo recupaera dalla tasca 
-Ti dispiace se ..- non la faccio finire mentre scuoto la testa sorridendo.
-Vai pure- lei mi sorride alzandosi e mentre risponde si allontana cominciando a camminare sul vialetto del parco.
Prendo il cellulare dalla tasca e apro twitter. Mi sto decisamente annoiando e dopo più di 10 minuti senza trovare niente di interessante lo chiudo aprendo la cartella dei messaggi quando
-Hey- 
alzo lo sguardo dal cellulare mentre vedo delle converse bianche vicine i miei piedi. Continuo ad alzare  lo sguardo in alto sul corpo del ragazzo che ora è davanti a me. Quanto diamine è alto!? Due metri!? Gli sorrido nervosamente senza sapere che dire
-Hey- dico poi guardandolo
-Posso?- dice indicando il prato di fianco a me.
-Ehm certo- dico sorridendo decisamente a disagio
-Sei di queste parti?- mi chiede alzandosi gli occhiali sul berretto di lana che indossa. A giugno. Un berretto di lana. Wow. 
-Io ehm diciamo. Mio padre vive qui a Londra- dico guardando i suoi occhi, sono verdi chiaro e rimango quasi incantata a guardarli
-quindi non vivi qui? Non ti ho mai visto- dice sorridendo facendo formare le fossette ai lati della sua bocca
-Io ehm no, no. Non lo so, adesso si- lui ride
-Quindi è un si? Vivi qui?- chiede sorridendo senza far scomparire le fossette sulle sue guancie
-Si ehm si ora si- dico e penso di essere decisamente arrossita. Perchè devo fare figure del genere ogni volta? Dannazzione. 
-Conosci già il posto?- mi chiede sorridendo. Mi incanto a guardare le sue fossette quando me ne rendo conto alzo lo sguardo sui suoi occhi
-Si. Cioè non tutto ma per la maggior parte si- dico sorridendo  mentre sento il mio cellulare squillare e benedico chiunque sia.
-Scusami- dico guardando il cellulare e lui mi sorride
-Vai pure- lo guardo sorridendo per poi rispondere al cellulare, è Anne.
-Hey Mary io sono già agli studi. Mi trovavo già qui e sono entrata-
-D’accordo ora arrivo- dico staccando
-Devi andare?- mi chiede guardandomi. 
-si..io devo andare. Si- dico alzandomi e anche lui si alza
-E’ stato un piacere conoscerti ehm...- si ferma guardandomi
-Mary, mi chiamo Mary- dico sorridendo
-E’ stato bello parlare con te, Mary- dice sorridendo
-Anche per me..- mi fermo aspettando che mi dica il suo nome
-io uhm chiamami Harry- dice sorridendo
-Anche per me,Harry- dico sorridendo e facendo alcuni passi all’indietro
-Spero di rincontrarti- mi dice sorridendo
-Lo spero anche io-
 dico sorridendo per poi voltarmi e cominciare a camminare verso il vialetto. Prima di uscire vedo che è fermo sotto l’albero, ha le mani nelle tasche e sta sorridendo. Gli sorrido anche io prima di uscire definitivamente da li. 

*Okaay questo è il primo capitolo ewe non so che dire.
fatemi sapere cosa ne pensate xx
  
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