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Autore: NightmareInsomnia    23/07/2013    4 recensioni
Ecco a voi una One-Shot un po' diversa.
Non parla di amori impossibili o cose del genere, parla semplicemente dei nostri idoli che decidono di festeggiare il loro terzo anno insieme nella casa dove si erano conosciuti per quello che erano e sono diventati amici per la pelle.
Sono cresciuti, diventati più maturi, ma solo in apparenza, perché in realtà dentro sono e saranno gli stessi ragazzini di sempre con un unico sogno: cantare
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Styles, Liam Payne, Louis Tomlinson, Niall Horan, Zayn Malik
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Si guardava intorno aspettando impaziente l’arrivo dei suoi amici in quella casa ancora impregnata dei loro ricordi.
Ricordi di quando ancora si conoscevano a mala pena e lui li aveva invitati nella villa del suo patrigno e fu li che diventarono amici per la pelle, inseparabili.
Vide in lontananza una Ranger Rover nera che sbandava continuamente.
Si tirò una mano in fronte: erano certamente loro e i suoi sospetti furono confermati quando dalla macchina scese un biondino che si accasciò a terra baciando ripetutamente il terreno.
-Ehi Niall, che succede?- chiese Harry avvicinandosi e appoggiandogli una mano dietro la schiena.
Il biondo fece un movimento con la testa indicando la macchina dietro di lui.
Il riccio si voltò e dal veicolo uscirono anche Liam e Zayn.
Il primo si appoggiò barcollante a un albero, mentre l’altro teneva una mano sul cuore sussurrando un “sono vivo”.
-Ragazzi, mi volete dire cosa è success- Harry si girò e vide l’unico che mancava aprire la portiera del guidatore uscendo ,tranquillamente  sorridendo, dalla macchina- oh.
Liam stava per prendere la parola, ma il riccio continuò.
-Avete lasciato guidare Louis?!?- il suo tono era stupito. Tutti sapevano che lasciar guidare il più grande equivaleva al suicidio.
-Aveva insistito tanto… diceva che avrebbe guidato in modo responsabile.- esclamò Niall cercando di rialzarsi, ma ricadendo per terra.
-E voi ci credete pure?- chiese il riccio cercando di non ridere per la scenetta pietosa che gli stava offrendo il biondo mentre si rotolava per terra come un salame.
-Ehi, che intendi dire?
Louis portò l’attenzione su di lui e tutti lo guardarono con gli occhi sgranati.
Li stava prendendo in giro, vero?
Liam si riconcentrò sul riccio:
-Dieci multe per venire qui. Dieci multe! Ti rendi conto?
Louis riprese la parola:
-Esagerato… erano solo nove!
-Solo?!? E l’unico motivo per cui ce ne hanno scontata una era perché una vigilessa era madre di una directioner e avendoci riconosciuti ci ha chiesto solo degli autografi, dicendo che sua figlia l’avrebbe uccisa se avesse multato i One Direction.- disse Zayn.
-E dimmi Louis- iniziò Harry e il più grande gli prestò attenzione- che nominativo hai dato per intestare la multa?
-Il tuo.- rispose più tranquillo il più grande alzando le spalle con indifferenza.
-C- cosa?- balbettò il riccio sperando scherzasse.
-La macchina era la tua.- si difese Louis.
Il riccio diede una testata alla macchina, pentendosene subito dopo sentendo un dolore lancinante alla testa.
Si doveva rassegnare: Louis non sarebbe mai cambiato.
Scosse la testa per poi rialzarla.
Aiutò Niall ad alzarsi.
Zayn si avvicinò e lo abbraccio.
-Scusa, non ti ho ancora fatto gli auguri di buon anniversario.- disse il moro sciogliendosi dall’abbraccio.
-Ma ci credete? Sono passati ben tre anni da quando stiamo insieme.- intervenne Liam.
-Anniversario?!? Stare insieme?!?- esclamò Louis- sembriamo dei coniugi.
I ragazzi scoppiarono a ridere, non tanto per la battuta che era un po’ squallida, ma per la finta faccia seria del ragazzo quando l’aveva detto.
Harry si gettò al collo di Louis e presto tutti si ritrovarono coinvolti in un abbraccio di gruppo.
Quando si sciolsero Zayn si asciugò una lacrima immaginaria e Liam gli saltò sopra travolgendolo e facendolo cadere.
In pochi istanti si ritrovarono tutti per terra, uno sopra l’altro, impegnati a farsi il solletico a vicenda.
A Harry sembrò di essere tornato indietro nel tempo a quando pochi anni prima si ritrovarono a ridere e scherzare insieme.
Dopo una buona quindicina di minuti erano tutti rossi in faccia incapaci di respirare e lentamente si rialzarono.
Harry entrò in casa seguito a ruota dalle altre direzioni.
-Che bello!!!- esclamò Niall lanciandosi letteralmente sul divano rosso sangue e facendo affondare la testa su un soffice cuscino arancione con un’espressione rilassata sul viso.
-Bello stare col culo all’aria, vero biondo?!?- esclamò Louis mollandogli una sculacciata sul sedere che l’irlandese prontamente coprì con le mani dopo aver lanciato un urletto di dolore.
Poco dopo si alzò e cinse le mani attorno al collo del più giovane facendogli il labbruccio, gli occhi dolci e sbattendo ripetutamente le palpebre.
Harry si trattenne a stento dal ridergli in faccia a causa della sua faccia da cucciolo.
-Harry caro, lo sai che ti voglio tanto ma tant.- non riuscì a finire di parlare perché il riccio lo interruppe.
-Sì Niall, ho fatto la spesa e il frigo è pieno.
-Grazie mille. Arrivo cibo!!!- esclamò il biondo uscendo dalla stanza.
Si misero tutti a ridacchiare: lo stomaco senza fondo di Niall non si smentisce mai.
-Allora Zayn, com’è stato l’appuntamento con Perrie?- chiese il riccio con un sorriso malizioso dipinto sul viso.
-E’ stato fantastico…- sospirò felice il moro.
I tre si guardarono sorridendo.
-Il nostro piccolo Malik è proprio innamorato.- disse Louis mentre gli scompigliava i capelli.
-Non. Toccare. I. Miei. Capelli.- scandì.
-Perché se no?- chiese con fare innocente il più grande.
-Sei un uomo morto!- esclamò Zayn che si alzò dalla poltrona rosso sangue su cui era seduto, riducendo i suoi occhi a due fessure.
Iniziò a rincorrerlo come un indemoniato su per le scale.
In salotto rimasero solo Harry e Liam che iniziarono un discorso serio sui provini di XFactor.
Discorso che venne prontamente interrotto dalla comparsa dell’irlandese con uno yogurt in mano.
-Che succede?
-Niente di che, parliamo.- rispose Harry.
Il biondo fece per sedersi, quando Liam cacciò un urlo alzandosi dal divano.
-Ehi Liam, che succede?- chiese Niall mentre continuava ad ingozzarsi con lo yogurt alla frutta, avvicinandosi all’amico.
-Stammi lontano, essere indemoniato!- esclamò lui indietreggiando e mettendosi un cuscino davanti alla faccia per difendersi da eventuali attacchi.
-Ma che gli succede?- chiese il biondo con una faccia interrogativa rivolgendosi a Harry.
-Non lo so.- rispose lui- ti sei avvicinato e- puntò gli occhi sul vasetto che sorreggeva Niall per poi scoppiare a ridere.
-Harry?!?- lo riscosse l’irlandese.
-Guarda come stai mangiando.- rispose il riccio.
Il biondo lentamente abbassò lo sguardo sul contenitore ormai vuoto e ne estrasse il cucchiaio.
-Allontanati da me Satana!- urlò Liam indietreggiando ancora di più fino a toccare la parete con la schiena.
Niall ci mise qualche secondo per collegare le cose e quando ci riuscì un sorrisetto canzonatore apparse sul suo viso.
-Non ci credo, hai ancora paura dei cucchiai!
-Sono degli oggetti satanici, non capisci?- chiese spaventato, ma riuscendo ad allontanare il cuscino dalla faccia.
-Non ricordi la scenata che ha fatto quando siamo andati a cenare da Conor e sul tavolo insieme al resto dell’argenteria c’erano i cucchiaini per il dessert?- chiese in modo retorico Harry.
Come dimenticarsi quella serata!
Quando si sedettero a tavola Liam con uno sguardo spaventato aveva afferrato una di quelle pinze che si usano in cucina, prendendo tutti i cucchiai e lanciandogli dalla finestra urlando un “maledetti!”
-E va bene, mi libererò di questo aggeggio, ma…- disse Niall.
-Ma…- ripetè l’amico per incoraggiarlo.
-Non prima di aver fatto questo!- urlò il biondo.
In pochi istanti L’irlandese fece uno scatto ritrovandosi davanti a lui, mettendogli il cucchiaio davanti agli occhi.
Liam lanciò un urlo spaventato iniziando a correre spaventato.
Il riccio si rotolò sul divano ridendo per quella scena.
Quel giorno si erano accordati per vestirsi come una volta: Harry con le converse, i pantaloni col cavallo basso, una t-shirt e una giacchettina; Liam con la sua camicia a quadretti da boscaiolo; Zayn con la felpa da giocatore di baseball; Louis con la maglietta a righe, i pantaloni rossi e le bretelle; Niall invece si era limitato a rinunciare a una delle sue canottiere optando per una polo rossa.
Sembravano uguali a tre anni prima.
Si sentì un urlo su per le scale: “Superman is here”.
Sicuramente Louis mentre cercava di scappare da Zayn.
Dopo qualche istante si ritrovò il ragazzo carota al suo fianco.
-Dove Zayn?
-A sistemarsi i capelli. È veramente fissato!- esclamò scocciato Louis.
-Come se adesso te lo facessi e tu non ti metteresti a rincorrermi per casa.- disse ironico Harry.
-Esatto.
-Bene, quindi lo posso fare.
La mano del riccio si avvicinò ai capelli dell’amico scompigliandogli.
Questo si alzò furente dal divano correndogli dietro.
Come da copione.
Le ore passarono in fretta in quella casa. Tutti erano d’accordo sul fatto che la villa del patrigno di Harry fosse davvero grandiosa.
Giocarono anche in piscina per la gioia di Zayn, che appena messo un piede in acqua iniziò a urlare.
Erano le otto di sera, e anche se non era ancora calato del tutto il sole erano già fuori intorno a un falò che cantavano accompagnati dalla chitarra di Niall.
Ecco quello che li teneva uniti: le loro voci.
Era grazie al canto se ora loro erano lì, famosi in tutto il mondo, sulla vetta di tutte le classifiche, con milioni di fan al seguito, ma soprattutto insieme.
Erano state le loro voci a farli incontrare tre anni prima e ora erano sicuri che non si sarebbero mai divisi.
Al dire il vero non sapevano se la loro band un giorno si sarebbe sciolta, ma di una cosa erano certi: sarebbero sempre stati amici.
Chissà che casino sarebbe successo se dopo che Simon li avesse uniti avessero scoperto di non sopportarsi.
Sarebbero durati poco, molto poco.
Invece ora eccoli lì, insieme e forti come non mai.
-Zayn, hai messo la sveglia?!?- chiese a un certo punto Hazza.
-Sì.- rispose semplicemente continuando a sorridere.
-Che canzone?- chiese curioso Niall.
-Torn…
Tutti si guardarono capendosi al volo.
Rimasero a chiacchierare fin che non sentirono la canzone partire.
-20 e 22!- urlò Liam gettandosi sui ragazzi che si unirono in un abbraccio di gruppo.
Qualche lacrima cadde dagli occhi dei cinque, ma erano di felicità.
-Tre anni esatti…- sussurrò Louis alzando gli occhi al cielo appena sentì una specie di sparo.
Tutti guardarono in alto verso le stelle e a splendere insieme a loro anche qualche fuoco di artificio sparato da non si sa chi, ma a loro non interessava quello. A loro ora interessava di essere insieme, come tre anni prima.
Tre anni… Sperando di poter festeggiare così tanti altri anniversari.
 
 
 
 
 
Yeah!!!
Questo schifo mi è venuto di getto cinque minuti fa e non l’ho riletto. Incrociamo le dita.
Mi è venuta l’ispirazione così, ma non so bene cosa ne è uscito fuori.
Spero che a voi un tantino piaccia.
Di solito scrivo cose che riguardano l’amore e via dicendo, ma oggi mi sono sentita in dovere di fare una cosa un po’ diversa.
Lettori di “Don’t let me go!” ho finalmente cambiato quello schifo di “Ciao!!!”. Felici?
Non lettori di “Don’t let me go!”, vi va di passare dalla mia ff?
Questo è il link:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=1913378
Ho anche creato un album di dediche a cui potete partecipare anche voi:
http://www.efpfanfic.net/viewstory.php?sid=2017574
Credo di aver rotto abbastanza per oggi.
Vi chiedo ancora una cosa:
Mi lasciate una recensione anche qua?!? *occhidacucciolo*
Alla prossima!
 
Sally
   
 
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