Johanna gli dice sempre di essere stato molto fortunato per aver trovato un uomo come Zayn e Louis non può che darle ragione: Zayn è bello e premuroso, la maggior parte del tempo è silenzioso ed è molto difficile che si arrabbi, gli porta il thè la sera a letto e la colazione la mattina. Louis oserebbe dire che potrebbe essere il ragazzo perfetto per chiunque. Purtroppo non lo è per lui.
Sorride quando Zayn gli passa la tazza fumante e si lascia baciare le labbra prima che il moro si abbassi, gli scopra il pancione dal lenzuolo e baci la pelle attorno all’ombelico.
«Buonanotte amore di papà» lo sente sussurrare a bassa voce e Louis vorrebbe piangere ma si trattiene perché deve, «anche a te, amore» continua a dire il moro, questa volta sulle sue labbra. È un bacio lento e calcolato, dura tre secondi e ci sono solo labbra, niente lingua né saliva. La tazza di thè, la buonanotte e il bacio sono solamente una parte di quei tanti gesti che si scambiano abitualmente, quelli che non cambieranno col tempo, e Louis si è quasi abituato a fingere, a credere che tutto stia andando per il meglio.
«Buonanotte» mormora e trattiene un sospiro di sollievo appena lo vede stendersi nel posto affianco al suo e tirarsi le coperte fin sotto al mento.
Louis finisce di bere il suo thè con mille pensieri in testa, si accarezza la pancia di sei mesi e si stende su un fianco dando le spalle a Zayn.
È un maschietto, Zayn ha deciso di chiamarlo Chris. È davvero entusiasta di diventare padre, ha già comprato la culletta e dieci tutine azzurre, la prossima settimana inizierà a dipingere la cameretta e ha scelto un giallo canarino per le pareti per renderla più solare.
Louis adora il suo fidanzato, è felice che si stia dando tanto da fare per Chris e che si stia prendendo molto cura di lui. Nei suoi momenti peggiori, però, vorrebbe veramente dirgli la verità ma non ne ha il coraggio.
Un’altra cosa che Johanna gli ripete è che Zayn e il bambino sono la famiglia che lei desiderava per suo figlio. Louis le sorride sempre e annuisce, dicendole che è felice della sua vita. In realtà Louis soffre.
Sussulta appena lo schermo del suo cellulare s’illumina, digita in fretta la password e solamente dopo averla sbagliata tre volte, riesce ad aprire il messaggio che gli è arrivato.
“Buonanotte amore mio e buonanotte anche al mio bambino, ti amo xX”.
E Louis cerca di non piangere quando, con mani tremanti, cancella il messaggio di Harry.
 
 
La fede nuziale che tiene al dito luccica esattamente come quella, identica alla sua, che circonda l’anulare di Niall. Sono veramente belle le loro mani unite, una più bianca e l’altra leggermente più scura, tutte e due magre e con le dita affusolate.
Il fotografo gli dice di baciarsi e Niall sorride prima di posare le labbra su quelle di Harry e stringere i suoi fianchi tra le mani.
Harry non pensa di potersi meritare un uomo come Niall, un uomo bravo e troppo bello, perché pensa di essere uno scapestrato, una persona che porta solamente guai e mai niente di buono, eppure ha avuto il coraggio di chiedergli di sposarlo e Niall ha accettato. Harry dovrebbe esserne felice ma non lo è.
Ci sono i chicchi di riso, gli auguri e i parenti ad aspettarli lì fuori. Per Harry c’è anche la realtà ad attenderlo, un paio di occhi azzurri, glaciali, e un altro paio dello stesso colore dei suoi, verdi e cangianti.
Prende la mano di Niall prima di percorrere il corridoio tra le panche e si coprono entrambi con le braccia per ripararsi dalle manciate di riso una volta lì fuori, poi si baciano di nuovo e gli invitati battono le mani per loro.
Anne, sua madre, lo abbraccia, lo stringe forte e gli dice all’orecchio che è molto orgogliosa di lui e che gli vuole bene. Anche Maura, la mamma di Niall, lo abbraccia e così anche suo padre.
I parenti di suo marito sono un’infinità, tutti irlandesi e rumorosi, Harry non ne può più di rispondere “grazie” a ogni augurio.
Quando arriva il turno di Zayn, un lontano cugino di Niall, imparentato da parte di madre, Harry sorride e si lascia abbracciare, in realtà lo odia.
Proprio dietro di lui c’è il suo fidanzato, Louis, con il figlio, che è nato solo cinque mesi prima, in braccio.
Quanto sono strane le coincidenze quando pensi di aver dimenticato una persona importante e questa ricompare furiosamente nella tua vita. Harry non si sarebbe mai aspettato di rincontrare Louis, il suo primo e grande amore ai tempi del liceo, dopo anni come il fidanzato di uno dei tanti cugini di Niall.
Deglutisce guardandolo e sa che Louis sta fingendo quando lo abbraccia con un braccio solo e gli dice che è molto felice per lui e Niall.
Harry sorride un po’ intontito e pizzica una guancia del bambino: ha i lineamenti di Louis ma gli occhi sono tutti suoi. Vorrebbe piangere perché quello è suo figlio e nessuno lo saprà mai, e lui lo ama, gli basta guardarlo nelle iridi verdi per far scoppiare il suo cuore.
Quando rialza gli occhi, Louis non è mai stato così bello. Se solo avesse avuto un’altra possibilità con lui, se solamente i signori Tomlinson non si fossero messi in mezzo perché pensavano ad un ragazzo migliore per il loro primo genito, ora le cose non starebbero così, forse la sua vita sarebbe stata più felice con lui, con le sue manie strane e la sua risata a fare da sottofondo nelle giornate più belle.
Ma poi Niall lo abbraccia, gli bacia una guancia e gli sussurra un “ti amo” nell’orecchio. Forse, forse, la sua vita non sarà così male come sospetta.