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Autore: Shivnyxiope    23/07/2013    2 recensioni
Il continuo di Forever
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Io posso vederli, io sono umana, io sono una di loro...
Si chiedono come sia possibile, come può esistere una creatura del genere? Molti non credono nella mia esistenza, ma io, esisto.
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Sospesa a tempo indeterminato :( scusate...
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Altri, Nuovo personaggio, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Questa storia fa parte della serie 'Impossible'
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PRIMO CAPITOLO

- Non aver paura di me. -

Una voce sconosciuta dietro di me, formula quella frase, resto ferma aspettando, con ansia, che la fonte di quella voce si possa mostrare ai miei occhi. Essi vedono una leggera nebbiolina farsi strada nel posto accanto a me, essa piano, prende forma; rivelando un ragazzo di non più di diciannove anni, osservarmi attento. La pelle, da vivo, doveva essere ambrata poiché, oltre il suo pallore, si poteva scorgere un marroncino sbiadito, occhi nocciola profondi, mi scrutano attentamente, curiosi di sapere come faccio a vederlo; i capelli, perfetti oserei dire, sono tenuti in ciuffo alto, nel mezzo una ciocca bionda: ha strani gusti. I vestiti sono un segno evidente che è morto da meno di trent'anni, un paio di jeans ed una maglietta bianca aderente fasciano il suo corpo muscoloso, sopra la maglia c'è una giacca di pelle marrone; non stona affatto con l'epoca in cui ci trovavamo, al contrario di altri fantasmi che indossano vestiti dell'ottocento. Ci scrutiamo a vicenda, attenti ad ogni particolare, movimento o espressione dell'altro. Io viva lui morto. 
Restiamo in silenzio per un paio di minuti finché lui non mi porge la mano. 

- Zayn, tu? -

Lo guardo curiosa, indecisa se prendergli la mano o meno. Alterno lo sguardo dai suoi occhi alla sua mano. 

Lui fa una smorfia e ritira la mano.

- Scusa, ancora mi ci devo abituare -

Lo guardo intensamente cercando di capire il motivo del suo atteggiamento. 

La lampadina si accende, lui pensa che io sia umana... Pensa non lo possa toccare... 

- Gli umani non potrebbero vederti, gli umani avrebbero paura di te, io invece ti vedo, ti ascolto, non scappo... - 

Allungo una mano verso la sua guancia e la sfioro dolcemente, mi concentro, sforzo la mia mente ad andare oltre il limite della mortalità e divenire eterea. 

Sento il suo lieve accenno di barba, la sua mandibola ben pronunciata... Scendo fino al collo, sento i suoi muscoli tendersi sotto il mio tocco... 
Dio, è perfetto. 

Lui mi guarda a bocca aperta, sicuramente non si sarebbe aspettato una mossa del genere... Già, non sono del tutto umana...

- Come hai fatto? - 
Balbetta incredulo. 

Già. Sorrido amaramente, ripensando a tutte le lezioni di mia mamma e di mio papà, non dovrei parlare con le persone morte ma, infondo, lo sono anch'io... 
Che male c'è?

Lui resta fermo per qualche istante fino a che non si sporge e mi abbraccia, un abbraccio disperato, un abbraccio ricambiato e compreso. 

- Mio Dio, da quant'è che non abbraccio qualcuno... - 
Mormora tra i miei capelli. 

Io lo stringo forte a me, gli accarezzo la schiena ed i capelli. 

So cosa vuol dire stare da soli per tanto tempo, non per esperienza personale, ma dalle storie che mio papà mi raccontava e racconta tutt'ora, sugli anni che ha passato da solo, fino a che non ha trovato mamma. Tutti meritano una seconda possibilità, soprattutto se sono morti ingiustamente. 

Mi stacco lentamente da lui e, sempre tenendogli una mano nei capelli e l'altra sulla schiena, gli poso un bacio delicato sulla guancia. 

- Ti va di parlarne? - 

Gli domando dolcemente. Lui mi fa un sorriso triste e pieno di rimpianti. 

- Cinque -
Mormora a bassissima voce, bassa ma non abbastanza da non permettermi di capire ciò che sta dicendo. 

Sorrido sinceramente, uno dei sorrisi che mamma dice sempre di essere uguali a quelli di papà, un sorriso con tanto di fossette e occhi verdi brillanti di gioia, un sorriso caloroso, che esprime tutti i sentimenti che sto provando. 

Quando quel misterioso ed affascinante ragazzo di nome Zayn mi fa un sorriso altrettanto smagliante, prendo una decisione, lo aiuterò e lo farò conoscere ai miei genitori.

Lo prendo per mano e conduco verso casa quando però mi ricordo di una cosa importantissima. 

- Comunque io sono Lilith -

Sorrido nuovamente dando sfoggio alle fossette che mamma adora tanto. 

- Grazie Lilith. - 

Afferma lui commosso, commosso da non si sa cosa.... 

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Beh, un ritardo spaventoso, il capitolo è schifoso... Questa storia inizia bene insomma!! 
Comunque, questo è il primo capitolo, so che fa schifo perciò non ci sarà bisogno di recensioni negative... Fa davvero schifo cavolo....
È da giorni che ho Best song ever in testa, mio dio quant'è bella *o*
  
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