Ci conosciamo da troppo tempo perchè io non sappia ciò che fai, caro.
Tu illudi.
Butti a cani e porci speranze immaginarie, e poi io devo aiutarti a sistemare tutto, ogni volta.
Cinque anni che ci conosciamo.
Ne abbiamo passate parecchie insieme.
Abbiamo giocato, scherzato, litigato, amato.
Si, amato, perché io ho amato.
Tu non so, io si.
E più precisamente, ti ho amato.
Cinque anni che ci conosciamo, e tre di questi li ho passati a cercare di farti uscire dal mio cuore.
Poi, una luce, una speranza.
Lei che mi dice ‘Parlavamo di te, era serio, aveva gli occhi lucidi, gli piaci’.
Ed ecco che iniziano i film mentali, i baci, le litigate.
Forse, è stato questo il mio errore più grande.
Amarti.
Stava andando tutto così bene.
Eri un amico fantastico, e forse avrei fatto meglio a tenere la bocca cucita su ciò che provavo.
Ho rovinato una splendida amicizia, ne sono consapevolissima.
Però, non potevo tenermi tutto dentro ancora, avrei preferito morire.
Baciarti quella mattina mi ha fatto dimenticare tutto il resto.
Eravamo sulla nostra isola, dove nessuno poteva entrare.
Eravamo felici e spensierati.
Eravamo noi. 
Poi, il caos, la distruzione, il buio, l’indifferenza.
E adesso sono qui, che scrivo su un maledetto computer tutto ciò che non ti dirò.
Non perché non voglia, sia chiaro.
Ma perché non ci parleremo più, io ne sono certa.
Ne ero certa, quando ti inviavo quel messaggio.
Ne ero certa, quando ti esponevo i miei sentimenti.
Ne ero certa, quando ti sei girato, salutandomi con un misero ‘ciao’.
Ne ero certa, quando ti ho visto camminare con strafottenza via da me, lontano.
Ne ero certa, ne sono sempre stata certa.
Adesso, dovrò riprendermi.
Dovrò recuperare tutti i pezzi scomparsi. 
Dovrò ri-imparare ad amare.
E dovrò dimenticarmi di te.
Ma di una cosa sono certa: Sei uno stronzo.




Beh, non penso ci sia da spiegare come mi sento o roba varia, è tutto qui. 
Leggete e, se vi va, recensite.