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Autore: Poisonerlady    02/02/2008    7 recensioni
Eppure il cane era lì e fissava il tombino. E Matilde fissava il cane. E il tombino fissava niente, forse.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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E il tombino fissava niente, forse

E il tombino fissava niente, forse.

 

 

 

Il cane fissava il tombino.

 

Bello, grande, marrone: un po’ spelacchiato, forse.

 

Il cane, non il tombino.

 

Che poi non c’è neanche bisogno di specificare.

 

È scontato che sia il cane.

 

Un tombino non può essere bello: non c’è niente di esteticamente affascinante in un tombino.

 

Un tombino però, forse, può essere grande o anche marrone: quest’ultimo dipenderebbe dal contenuto.

 

Ma di sicuro non è spelacchiato: non ha pelo un tombino.

 

Comunque: quel fottuto cane bello, grande, marrone e un po’ spelacchiato, forse era lì a fissare quel cacchio di tombino.

 

E Matilde fissava il cane

 

Era strano vederli così: la ragazza che fissa il cane, il cane che fissa il tombino, e il tombino che, bè..il tombino non fissa niente, forse.

 

Matilde si chiedeva perché un cane dovesse fissare un tombino

 

Fosse stata una ciotola di crocchette avrebbe capito, ma un tombino?!

 

Eppure il cane era lì e fissava il tombino.

 

E Matilde fissava il cane.

 

E il tombino fissava niente, forse.

 

Chissà che vedeva, il cane.

 

Matilde aspettò. Poi, si stufò.

 

A passi lesti si fece vicino al cane e si accucciò.

 

Se il cane fissava qualcosa, forse, avrebbe potuto vederlo pure lei.

 

E rimase lì Matilde, a fissare il tombino, col cane.

 

E Matilde e il cane fissavano il tombino.

 

Accidenti, non pensava Matilde, che un tombino potesse sentirsi così osservato.

 

Era dura essere un tombino.

 

Comunque ora era lì a fissare il tombino, o quello che c’era dentro.

 

Matilde non lo sapeva, non vedeva niente lei.

 

Ma il cane sì.

 

Allora non bastava essere lì accanto al cane, per capire il cane, pensò Matilde.

 

Il cane fissava il tombino.

 

Il tombino non fissava niente, forse.

 

O forse fissava Matilde che a passo lento sia allontanava, perché Matilde sapeva che per vedere quello che vedeva il cane avrebbe dovuto essere il cane.

 

Matilde però sapeva anche che non avrebbe mai potuto essere il cane.

 

Quindi lasciò il cane e il tombino, rispettosamente, al loro segreto.

 

E il cane fissava il tombino.

 

 

 

Note dell’autrice.

 

 

Emh….ok. E’ una nosense no?

Se vi state chiedendo chi è Matilde, non lo so.

No, non sono io. O meglio, non solo io.

Matilde è tutti e nessuno.

Matilde è la Signora Ponza di Pirandello.

È il mio prisma sul mondo.

E con questo ho dato ogni spiegazione.

Questa fanfic non ha una morale, è così.

Punto.

Baci.

 

 

.

 

   
 
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