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Autore: narcyssa malfoy    01/02/2008    3 recensioni
Draco ed Hermione si sono lasciati a causa della loro diversità. Presto si troveranno a fronteggiarsi in battaglia ed allora sarà il momento di scegliere........
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Coppie: Draco/Hermione
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: II guerra magica/Libri 5-7
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Quando la tua vita è come un grande tapiroulan: cerchi di raggiungere un obiettivo, ma ti rendi conto di correre ed affaticarti inutilmente perché torni sempre al punto di partenza, allora non ti resta che cambiare strada. Reinventare te stesso. Scendere da quel tapiroulan la cui corsa è priva di meta e andare avanti..viaggiare in un’altra direzione… da qualche parte porterà.

Hermione si sentiva così… come se qualsiasi cosa facesse, qualsiasi obbiettivo si prefissasse la riportasse sempre ad un’unica persona….LUI.

-non possiamo più continuare questa storia, per quanto possa essere doloroso dobbiamo aprire gli occhi: apparteniamo a due mondi diversi! Due mondi in guerra tra loro!-

-hai sempre detto che il nostro amore veniva prima di tutto..-

-ma non capisci??? Per NOI due viene prima di tutto, ma prima o poi i miei compagni ti uccideranno o i tuoi uccideranno me.. E allora chi resterà, cosa farà??non voglio vederti uccidere i miei amici.. E non voglio vedere loro uccidere te…- e le lacrime le iniziarono a rigare il viso…Hermione abbassò lo sguardo..aspettando una risposta dall’altra parte, ma quella risposta non arrivò mai….-addio Draco- si voltò, senza alzare lo sguardo da terra ed uscì dalla stanza.chiudendosi la porta alle spalle..si fermò alcuni secondi…in cuor suo sperando che lui aprisse la porta e l’abbracciasse..ma non lo fece. Hermione continuò a piangere e mentre abbandonava la casa respirò un’ultima volta quell’odore tipico delle case antiche..che tante volte aveva respirato..senza mai farci troppo caso, ma stavolta era diverso. Stavolta sapeva già che quell’odore, come tante altre cose, le sarebbe mancato terribilmente….

Hermione giunse all’Ordine..

Harry e Ron furono sollevati nel vederla arrivare dalla finestra a bordo della sua scopa magica, la raggiunsero nel cortile… anche stavolta era sparita senza dire nulla! Lo faceva ormai da mesi… spariva per ore intere senza avvisare nessuno, poi tornava e non diceva mai dove fosse stata…

-non oso chiedere dove tu sia stata fino ad ora- disse ironicamente Ron lanciando un sorrisetto ad Harry

-bravo Weasley, non osare- Hermione lo fulminò con sguardo e parole. Lasciò cadere la scopa a terra ed entrò all’Ordine… Ron rimase senza parole,c’era rimasto male che quella sua battuta le avesse potuto dare così fastidio.

Hermione, incurante dei due amici che le erano alle spalle, entrò all’Ordine senza salutare nessuno, si avvicinò velocemente al divano e vi si buttò sopra..

aveva fatto bene a dirgli addio o era solo un gesto di codardia?…

Erano passati diciotto mesi oramai.. Diciotto mesi in cui il tempo sembrava non scorrere mai davanti gli occhi di Hermione..che continuava a rivivere quella scena e tutti i piccoli dettagli della loro storia, giorno dopo giorno…

Non l’aveva più incontrato dopo quella notte. Sapeva che era vivo e continuava ad essere fedele al Signore Oscuro.. Nel bene o nel male, nonostante la sua scelta “errata” di essere un mangiamorte, era sempre stato uno che teneva fede alla parola data. Già, non avrebbe mai rinunciato alle arti oscure…per niente e nessuno..

Neppure per lei.

Seduta sullo stesso divano guardava fuori dalla finestra..la pioggia batteva incessantemente da giorni contro il vetro…. Quella stessa pioggia…che era stata protagonista indiretta del Loro primo bacio…

Erano sotto la pioggia..bagnati da testa a piedi.. Ad un metro l’uno dall’altra, con gli occhi fissi in quelli dell’altro…. In silenzio.

Solo il rumore di quella pioggia che scivolava tra i capelli, sulla pelle, sui vestiti…e poi quel bacio..che sapeva di promesse..promesse appena bisbigliate..sentite a mala pena..quelle parole soffocate dal suono rombante dei due cuori che battono all’unisono..impazziti.. Parole sfuggenti..irragiungibili..questione d’istanti..eppure indimenticabile..

Unica testimone di quel bacio, di quelle promesse: la pioggia.

Quella stessa pioggia che ora non cessava di cadere giù, quasi a volerle ricordare ogni istante attimi di una felicità sfuggente..andata via da troppo tempo ormai.. rimasta solo un piccolo ricordo lontano..sfumato..e quella piccola cicatrice invisibile, proprio lì, sul suo cuore..che non aveva mai smesso di farle male…

Hermione si alzò dal divano e si diresse con passo deciso alla porta.

Uscì fuori, incurante della pioggia.

Camminò in silenzio sotto quel cielo nero e tuonante.

Ad un tratto si fermò.

-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA-

Urlando forte alla pioggia. Urlando a quella pioggia che nel giro di pochi secondi le aveva fatto toccare la felicità assoluta e che ora le faceva rivivere quel momento a ripetizione..senza sosta.. Come una tortura.

Urlava. Urlava a squarcia gola.

Contro quella che sola, per pochi istanti, aveva annullato tutte le diversità, rendendoli così uguali sebbene così immensamente diversi….

Iniziò a piangere.

Piangere.

Piangere.

Lacrime lente, che lasciano solchi profondi.

Ma poteva farlo.

Quella notte, sotto quella pioggia, nessuno avrebbe fatto caso alle sue lacrime.

Era libera.

Libera di soffrire.

 

Dall’altra parte della città, a fissare quella pioggia battente, LUI.

Immerso nei pensieri.

Ma non erano pensieri dovuti alla mancanza. Alla nostalgia.

No. I suoi erano pensieri che volavano più in alto. Al futuro. A tutte quelle possibilità che si era precluso con una sola scelta. IL SIGNORE OSCURO. Gli era rimasto fedele, anche davanti alla perdita di Lei, la sua amata.

Sarebbe potuta andare diversamente, sarebbero potuti essere felici insieme. Ma non era andata così. Avevano scelto di essere condannati e divisi.

Per sempre.

I suoi occhi azzurri, velati di un’immensa tristezza, guardavano oltre il vetro di quella finestra a cui era appoggiato…

In un anno e mezzo non aveva mai smesso di pensare a LEI.. A Loro.. MAI. Neppure per un istante.

In quel momento gli tornò in mente una delle loro prime liti..quando erano ancora ad Hogwarts..prima ancora che la loro storia fosse resa pubblica…

-no Draco! Ti dico che non è come dici Tu!- continuava a urlare lei, certa che nessuno l’avrebbe sentita. Non quel giorno. Erano soli nel dormitorio dei Grifondoro, tutti gli altri erano a lezione e loro due avevano saltato le lezioni.

Non era da Hermione saltare le lezioni, ma sapeva che non sarebbe riuscita a concentrarsi se non avesse prima chiarito con Draco..

-ah sì? Non è come dico io?? E allora dimmi tu com’è..- i suoi occhi blu erano diventati di qualche tonalità più scura a causa della rabbia. Si alzò in piedi di scatto dal grande letto e le si avvicinò continuando a fissarla nei suoi grandi occhi nocciola, aspettando una risposta.

-Ron ed Harry sono i miei migliori amici..ci sono sempre stati quando ne avevo bisogno..anche quando..- si fermò un secondo. Abbassò lo sguardo -..anche quando piangevo e stavo male per le TUE continue prese in giro ed i tuoi insulti…- quest’ultima frase la disse con un tono più basso, mentre le lacrime le rigavano il viso..

Draco sentì una forte fitta al cuore, di colpo si sentì in colpa per quelle lacrime che scendevano dal volto di lei..per tutte quelle volte che probabilmente aveva pianto perché lui o i suoi amici avevano fatto gli stupidi..si sentì morire. Fece un passo verso di lei, ma Hermione indietreggio istintivamente finendo con le spalle al muro.. Non era ancora riuscita ad alzare lo sguardo da terra..ed a smettere di piangere..

Lui le alzò il mento con due dita e fece sì che lei lo guardasse negli occhi.. -mi dispiace amore mio..ma mi da fastidio vederti ridere e scherzare con Potter e Weasley- gli pesò dover chiamare quei due con i loro cognomi piuttosto che con i soprannomi che lui ed i suoi amici gli avevano dato, ma sapeva quanto a Hermione desse fastidio sentirli chiamare con quei nomignoli ed in quel momento non era proprio il caso di infierire.. -odio doverti guardare da lontano, stando attento che nessuno lo noti..odio vederti sorridere con Loro..e se sei triste odio vederli abbracciarti e consolarti quando vorrei farlo io..odio dover fare battute quando passate tu ed i tuoi amici, e dover assecondare i miei quando fanno degli apprezzamenti pesanti su di te.. Li devo assecondare, quando invece vorrei rompergli la faccia!…-adesso i suoi occhi non erano più scuri di rabbia..ma stavano tornando azzurri… con la mano le accarezzò dolcemente la guancia asciugandole le lacrime.. Lei sorrise… e lo baciò con tutto l’amore che provava…quel sentimento così profondo che durava ormai da mesi…

Lui le mise le mani sui fianchi baciandole il collo con passione mentre Hermione lo spingeva verso il letto su cui poco prima lui era seduto…

Si sdraiarono insieme..Hermione era sopra a Draco.. Gli sbottonò la camicia..delicatamente..accarezzando quel petto così liscio e muscoloso.. Continuandola a baciare lui la ribaltò salendo su di Lei.. Le tolse piano piano il maglioncino..accarezzando quei seni che ormai conosceva bene.. Scese a baciarle la pancia, sfilandole via la gonna.. Lei fece lo stesso..slacciò la cinta del ragazzo e gli tolse i pantaloni scuri.. Rimanendo così entrambi in intimo… Lui le baciò ogni centimetro del corpo, lasciandole liberi anche i seni dal reggiseno..in poco tempo rimasero totalmente nudi e fecero l‘amore.....con una passione ed un desiderio indescrivibile..senza pensare al tempo che passava..guardandosi negli occhi..e sorridendo di quei momenti di felicità..di unione assoluta..

È vero, nessuno sapeva di loro due, del loro amore.. Se Lucius l’avesse scoperto avrebbe cercato senza dubbio di dividerli.. Cosa che avrebbero fatto anche i loro amici.. Ma in quel momento no, non erano vulnerabili. Avevano raggiunto la perfezione, unendo le loro anime ed i loro corpi. Ed almeno in quel momento, nessuno avrebbe potuto dividerli..

Poco dopo erano sdraiati in quel letto, completamente nudi,coperti solo da un lenzuolo bianco con lo stemma dei Grifondoro.

Erano lì, abbracciati.. Draco cingeva con le braccia la ragazza da dietro, dandole dei dolci baci dietro l’orecchio.. Soffiando sui suoi ricci.. Lei sorrise e si girò verso di lui sciogliendosi da quell’abbraccio.

Lo guardo nei suoi occhi azzurri..perdendosi in quello sguardo che l’aveva fatta innamorare qualche mese prima.. Gli scostò i ciuffi biondi dalla fronte.. E posandogli un leggero bacio sulle labbra rosate disse -ti amo..- Draco sorrise, leggendo in quei due fari color nocciola che erano i suoi occhi, tutta la sinceità di cui lei era capace… sorrise di nuovo e l’abbraccio fortissimo..quasi per evitare di perderla..rimasero così alcuni minuti, poi si liberarono ricominciandosi a vestire…

-bhe, io allora vado..-disse il ragazzo posando la mano sulla maniglia della porta.. -ci vediamo più tardi allora…- rispose Hermione, ancora seduta sul letto, intenta a rimettersi le scarpe.

Draco aprì la porta di qualche centimetro, poi si fermò. Lei alzò lo sguardò aspettando che il ragazzo parlasse… e quello che lui doveva dirle non attese ad arrivare. -stasera parlerò di noi ai miei amici e scriverò una lettera ai miei genitori.- lo disse con la voce seria, senza voltarsi. Poi uscì veloce dalla stanza, chiudendosi la porta alle spalle e lasciando dietro di sé una ragazza sbalordita e felice..

Il giovane tornò con la mente al presente..continuando a fissare la pioggia che non accennava a cessare.. Aprì la finestra respirando fino in fondo all’anima l’odore di umidità e pioggia…

Da quel giorno, erano passati appena due anni, ma quella pioggia aveva ancora lo stesso odore.. ed il suo cuore non aveva mai smesso di battere per Lei ed il suo amore non era mai diminuito, anzi..era sempre più forte..

In quel momento nella sua stanza si materializzò Blaise, il suo amico più fidato, sin dai tempi della scuola..

-wè, malfoy..che fai lì alla finestra tutto moscio? A cosa pensi?…- gli chiese l’amico, ma Draco non gli rivolse neanche uno sguardo, continuando a fissare fuori dalla finestra..Blaise sospirò, continuando..-Draco, è un anno e mezzo che è finita ormai, non puoi continuare a pensare a Lei..devi andare avanti..- a quella frase Draco si voltò verso l’amico..e fissandolo con uno sguardo freddo lo raggiunse -ti è mai venuto in mente che io non voglia andare avanti?..che non mi interessi un futuro se Lei non ne farà parte?- poi lo superò, abbandonando la stanza. Blaise sospirò di nuovo..raggiungendo la finestra su cui poco prima era concentrato l’amico....guardò lontano..dove i lampi illuminavano il cielo.. -hermione, ti prego, torna…..-rivolse quel piccolo pensiero, quella piccola speranza al cielo… poi chiuse la finestra e uscì dalla stanza…

 

Hermione rientrò all’ordine completamente bagnata. Nel salone non c’era nessuno se non l’elfo domestico. Hermione gli rivolse uno sguardo interrogativo -sono tutti nella sala riunioni. La stanno aspettando-

Hermione entrò nella stanza senza bussare. C’erano tutti: Harry, Ron, i gemelli, Ginny, Luna, Neville ed altri giovani membri dell’ordine… quelli che, come lei, dopo la scuola avevano continuato a combattere per l’ordine e chi, come Ginny e Luna, frequentava ancora Hogwarts…

Moody era in piedi vicino al camino, affiancato dalla professoressa McGranitt e da Ninfadora.

Moody rivolse uno sguardo severo a Hermione e poi continuò il suo discorso, mentre la ragazza si posizionava sul divano, tra Fred e George.

-…insomma, stanotte si terrà lo scontro finale contro i mangiamorte. Se noi ne prendessimo tutti parte, saremmo comunque in minoranza di numero, ma non conta la QUANTITà, quanto la QUALITà! Non vi costringerò a far parte tutti della spedizione che stanotte andrà in contro alla morte.. Io stesso, come la professoressa McGranitt, non ne prenderò parte. Non per mancanza di coraggio, sia chiaro, ma perché se Voldemort vincesse qualcuno dovrà rimanere per proteggere Hogwarts ed i suoi studenti.

Chi morirà in questa battaglia, sarà considerato un eroe.

Chi non vorrà partire, non sarà un vigliacco. Solo più ragionevole degl’altri.

A voi la scelta.-

Detto ciò, Moody aspettò.

Hermione fu la prima ad alzarsi -io vado. Non ho nulla da perdere.-

-potresti morire- ribattè veramente preoccupata la McGranitt

-preferisco morire tra i giusti. Che vivere come vittima di Voldemort-

-perfetto- esordì Moody -Granger a capo della spedizione-

I ragazzi, ancora seduti si scambiarono qualche occhiata.

Poi si alzarono, uno ad uno.. Fred. George. Ron. Ginny. Neville. Luna. Harry.

Hermione si voltò a guardarli.. Sul suo viso si avvertiva preoccupazione e tristezza. Non aveva paura di morire, ma di vedere morire i suoi amici sì.

Fred guardò Moody, parlando a nome di tutti -questa battaglia l’abbiamo iniziata insieme e la finiremo insieme. Forse moriremo, ma lo faremo uniti.- poi guardò Hermione, che sorrise.. Mentre gli altri annuivano alle parole appena pronunciate dal compagno.

Moody osservò attentamente i suoi ragazzi. Erano cresciuti. Erano maturati. Era orgoglioso di loro. -bene. Partirete questa notte allo scoccare della mezzanotte. Non serviranno auguri di buona fortuna, non saranno quelli a salvarvi stanotte, penso lo sappiate bene..Vincerete solo se sarete uniti, se vi aiuterete a vicenda, se avrete il coraggio di lottare e se non avrete paura. Ed io sono sicuro che queste caratteristiche le abbiate già- detto ciò Moody uscì dalla stanza seguito dalla McGranitt e da Ninfadora.

I ragazzi rimasero soli ed Hermione, in quanto capo della spedizione, si sentì in dovere di fare un piccolo discorso -innanzitutto ragazzi..volevo ringraziarvi per avermi voluto seguire nella mia scelta… stanotte probabilmente moriremo tutti, ma lo faremo combattendo. Combattiamo per noi, per le nostre famiglie, le nostre amicizie, per il nostro futuro. E…sono davvero felice di essere vostra amica..- i suoi occhi luccicarono..un po’ di gioia..un po’ di consapevolezza.. Fred l’abbracciò forte.. -sei coraggiosa, Granger..-le sussurrò all’orecchio..-è per questo che hanno scelto te come capo..- Hermione sorrise.. Poi si sedè insieme agli altri.. Perdendosi in lunghi discorsi.. Sul futuro..sull’amore..su ricordi passati.. Su tutto, ma non su quello che sarebbe stato quella notte..

 

Voldemort comparve in mezzo a loro.. Mangiamorte.. -miei fedeli sudditi.. Vi annuncio con immenso piacere che la vittoria è vicina.. Stanotte si terrà lo scontro finale contro quegli illusi dell’ordine della fenice..- il SIGNORE OSCURO a quella frase si concesse un sorriso, che sembrava più una smorfia… -uccidete.uccidete.uccidete.-lo disse con disprezzo.con cattiveria.-ma Potter, è mio!- scandì bene queste ultime parole.. Poi sparì avvolto da una tetra nube nera. Di seguito, tutti i mangiamorte scomparvero.

Draco si materializzò nella sua stanza, seguito dall’amico Blaise… era in una specie di trans: Amareggiato. Addolorato. Ansiono. Preoccupato.

Camminava su e giù per la stanza, con il lungo mantello nero ancora addosso, senza curarsi dell’amico che, fermo sulla porta, lo stava fissando.

-Draco..- mormorò Blaise nell’intento di riportare l’amico al presente, invano -Draco!!- lo disse più forte, quais urlando. Draco si bloccò di colpo. Era pallido, più del solido. Gli occhi azzurri erano velati dalla tristezza.. Guardò l’amico. -ci sarà anche Lei ne sono sicuro.- disse, sedendosi pesantemente sul letto. Blaise fece un passo in avanti, sospirò -sì, ci sarà anche Lei- disse, provando a sperare in un miracolo che quella notte la potesse portare lontano dal luogo dello scontro. -Ha ordinato di ucciderli. Tutti.- Draco abbassò lo sguardo. Poggiò la testa tra le mani. -uccideranno anche Lei- affermò.

Blaise vide le lacrime rigare il volto dell’amico. Si avvicinò alla finestra, senza saper bene cosa dire.

Guardò lontano..verso il punto dove si sarebbe svolto lo scontro. Poi, senza guardare l’amico, con estrema freddezza gli disse ciò che pensava -un anno e mezzo fa hai scelto. Stanotte uno dei due morirà. O tu o lei. Ora devi scegliere di nuovo: o la uccidi o lei ucciderà te. E stavolta Draco, stai bene attento alla scelta che farai, perchè non potrai più pentirtene- detto ciò, lasciò l’amico alle sue domande ed uscì dalla stanza. Draco si lasciò cadere sul letto, abbandonandosi ai ricordi….

 

-ma tu mi ami?- gliel’aveva chiesto sorridendo, con quel suo sguardo curioso e dolce.. Sdraiata affianco a lui dopo aver fatto l’amore.. Lui la guardò..gli occhi azzurri trasparivano la sua felicità… -non posso dirti che ti amo..- le rispose serio.. Guardandola negli occhi per poi alzare lo sguardo verso il soffitto.. Hermione divenne ad un tratto triste.. -non posso dire che ti amo, perché non so esattamente com’è quando uno ama una persona.. Ma posso dirti cosa provo..- le rivolse ancora uno sguardo.. Lei non disse nulla.. Rimanse in silenzio, aspettando.. -..so che tu sei il mio sole.. Che io senza te sono come un cielo senza stelle.. Che stare con te è un sogno da cui spero di non svegliarmi mai…- lo disse guardandola negli occhi. Lei sorrise e dai suoi occhi traspariva una felicità immensa. E lo baciò teneramente, con tutto l’amore di cui era capace…

-e tu, Granger, mi ami?- le chiese, certo della risposta. Lei lo guardò furbetta..-no!- e corse via in intimo.. Lui la inseguì..e giocarono così..rincorrendosi per la stanza.. Fin quando Draco non la prese.. intrappolandola sotto di se sul tappeto… lei lo guardò..-ora e per sempre..- -cosa?-chiese incuriosito il ragazzo.. -come cosa? Il mio amore per te.. Ora e per sempre.. Fino al giorno che, guardando nei tuoi occhi, non riuscirò più a vedere il mare che vedo ora..vorrebbe dire che non riuscirò più a sognare, non con te almeno.. Solo allora, Malfoy, avrò smesso di amarti…-

 

Hermione uscì dalla sala riunione dov’era stata fino a quel momento con gli altri… erano già le 22.. Tra due ore sarebbe stato il momento…

Non sapeva bene come godersi quelle ultime ore di pace.. Così decise di farsi un bel bagno caldo per rilassarsi…

Aprì l’acqua.. E accese delle candele nel grande bagno.. Aggiunse dei sali profumati dell’acqua.. E si spoglio, lentamente.. Rimase per qualche istante a fissare il suo corpo..probabilmente quella sarebbe stata l’ultima volta che lo vedeva così perfetto.. Se fosse sopravvissuta a quella notte, di certo ne avrebbe portato i segni…

La vasca oramai era piena.. Hermione si immerse completamente..lasciando fuori solo il viso.. Chiuse gli occhi..ricordando il suo compleanno di un anno prima…

-solamente noi due amore mio…- recitava così quell’immensa scritta disegnata nel cielo.. Quel giorno ogni ragazza di ogni casa, sognò almeno un istante che fosse per lei, guardandola. Ma non era per nessuna di loro… la protagonista di quell’immagine d’amore era in biblioteca a studiare quando Ginny, correndo, era entrata nella biblioteca urlando presa dall’eccitazione -corri Herm!!! Corrì!!!- senza che potesse capire cosa stesse succedendo Ginny la trascinò fuori.. Hermione rimase a bocca aperta.. Guardando Draco ancora con la scopa in mano.. Quella scritta, che colorava il cielo e rallegrava i cuori, era per lei. Da Draco, il SUO Draco… il compleanno più bello della sua vita….

Aprì di scatto gli occhi. Non voleva più ricordare. Non c’era più tempo di abbandonarsi ai ricordi. Si abbandonò nell’acqua totalmente..

 

23.45

Hermione era nel cortile dell’Ordine con i suoi compagni. Era il momento. Moody e la McGranitt ucirono insieme a loro. -quando avrete vinto, lanciate in aria un’incantesimo.- lo disse titubante, non era certo che avrebbe mai visto un incantesimo che ne segnava la vittoria. Poi si avvicinò ad Hermione -portate indietro i corpi dei nostri caduti- le disse. Lei lo guardò con aria triste -professore, ci sarà bisogno di qualcuno che porti indietro i NOSTRI di corpi- Moody non rispose a tale affermazione. La McGranitt rabbrividì.

Videro i loro allievi alzarsi in volo, con gli sguardi sicuri, senza guardarsi dietro. Li videro sparire all’orizzonte…

La pioggia aveva cessato di cadere..che fosse un buon segno?

Atterrarono in uno spiazzale deserto..lontano dalla città.. Erano soli.. Sfoderano le bacchette, nell’attesa dell’arrivo dei nemici che non tardarono ad arrivare.

Allo scoccare della mezzanotte una nube nera lì circondò, portando con se dodici mangiamorte. Come aveva detto Moody, erano in maggioranza.

Otto contro dodici. Ma l’unione fa la forza, e loro erano uniti.

-pronti a morire?- era Voldemort a parlare. La voce sicura e sinistra. La voce di chi non può avere paura, perché non ha nulla da perdere..

In mezzo a quei volti, Hermione lo riconobbe: Draco.

Un tuffo al cuore, ma non c’era tempo per abbandonarsi ai ricordi.

A lanciare il primo incantesimo fu Harry.

Un susseguirsi di Crucio,Avadakedavra,Scudo,Schiantesimi,Expelliermus..

I primi mangiamorte caddero a terra.. Forse si trattava dei meno esperti perché non gli avevano causato molti problemi..

Hermione era intenta a battersi contro un mangiamorte con il volto coperto..senza mai però perdere di vista LUI.. Aveva il cuore che palpitava..la sentiva bene quella sensazione che la faceva tremare.. Aveva paura. E non per se stessa.

Mentre combatteva, senza però scagliare alcuna delle tre maledizioni senza perdono, perché Hermione Granger non avrebbe mai usato la magia per uccidere, vide scagliare alle sue spalle un avadakedavra. Si voltò e vide Ginny Weasley cadere a terra..la sua amica..in terra senza vita.. Alzò gli occhi per vedere chi avesse scagliato contro la sua amica la maledizione e vide Lucius Malfoy, con un sorriso beffardo, soddisfatto di sé.

Non ebbe tempo per piangere, il suo avversario le scaglio contro un incantesimo che però evitò brillantemente riprendendo il combattimento…

Alla fine, vedendola esausta, fu George a mettere fine a quella lotta tra Hermione ed il mangiamorte, scagliando su di esso la terza maledizione senza perdono.

Hermione continuò a combattere..un mangiamorte dopo l’altro..vedendo pian piano i suoi amici cadere in terra.. George..Ron..Luna..

Erano rimasti in quattro..e nonostante anche i mangiamorte avessero subito numerose perdite..erano rimasti comunque in maggioranza..

Neville e Bellatrix continuarono a scontrarsi ininterrottamente.. -ucciderò te, come ho fatto con i tuoi genitori..- urlò la strega, seguita dalla sua risata stridula, ma Neville fu più veloce.. -stanotte forse morirò, ma i miei genitori saranno vendicati- e così fu..il timido ed impacciato Paciock aveva tirato fuori gli artigli. Era deciso a combattere e vincere. Ed aveva vinto la sua battaglia personale, uccidendo l’assassina dei suoi genitori, quella che lo aveva condannato ad una vita senza la sua famiglia…

Come aveva detto Silente qualche anno prima… LORO AVEVANO UN MOTIVO PER CUI VALE LA PENA COMBATTERE.. Era vero.

Erano rimasti quattro contro quattro… harry continuava a combattere contro Voldemort..senza che nessuno dei due cadesse..intenzionati più che mai ad uccidere l’altro.

Adesso Neville si trovava a fronteggiare un mangiamorte di cui si era spesso sentito parlare..ma in quel momento ad Hermione sfuggiva il nome.. Fred si dimenava sotto il Crucio lanciatogli da Draco..

Hermione stava combattendo contro Lucius… rivedeva in quegl’occhi una freddezza che tante volte l’aveva colpita.. Lucius, più di chiunque altro, aveva una ragione per volerla morta: aveva “corrotto” suo figlio.. Mettendo la famiglia Malfoy in cattiva luce di fronte le altre famiglie purosangue..

Presto anche Neville e Fred caddero.. Così a combattere erano rimasti solo Hermione ed Harry…

I segni della stanchezza e del dolore per la consapevolezza dell’imminente sconfitta si facevano sentire anche in Hermione..che in un momento di distrazione fu colpita dal Crucio di Malfoy senior.

Cadde a terra in quella tortura che la stava uccidendo piano piano.. Quando stava per chiudere gli occhi vide un incantesimo rompere il contatto tra lei ed il Crucio di Lucius.. Vide avvicinarsi a lei una figura dalla chioma bionda e ne riconobbe il modo di camminare…sorrise…

Draco si chinò su di lei.. -non chiudere gli occhi Herm. Guardami, ti prego guardami..- la ragazza sorrise avvicinando la mano al volto di lui… -dimmi, cosa vedi? Guardami negli occhi e dimmi cosa vedi…- Hermione mise a fuoco quegli occhi blu… -vedo il mare, nei tuoi occhi…- e cominciò a piangere… anche a Draco iniziarono a scendere le lacrime…

-.Il mio amore per te.. Ora e per sempre.. Fino al giorno che, guardando nei tuoi occhi, non riuscirò più a vedere il mare che vedo ora..vorrebbe dire che non riuscirò più a sognare, non con te almeno.. Solo allora, Malfoy, avrò smesso di amarti…-

Lo amava ancora.. La abbracciò e le diede un bacio sulle labbra poi, tenendola stretta a sé, guardò il padre che non aveva smesso un attimo di fissarli.. -uccidila padre ed ucciderai anche me- disse, stringendo la ragazza ancora più forte. Ora le lacrime non scendevano più ed il suo tono era sicuro e freddo.

In quel momento avvenne l’impatto finale tra Voldemort ed Harry.. Le bacchette in contatto.. Le maledizioni senza perdono scagliate l’una contro l’altra. O uno o l’altro sarebbe sopravvissuto quella notte.

Non andò così.

L’impatto fu fortissimo ed entrambe le maledizioni giunsero a termine.

Lucius, Draco ed Hermione videro entrambi cadere a terra.. Era finita.

Nessuno aveva vinto.

Lucius, incredulo tornò a guardare il figlio. Non avrebbe lasciato che il suo unico erede infangasse il nome della sua famiglia.

-avadakedavra-

Quella notte Malocchio Moody e la professoressa McGranitt rimasero affacciati alla finestra, ma nessun incantesimo fu evocato per segnare la vittoria… nessuno.

All’indomani si recarono sul posto dello scontro e quello che videro li lasciò senza parole…

I loro ragazzi giacevano tutti in terra, senza vita, ma con un espressione serena sui volti…

I corpi dei mangiamorte giacevano di fianco ai loro.. Anche Harry era a terra.. Di fronte a lui i resti di Voldemort, il cui corpo era ridotto in cenere…

Poco più in là giacevano senza vita i corpi di due giovani ragazzi..abbracciati..

Minerva McGranitt iniziò a piangere… -Minerva, non c’è motivo per cui piangere- le disse Moody mentre il vento si alzava portando con sé le ceneri del SIGNORE OSCURO -cosa dici Alastor? Sono morti… tutti quanti…-

Rispose la professoressa, incredula, continuando a piangere.. -guarda i loro volti, hanno vinto…- e un sorriso gli nacque sul viso….

A raccontare la storia così come andò, fu Lucius Malfoy. Voleva che la gente sapesse quanto potente fosse il suo Signore e quanto lui gli fosse fedele… ma non ci riuscì. Tutti vennero a conoscenza della vera Storia: di come, otto ragazzi coraggiosi, avevano sfidato il Signore Oscuro ed i Suoi alleati, i mangiamorte. Di come, otto ragazzi coraggiosi, avessero liberato il Mondo Magico da TU-SAI-CHI. E di come avessero vinto.

Lucius Malfoy fu processato e condannato in base al suo stesso racconto, in quanto mangiamorte e carnefice di molti omicidi. Passò il resto della sua vita ad Azkaban. Non si pentì mai delle sue scelte, né di aver ucciso suo figlio. Ma dopo la sua morte fu resa pubblica una lettera che egli aveva inviato a sua moglie da Azkaban…

-mia cara Narcissa..[…]non mi sono mai pentito di esser diventato mangiamorte..di esser stato fedele fino all’ultimo al SIGNORE OSCURO..né di esser stato l’assassino di Nostro figlio…
Ma adesso, a distanza di anni, ora che la vecchiaia mi ha colpito..posso dire una cosa, mia cara moglie, sono orgoglioso di Nostro figlio…perché, sebbene non condividessi le sue scelte, egli le ha portate avanti fino alla fine; è andato incontro alla morte consapevole di ciò che sarebbe stato..e mentre lo uccidevo ha continuato a fissarmi negli occhi.

Ora, mia cara Narcissa, posso dirti che ha vinto Lui….

Lucius Malfoy-

 

 

-Il mio amore per te.. Ora e per sempre.. Fino al giorno che, guardando nei tuoi occhi, non riuscirò più a vedere il mare che vedo ora..vorrebbe dire che non riuscirò più a sognare, non con te almeno.. Solo allora, Malfoy, avrò smesso di amarti…-

 

 

 

  
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