Fanfiction tradotta da fan fiction.net…E’ la prima che traduco, dall’inglese all’italiano, quindi siate buonii !
Il rating inglese è “T”, che qui corrisponderebbe ad “arancione”
NB: Non è sempre tradotta letteralmente, in certi punti ho adattato il testo per renderlo più credibile nel dialogo italiano C: // nella versione originale si tratterebbe di un capitolo completo più l’epilogo, ma ho deciso di mettere tutto insieme (:
Dedicata al mio Luv, buon anniversario ❤❤❤
 
 
“C’è qualche problema?”
“Beh…è solo…ecco un po’ più grande di quanto mi aspettassi” la voce di Gillian era leggermente soffocata.
“Credevo che più grande è meglio è” sostenne Cal
“Beh si più grande è meglio, ma fino ad un certo punto!” ribatté Gillian
“Senti, ce la facciamo o no? Non posso stare qui a tenerlo in mano per sempre”
“Potresti smettere di lamentarti e semplicemente continuare a tenerlo? Sto solo cercando di metterlo dentro” lo ammonì lei
“Sai, non ho mai avuto problemi prima, eppure è sempre stato così grosso” disse lui sulla difensiva
“Credo di avercela fatta, cerca di spingerlo dentro lentamente” la sua voce risuonava un po’ tesa per lo sforzo
“Sei sicura? A me sembra che lo spazio sia ancora stretto”
“Fidati di me. Devi solo spingerlo un po’ più in profondità in modo da essere sicuri che non cadrà fuori” ha replicato lei con leggera irritazione “Lì! Perfetto! Potresti muoverlo un pochino in modo circolare? Solo per essere sicuri che sia tutto apposto”
“Ecco…Come va?”
“AH-EHM” Emily si schiarì rumorosamente la gola dall’ ingresso del soggiorno
“Emily!” disse Cal con voce spaventata “Credevo che saresti rimasta da tua madre fino a domattina!”
“L’ ho immaginato…Esattamente cosa state facendo voi due?”
“Doveva essere una sorpresa” disse Cal, incapace di trattenere la delusione nel tono della sua voce
“Ciao Emily…Mi dispiace che non siamo riusciti a finire prima che tu arrivassi a casa” ha iniziato Gillian, alzandosi lentamente dal pavimento “Che cosa ne pensi?”
“Penso che sia un po’ presto per questo, ma sono contenta che lo abbiate fatto. Credo sia stupendo” Abbracciò Gillian e raggiunse suo padre per dargli un bacio sulla guancia
I tre rimasero insieme lì in piedi, ad ammirare il bel sempreverde che si estendeva verso il soffitto.
“Quindi, chi si ricorda dove ho messo la scatola con le decorazioni?” domandò Cal, rompendo il silenzio totale che era calato.
“Ti dico cosa facciamo” esordì Emily “Io cucino la cena, tu dai un’occhiata su in soffitta…Gillian, ti va di restare?”
“Dopo quello che ho dovuto fare, il minimo che tuo padre possa fare è offrirmi la cena!” replicò Gillian sorridendo a Cal “Inoltre, mi piacerebbe decorare l’albero. Di solito non lo faccio nemmeno per me”
“Papà insiste ogni volta per mettere tutte le luci da se, ma ci mette sempre troppa energia nella parte inferiore, e così finiamo per avere l’albero illuminato solo per metà ogni anno” spiegò Emily, fissando il corridoio dal quale il padre era sparito poco prima.
“Ti ho sentita!” Urlò Cal dalle scale “E sapete, sarò più che felice di lasciarlo fare a voi questa volta!” ma nonostante le sue obbiezioni, i suoi passi si fecero sempre più distanti man mano che continuò a camminare verso la soffitta.
Emily tornò a concentrarsi su Gillian “Sono contenta che tu fossi qui per aiutarlo. Anche se sarei venuta io in caso non lo avessi fatto tu”
Gillian le sorrise “Anche io sono contenta di essere qui”
Entrambe guardarono verso l’alto quando un forte colpo risuonò dal piano di sopra, seguito da una serie di imprecazioni soffocate e dal suono della canzone “jingle bells” che veniva preso a calci contro il muro senza tanti complimenti
“Credo che lo abbia trovato” ridacchiò Emily
“E’ troppo tardi per cambiare idea sulla cena?” domandò Gillian ridendo
“Decisamente!” Emily la prese per un braccio e la portò prontamente in cucina, prima che quella avesse anche un solo secondo per i ripensamenti.
 
Cal si appoggiò al bancone ed infilò le mani in tasca, mentre Gillian si sedette sorseggiando lentamente il suo vino.
Lei lo guardò con sospetto, mentre lui con un lampo malizioso negli occhi che le era fin troppo familiare “Cosa?” domandò lei con tono piatto, cercando di nascondere il divertimento
“Oh nulla…Mi stavo solo domandando cos’è passato per la testa di Emily quando è arrivata mentre noi stavamo invasando l’albero di Natale”. Lui sapeva che Gillian riusciva a malapena a trattenere il sorriso in quel momento
“Cos…?” Gillian lo guardò confusa. “OH! Vuoi dire…Non crederai veramente che pensasse che noi…” non riuscì a finire la frase, e le sue guancie le si colorarono di un vivace color rosa
“Non credo, non credo…Ma è pur sempre mia figlia, no? Comunque, credo che possiamo stare tranquilli. Insomma, era abbastanza ovvio che stessimo mettendo nel vaso l’albero di Natale” disse lui, abbassando la voce mentre si diresse dietro di lei, appoggiando una mano sul suo fianco e premendola contro la schiena. Con la punta del dito le scostò delicatamente una ciocca di capelli dal collo “Oh certo, se invece fosse tornata a casa un’ora prima…”
“Avresti avuto parecchie spiegazioni in più da darle” rise Gillian. Rimase a bocca aperta quando le labbra di Cal le sfiorarono il collo, provocandole continui brividi.
“Vuoi tentare la sorte? Emily ha detto che sarà di ritorno tra circa un ora” le sussurrò contro la pelle.
“Absobloodylutley” mormorò lei, mentre attorcigliava le mani fra i capelli dell’ uomo.

~Fine~


Ovviamente l’ultima parola di Gillian proveniente dalla 2x21 non ha bisogno di traduzione :3
Bon, spero vi sia piaciuta, a me ha fatto rotolare dalle risate ahahaha E poi finiva Callian *^* Dai pliz recensite, che se vedo che questo fandom è ancora vivo inizio a postare a velocità supersonica :3
A presto
Jenny