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Autore: redlove    21/07/2013    1 recensioni
Ripercorriamo i sette libri che tutti noi abbiamo amato. Stessi avvenimenti. Stesso destino.
Diverso punto di vista.
Sirius Black è evaso. Ma è davvero un assassino?
Draco Malfoy è davvero così subdolo quanto sembra?
Una ragazza, la vergogna dei purosangue, sa la verità, ed è pronta a tutto pur di affrontare la menzogna.
Storia già pubblicata in precedenza, per poi essere cancellata e pubblicata nuovamente.
Genere: Avventura, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Draco, Malfoy, George, e, Fred, Weasley, Hermione, Granger, Nuovo, personaggio, Ron, Weasley | Coppie: Remus/Ninfadora, Ron/Hermione
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Primi anni ad Hogwarts/Libri 1-4, II guerra magica/Libri 5-7
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matters of blood
by redlove

1. Stupido elfo

 

 

 



19 years later.

Era natale alla tana, Molly e Arthur avevano preparato un gustoso pasto per tutta l'allargata famiglia. Ginny e Hermione servivano ai tavoli mentre James e Fred giocherellavano con il boccino regalatogli dagli zii. Albus e Rose chiacchieravano animatamente sulle loro prime avventure ad Hogwarts mentre Lily e Hugo li ascoltavano invidiosi. Ron, Harry e Bill si intrattenevano con una lunga discussione sull'ultima vittoria dei Magnifici Sette. In cucina, mentre nonna Molly cucinava, George e Charlie stuzzicavano qualcosa di nascosto e da un lato Victoire e Ted continuavano a sbaciucchiarsi. Fleur, Audrey e Angelina finivano di portare i regali in casa scortate da Percy, Lucy, la piccola Molly, Dominique e Roxanne. Nessuno si aspettava che quell'atmosfera così felice e dolce potesse essere rovinata e interrotta da un brusco evento. Spinto dai nipotini che lo assillavano chiedendogli di mostrargli la nuova invenzione dei Tiri Vispi Weasley, George salì in camera sua per cercare l'oggetto. Fece due piani quando arrivò, spalancò la porta e rimase stupito da quello che vide. Una donna dai capelli color cioccolato e la carnagione rosea stava seduta sul suo letto a guardare in basso. All'entrata del ragazzo la donna alzò gli occhi e lo guardò, rivolgendogli lo stesso sorriso di sempre che non era mai cambiato. I suoi occhi profondi incontrarono quelli del ragazzo che rimaneva ancora incredulo a ciò che vedeva. La ragazza che aveva sempre amato, la sua migliore amica, colei che aveva perso la stessa notte di suo fratello lo stava guardando, sperando che lui ricambiasse il sorriso.


19 years before.

Il sole era già calato sul Numero 12 di Grimmauld Place, quando una ragazza dai capelli color cioccolato fece il suo ingresso.
L'appartamento era rimasto proprio come l'aveva lasciato, forse con qualche strato di polvere in più. Era stanca, doveva riposare, ma proprio non ne aveva voglia.
Amava quella casa, nonostante i ritratti vecchi e stravecchi che le urlavano contro. Come quello di sua madre, che ogni volta non rinunciava a dirle che era una vergogna; mai una parola carina aveva per la sua unica figlia femmina. Be', non che l'avesse vista crescere: Walburga Black era morta poco dopo aver partorito l'ultimo figlio, ovvero la ragazza dai capelli color cioccolato che ora occupava segretamente il Numero 12 di Grimmauld Place.
Posò le valigie all'ingresso e andò scrupolosamente a perquisire la casa: aveva sempre il timore che qualcuno potesse intrufolarsi nell'appartamento e rubare gli oggetti di grande valore affettivo. Ed ecco che stanza dopo stanza si ritrovò davanti all'arazzo di famiglia. Solamente otto Black erano stati diseredati e dunque cancellati da quella banale rappresentazione: una di quegli otto era lei. Lei, come gli altri sette, tollerava la razza babbana e dunque non era ritenuta una degna purosangue.
Ma questo non le importava: li odiava tutti, ne salvava solo qualcuno. In quel momento gli occhi le si posarono sul suo membro preferito, annerito anche lui.
Suo fratello Sirius era stato diseredato per essere scappato di casa a sedici anni, rinnegando così la supremazia dei purosangue. Ora Sirius era ad Azkaban, colpevole di aver ucciso volontariamente dodici babbani e l'amico Peter Minus. Lei tuttavia, lo credeva innocente. Aveva vissuto solo due anni con Sirius, prima che glielo portassero via.
Da quel momento in poi, la sua vita era diventata un incubo. Fino a quando, qualche anno prima, decise di fuggire e andarsi a rifugiare in un posto sicuro.
Era forse folle la sua idea, ma ancora oggi non se ne pentiva.
<< Guardi le vecchie foto di famiglia? >> una voce femminile alle sue spalle la fece sussultare.
Si girò con scatto immediato e bacchetta stretta in pugno, ma appena vide la proprietaria della voce si rassicurò e corse ad abbracciarla:
<< Dora! Ma che ci fai qui? >> esclamò slegando l'abbraccio.
Ninfadora Tonks era sua cugina e le due erano molto legate, da quando lei era fuggita.
<< Ti cercavo! Avevi detto che saresti tornata direttamente a casa! Non avevi fatto alcuna citazione riguardo Grimmauld Place. Davvero Stella dovresti smetterla di fare sempre ciò che vuoi >> la rimproverò con fare da sorella maggiore.
Stella Black infatti non conosceva regole: fin da quando era piccola agiva impulsivamente senza mai badare ai consigli altrui.
<< Scusa Dora! Ma ero stanca, avevo bisogno di riposare. Il viaggio è stato stancante. >>  si scusò lei.
Stella infatti era appena tornata da un viaggio di studio in Romania. Aveva solo quattordici anni, ma amava pazzamente le creature magiche, i draghi più di tutte. Ed era proprio a causa loro che aveva speso tre settimane in Romania.
<< E poi quella bacchetta chi te l'ha data? Sai che non hai il permesso di fare magie vero? >> continuò Tonks.
Infatti Stella non era mai stata ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts (i suoi genitori adottivi avevano in realtà rifiutato l'ammissione a sua insaputa )e quindi non c'era mai stata l'occasione per comprare una bacchetta.
<< Sai che mi importa Dora?! Tanto cosa ho da perdere? E comunque la bacchetta me l'ha comprata Malocchio. Ho quattordici anni e anche io ne ho diritto! >>
Malocchio era il suo personale insegnante di incantesimi. Se conosceva qualche fattura la doveva a lui.
Tonks alzò esasperata gli occhi al cielo.
<< Ad ogni modo, che ne dici di tornare a casa? >> suggerì Tonks.
Stella infatti viveva con la cugina e gli zii, anche se qualche volta andava a rifugiarsi a Grimmaul Place.
<< Vuoi della Burrobirra o del succo di zucca? >> la ignorò Stella dirigendosi verso la cucina.
Tonks la seguì infastidita.
<< Magari del Whisky Incendiario >>
Le due si sedettero al tavolo della cucina, Tonks con il Whisky e Stella con il succo.
Ad un tratto Stella si immobilizzò.
<< Che hai? >> le chiese preoccupata la cugina.
L'altra si alzò di scatto e salì le scale verso le camere. Tonks la seguì correndo.
<< Stella? STELLA?! >>
<< Ma non lo senti? Che sta combinando? E dove si è cacciato? Kreacher?! KREACHER?! >> Stella continuava a salire le scale.
Ora che ci faceva caso, anche Tonks aveva iniziato a sentire particolari rumori, come sedie muoversi o bicchieri rompersi.
Ed eccolo lì, rifugiatosi al piano più alto nel piccolo sgabuzzino, il vecchio elfo domestico nascondeva qualcosa dietro la sudicia veste.
<< Krecher! Fammi vedere! >>
<< No padrona NO! Padrona non deve! Padrona non ci andrà! Io giurato! >> l'elfo si dimenava contro l'ordine impostogli dalla giovane e odiata padrona.
I due si urlarono contro per un po', fin quando Tonks riuscì ad intromettersi e a prendere l'oggetto tanto nascosto dall'elfo.
<< Va via brutto elfo! Va immediatamente a pulire le cucine, e quando hai fatto strangolati fino a quando non ti mancherà il respiro e poi.. >>
<< Alla signorina Stella Malfoy Black, lei è stata ammessa alla Scuola di Magia e Stregoneria di Hogwarts! >> lesse eccitata Tonks interrompendo le urla della cugina.
<< Malfoy? E da quando il mio cognome è Malfoy? >> Stella sembrava infuriata.
<< Ma non capisci?! Che ti importa! Finalmente andrai a Hogwarts! >> ripetè Tonks.
<< Io andrò a Hogwarts? >> Stella era incredula e continuava a guardare il sorriso a trentadue denti della cugina.
Finalmente sarebbe andata ad Hogwarts. Finalmente qualcosa andava per il verso giusto.
Ma qualcosa non quadrava:
<< Krecher! Stupido elfo perchè nascondevi la lettera? >> riprese a urlare.
Ma l'elfo non era più lì, e molto probabilmente ora era a strangolarsi fino a quando non gli sarebbe mancato il respiro. 




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