« Liam, baciami il culo! Non ti facco copiare di nuovo matematica » esclamai, mentre il mio migliore amico mi pregava di passargli il compiti. Possibile che quell'idiota si addormentasse sempre in classe?

« Dai, Helena! Ti imploro » disse lui. Mi mise una braccio intorno al collo mentre camminavo verso il mio armadietto.

« Ti regalo un'altra delle mie felpe, quella verde che ti piace » continuò lui. Aveva trovato il mio punto debole. Ogni volta che vado a casa sua o usciamo col gruppo torno a casa con una loro felpa. Poi mi erano tutte enormi, io ero piccola e minuta in confronto a loro.

« Andata » gli dico io, mi ero lasciata corrompere per l'ennesima volta, ma ne è valsa la pena, amavo troppo quela felpa. Mi stavo sistemando il fazzoletto nero legato attorno alla testa e controllavo che il mio chinon fatto alla cazzo di cane sia apposto. Quel giorno il mio abbigliamento era particolarmente comodo. Avevo una felpa grigia che mi aveva regalato Harry, dei leggins neri e le mie amtissime vans rosse.

« Rossa » gridò da lontano Louis, mi chiamavano sempre così per il mio colore di capelli, avevo i capelli lunghi e mossi di un colore rosso fuoco, ed erano naturali.

« Louis » lo salutai dandogli un bacio sulla guancia, lui mi strinse a se tenendomi per il fianco.

« Zayn in arrivo » mi avvisò lui e io mi preparai psicologicamente. Zayn mi piaceva parecchio e lui lo sapeva, lo sapevano tutti, e continuava a chiedermi di uscire, ma secondo me lo fa solo per scoparmi, quindi io rifiuto puntualmente ogni giorno.

« Hei bellezza, ti andrebbe di uscire con me stasera? » disse il moro arrivarmi, ho già parlato di quanto perfetto era? Beh, io suoi occhi sono di un color ambra che resterei a fissarli per tutta la vita; il suo sorriso è una cosa straordinaria, è unico, poi lui ha un modo strano di sorridere, lui infila la lingua tra i denti, era contagioso; poi il suo profumo, non usava fragranze particolare, lui profumava di Zayn e di bagno schiuma, quella era la mia fragranza preferita, cia avrei nuotato dentro.

« Numero? » risposi con una domanda, chiedendogli quante volte me lo aveva chiesto, stava tenendo il conto.

« Cinquantasette » rispose, la scuola era iniziata da un mese e mezzo, e dallo stesso tempo lui mi chiedeva di uscire ogni giorno.

Stavolta ci pensai, non potevo perdere l'occasione e si sarebbe stancato ad un certo punto.

« Mi prometti che non cercherai di portarmi a letto? » gli chiesi io. I suoi occhi sembrarono illuminarsi, secondo me erano due stelle rubate al cielo notturno.

« Aspetta, ma tu pensavi che io volessi solo portarti a letto? » chiese lui, e per la prima volta mi sentii in imbarazzo. Io, che ero sempre stata la ragazza con i controcoglioni, stavo arrossendo. Io, che trovavo sempre il modo di rispondere, non avevo una risposta. Dopo tutto la mia faccia color pomodoro parlava da sola. Si, pensavo che volesse solo scoparmi. Si conosce la sua fama da paly boy che si portava a letto tutte. Lui sorrise, e il mio cuore fece boom.

Vi presento Zayn ti-faccio-morire Malik, il ragazzo che ti uccide con un semplice sorriso.

« Cosa te lo ha fatto pensare? » chiese lui. Questa volta dovevo rispondere, ma dovevo essere il più calma possibile, ma come facevo? Mi stava deliberatamente prendendo per il culo, e niente avrebbe impedito al mio piede di prendere contatto col suo di culo, se non avesse smesso subito.

Liam, che era sempre stato accanto a me, avvertendo il mio nervosismo mi prese il polso in una stretta forte, ma che non faceva male. Non so che potere avesse quel ragazzo, ma ogni volta che ero incazzata e avevo un qulsiasi tipo di contatto con lui, mi calmavo, proprio come in quel momento. Ma appena lasciò la presa, la mia irritazione tornò in un baleno e a quel punto nessuno avrebbe potuto fermarmi.

« Forse perchè tutti sanno che ti sei scopato metà della popolazione femminile di questa scuola? Cazzo, Zayn! Tu lo sai quello che provo per te! E continui spudoratamente a scoparti tutte quelle troie! Come pensi che io mi senta quando vai da Liam, Harry, Niall e Louis a vantarti della tua ultima scopata?! Eh?! Te lo dico io! Mi sento una merda! Sono umana, Zayn, cazzo! Ho delle emozioni, provo sentimenti! » dissi io, scoppiando a piangere in mezzo al corridoio. Mentre parlavo erano arrivati anche Niall e Harry.

Lui mi abbracciò, mi strinse forte a se e lasciò che io piangessi sulla sua maglietta, aggrappandomi a lui, sentendo che lui era li. Io stavo piangendo per lui.

« Esci con me, stasera, ti prometto che non ti porterò a letto, ti farò sentire una principessa, ti farò sorridere » disse lui, sottovoce, come se lui stesse soffrendo per quel mio pianto.

« Te lo prometto » ripetè lui. Mi sarei fidata? Non lo so, non diedi tempo al mio cervello per ragionare.

« Ok » risposi io. Sarei uscita con Zayn Malik e non avremmo fatto sesso. Era strano a dirlo, Zayn e a negazione prima della parola sesso o scopare, non apparivano quasi mai nella stessa frase.

« Dopo ti porto io a casa in macchina. » disse lui, tranquillo. Io annuii contro il suo petto, poi sciolsi quell'abbraccio e mi guardai allo specchio, mi asciugai le lacrime e tolsi le sbavature di quel filo di mascara e eyeliner che ero solita mettere.

« Andiamo in classe » dissi io. Eravamo tutti in classe insieme fin dalla prima, e adesso eravamo tutti all'ultimo anno. Ma io e Harry eravamo più piccoli perchè Zayn, Liam e Niall erano stati bocciati una volta, mentre Louis era stato bocciato tre volte. E dalla prima superiore non ha più separato nessuno.

L'ultima ora stava per volgersi al termine, era letterattura, la mia materia preferita, e il professor Fritz era simpatico. Stavo prendendo gli ultimi appunti sulla lezione quando la campanella suonò. Andai al mio armadietto per mettere via i libri, Zayn mi stava aspettando appoggiato su quello accanto.

« Come ti senti? » mi chiese il moro mentre si tirava su in piedi. Io mi girai verso di lui e mentre si risitemava il suo ciuffo, perfetto come il resto, notai che le sue nocche erano rosse e piene di tagli ancora sanguinanti.

« Cazzo, le tua mano! Cosa ha fatto? » esclamai io prendendo la sua mano ed esaminando i tagli.

« Non è niente, solo qualche taglio » disse lui con noncuranza ritirandola indietro. Che stronzata aveva fatto questa volta? Aveva picchiato qualcuno? Poi la mia risposta arrivò con un bidello che passava farfugliando irritato qualcosa su uno specchio rotto nel bagno dei ragazzi. Ma certo, quell'idiota ha frantumato lo specchio con un pugno.

Se non lo ammazza qualcuno lo faccio io, giuro.

« Stocazzo ha solo qualche taglio, quelli vanno disinfettati e medicati, ti fermi a casa mia, tanto i miei fanno il weekend da mia nonna a Doncaster e quindi non sono a casa, mi tieni un po di compagnia » dissi io e come rispista ottenni solo un cenno di approvazione col capo.

Mi mise un braccio intorno alle spalle e io non rifiutai quel gesto, mi faceva sentire protetta. Avete presente presente quella sensazione che si prova quando da piccoli si torna a casa dopo una visita dal dentista? Proprio così, mi faceva sentire come se le sofferenze fossero tutte finite, mi faceva sentire sua.




Come vi sembra?
Vi chiedo di lasciarmi una recensione, perchè per me è davvero importante, vi supplico.
Il prossimo capitolo lo pubblicherò quando questo arriverà ad almeno tre recensioni.
Grazie per aver letto.
_leeyum xx