Serie TV > Doctor Who
Ricorda la storia  |      
Autore: Jarvis e Ferro Vecchio    23/07/2013    1 recensioni
Avete mai pensato che Master & Doctor non fossero gli unici Time Lord rimasti??
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Doctor - 10, Jack Harkness, Master - Simm, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ho seri dubbi sul fatto che il Dottore sappia quello che fa. Insomma, presentarsi al Torchwood con il TARDIS e per prendere Jack e da stupidi.
Il fatto che poi il capitano Jack abbia alquanto fascino non cambia questo fatto.
- Kate, andiamo. Aiutami!
- Che cosa c’è, Dottore?
- Ho deciso che non posso entrare al Torchwood, adesso ci sono troppe persone. Dovresti entrare tu e prendere Jack.
- Ma a che cosa ti serve Jack?
- A divertirmi un po’. Sei una compagna di viaggio noiosa.
- Grazie.
Esco dal TARDIS sbattendo la porta, seguita da rumori di disapprovazione della cabina. Il Dottore mi segue.
- Andiamo, lo sai che scherzo.
Mi giro ridendo.
- Lo so, ma mi piace troppo la faccia che fai quando tenti di scusarti.
Sfodera il suo sorriso stupendo.
- Dai, torna dentro il TARDIS. Io vado a prendere Jack.
Entro dalla porta principale e parlo con un certo Ianto.
- Sto cercando il capitano Jack. Posso vederlo?
Apre una porta con un pulsante e mi guida da Jack.
Arriviamo in una grande sala piena di oggetti alieni e piena di computer.
- Jack, questa ragazza ha chiesto di te.
Jack scende le scale con il suo cappotto blu in mano. La camicia gli delinea i muscoli scolpiti dalla guerra.
- Ciao Kate.
Cerco di asciugarmi la bava.
- Ciao Jack.
Mi abbraccia forte.
- Allora, hai trovato un Dottore?
- Certo. Andiamo?? Sono sicura che sei impaziente di vederlo.
Sorride.
- Ianto, prendi tu il comando di Torchwood finché non torno. E se Owen ti dice qualcosa chiamami.
- Va bene Jack.
Sul viso di Ianto si disegna un sorriso enorme e stupendo. Penso che sia contento di comandare questa base e sottomettere gli altri.
Trattengo una risata.
- Allora, andiamo??
Mi prende per mano e mi porta fuori. Nella piazza è parcheggiato il TARDIS in ricarica.
- Ha di nuovo bisogno di una ricarica? Spero che non succeda come l’ultima volta.
- Cos’è successo?
- La fessura si è aperta e Cardiff ha rischiato di sparire dalla faccia della terra.
- Perché dove c’è il Dottore succede sempre qualcosa di brutto??
- Non sempre. Oggi non è ancora..
- Zitto!
Gli metto una mano davanti alla bocca.
- Non portare sfiga!
Jack mugugna qualcosa..
- Eh??
Sposta la mia mano.
- Non riuscivo a respirare.
- Scusa.
Mi riprende per mano ed entriamo nel TARDIS.
- Capitano!
- Dottore!
Si abbracciano come se non si vedessero da anni (forse per Jack è probabile). Si mettono a parlare di quello che hanno fatto fino ad ora e il Dottore parla di quando siamo stati su una base Sontaran e abbiamo conosciuto Strax che, a dirla tutta, sembra una patata con una faccia è stato abbastanza scortese con me.
Se devo essere sincera sono un po’ gelosa del rapporto che hanno loro due. Sembrano cosi uniti e..
- Kate!
La voce celestiale di Jack mi risveglia dal mio stato di semicoma vegetativo.
- Kate, dove vuoi andare?
- Non lo so, decidete voi. Io ho bisogno di andare un attimo in camera.
Il Dottore e Jack si lanciano uno sguardo.
Mi avvio per uno dei migliaia corridoi del TARDIS, salgo una rampa di scale, giro a destra, poi a sinistra e poi ancora a destra e entro nella mia camera.
Ogni volta rischio di perdermi.
Mi butto ad angelo sul letto.
Improvvisamente ho un forte mal di testa ed è come se sentissi dei tamburi nella mia mente.
Tu-tu tu-tump tu-tu tu-tump.
Sento il letto abbassarsi da una parte.
Mi giro.
Jack mi sta fissando.
- Stai bene?
- Ho un po’ di mal di testa, tutto qui.
- I tuoi occhi dicono altro.
Mi metto una mano sul viso e chiudo gli occhi. I tamburi si fanno più forti.
Apro gli occhi di scatto.
- Sento come... dei tamburi nella mia testa.
- Tamburi?
- Si, un rullo di tamburi che non smette mai.
- Quando è iniziato?
- Prima.
- Vado ad avvertire il Dottore.
Si alza e si dirige verso la porta.
- Jack..
Si gira verso di me.
- Non lo fare. Si preoccuperebbe troppo e tu non ti godresti le meritate vacanze dal Torchwood.
Sorrido.
Jack si risiede accanto a me.
- Non è l’unica cosa, vero? Intendo il mal di testa.
Faccio no con la testa.
- Non potrò viaggiare per sempre con il Dottore e con te. Voi non invecchierete, io si. Invecchierò e morirò.
- Kate..
- È vero. Tu se invecchi lo fai molto lentamente e il Dottore si rigenera ogni volta. Un giorno dovrò fermarmi e fare una vita normale. E dopo aver visto tutto quello che c’è la fuori sarà una vita schifosa.
- Perché devi pensare a questo? Insomma, abbiamo ancora tempo per viaggiare.
- Tu avrai tutto il tempo.
- Kate..
- Jack! Kate! Dobbiamo uscire di qua!
Il Dottore entra nella mia stanza correndo.
- Muovetevi.
Jack si alza velocemente e mi aiuta. Appena sono in piedi i tamburi ricominciano e quasi cado per terra.
- Kate. Che cosa c’è?
Jack mi guarda come per dirmi “devo dirglielo”.
- Sente dei tamburi, nella sua testa. Ho paura che siano gli stessi che sente il Maestro.
- Infatti. Il Maestro sta per attaccare il TARDIS. Dobbiamo andarcene.
- Ma il TARDIS può proteggerci.
- Il Maestro è in grado di danneggiarlo gravemente, Kate.
Jack mi prende in braccio e mi porta fuori dalla cabina.
Una volta fuori ci ritroviamo un uomo biondo davanti.
- Salve Dottore. Da quanto tempo.
Lo guardo meglio. Somiglia molto a un primo ministro di qualche anno fa.
- Maestro.
- Bello il mio trucchetto, vero? Era per avvisarvi del mio arrivo.
- Falli smettere subito. Non vedi come soffre?
- Capitano, credo che tu non abbia ancora capito che a me degli umani non m’interessa niente. Insomma, se sono venuto qua per far saltare in aria il loro pianeta ci sarà qualche motivo, no?
Cerco di parlare. Jack mi mette per terra, ma mi sostiene.
- Non puoi distruggere questo pianeta.
- Perché no? Starai sicuramente meglio sapendo che questa razza non si espanderà per l’universo e non lo distruggerà, no? Ah, approposito. Tieni.
Mi lancia un orologio con un’incisione strana.
- Aprilo.
Clicco un pulsante e lo apro. Esce della polvere argentata e, improvvisamente dei nuovi ricordi mi assalgono.
L’immagine del Vortice del Tempo, l’invasione dei Dalek su Gallifrey, delle battaglie contro i ciber man.
Guardo il Dottore senza capire cos’è successo.
- Sei.. sei un Signore del Tempo.
Mi ricordo anche dei momenti che ho passato con il Maestro. Delle galassie che abbiamo fatto esplodere insieme.
Jack si allontana da me, capendo che ormai sto bene (e anche perché è leggermente spaventato).
- Maestro..
- Ciao, piccola.
Gli salto al collo. Lo stringo forte e inspiro il suo profumo.
- Come hai capito che era un Signore del Tempo?
- Non l’ho mai persa di vista. Appena è scaduto il tempo che mi aveva dato sono venuto a riprenderla. Voleva vedere come sarebbe stato vivere da umana.
- Ma poi tu mi hai trovato, Dottore. Non avresti dovuto. Mi ero nascosta bene prima di trasformarmi. Avevo dato al Maestro vent’anni e poi mi sarebbe venuto a prendere.
- Il TARDIS mi ha portato da te perché sapeva cos’eri.
- Beh, non si smentisce mai. – guardo Jack- stai bene?
- Si, sono solo un po’ scosso..
- Non ti curare degli umani, non l’hai mai fatto, perché devi iniziare adesso?
- Essere umana mi ha insegnato molte cose.
- Scommetto che una è che stare senza sentire i tamburi per vent’anni evita di farti impazzire.
- Li sentivi anche da Signore del Tempo?
- Si. Da quando ho guardato nel Vortice del Tempo li sento sempre. Non si fermano un minuto. Sono diventata umana per non sentirli più. Ho provato a convincere anche il Maestro, ma non ha voluto.
- Non lo sapevo.
- Su Gallifrey non ci conoscevamo. Preferivo stare sui libri che correre nei prati. Ho conosciuto il Maestro quando c’è stata la Guerra del Tempo. Me ne sono andata con lui, mi ha salvato la vita.
Guardo il Maestro. Un lampo di follia gli attraversa il viso.
Capisco perché me ne sono innamorata.
Pazzo, bello e mi capisce al volo.
Mi giro completamente verso di lui e gli prendo il viso tra le mani.
- Andiamo?
Sorride, mi prende la mano ed entriamo correndo nel TARDIS.
Chiudiamo la porta e lasciamo il Dottore e Jack fuori.
- Kate! Apri la porta! Muoviti!
Ignoriamo le urla e iniziamo a impostare le coordinate per un pianeta da far esplodere.
Mentre il TARDIS parte tra mille rumori, il Maestro mi prende per i fianchi e posa le sue labbra sulle mie.
Mi stringe a sé, quasi come se non volesse lasciarmi andare più.

*angolo autrice*
eccomi ritornata con una nuova ff su Master
*gli occhi diventano a cuoricino* per la gioia di Tony Stark  :D
sper vivamente che vi sia piaciuta.
all'inizio non volevo postarla, mi sembrava troppo squallida e brutta, poi mia cugina mi ha costretto
e cosi eccomi qua :)
Xoxo Cas

 

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Doctor Who / Vai alla pagina dell'autore: Jarvis e Ferro Vecchio