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Autore: forevah_young    21/07/2013    0 recensioni
"Però ce l’ho fatta." dice Louis sorridendo.
"A fare cosa?"
"Ad entrare nel tuo cuore."
[songfic basata su 'made in the usa']
Genere: Romantico, Song-fic, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Louis Tomlinson, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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made in the UK.


Our love runs deep like a chevy
If you fall I’ll fall with you baby
Cause that’s the way we like to do it

                                           That’s the way we like                                                                                                                                                                                     

Prendo la sua mano, la stringo e le sorrido. Di nuovo insieme,con la promessa di non scordarci mai di quanto eravamo amiche. Corriamo dentro il lunapark, le luci sono talmente forti che devo stringere gli occhi. Una vuole fare prima la ruota panoramica, una invece vuole provare a vincere quel pupazzetto a forma di coniglio. Io mi volto su me stessa e sospiro sorridendo. Non ci posso davvero credere, di essere in Inghilterra. Dopo anni ed anni a sognarla, dopo mesi di programmi eccoci qui, a respirare quest’aria che sa di avventura e di divertimento. Adesso che ci sono, non sprecherò quest’opportunità.
Decidiamo di salire sulla ruota panoramica, Jennifer è troppo emozionata tanto da non ricordarsi nemmeno di soffrire leggermente le altezze. Ma tanto cosa ci importa, adesso che siamo qui?
- Emi, guarda là! – mi volto e perdo il respiro. Per la prima volta davanti a me, Londra si illumina come un diamante e sembra essere così bella per noi. Scendiamo dalla ruota ridendo, euforiche come sempre ed adesso forse anche di più. Mi volto verso un uomo sui trampoli e mi distraggo, un sasso mi blocca la punta delle scarpe e perdo l’equilibrio. Qualcuno mi tiene saldamente il braccio impedendomi la caduta.
- Hey honey*, fai attenzione la prossima volta. – mi volto verso il mio salvatore a bocca aperta, maledicendomi per la mia sbadataggine. Il ragazzo mi lascia il braccio con un sorriso, si allontana verso la parte opposta.
- Tutto ok?! – esclamano le mie amiche venendomi in soccorso. Non so cosa rispondere. E’ tutto ok quando il tuo cuore batte all’impazzata e giuri che ti potrebbe scoppiare in petto da un momento all’altro? Direi di no.

You run around open doors like a gentleman
Tell me girl every day you’re my everything
Cause that’s the way you like to do it
That’s the way you like

Ho convinto le mie amiche a seguire la direzione di quel ragazzo, ma sfortunatamente non riesco a vederlo da nessuna parte. Sospiro mentre a quanto pare le mie amiche hanno deciso di salire sui tappeti elastici.
- Voi andate, - dico un po’ abbattuta: - io vado a prendere dello zucchero filato. –
Mi allontano guardandomi intorno, ma del ragazzo che mi ha salvata nemmeno l’ombra. Pft, sempre la solita fortuna. Esco dal lunapark senza quasi rendermene conto, ho improvvisamente cambiato idea sullo zucchero filato, ed adesso avrei invece bisogno di un bel frullato alla fragola. Con panna annessa, ovviamente. Appena uscita mi dirigo verso la gelateria che avevo visto venendo, mi ha colpito il cono gelato colorato grande quanto un uomo messo fuori dal negozio. Mi avvicino e noto che c’è un bel po’ di gente dentro; pazienza, le ragazze mi aspetteranno. Non riesco a mettere la mano sul pomello della porta che qualcuno me l’ha già aperta per me. Mi volto impaurita e mi trovo faccia a faccia con il ragazzo di prima, che sorride sornione.
- Lo sapevo. – dice lui spiazzandomi.
- C-cosa? –
- Che eri una tipa dolce**. – I suoi occhi azzurri mi fissano curiosi, le labbra sottili piegate in un sorriso aperto, i suoi capelli svolazzano indisciplinati. In meno di mezzo minuto ho perso più di un paio di battiti.
- Ti va se ti offro qualcosa? – probabilmente devo avere ancora un’espressione spiazzata perché aggiunge: - Se ti fidi di me, ovviamente. Ti vedo un po’… impaurita. – ridacchia.
- Ehm, no è che mi sei piombato alle spalle e… non so, non me l’aspettavo. – borbotto in difficoltà.
- Scusa, honey. – dice mordendosi il labbro inferiore. Diamine, così non migliora la situazione! Qualcuno alle nostre spalle ci informa che avrebbe intenzione di entrare nella gelateria, a meno che non ci togliamo da di fronte alla porta, così entriamo dentro e ci mettiamo in fila accanto.
- Come ti chiami, tesoro? – mi chiede lui piegando leggermente la testa a sinistra.
- Emily, e tu spaventatore di ragazze innocenti? – ridacchio.
- Louis, e questo soprannome non me l’aveva mai dato nessuno. –
- A parte me. – sottolineo. Lui mi sorride.
- Già. Bé, forse non dovresti accettare che quello spaventatore di ragazze ti offra qualcosa... sembra molto... pericoloso. – Louis stringe gli occhi, così sto al suo gioco.
-  Però è stato molto gentile, non credi? –
- Sì, ma è merito soprattutto tuo. Tu sei... –
- Mmh? –
- Beautiful***. – conclude lui con un sorriso. In un attimo potrebbe essere caduto un asteroide o un aereo, non avrei sentito niente.
- Chi ti ha insegnato a rimorchiare le ragazze? Lo stesso che ti ha insegnato a sorprenderle alle spalle? – rido cercando di camuffare quanto io sia divenuta rossa dopo il suo ultimo commento.
- Però ce l’ho fatta. –
- A fare cosa? –
- Ad entrare nel tuo cuore. –

Just a little West Coast, and a bit of sunshine
Hair blowing in the wind, losing track of time
Just you and I, just you and I

- Corri Emi! – mi urla Louis mentre arranco verso di lui, scivolando sul terreno fangoso e inzuppandomi da capo a piedi di questa pioggia estiva che ci ha travolti all'improvviso.
- Eccomi! – esclamò saltandogli sulle spalle e ridendo.
- Emi, se poi cadiam- - detto fatto. Louis scivola ed io gli cado addosso. Appena riesce a sollevarsi è completamente pieno di fango. Non riesco a smettere di ridere.
- Vieni qui, tu. Devi pagarla! – lui si volta e cerca di acciuffarmi, ma io sfuggo velocemente e mi metto a correre nel campo che circonda casa sua, scivolando in continuazione.
- Presa! – esclama trattenendomi per i fianchi e tirandomi verso di lui.
- No, Lou, aspetta! – troppo tardi, si è appena attaccato a me come un parassita e mi sta già sporcando ben bene di fango. Sempre tenendomi per i fianchi mi fa voltare verso di lui, gocce di pioggia scendono sulle sue guance macchiate di scuro mentre i suoi occhi brillano chiari sotto i capelli appiccicati alla fronte. Glieli scosto per guardare meglio quelle due pozze di azzurro, ne sono completamente rapita. Dopo tutti questi mesi, Dio, ancora non ci ho fatto l’abitudine all’effetto che mi provocano.
- Non puoi immaginare quanto mi mancherai. – soffia con tono triste. Io inseguo con lo sguardo le nostre dita che si incontro e si uniscono. Invece lo so, lo so eccome.
- Però tornerai, giuramelo. – dico, e il suo sguardo si indurisce e so che sta per dire che non ne può avere la certezza. Appoggio la mia fronte contro la sua e lo bacio prima che possa dirmelo.
Lui tornerà, lui tornerà da me.

No matter how far we go, I want the whole world to know
I want you bad, and I won’t have it any other way
No matter what the people say,
I know that we’ll never break
Cause our love was made, made in the USA
Made in the USA, yeah

Louis prende lo zaino e lo carica in bauliera, poi poggia le mani su di essa e fa un sospiro. Quando si volta verso di me, mi mordo le labbra in cerca di un sistema per trattenere le lacrime. Dieci mesi, dieci mesi in servizio in Iraq. E lui se ne sta andando, adesso.
- Non piangere. – dice scuotendo la testa. Annuisco mentre lui mi prende per i fianchi e mi abbraccia. Passo le mani sulle sue spalle, sfioro la linea del suo collo ed infine infilo le dita tra i suoi capelli. Appoggio l labbra sulla sua spalla ed inalo l’odore della sua maglietta appena lavata.
- Scrivimi, - dice dandomi un ultimo bacio: - ogni settimana, ok? –
Annuisco di nuovo, incapace di parlare. Louis si allontana ed entra in auto senza voltarsi. So che se lo facesse non resisterebbe all’idea di tornare indietro. Lui esita un momento. Dopo qualche secondo mette in moto e parte. Seguo con qualche passo l’auto, ma poi mi blocco mentre la vedo sfrecciare via, troppo lontano.
Alzo la mano per salutarlo, quando è sparito dalla mia vista essa mi ricade sulla bocca dove la premo per frenare i singhiozzi.

You always reading my mind like a letter
When I’m cold, you’re there like a sweater
Cause that’s the way we like to do it
That’s the way we like
And never ever let the world get the best of you
Every night we’re apart, I’m still next to you
Cause that’s the way I like to do it
That’s the way I like

Corro verso la cassetta delle lettere, la apro e scorro febbrilmente tra i vari mittenti. E poi eccola, tra le mie dita, la lettera che aspettavo.

Emily,
qui le cose si mettono sempre peggio, non riusciamo nemmeno a sapere quando ci verrà data la prossima licenza. Ieri è stata una giornata terribile, una delle peggio da quando sono qui. A volte vorrei averti vicina a me, perché non riesco nemmeno a descrivere quanto mi manchi, ma poi mi pento, perché qui è un inferno e voglio che tu stia al sicuro. Raccontami qualcosa di bello nella prossima lettera, ok?
Ti amo, mi manchi sempre di più.
Louis.


We touch down on the east coast
Dinner in the sky rise, winter is the best time for walking in the city lights
You and I, you and I
No matter how far we go, I want the whole world to know
I want you bad, and I won’t have it any other way
No matter what the people say,
I know that we’ll never break
Cause our love was made, made in the USA

Louis prende la foto dalla tasca del giubbotto militare, la guarda intensamente per vari minuti. Quando il superiore lo chiama a rapporto se la porta alle labbra e la bacia, rivolgendo una preghiera sussurrata a fior di labbra sperando di riuscire a tornare a casa. Quando riesce ad acquistare il coraggio, si alza dalla brandina e infila la foto di Emily nel giubbotto. Uscendo dalla tenda dell'accampamento nota che la pioggia è aumentata. Si infila l’elmetto e salta sulla gip insieme ai suoi compagni. Nessuno è particolarmente in vena di scherzi in questo momento.

Cause baby I’ll break the bullet
And take the blow for love
Woahhhh, our love was made in the USA
Made in the USA, made in the USA

Ricordi di moment felici, passati con sua madre, con lei sorelle. La colazione della domenica, il prato dietro casa, l’altalena al parco giochi. Poi Emily che corre, Emily che ride, Emily che dorme sul suo letto con le labbra dischiuse. Louis sente l’aria entrare con difficoltà nei suoi polmoni, sente soffocarsi sempre più violentemente.
- Amico, respira! – urla un suo compagno togliendogli l’elmetto. Louis sente i polmoni tremendamente vuoti. Emily che gli passa dalla testa una collana, una che ha fatto fare identica per entrambi. Lui la tiene ancora, sotto la divisa e adesso sembra pesargli come un macigno sul cuore. Louis vede tutto più scuro, poi il buio lo assale. E non c’è più niente.

No matter how far we go, I want the whole world to know
I want you bad, and I won’t have it any other way
No matter what the people say,
I know that we’ll never break
Cause our love was made, made in the USA
Made in the USA, yeah

Mi siedo a gambe incrociate sul portico dietro casa, è quasi il tramonto. Respiro un po’ d’aria e poi rileggo le ultime lettere che ho ricevuto, adesso sono tre settimane che non mi scrive. Respingo quei brutti pensieri che mi offuscano la mente, devo pensare positivo ma ultimamente è davvero troppo difficile. Sento i passi sulle scale di fronte alla porta d’entrata prima ancora che possano suonare il campanello, corro ad aprire lasciando le lettere per terra. Mi manca il respiro. Questo odore lo conosco, odore di pelle, odore di cuoio degli stivali tirati a lucido dei soldati. La figura di fronte a me si toglie il cappello, non ha un'espressione felice. La divisa appena lavata in lavanderia, le medaglie onorifiche scintillanti. Le lacrime mi salgono agli occhi. Appesa al suo collo c’è la nostra collana. Incontro i suoi occhi azzurri, sono felice che anche i suoi siano tanto lucidi come i miei. Lo attiro a me e lo abbraccio forte, tanto da togliergli il respiro.
Alla fine ce l'ha fatta, è tornato da me.






*honey: dolcezza, tesoro. l'ho messo in inglese perché in italiano sembrava troppo da stolker ewe
**riferito a honey.
***beautiful: bellissima, l'ho messo in inglese perché, bé, ci stava meglio.


salve a tutti belli e brutti, alti e bassi, grassi e magri!
sarò breve (dico sempre così) questa volta. questa os è nata guardando il video di ‘made in the usa’ di demi; già amavo la canzone, il video poi mi ha dato lo spunto per la storia. ok, non è niente di originale è vero, spero però di non averla resa noiosa. mi dispiace di aver inserito così tante note, ma mi è venuta così! vi voglio inoltre ringraziare di cuore se siete arrivati fino a qui, spero che vi sia piaciuta e se invece vi ha fatto schifo sentitevi liberi di dirmelo perché ogni critica mi serve a maturare.
vi abbraccio tutti quanti scriccioletti *abbraccio da orsa*

linda
@ehiantnoff

  
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