(da sinitra: Louis,Angel,Zayn,Charlotte,Liam,Harry,Niall,Ed)



THIS IS THE START OF SOMETHING BEAUTIFUL.

“Sbrigati!!”

“Arrivo!” ribatté Angel mentre chiudeva il cancellino della villetta di periferia.

“Siamo in ritardo per l’aereo” disse Charlotte con un punta di impazienza nella voce.

Dopo che Angel ebbe caricato l’ultima valigia nel bagagliaio della macchina lei e sua cugina Charlotte si soffermarono a contemplare per l’ultima volta la casa in cui avevano vissuto per così tanto tempo e nella quale avevano passato bellissimi momenti.

“Sei pronta? ” Chiese Angel con tono leggermente malinconico e con lo sguardo perso nel vuoto, sommersa da ricordi e pensieri.

“Mi mancherà, penso…” rispose Charlotte abbassando lo sguardo.

“Certo, ma dopotutto ci trasferiamo a Londra!” aggiunse l’altra abbozzando un sorriso.

“Si! Era da tanto tempo che lo aspettavamo e ora finalmente è arrivato il momento”.

L’aeroporto era molto affollato, era normale in questo periodo estivo. A fatica Charlotte e Angel raggiunsero il loro gate per salire sull’aereo, dopo essersi accomodate nei loro posti sprofondarono nei loro pensieri, immaginando ciò che le stava aspettando.

“Welcome to London” annunciava un imponente cartello situato all’uscita dell’aeroporto.

“Cavoli siamo a Londra!” esclamò Charlotte emozionata.

“Lo vedo!” disse l’altra sgranando gli occhi di fronte al double decker che gli era appena passato davanti.

Insieme ai loro bagagli si diressero verso il primo taxi che poterono prendere.

“Old Oak road 53 per favore.” Comunicò Charlotte al tassista.

Era una bella casa: una villetta con un grazioso giardinetto contornato da una siepe rigogliosa e fiorita, un prato verde in stile inglese e due sedie a sdraio ombreggiate da un alberello.

Le due ragazze erano talmente indaffarate con la sistemazione dei bagagli che non prestarono attenzione a tutti i particolari dell’abitazione e si diressero direttamente all’interno.

Dentro, la casa era spaziosa e ben arredata in stile moderno perfetta per due giovani come loro.

Arrivate al piano di sopra sistemarono le loro cose nelle rispettive camere.

Dopo che Charlotte ebbe finito di riordinare la sua stanza raggiunse Angel per aiutarla.

“Hey hai bisogno di una mano?”

“No grazie ho già finito” rispose Angel chiudendo l’anta dell’armadio. “ e con questo basta.”

“mamma mia si muore di caldo qui!” osservò charlotte agitando la mano vicino al viso.

“hai proprio ragione! Allora meglio aprire la finestra” e così fece.

Non ebbe neanche il tempo di spalancarla completamente che cacciò un urlo e si abbassò per nascondersi.

“Che minchia fai? Ma sei normale Angie?” sbottò Charlotte. Angel guardò sua cugina con l’imbarazzo dipinto sul viso e le gote arrossate “affacciati un attimo anche tu!”

L’altra si avvicinò e si sporse per capire cosa aveva visto Angel di così strano; si rese conto solo in quel momento che non erano sole: c’erano sei ragazzi nel giardino della casa di fianco con degli sguardi interrogativi puntati verso la finestra dalla quale avevano sentito provenire un urlo pochi secondi prima.

“Ma chi sono sti qua?” Domandò Charlotte all’altra, con il suo solito sorriso furbetto stampato sul viso.

“Cosa ne so io! Mi sono presa un colpo, non mi ero accorta che ci fossero altre persone…”

“Sei sempre la solita Angie! Sono solo dei ragazzi e per giunta non sono niente male!” esclamò charlotte buttando lo sguardo sui sei ragazzi che in tanto erano tornati a fare quello che stavano facendo.

Angel si alzò e timidamente si affacciò alla finestra e li osservò interessata. Il suo sguardo si soffermò su uno dei ragazzi: era uno dei tre che giocavano a calcio, portava dei pantaloncini corti blu, una maglia tinta unita bianca che lasciava scoperte le sue braccia abbronzate e toniche, Indossava una berretta di colore grigio che nascondeva in parte i suoi capelli biondo cenere. Gli occhi furono il particolare che più colpì la ragazza: erano di un colore fra l’azzurro e il grigio e valorizzavano il suo sorriso anch’esso altrettanto bello.

Angel era rimasta abbagliata dal suo splendore tanto che non si accorse di essere osservata. Quando proprio il ragazzo che l’aveva incantata si rivolse a lei ,con tono sarcastico “Hey! Hai intenzione di guardarci ancora per molto?” accennando una risatina con i suoi amici.

La ragazza diventò subito paonazza e piena di imbarazzo chiuse in fretta e furia la finestra, sperando di non essere stata giudicata male.

Charlotte scoppiò a ridere guardando la cugina che le rivolse uno sguardo fulminante per poi nascondersi il viso fra le mani soffocando il suo “oh merda!” .

Ecco il link per la canzone che da il titolo a questo capitolo!! Ascoltatela se vi va!! :)

THIS by Ed Sheeran.(https://www.youtube.com/watch?v=P31A_SJWA8c)