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Autore: Sophie__    23/07/2013    0 recensioni
Sophie, una bellissima ragazza, apparentemente molto forte, il cui sorriso meraviglioso, di cui tutti vanno tremendamente pazzi, verrà spezzato da un avvenimento che le porterà via le cose più importanti della sua vita. Lasciandola nel silenzio. Poi qualcosa, o qualcuno, non saprei come meglio definirlo, riuscirà a darle un'alternativa, che non per forza sarà considerata la migliore. Ma riuscirà, anche sbagliando, a ritrovare il suo sorriso? Leggete e lo scoprirete.
Genere: Drammatico, Sovrannaturale, Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het, Crack Pairing
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti, Violenza
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INTRO.
 
Era la notte buia e tempestosa dell’ormai lontano 13 dicembre del‘64 quando, lungo quella deserta stradina di paese…
No, non era esattamente così. Nonostante questo fosse tutto ciò che riusciva a sentire dentro di lei, fuori, era una calda mattina d’agosto. Il sole scottava sulla pelle, in cielo neanche una nuvola e tirava un vento umido e bollente. Lungo quella stretta stradina asfaltata, che portava alla spiaggia, camminavano distratti miliardi di soggetti sprigionanti allegria.
Due anziane signore procedevano molto lentamente, vestite di lunghi abiti da mare tempestati di fiori colorati, discutendo della fondamentale importanza della crema solare nelle ore di punta; i bambini in costume correvano urlando da un lato all’altro della strada, seguiti dalle mamme agitate, che, nel frattempo, si perdevano a parlare della scuola e dell’andamento dei propri figli; poco dietro di loro, un gruppo di ragazzi in costume, che, camminando fieramente, mostravano le loro tartarughe abbronzate, pieni d’orgoglio, con un asciugamano in spalla e il sorriso stampato in faccia; non molto distanti, cinque ragazze sorridevano entusiaste alla vista di quelle abbronzature e, tenendo ognuna la propria borsa colorata piena di qualunque stupidaggine avessero trovato in casa, procedevano a passo svelto commentando ciò che le circondava, tra confuse risatine isteriche. Erano di quelle ragazze che non riescono ad andare struccate neanche in spiaggia e di quelle che non rinunciano mai ad un pareo sempre in tono con le zeppe, apparentemente fin troppo scomode, che portavano ai piedi, le cui unghie, sempre laccate e decorate, brillavano alla luce del sole. Velocizzarono il passo e raggiunsero il gruppo di ragazzi, continuando a sghignazzare, quindi li sorpassarono, beccandosi qualche complimento, probabilmente dovuto solo alla loro camminata fiera e sculettante che rendeva entusiasti i ragazzi.
Tutti sembravano sprigionare calore, allegria ed energia da tutti i pori, forse perché tutti mantenevano un costante e smagliante sorriso sulle labbra. Tutti erano dunque entusiasti di quella calda domenica dell'agosto 2007. Tutti, tranne lei. 

Sophie non sorrideva, Sophie non era felice. Sophie non percorreva la strada in costume come tutti gli altri, o meglio, non la percorreva proprio. Era seduta sul ciglio della strada e teneva lo sguardo fisso a terra. Aveva una mano sull'asfalto bollente, nell'altra stringeva il guinzaglio di Max che, felice come probabilmente tutto il resto del mondo ad eccezione di Sophie, saltellava a destra e a sinistra, abbaiando, tra uno scodinzolio e l'altro, ogni volta che vedeva passare un bambino, lasciandosi poi dolcemente accarezzare, come ogni buon cucciolo di labrador che si rispetti. Quella mattina Sophie portava un paio di shorts di jeans e una maglietta nera, con su stampato il simbolo dei Rolling Stones, che le arrivava fin poco sopra il ginocchio. Sophie era una ragazza diversa da tutte le altre. Non era la classica quattordicenne che sogna il principe azzurro e inizia gli esperimenti tra ombretti e lucidalabbra. Sophie era una ragazza dalla corporatura esile, ma decisamente graziosa. Aveva un fisico invidiabile, magra, ma con le giuste curve al punto giusto. Portava dei lunghi capelli lisci e neri, che mettevano in risalto i suoi meravigliosi occhi color ghiaccio. Aveva un naso piccolo e grazioso, una bocca rosea e carnosa. Aveva una carnagione piuttosto scura, e non solo d'estate. Non le piaceva truccarsi, non lo aveva mai fatto, né, tantomeno, le piaceva laccarsi le unghie e indossare vestiti, come tutte le altre. Adorava leggere, un pò meno le piaceva studiare. Adorava distrarsi stendendosi sul letto con della buona musica nelle orecchie. Odiava con tutta se stessa il rosa mentre, al contrario, amava alla follia il rosso.
Si era sempre mostrata agli altri molto sicura di se stessa, quando, in realtà, era tutto il contrario, considerando che si odiava profondamente. Era una ragazza orgogliosa, gelosa al punto giusto, stronza, vendicativa e misteriosa. Questo, faceva impazzire i ragazzi e salire un profondo senso di odio e d'invidia nelle ragazze. Quando poi Sophie sorrideva, il mondo cadeva ai suoi piedi, tanto il suo sorriso e le fossette sulle guance erano ipnotizzanti.
Sophie odiava moltissime cose e ne amava soltanto tre: Max, il silenzio e la fotografia. Già, la fotografia… Tutto ciò che le passava per la testa osservando ciò che la circondava erano idee di foto meravigliose e, oltre a piacerle follemente, era anche molto brava.
E poi… La sua macchina fotografica era tutto ciò che, insieme a Max e all'immenso silenzio, le era rimasto di quella fredda notte d'autunno che le aveva portato via il sorriso dal volto.

  
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