Serie TV > Teen Wolf
Ricorda la storia  |      
Autore: TheCatUnderTheSofa    22/07/2013    2 recensioni
“Va tutto bene.”
No, no che non va tutto bene.
Stiles non sa che fare, è terrorizzato. Boyd è a terra, sembra morto, morto davvero, e non può crederci. Dio, ha solo diciassette anni, andiamo, non si muore a diciassette anni.
-
Solo una cosa che volevo provare a scrivere dopo aver visto il branco di Beacon Hills subire l'ennesima, pesante batosta. ATTENZIONE: Spoiler sulla puntata 3x07, "Currents"
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Derek Hale, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
“I personaggi ivi descritti non appartengono  a me, ma a Jeff Davis, o a MTV, o a chiunque ne abbia i diritti. Io li uso solo per evitare di studiare."


















“Va tutto bene.”

No, no che non va tutto bene.

Stiles non sa che fare, è terrorizzato.
Boyd è a terra, sembra morto, morto davvero, e non può crederci. Dio, ha solo diciassette anni, andiamo, non si muore a diciassette anni.
Ma Erika è morta. A diciassette anni.

Ogni fibra del suo corpo si ribella, non può essere vero, non possono averne perso un altro. Non può averne perso un altro, non dopo tutti gli sforzi per impedire ulteriori morti. La nausea si arrampica per la gola, maligna.
Supera velocemente Isaac che tiene la professoressa Blake stretta fra le braccia - che ci fa li, poi? Cosa c’entra quella donna con i suoi licantropi?- e si dirige verso Boyd e Derek.

Solo allora lo vede.

Il sangue sulle mani di Derek, la sua espressione sconvolta,  gli occhi spalancati.

E capisce.

Dio, Dio, non è possibile. No, non Derek, ti prego. Fa che non l’abbia ucciso Derek.

Mentre Cora si butta disperatamente sul compagno morto e grida, cullando quell’enorme corpo senza vita, Stiles non sa che fare. E’ completamente inebetito, i pensieri nella sua testa si scontrano ad una velocità incredibile, intrecciandosi stretti stretti fino a perdere ogni significato. Boyd è morto, morto davvero, e Derek l’ha ucciso. Derek lo ha ucciso, ma è li, inginocchiato nell’acqua in mezzo alla quale il sangue scivola come un serpente, l’espressione di chi vorrebbe essere fatto a pezzi mille volte e gli occhi che guardano il vuoto. Le dita ancora contratte, ormai intorpidite. Conoscendolo, potrebbe rimanere li per sempre, come una statua, a vegliare il suo senso di colpa. Potrebbe lasciarsi morire e marcire nell’acqua sporca e Stiles non può permetterlo, perché hanno bisogno di lui. Ha bisogno di lui, dannazione. Lui è il loro Alpha, lui sa cosa devono fare.

 Stiles davvero non sa se sia la cosa giusta, ma ci prova. Allunga una mano con cautela e la appoggia sulla spalla di Derek. Stringe appena e spera che basti, spera che ricordi a Derek che non è solo, che alla fine non importa quante volte lo abbia minacciato di morte o lo abbia sbattuto forte contro superfici solide, alla fine è comunque Derek e Stiles sa che, anche se a modo suo, gli importa di tutti loro.

E a tutti loro importa di Derek.
 
 
Dopo quasi dieci minuti di completa immobilità, spezzata solo dai lamenti della professoressa Blake, ancora premuta contro il petto di Isaac, e dal pianto sommesso e bestiale di Cora, Stiles decide che ne ha abbastanza. Derek non si è mosso e sembra non avere la minima intenzione di farlo, quindi sarà Stiles a decidere per lui. Dopotutto, sono i suoi lupi, in un certo senso. I suoi licantropi. Ha diritto anche lui a dare un ordine, di tanto in tanto.

“Ehm, Isaac…” l’inizio è un po’ incerto, gli sembra che la sua voce sia troppo debole per contrastare il denso silenzio che si è creato, “…Isaac, forse è meglio che porti via la professoressa…”

Isaac lo guarda, nei suoi occhi dolci si è riaccesa una speranza. Lui è un vero beta, quasi per vocazione. Senza qualcuno che gli dica cosa fare, si sente perduto. A Stiles si stringe il cuore, sapendo quanto questo atteggiamento passivo sia stato causato da suo padre. Vorrebbe dire a Isaac che il suo non è un ordine, anzi, che è una gentile richiesta e può mandarlo al diavolo quando vuole, ma in questo momento ha davvero bisogno di liberarsi della professoressa e non saprebbe a chi altro affidarla. Cora ha l’aria di voler solo piangere  e frantumare ossa e Lydia è seduta in un angolo, il viso senza espressione, e nonostante tutto l’amore che prova per quella strana ragazza davvero non riesce a fidarsi di una persona che guarda tranquilla il cadavere di un ex compagno di scuola licantropo. Preferisce averla sott’occhio.

Stiles cerca di muoversi per avvicinarsi a Cora, ma si accorge subito di non aver mollato la presa sulla spalla di Derek e per un valido motivo, anche. La mano d’acciaio del licantropo si è posata sulla sua- quando è successo? Sembra che siano immobili da una vita intera, una strana specie di presepe vivente- e non accenna a muoversi. Derek lo sta fissando con aria angosciata.

Il ragazzo si accuccia di fianco al lupo e sussurra piano che non ha intenzione di abbandonarlo, deve solo sistemare alcune cose.
“Ok? Ok, Derek? Fidati, rimango qui. Ti prego, fidati, per una volta.”

Cora lo fissa per qualche secondo, gli occhi stravolti. Stiles sta per chiedergli che diavolo abbia da guardare, quando la ragazza finalmente apre bocca: “ Portalo su, Stilinski, qui non serve a nulla. Mando a casa la tua bella e…” si blocca un attimo, il tono freddo usato fino a quel momento vacilla ” Ed elimino le tracce su Boyd. La sua famiglia lo rivorrà indietro” Cora sta piangendo di nuovo, ora, e vuole chiaramente essere lasciata sola. Qualcuno dovrà abbandonare il corpo senza vita di Boyd e simulare un attacco di qualche predatore e la ragazza lupo sa che questo compito toccherà a lei e Peter. Vuole solo qualche attimo di solitudine con il suo compagno di branco prima di lasciarlo nel bosco, solo e al freddo.

Derek sembra riscuotersi all’improvviso, ringhiando. Le parole di Cora sembrano averlo offeso, ma si solleva comunque dall’acqua rossastra per dirigersi al piano superiore. Stiles non può far altro che scorrere velocemente lo sguardo fra lui e  Cora, per poi corrergli dietro inciampando, con la sensazione di star giocando col fuoco.

Derek non è decisamente dell’umore giusto per Stiles. Derek non è dell’umore giusto per nessuno.

Stiles non sa perché lo ha seguito al piano di sopra, sa solo che le cose non stanno andando affatto bene e non vuole che Derek si faccia del male, perché potrebbe farlo, accidenti. Lo sta già facendo, torturandosi da una vita  per colpe che non sono mai completamente sue. Stiles non vuole che Derek si volti e alle sue spalle non ci sia nessuno, tutto qui, e se questo significherà passare il resto della notte seduto per terra appena fuori dal bagno in cui Derek sta facendo una doccia infinita, cercando di lavare via l’odore del sangue e di Boyd, l’odore del sangue di Boyd, allora sarà quello che farà. Aspettare non gli pesa. Al contrario di quel che sembra, Stiles Stilinski è un ragazzo paziente: ha aspettato sette anni che Lydia gli rivolgesse la parola, può aspettare un paio d’ore per Derek, anche se difficilmente il lupo gli rivolgerà mai la parola.

Va bene lo stesso, è abituato che la gente non gli presti particolare attenzione. Sarà lui a parlare per entrambi, così Derek non dovrà sentire il rumore dei suoi pensieri.

Inizia piano, con tono sommesso, raccontando  a Derek tutte le loro scoperte della giornata, alzando il tono di tanto in tanto quando il discorso raggiunge un punto saliente. L’acqua continua a scorrere.

Si infervora quando deve descrivere il rapimento di Deaton ed esprime tutti i suoi dubbi sullo strano veterinario e la sua ancora più strana sorella. Una coppia da brivido. Non si sente nessun rumore oltre alle sue chiacchiere e l’acqua che continua a scendere.

Il suo tono si abbassa di nuovo, preoccupato, quando  racconta del padre e dei suoi dubbi. Dire tutto allo sceriffo lo esporrà ulteriormente o gli permetterà di salvarsi la pelle tenendosi fuori dai guai? Lo sciabordio dell’acqua finalmente si placa. Derek ha finito di piangere e può uscire dalla doccia.

Ora Stiles è davvero preoccupato, non sa di che umore sia Derek, non sa cosa si aspetti da lui. Forse dovrebbe andarsene.
L’Alpha esce dal bagno, nudo, e lo fissa. Stiles cerca di guardare ovunque tranne che li, ma, insomma, non è facile. Derek è Derek, ed è nudo. E’ quasi un Derek alla seconda. Una calamita per lo sguardo.
Il ragazzino è così imbarazzato che pensa che morirà anche lui, per ostruzione delle vie respiratorie, per troppo caldo in faccia, non lo sa, ma sa che c’è una seria possibilità che succeda. Magari sarà Derek ad ucciderlo perché quell’evidente imbarazzo non è normale fra due maschi, soprattutto se uno dei due è un giocatore di lacrosse che passa parte del suo tempo nudo negli spogliatoi con altri ragazzi.
Derek penserà sicuramente che lui sia in imbarazzo perché prova attrazione per il licantropo e vederlo nudo è tipo un Big Bang nel suo cervello, con tanto di stelle e pianeti sparpagliati ovunque che rimbalzano all’interno del suo cranio. Il che, guarda caso, corrisponderebbe alla verità.

A quanto pare, l’imprevedibilità è geneticamente insita all’interno dei licantropi, perché Derek fa l’ultima cosa che Stiles si aspetterebbe. L’unica cosa che la gente non fa mai con lui.

Derek Hale, l’Alpha cattivo, si siede di fianco a Stiles, lo guarda fisso con quel suo sguardo impenetrabile e gli rivolge la parola. Gli rivolge la sua completa attenzione.

“ Conoscevi Boyd da anni. Ti piaceva. Ti piaceva anche Erika, tu piacevi moltissimo a lei.”

Stiles lo guarda stupefatto. Si, è vero. Li conosceva entrambi da molto tempo. Gli piacevano.

“Non ci avevo pensato. Nessuno ci ha pensato. Che ti dispiaccia, intendo. Che ci stai male anche tu per loro. Per tutto.” Mormora Derek, alludendo al suo sconclusionato discorso.

Già, Stiles è sempre più stupefatto. E un po’ felice, perché adesso qualcuno ci ha pensato ed è assolutamente incredibile che fra tutti sia stato proprio il lupo scontroso ad ascoltarlo per primo. La felicità dura poco, però, perché adesso che Derek ha scoperchiato il suo personale vaso di Pandora tutta la matassa di dolore che ha soffocato sta tornando a galla. La paura, la preoccupazione per il padre, per Scott. Lydia e i suoi continui rifiuti, la morte che continua a sfiorarlo, prendendo in pieno chi lo circonda. Boyd ed Erika che gli piacevano molto e che sono morti, troppo giovani, e di cui Stiles non ha avuto nemmeno il tempo di piangerne il lutto. Tante, tante cose. Troppe cose.

“ Erika ha detto che aveva una cotta per me” la voce di Stiles è un pigolio “ non me ne ero mai accorto. “

“Già” Derek lo fissa, poi gira lo sguardo verso il corridoio “Ho sbagliato”

Stiles non sa che cosa intenda il ragazzo, non riesce a seguire quelle conversazioni di cui solo una minima parte di ciò che Derek pensa viene detto a voce: il resto lo lascia sospeso nell’aria.

Per fortuna questa volta il lupo capisce che dovrà dare ulteriori spiegazioni e continua, piano.

“Ho sbagliato quando è morta Erika. Mi sono sentito il colpa, ho sofferto, ho pianto. Da solo. E non ho fatto l’unica cosa che avrei dovuto fare. Pensare ai ragazzi, a Boyd, ad Isaac” si ferma un attimo “ a Scott e te” conclude.
“ Sono l’Alpha. Mi dovrei prendere cura di voi. Tu lo hai fatto con loro, prima. Non saresti dovuto essere tu a dare ordini e non sarebbe dovuta essere Cora ad occuparsi del corpo di Boyd. Siete solo dei ragaz-“

“BASTA!” Stiles non riesce a fermarsi, interrompe Derek con forza e gli tira un pugno sul braccio, frustrato

“Basta, basta Derek. E‘ per questo tuo atteggiamento del cazzo che il tuo branco va a pezzi! Non li vedi? Non li vedi che ti scondinzolano intorno in cerca di un po’ di considerazione e si sentono ripetere che sono ragazzini? Tu sei l’Alpha e non so chi ti abbia ficcato in mente che l’Alpha debba comandare o occuparsi dei suoi Beta come fossero dei minorati. Sai cosa fa l’Alpha in un branco di lupi, uno vero?”

 Stiles allarga le braccia, in preda al suo monologo, gli occhi lucidi e la bocca contratta

“ Guida, cazzo. Va avanti, apre la strada, guida la caccia. Gli altri lo seguono perché vogliono farlo, non perché devono, e perché si sentono al sicuro, insieme. Insieme. L’Alpha non è il branco, idiota d’un lupo, tutti i lupi insieme sono un branco e tu sei solo una parte. Una parte di spicco, ma nulla di più. Ti stai sopravalutando. Tu non devi occuparti di noi, siamo un branco. Tutti si occupano di tutti.”

Ora Stiles è mortalmente serio e lo sta fissando con intensità. Derek è piuttosto certo di non aver mai guardato Stiles negli occhi abbastanza a lungo, o abbastanza a fondo, da vedere quella fiammella di spiccata intelligenza, coraggio, tenacia e fedeltà che sta vedendo bruciare ora. Peter ha ragione, sarebbe un acquisto eccezionale per il branco e all’improvviso il lupo dentro di lui smania di morderlo.

Lo vuole.

“ Posso morderti?”

Stiles mugola un “eh?!?” sbalordito. Che diavolo gira nella testa di quel lupo beota?

“ Saresti un buon elemento per il branco.”

Stiles ridacchia e tira un buffetto scherzoso al braccio muscoloso di Derek. Cavolo, sembra di marmo!     

“Faccio già parte del branco, scemo!”

Derek lo guarda male per l’insulto. “Non è vero. Solo i lupi fanno parte del branco.”

Stiles si appoggia al braccio di Derek. E’ un gesto intimo, ma in qualche maniera appropriato e Derek lo lascia fare, incuriosito e, anche se non lo ammetterà mai, un po' confortato. Dal canto suo, Stiles sa che fa parte del branco, e che lo voglia o no, Derek è il suo Alpha. Lo sa perché se lui chiama, Stiles accorre. Lo sa perché ha visto le cose più spaventose che potesse mai immaginare e riesce ancora ad alzarsi dal letto alla mattina perché sa che qualcuno veglia su di lui, da qualche parte, il suo Alpha feroce con la fobia del contatto umano. Lo sa perché non ha potuto lasciare solo quel lupo acido nemmeno un secondo mentre soffriva. Lo sa e basta. E no, Derek non ha voce in capitolo su questa decisione.

“ Continua a raccontartelo, Derek.”

Supereranno la morte di Boyd, insieme. Tutti insieme, come un branco vero.
Derek non riesce a fare a meno di pensare alle ultime parole del suo beta: “Va tutto bene.”

Per la prima volta dopo molti anni, non sembrano più così lontane.

Fine.
  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Teen Wolf / Vai alla pagina dell'autore: TheCatUnderTheSofa