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Autore: Channie    21/07/2013    2 recensioni
“Perché piangi, hyung?”
“Sei davvero ritardato, Zhang Yixing!"
One Shot sulla SuLay.
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Lay, Lay, Suho, Suho
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Quella Fossetta Irresistibile.




Perché lo amo? Perché provo questo per lui? Forse perché si prende cura di noi? O forse per il suo carattere sempre dolce e apprensivo?
 
Mi alzai dal letto, pieno di quei pensieri assurdi che avevo per la testa. Dovevo fare una doccia. Una bella doccia fredda. Presi un asciugamano e mi infilai in bagno. Chiusi la porta a chiave e mi spogliai. Entrai nella doccia e aprii il rubinetto dell’acqua. Il getto mi fece inarcare la schiena. Era gelida. Resistetti per un po’, fino a quando l’acqua non arrivò ad una temperatura tiepida. Nemmeno quel variare mi distrasse dai miei pensieri.

Stupido Yixing! Sei davvero un idiota!

Finita la doccia, presi l’asciugamano e me la misi intorno alla mia vita. Uscii dal bagno, con solo addosso la tovaglia, e mi diressi verso la cucina. Ero certo che non ci fosse stato nessuno in giro. Sentii tutti quanti uscire dal dormitorio, mentre ero in stanza.
Non erano venuti a chiamarmi, perché Kris sapeva cosa avevo. Sapeva come stavo. E sapeva anche che avevo bisogno di stare un po’ da solo. Lo conoscevo da molti anni ormai, ed era diventato il mio confidente. Lui era l’unico che sapeva. Quindi probabilmente, avrà detto agli altri che stavo male, o qualcosa del genere.
Aprii il frigorifero e presi una bottiglia d’acqua. Presi un bicchiere di plastica e ne versai un po’, bevendola piano piano, a piccoli sorsi.
Mi sentivo debole. Mi sentivo frustrato.

Cosa dovevo pensare di me? Che ero un Idiota… Ecco cosa.

Diedi l’ultimo sorso a quell’acqua, girandomi, quando lo vidi.
Era li. Fermo davanti a me. Mi scrutava con uno sguardo ambiguo.
D’istinto, sputai l’acqua che avevo in bocca.

Perché era li?

“Yixing! Hai bagnato tutto” disse lui, ridendo.
Prese un tovagliolo e si piegò per pulire l’acqua che avevo sputato. Io mi chinai.
“Lascia, faccio io! Ho combinato io questo disastro, hyung! È giusto che pulisca io.”
“Sta fermo. Ho quasi finito. Tu, piuttosto, va a vestirti.”
Ricordai solo adesso che ero nudo. Ero imbarazzato. Subito andai in camera e cercai di vestirmi il più presto possibile. Presi un paio di pantaloncini lunghi fino al ginocchio e una maglietta nera con scollatura a V.
Andai di nuovo in cucina e lo trovai seduto su una sedia.
“Hyung… Perché non sei uscito con gli altri?”
Lui si alzò e mi venne in contro. Era molto vicino a me. Mi fissava negli occhi con uno strano sguardo. Piegò la testa verso destra e poi la raddrizzò.
“Che hai Hy…”
Non finii la frase, che subito lui prese le mie guancie con le sue mani e mi baciò la fronte. Ero stupito. Quel contatto durò per cinque secondi.

I cinque secondi più lunghi e belli della mia vita.

“Kris aveva detto che stavi male. E quindi volevo stare qui con te. Hai le guancie totalmente rosse. Forse hai la febbre…”
“Cosa?”
“Non stai male?”
“Ehm … Ecco …” Dovevo inventarmi qualcosa “Si … Avevo un forte mal di testa. Ma ora è passato. Non c’è bisogno che ti preoccupi così tanto per me. Stai tranquillo.”
Il suo volto si rilassò immediatamente. Anche se non era ancora del tutto convinto.
“Dove sono andati gli altri?” chiesi curioso.
“A fare un giro. Non so di preciso dove. So solo che erano parecchio impegnati a pensare dove andare a mangiare per cena. Quindi non penso ritorneranno presto.”
Quindi, io e lui eravamo soli. Forse questo era il momento giusto. Forse era questo a cui puntava Kris. Forse dovevo dirglielo adesso che non c’era nessuno.
“Joon-Myun…”
“Dimmi. Stai ancora male?”
Che dovevo fare… Come dovevo dirglielo?
“Facciamo una partita con i video-giochi?” Sapevo benissimo che non avrebbe rifiutato.
“Ovvio!” sorrise.


***


“Hyung! Perché vinci sempre?”
“Perché sono più bravo Yixing!” sorrideva.
Lo guardavo e pensai che era così dolce. Sorrisi anche io e notai che anche lui mi guardava. Forse ero un po’ troppo timido e impacciato… Ma dovevo provare.

“Metti un attimo in pausa o spegni? Devo parlarti di una cosa importante…”
Suho vide il mio sguardo e si affrettò a spegnere la console. Mise i telecomandi sul tavolino vicino al divano su cui eravamo seduti e poi si rivolse a me.
“Cosa c’è? Sai che puoi dirmi tutto quanto, vero?”
“Si hyung… Ecco … Non so da dove iniziare.” Avevo un sorriso da demente stampato in faccia.
“Inizia dall’inizio!” disse lui, cercando di incoraggiarmi.
Presi un po’ di coraggio. Ma non abbastanza.

“Hyung… Mi piace uno. Uno del nostro gruppo…”
Il suo volto si fece serio. Poi gli scoppiò una risatina nervosa.
“Da-Davvero? E chi?”
“Beh…” Ce la potevo fare “Lui è un ragazzo davvero gentile. È sempre disponibile per tutti noi. Ci sostiene quando siamo stanchi e si prende cura di noi quando stiamo male.”
Divenne ancora più serio. Ma non disse nemmeno una parola.
“E’ semplice, in tutto quello che fa. Perché lo fa con amore. E anche quan…”
“E’ Kris vero?” il suo tono era piuttosto irritato. Cosa avevo detto?
“Oddio… Ehm …”
“E’ lui…” disse guardando in aria.
“Hyung… Che ti prende?” aveva uno sguardo stravolto.
“Niente. Speravo dicessi un’altra persona…”
“Infatti … Non è Kris.”
Joon-Myun mi guardò con uno sguardo di speranza. Non capivo. E cercavo anche di sforzarmi per riuscire ad afferrare i suoi sentimenti. I suoi pensieri.
“Allora… Non può essere vero!”
“Cosa non può essere vero Hyung. Cosa c’è che non va? Ti prego… Io mi preoccupo se tu …”
Stavo già parlando troppo. Mi zittii e mi grattai la nuca.
“Va bene… Vado in camera. Ho bisogno di riposo.”
Mi alzai e andai diritto in camera.

***


Dopo qualche minuto passato sul mio letto, sentii bussare alla porta.
“Entra hyung!” dissi.
Rimasi sorpreso. Aveva le guance rosse e rigate dalle lacrime.
“Suho… Vieni qui.”
Dentro di me mi sentivo un vuoto. Mi sentivo male.
Lui si avvicinò nel mio letto. Io feci spazio per lui e lui si sedette.
“Posso sdraiarmi vicino a te?”

Suho … Perché questa richiesta?

Allungai le braccia verso di lui. Lui si sdraiò e si accovacciò sul mio petto. Tra le mie braccia. Era strano sentirlo così vicino. Ma era vero.
“Perché piangi, hyung?”
“Sei davvero ritardato, Zhang Yixing!”
“Cosa? E ora perché mi dici così?”
Suho alzò la testa. I nostri volti erano a pochissimi centimetri di distanza. Lui soffiò sul mio viso e io inarcai le sopracciglia. Non riuscii a trattenere un sorriso. Lui sorrise, ma con molta dolcezza.
“Anche a me piace uno del gruppo…”
Divenni subito serio.

A lui piaceva un altro?

“Ah … Capito… E chi sarebbe costui?”
Suho si mise nuovamente a ridere. Cosa avevo detto.
“Te lo ripeto… Sei davvero ritardato, Zhang Yixing!”
Ancora! Cosa dovev….
“Ahhhh… No aspetta… Cioè … Ecco a te piaccio … IO?”
Suho si mise a ridere e con dolcezza avvicinò il suo volto al mio, dandomi un bacio sul naso.
“Si stupido. Mi piaci.”
Ero nervoso.

Davvero ti piaccio hyung? Allora …

“Allora hyung … Posso dire che anche tu sei ritardato!”
“Cos…”
Non fece in tempo a finire la frase, che subito baciai le sue labbra che tanto ambivo. Quando ci staccammo iniziai a sorridere timidamente.
“Hey… Sai quale è la cosa che amo di più di te?”

Non mettermi così in imbarazzo …

“Ehm … Cosa?”
“Il tuo sorriso… E quella fossetta irresistibile!”
Sorrisi ancora.
“Hyung … Allora riderò sempre per te!” dissi, abbracciandolo ancora e, in quella posizione, addormentandomi con lui nel pieno pomeriggio.
   
 
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