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Autore: sariesjewels    23/07/2013    0 recensioni
Julie è una ragazza come tante, all'apparenza, ma in un caldo e torrido giorno d'estate scoprirà cosa il destino ha in serbo per lei.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Il cielo è come un mantello rosso variopinto, il sole sta per tramontare, e io sono nei guai: mia madre mi ha mandato qualche ora fa in centro per comprarle il latte e dei pancakes per domani, ma sono ancora qui nella pasticceria 'Old Dallas' a gustare il quinto cupcake della giornata. E ho anche perso di vista Susie, la mia gatta. Sarà fuori a frugare nel bidone sul retro, e se mamma lo scopre non mi lascia più uscire di casa per tre mesi perchè lei odia lo sporco, soprattutto quello della gatta.mi
Pago i cupcakes e le frittelle per la colazione e, sia ringraziato il Cielo, Susie mi aspetta davanti l'ingresso, pulita e profumata di zucchero.
Adesso devo solo andare a comprare un litro di latte, spero che la latteria sia aperta a quest'ora... prendo la rincorsa e cammino più svelta che posso con la bustina dei pancakes in mano, Susie quasi non riesce a starmi dietro, poveretta.
Cammino, cammino, non guardo a terra,fino a quando i miei piedi toccano un enorme masso posizionato in mezzo alla strada... e...
TUMPF! Mi guardo le ginocchia sbucciate e gli shorts strappati, mi vergogno e immediatamente mi copro il viso... troppo tardi, mi hanno già vista tutti. Chiudo gli occhi per trattenere le lacrime, proprio come si vede nei film, e sento una voce:
-Vuoi una mano?-mi chiede
Tolgo le mani dal mio viso e annuisco timidamente: due occhi chiari e grandi sono puntati su di me come due fari, e allontanandomi, scruto con il mio sguardo imbarazzato un ragazzo alto, snello, dal viso chiaro contornato da degli occhialoni neri e un leggero accenno di barbetta. E' stato carino da parte sua aiutarmi, ma è meglio che se ne vada perchè mi sento estremamente a disagio (e anche in ritardo di un quarto d'ora).
-Ti ringrazio tanto, sei stato davvero gentile- gli dico con titubanza
-Figurati, mi piace aiutare gli altri- mi sorride- Ho notato la t-shirt, ti piacciono i Guns 'n Roses?
Arrossisco. I Guns 'n Roses sono sempre stati i miei eroi musicali, da quando avevo quattro anni, quando cantavo a squarciagola November Rain con mio padre. 
-Certo, ho sempre avuto un debole per loro, perchè me lo chiedi?
-Adoro la musica in genere, ma il rock è la mia passione: suono la chitarra da sette anni e suono di tanto in tanto in un locale in centro...- spega- conosci il 'Copacabana's Cafè'?
D'un tratto mi irrigidisco: tutto è così chiaro, semplice: lui è quel musicista di cui mi sono innamorata, quelll'anima ribelle, misteriosa, gentile, particolarmente audace (senza dimenticare quanto fosse sexy). Come faccio a conoscerlo? Il Copacabana's è il locale gestito dalla mia famiglia da ben vent'anni.
Gli chiedo il suo nome e si presenta: si chiama Joseph, ha diciassette anni. Dopo essermi presentata a lui, mi chiede:
-Ti accompagno a casa, Julie. Ci fermeremo un attimo nel supermercato qui all'angolo per comprare il latte, non preoccuparti.
Annuisco, questa volta con convinzione. 
Mi racconta delle sue aspirazioni e dei sogni, e anche della sua vita sentimentale (particolarmente intensa):
-Ho fatto perdere la verginità a molte ragazze, ma a quanto pare non basta per conquistarle...
La voce di Joseph era condita di ironia e di malinconia nelle stesse parole, e quel tono rendeva quel ragazzo sempre più affascinante.
Arrivata a casa, mi sorprende:
-Dammi il tuo numero di telefono, potremmo farci compagnia quando ne avremo bisogno- mi sorride
Glielo scrivo sul suo telefono, mi sembra tutto così irreale, e non riesco a trattenere un piccolo sorriso; Joseph lo nota, e mi dice:
-Tranquilla, non voglio farti del male...
-No, sai...è complicato... io... ecco, non ho mai chiacchierato così a lungo con un ragazzo- cerco di spiegargli
-E io non ho mai conosciuto una ragazza che mi ammira per ciò che ho dentro di me, e non per il mio aspetto fisico, non è vero?
-Sì, lo ammetto- rido un po' imbarazzata
-Ma io ti amo davvero Julie, non l'hai capito?
... silenzio di tomba.
-Julie, forza! Il tacchino si raffredda!
Mia madre mi vede dalla finestra che dà sul giardinetto di casa , arrosisco come non mai, e saluto Joseph con un bacio sulla guancia.

***UN MESE DOPO***

E' agosto, e oggi Dallas è deserta, come sempre, del resto. 
La routine quotidiana interrotta da un secco 'beep beep' del cellulare:

Un nuovo SMS
Joseph
5:23 PM

Rabbrividisco, ma poi mi faccio coraggio e apro il messaggio:

'Vuoi essere la mia ragazza?'


questo non è solo l'inizio di una nuovo vita. E'qualcosa di più.
Ma il problema peggiore è che non so spiegare nulla.
  
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