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Autore: barriex    22/07/2013    1 recensioni
-No, vattene. Sono uno stronzo, non ti merito, non merito niente.- dice fra le lacrime.
-No, io resto.- sussurro -Ora vieni a casa.-
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Stay - Larry Stylinson
 

It’s not much of a life you’re living
It’s not just something you take, it’s given
Round and around and around and around we go
Now tell me, now, you know

-Rihanna


 


Silenzio, che ti fa gelare l'anima. Forte come l'acciaio, pesante, che ti fa crollare tutto addosso. Perchè non parli? Perchè te ne stai zitto, lì immobile, con una nostra foto in mano? Dì qualcosa, dì che mi ami, dì che faresti di tutto per vedermi sorridere. Dillo, anche se non potrà cambiare le cose.

Niente, il suo solito silenzio.

Annuisco e mi allontano, verso la finestra. Siamo in ottobre. Un cielo grigio ricopre la periferia di Londra. Le macchine corrono, si inseguono, rallentano, lungo la strada nera. Una lacrima scende lungo la mia guancia. Mi ero ripromesso di non piangere, ma non ce la faccio. Non posso permettergli di distruggere la vita, quel maledetto... bellissimo ragazzo.

Perchè Louis Tomlinson, è stata la mia rovina dal momento nel quale l'ho conosciuto.

Non so se vi siete mai sentiti inutili, sfruttati, stanchi. Io mi sento così ora, come svuotato di tutte le cose belle che Louis Tomlinson era riuscito a regalarmi.

 

Due anni fa l'ho conosciuto, nel bagno di un bar nel centro di Londra. Io cantavo per intrattenere la folla di gente ubriaca barra drogata, con la mia specie di band. Mi pagavano due sterline all'ora, uno schifo. Durante l'unica pausa che mi era concessa, sono andato in bagno, ed ecco che lo incontrai; i capelli leggermente spettinati, la fronte sudata, le labbra fini e screpolate. Doveva essere un sogno, perchè lui era così perfetto. Mi sorrise e mentalmente dissi di non aver mai visto un sorriso più bello di quello.

-Tu sei quello che canta?- mi aveva chiesto. Io avevo semplicemente annuito. -Sei molto bravo.-

-Grazie.- sussurrai appena.

-Sono Louis, piacere.- mi tese la mano, che strinsi abbastanza energicamente.

-Harry.- sorrisi ed i miei occhi si illuminarono di una nuova luce.

-Styles, muovi il culo, dobbiamo suonare.- urlò il “tastierista” della “band”.

-Bene, Harry Styles, ci vediamo.. presto.- il ragazzo sorrise e lasciò la stanza. Mi lavai il viso e tornai di nuovo su quel minuscolo palco.

 

-Harry..- sussurra, facendomi rabbrividire. Ecco le lacrime, sempre più grosse e salate rigarmi il viso.

-Cosa vuoi?- sbotto, girandomi verso di lui. -Vuoi dire che ti dispiace? Vuoi dire che non volevi farlo? Cosa credi che io sia? Un bambolotto? Un giocattolo da usare e quando è rotto, da gettare nella spazzatura?-

 

Altri ricordi, nella mia mente, si accavallano, martellano la mia testa, facendola pulsare. Dolore, dolore intenso, ma non a causa di quel mal di testa incessante, ma per colpa del ricordo che ora mi appare lucido, come se lo stessi rivivendo.

 

Sorrisi dolcemente, mentre mi si avvicinava. A pochi centimetri da me si alzò sulle punte e mi baciò intensamente sulle labbra. Infilai una mano fra i suoi capelli e mi sentii bene. Stavo fluttuando in un mondo che non mi apparteneva veramente. Non mi ero mai accorto di essere così.. diverso. Ma questa diversità mi piaceva, mi piace ancora. Tutti ci guardavano. Alcuni sguardi erano schifati, altri indifferenti, altri curiosi. Ma a noi non importava.
-Hey, piccolo Styles.- sussurrò a fior di labbra.
-Ti amo.- fu la mia risposta.
-No, non dirlo..- fece una smorfia, che non compresi.
-Perchè? Perchè non dovrei?- chiesi allarmato.
-Perchè io ti amo di più.- rispose baciandomi di nuovo, dolcemente.




-Come sto?- feci un giro su me stesso. Lo smoking mi fasciava il corpo, sembravo un becchino, o qualcosa del genere. Lui rise di gusto e mi si avvicinò. A lui lo smoking stava perfettamente, sembrava un modello.
-Amore mio..- iniziò.
-Dai dai, insultami pure, sono pronto.- mi misi a braccia conserte ed attesi. Un'altra risata, questa più forte proveniente anche dalla mia gola.
-Coglione, sei bellissimo, sei perfetto, sei..-
-Mio.- conclusi la frase, per dopo baciarlo l'ennesima volta.

 

-Haz, cantami qualcosa.- eravamo sdraiati sul divano, io con la testa sulle sue gambe, lui giocava con i miei ricci.
-Cosa vorresti che ti cantassi?- chiesi.
-Qualcosa che mi faccia credere che tu mi ami sul serio.- disse guardandomi intensamente.
-Ma io ti amo sul serio.- protestai.
-Dimostramelo.-

Iniziai a cantare, con tutta la passione e la forza che avevo in corpo. Gli dedicai “Wake Me Up” di Ed Sheeran. Era una delle mie canzoni preferite, come lui era uno dei miei cantanti preferiti.

-Adesso mi credi?- chiesi voltandomi verso di lui.
-No, non ancora.- abbassò lo sguardo sulle sue mani fra i miei ricci. Mi scostai lentamente e mi avvicinai sempre di più a lui. Ero a cavallo fra le sue gambe ed iniziai a baciarlo, finchè l'aria nei polmoni mi permise di continuare. Mi tolse la maglietta, con le sue mani gelide, fredde come il ghiaccio, ma piacevoli al contatto con il mio torace caldo. Feci la stessa cosa, passando poi con la zip dei suoi jeans.

Frasi sconnesse, il suo respiro affannato contro la mia nuca, la mia mano che stringeva il tessuto del cuscino, il suo corpo dentro al mio.
-Ti credo.- sussurrò, prima di venire dentro di me.

 

-Harry, non ti dirò nulla di tutto questo, voglio solo spiegare.- dice.
-Spiegare cosa?- strillai, come una donnina isterica.
-Spiegare che io continuo ad amarti, nonostante tutto quello che ti ho fatto.-
-No, non lo dire. Stai zitto, zitto!-
-Harry..-
-Harry un cavolo! Vattene!-
-No.- un altro ricordo di poche ore prima, l'ennesimo tradimento, l'offesa.

 

L'ultima volta che lo aveva fatto risaliva ad un mese prima, quando l'estate era giunta al termine e le prime foglie iniziavano a staccarsi dagli alberi. Questa volta mi aveva sussurrato un 'ti amo' veloce prima di andare fuori ed io lo avevo seguito. Avevo paura che accadesse di nuovo, paura che lui mi abbandonasse, paura di non essere abbastanza per lui. Ero ancora troppo debole, troppo vulnerabile per accettare la realtà, ma la vidi, davanti a me. Per un istante venni scosso da un tremito, poi scappai. Lui, con una bionda tinta, aveva fatto crollare i miei castelli di carta, che mi sembravano indistruttibili. L'aveva fatto ancora, ferendomi, facendomi davvero male.

 

Perchè decidere di stare con me quando mi tradisce e con una.. donna?
-Perchè? Questa è la mia vita, la mia casa, il mio cuore! E tu..- gli puntai il dito contro il petto. -Hai distrutto tutto.-
-Harry, io non volevo..- dice.
-Certo, hah, non volevi. Ma ci sei andato a letto comunque con quella tipa, o sbaglio? Su, Loueh, non mi prendere per il culo. Non sono un bambino al quale racconti mille favole per farlo stare meglio.-
-E va bene, okay, ci sono andato a letto.-
-Mentre stavi con me.- dico a denti serrati.
-Io.. si.- scuote la testa.
-Ipocrita.- vado di nuovo verso la finestra. Sento le sue mani appoggiarsi sui miei fianchi, le sue labbra sfiorarmi il collo.
-Vaffanculo.- sbotto togliendomelo di dosso. -Non ti avvicinare, mai più.-

 

I giorni passano e senza Louis tutto sembrava vuoto, compreso il mio cuore. Penso di aver fatto la cosa giusta, ne sono sicuro. Ma le mie certezze crollano nel momento che incontro di nuovo quegli occhi azzurri, in un supermercato, contornati da occhiaie scure e profonde. Non ce la faccio, non riesco a resistere. Corro verso quel corpo, immobile. Lo stringo a me, lo sento fremere e singhiozzare.

-No, vattene. Sono uno stronzo, non ti merito, non merito niente.- dice fra le lacrime.
-No, io resto.- sussurro -Ora vieni a casa.-

Lo carico in macchina, sui sedili posteriori. Sta iniziando a fare buio e sono appena le sei. Quando mi giro a controllarlo, è già crollato in un sonno
profondo.


 

Un giorno mi disse: -Sei il mio salvatore.- e sembra che anche adesso, dentro quella macchina, rimbombassero le sue parole per darmi la forza di perdonare e di guardare avanti.
 

Perchè io quel Louis Tomlinson lo amo sul serio.
 



Scusatemi tanto, nel caso dovesse fare pena. E' la mia prima OS Larry e diciamo che ne potrei essere abbastanza soddisfatta.
Se vi è piaciuta, recensite, per favore. Baci.

- Arianna ( @yeahbarrie)

  
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