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Autore: Uptowngirl    23/07/2013    2 recensioni
Dal primo capitolo: "...Ma negli ultimi tempi era sempre incazzato e nervoso con tutti.
Trattava male chiunque gli capitasse a tiro scaricandogli contro la colpa di ogni cosa, anche dell’esistenza degli M&M marroni.
Mangiava quantità enormi di cibo e chilometri di Red Vines con litri di succo di mela per poi chiudersi in bagno e vomitare tutto circa ogni 20 minuti.
E una bella pancetta stava cominciando a dare sfoggio di sé.
Nessuno riusciva a capire il perché di questo suo strano e bizzarro comportamento.
Chi ne pagava le conseguenze più di tutti era il povero Chris Colfer che viveva con lui..."
Genere: Comico, Romantico, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Chris Colfer, Darren Criss
Note: Nonsense | Avvertimenti: Mpreg
Capitoli:
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   Salve gleeks! (:
Come si legge dal titolo questa storia parla della stramba e divertente gravidanza di Darren Criss.
Prima di tutto questa storia è pura follia e creata con lo scopo di far divertire e spero di esserci riuscita.
Prima di tutto vorrei dirvi che non è assolutamente realistica e che ogni sintomo della gravidanza è reso ai limiti e oltre del ridicolo.
Spero vi piaccia questa pazzia, ci si vede alla fine! C:
Questa è dedicata a tutti i Gleeks che non andranno al Giffoni come me.
Arriverà anche per noi la nostra occasione!

 


                                                  
A VERY DARREN CRISS PREGNANCY

 

 

 

   
 
Capitolo 1: A Very Darren Criss Symptoms
  

 
 Tutti nel cast e nella crew di glee erano veramente preoccupati.
Da qualche giorno Darren Criss era veramente strano.
Solitamente il moro era il più allegro e solare tra tutti. Passava ore ed ore a saltellare qua e là per gli studi cantando o facendo scherzi. Oppure si imbucava per una sveltina con Chris, il suo ragazzo, da qualche parte, che  fosse uno dei loro camerini o uno sgabuzzino.
Ma negli ultimi tempi era sempre incazzato e nervoso con tutti.
Trattava male chiunque gli capitasse a tiro scaricandogli contro la colpa di ogni cosa, anche dell’esistenza degli M&M marroni.
Mangiava quantità enormi di cibo e chilometri di Red Vines con litri di succo di mela per poi chiudersi in bagno e vomitare tutto ogni 20 minuti circa.
E una bella pancetta stava cominciando a dare sfoggio di sé.
Nessuno riusciva a capire il perché di questo suo strano e bizzarro comportamento.
Chi ne pagava le conseguenze più di tutti era il povero Chris Colfer che viveva con lui.
Il ragazzo infatti era stato mandato a dormire sul divano per otto notti negli ultimi dieci giorni, anche se poi un Darren in lacrime lo raggiungeva e chiedeva perdono e finivano a fare sesso su quello scomodissimo sofà.
Quella mattina dopo aver passato l’ennesima scomodissima e passionale notte su quel minuscolo divano di pelle bianco Chris si svegliò con Darren ancora nudo e spalmato addosso che dormiva con un broncio adorabile sul volto.
Cominciò ad accarezzargli i folti capelli ricci sorridendo affascinato da quella splendida ma pazza creatura che era sua e solo sua, nonostante la folla di ragazzine con gli ormoni a palla che non volevano fare altro che stuprarlo.
Chris era veramente preoccupato per il suo ragazzo, non riusciva a capire cosa stesse succedendo dentro quella testa riccia per farlo comportare in quella maniera.
Passava da incazzato a depresso per poi diventare voglioso in circa dieci secondi.
Ad interrompere il corso dei suoi pensieri fu il naso del moro che cominciò a strisciare sul suo collo segno che si era svegliato.
“Buongiorno amore.” Disse Chris avvicinandosi alle sua labbra per un dolce bacio mattutino.
“Buon- scusamivienedavomitare” Disse Darren scostandosi dall’altro e alzandosi di fretta con una mano davanti alla bocca per poi andare in bagno e cominciare a vomitare.
Colfer sospirò frustrato alzandosi dal divano per poi passarsi una mano tra i capelli e cercando con gli occhi i suoi vestiti per il salotto.
Mentre si muoveva per raggiungere i larghi pantaloni del pigiama sentì un sinistro scricchiolio provenire dalle sue ossa, diamine avrebbero dovuto comprare un divano più grande, lui non era un hobbit come Darren, le sue gambe erano lunghe ed occupavano spazio.
Dopo aver indossato i pantaloni e la maglia si diresse in cucina per preparare la colazione per lui ed il suo fidanzato.
Mentre aspettava che il caffè fosse pronto e si godeva il dolce profumo di quella bevanda Darren entrò in cucina con i boxer neri ed una canottiera bianca.
“Chrisss ho fame, mi fai i pancakes?”  Urlò il moro mentre camminava verso una delle sedie, ma quando stava per mettersi seduto si bloccò di colpo.
“Amore, cos’è questa puzza?” Il moro aveva la faccia di chi stava per vomitare, di nuovo.
“Nulla, sto solo preparando la colazione.” Disse semplicemente Chris che non capiva quale fosse, l’ennesimo, problema di Darren.
“Chris è il caffè, dio leva subito quella rob-“ Il riccio non riuscì nemmeno a finire la frase che corse di nuovo in bagno.
Colfer frustrato si passò una mano tra i capelli e con suo sommo dispiacere prese il caffè, oramai pronto, e buttò tutto nel lavandino, per poi prendere dalla dispensa tutti gli ingredienti per fare la colazione al suo amore.
Mentre cucinava cominciò a pensare a quanto fosse strano Darren, non erano normali i suoi comportamenti, cominciava sul serio a preoccuparsi.
Il suo ragazzo era una persona gentile, dolce e allegro per tutto il tempo, invece ora era sempre gentile, dolce e allegro ma era anche nervoso, scorbutico e isterico. Poi c’era tutta la questione del rigettare tutto in continuazione che lo preoccupava ancora di più.
Doveva assolutamente portare il suo ragazzo dal medico, ma sapeva che sarebbe stata dura.
Purtroppo Darren era come un bambino, ancora ricordava la volta in cui si era preso la varicella e aveva passato due settimane a letto piangendo e Chris aveva dovuto legargli le mani alla testiera del letto per evitare di farlo grattare ancora, anche se poi quella posizione era stata usata anche per altro, dopotutto la varicella presa una volta non la si prende più. Ma la cosa peggiore era stata quando aveva chiamato il dottore.
Il riccio aveva cominciato a piangere dicendo che non voleva le punture e che le medicine sono troppo cattive, così quando l’uomo era arrivato con il suo camice bianco e la sua professionale valigetta di pelle si era trovato davanti a questa scena:
Darren Criss nascosto sotto un grande piumone azzurro dal quale uscivano solo i suoi capelli arruffati, mentre ripeteva un mantra di “il dottore no per favore, il dottore no per favore…” e Chris Colfer a cavalcioni sopra quella figura indistinta che tentava di levare Darren dal suo bozzolo di morbide coperte.
Il medico piuttosto divertito aveva tossito per richiamare l’attenzione dei due ragazzi.
Chris si girò imbarazzato e scese dal letto per sistemarsi appena i vestiti che si erano stropicciati in quella lotta. Darren invece non accennava ad uscire da lì.
Alla fine erano riusciti a visitare il ragazzo, erano bastati un paio di lecca lecca e una buona dose di calmanti.
Il medico alla porta salutando Chris e dandogli una pacca sulla spalla  gli aveva detto:
“Ho avuto tre figli, capisco cosa si prova.”
Chris rabbrividì al pensiero di quell’esperienza, non voleva riviverla di nuovo, ma voleva scoprire cosa avesse il suo ragazzo, così si impegno per fargli la colazione migliore che gli potesse riuscire con le sue poche ma buone qualità culinarie e sperava che nell’arco dell’ultimo anno e mezzo il suo ragazzo fosse cresciuto almeno un pochino.
Il moro tornò dal bagno mentre Colfer stava girando i pancakes.
“Mh, che buon odore, ho fame!” Si lamentò Criss sedendosi davanti al suo piatto e battendo coltello e forchetta sul tavolo per richiamare la sua colazione.
“Stai calmo che ora arrivano, altrimenti la mamma ti da il mestolo sulle mani.” Gli disse Chris mettendo pancakes sul piatto del suo ragazzo che ci versò subito una grande quantità di sciroppo d’acero e dopo averne preparati anche alcuni per sé si sedette di fronte a lui per mangiare.
“Senti Darren, dobbiamo parlare…” Disse Chris prendendo la mano di Darren e piantando i suoi occhi azzurri in quelli dorati dell’altro.
Darren distolse l’attenzione dal suo piatto per poi alzare lo sguardo che subito si fece preoccupato dopo aver sentito quelle parole.
“Ti prego, ti prego, ti prego Chris non mi lasciare ti prego, io ti amo, ti amo non lasciarmi ti prego.” Cominciò a cantinelare il moro con la bocca piena mentre continuava a mangiare.
Colfer fermò quel flusso di parole senza senso prendendo anche l’altra delle sua mani tra le sue.
“No, no, no, ma che dici amore? Sono solo preoccupato per te.” Criss mandò giù un boccone e dopo aver leccato via lo sciroppo d’acero dalle sue labbra e guardando il suo ragazzo con ritrovata speranza.
“Per cosa ti preoccupo?” Gli chiese il riccio.
“Amore, ultimamente sei strano. Ti abbuffi e poi vomiti tutto, sei sempre di cattivo umore…”  Darren buttò le posate ai lati del piatto e cominciò a singhiozzare.
“Non è vero che sei solo preoccupato, mi vuoi lasciare perché ultimamente mi sento strano, e lo so me ne accorgo anche io, e..e cerco di placare i miei sbalzi d’umore e la fame ma non ci riesco, ma continuerò a provare, solo non lasciarmi ti prego.” Disse Darren che alla fine scoppiò a piangere.
Chris buttò la testa tra le braccia per poi alzarla e fare un lungo sospiro e si alzò dal tavolo per mettersi dietro Darren e abbracciarlo da dietro, lasciandogli un bacio tra i suoi ricci scuri.
“No, no stai calmo tesoro. Voglio solo che vai dal medico e…” Il moro spostò Chris da dietro di sé e si alzò dalla sedia per poi correre in camera urlando.
“NONONONONONONONO!” Chris si diresse verso la camera e trovò Darren nascosto sotto il piumone, proprio come si aspettava.
Cercando di farsi coraggio Colfer andò verso il letto per poi sedersi a fianco della sagoma nascosta del suo ragazzo.
“Dar, per favore ascoltami. Voglio solo che tu faccia una visita. Non voglio più non sapere cos’hai, mi preoccupo. Senti, ti accompagno e ti tengo la mano per tutto il tempo.” Gli disse accarezzandogli la forma poco definita della sua schiena.
Dopo quelle parole la testa riccia di Darren sbucò fuori dal piumone azzurro.
“Avrò anche una caramella?” Chiese Criss con sguardo speranzoso, l’altro annuì alle sue parole.
“E mi terrai sempre la mano.” Chiese di nuovo il moro con lo sguardo da cucciolo.
“Sempre sempre.” Ammise Chris, per poi dare un bacio sulla fronte al suo ragazzo.
"Beh, forse con un po' di coccole mi puoi convincere meglio..." Disse Darren con voce maliziosa trascinando Colfer sotto il piumone con lui, e a quel punto entrambi pensarono che il dottore poteva aspettare per un paio d'ore...

Quel pomeriggio sarebbero andati dal medico e Darren era veramente agitato.
Da quando si erano alzati dal letto il moro aveva vomitato altre tre volte e non faceva altro che piangere e sgridare Chris esprimendogli tutte le sue bislacche teorie sulla malvagità dei dottori.
Era passato dal sostenere che avessero dei coltelli sotto il camice fino a dire che fossero solo vampiri che ti facevano le analisi solo per nutrirsi del tuo sangue1.
Ed ogni volta che scoppiava a ridere per quelle assurdità il più alto si beccava una botta sulla testa con il primo oggetto che capitava nelle mani dell’altro.
Il viaggio in macchina era stato abbastanza silenzioso, Darren era seduto nel sedile del passeggero con le ginocchia al petto mentre mangiava un sacchetto di Red Vines, mentre Chris guidava stando attento alla strada.
Quando furono fuori dallo studio medico, mentre Chris andava dalla segretaria per dire del suo arrivo, Darren approfittò del momento di distrazione del suo ragazzo per rifugiarsi in bagno in preda alla paura.
Appena annunciarono il loro arrivo il dottore aprì la porta e quando Chris si girò per prendere la mano di Darren si accorse che il ragazzo era sparito.
“Oh cazzo.” Imprecò Chris spettinandosi tutti i capelli e correndo verso il bagno dove sperava di poter trovare il suo fidanzato.
Il dottore scoppiò a ridere dietro i suoi baffi grigi e seguì Colfer verso il bagno, dove trovò il ragazzo dagli occhi azzurri che bussava furiosamente contro la porta bianca e urlava:
“HOBBIT APRI QUESTA CAVOLO DI PORTA E FAI L’UOMO! HAI 26 ANNI NON 5!” L’uomo poteva sentire anche la risposta del ragazzo chiuso dietro la porta.
“NO! IO NON ESCO, NON VOGLIO DARE IL MIO SANGUE AD UN VAMPIRO1!” Chris si buttò a terra sconfitto.
“Ti prego basta con “Twilight”, troveremo un altro modo per sbavare sui pettorali di Taylor Lutner. Ora esci per favore.” Il medico si accomodò di fianco a Chris.
“Ciao Darren.” Disse il dottore parlando come si fa con i bambini piccoli.
“NON AVRAI MAI IL MIO SANGUE!” Urlò Criss da dietro la porta.
“Non voglio il tuo sangue e mi chiamo Richard.” A quelle parole il riccio fece uscire appena il suo corpo.
“Tu mangi quello che mangiamo noi umani?” Il dottor Richard sorrise intenerito da quel pazzo ragazzo, e alla fine anche Chris aveva ceduto. Darren era a dir poco adorabile.
“Si si, anche se il tuo fidanzato mi ha detto che sei tu che non mangi più in maniera umana vero?” Il riccio annuì.
“Si, e poi rigetto tutto, è tremendo ma non posso farci nulla.” Disse Criss scoppiando poi a piangere ed uscendo dalla porta per abbracciare il medico e piangere sulla sua spalla.
“Sh sh, tranquillo ora vieni nello studio e vediamo cosa hai, ok?” Darren annuì e si stacco dal dottore per stringersi a Chris.
I tre andarono verso lo studio, dove il dottor Richard li fece accomodare nelle due sedie davanti alla sua possente scrivania di legno per poi sedersi nella sua poltrona dall’altra parte.
“Allora signor Criss, mi dica, cosa le sta succedendo?” Disse l’uomo incrociando le mani sopra la superficie piana di fronte a sé.
Darren si soffiò il naso un’ultima volta prima di parlare:
“Mangio e vomito, poi rimangio e poi rivomito, così tutto il giorno.” Chris annuì al suo fianco tenendogli stretta la mano.
Il dottore si portò una mano sotto il mento pensieroso.
“Per caso ha anche sbalzi d’umore continui?” Entrambi annuirono.
“Ragazzi, posso ..farvi una domanda?” Chiese passandosi una mano dietro il collo imbarazzato.
“Si certo. Non è che è qualcosa di grave? Oddio sto male!” Prima che Darren ricominciasse a piangere il dottore bloccò il suo flusso di parole.
“No, no. Volevo solo sapere se usate il preservativo per fare sesso.” Chiese loro il medico. A quelle parole le loro pelli si infuocarono.
Chris tossì appena prima di rispondere.
“Emh, talvolta capita che ce ne dimentichiamo…” La faccia del dottore si illuminò e annuì, aveva perfettamente capito la situazione.
“Signor Criss, lei è incinto.” Disse il dottore tirando fuori dal cassetto un test di gravidanza e porgendolo a Darren.

 

1Questo è un piccolo riferimento a "Twilight" dove uno dei vampiri fa il dottore, non chiedetemi il nome perché non conosco bene la storia. Ma per Darren il dottore gli vuole prendere il sangue, mentre nella saga non lo fa. Nella mia storia il nostro hobbit è una reginetta del drama.
Detto questo spero che la storia vi sia piaciuta a tal punto da scrivere una recensione (perfavore *occhi da cucciolo*) o inserirla nelle preferitericordatescelte.
Grazie a tutti quelli che hanno letto e spero che ci sarete al prossimo capitolo!
Martina.

 







  

 
 
 
   
 
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