Life goes on.

Non doveva esitare. La sua mano scivolò fino alla cinta dei pantaloni, serrandosi intorno al manico del suo fedele kriss che vi stava infilato in mezzo, quasi riceverne il coraggio. La sensazione del metallo freddo sotto le dita la sua espressione si fece più determinata. Non avrebbe esitato.
Con velocità, scattò sul letto, finchè il suo viso venne a trovarsi a pochi centimetri da quello dell’ ignaro ragazzo dormiente.
Con attenzione ne scrutò e fattezze.
Era chi stava cercando, non c’era possibilità d’errore.
La tensione d’ improvviso abbandonò la ragazza, portando con se ogni altro pensiero. La sua mente era in quel momento completamente sgombra da ogni possibile distrazione, esisteva solo lei. Lei e lo scopo che si era prefissata.
Con scatto violento, afferrò il mento del ragazzo, gli occhi del quale si aprirono di botto, ritrovandosi trafitti senza via di scampo, da uno sguardo metallico, feroce oltre l’ umano.
“Così la prossima volta impari a risarcirmi” sibilò la ragazza, con il volto contratto in una smorfia di disgusto, sputando odio in faccia all’ altro. “Ah, all’ inferno, dì che ti manda La Rouge"
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“Si fa chiamare ‘La Rouge’ [..] Ormai l’ unica arma possibile per vincere è..”
“Un infiltrato.”