24/07/2013
9 recensioniTra una partita e l'altra
Era stata una settimana intensa per Elena a causa dell’esame di letteratura inglese che l’aveva tenuta china sui libri per tutti i pomeriggi. Avrebbe potuto soggiogare il professore e passare l’esame serenamente e senza preoccupazioni ma voleva farcela da sola, con le sue capacità e senza l’utilizzo di nessun potere soprannaturale.
Per questo, dopo aver finito l’esame, aveva deciso di partire subito per Mystic Falls.
Aveva bisogno di rilassarsi e le erano mancati da morire i suoi due uomini preferiti e non vedeva l’ora di rivederli.
Così, dopo qualche ora in macchina, era giunta finalmente davanti a quella che da qualche mese a questa parte, era diventata la sua casa.
Aveva appena oltrepassato la soglia della porta d’ingresso che fu subito sommersa da urla di protesta che venivano sovrastate da esclamazioni di vittoria.
Ecco, appunto. Com’è che li aveva definiti? Uomini?
Elena scosse la testa ridendo e, afferrando il suo trolley, salì al piano di sopra per raggiungere la camera da dove provenivano quelle grida.
<< Ti ho battuto, fattene una ragione! >>
<< Tu mi hai ingannato! Hai giocato a questo gioco così tante volte che avrai imparato qualche trucco. Voglio la rivincita! >>
<< Quando ti arrenderai all’evidenza? Hai già perso tre volte. Voglio cambiare gioco adesso! >>
Elena aspettava che la smettessero di discutere come due bambini per poter intervenire affinché si accorgessero della sua presenza, stando davanti alla porta della camera che poco più di tre mesi fa avevano adattato a sala giochi, cosicché Jeremy potesse avere un posto in cui rilassarsi e divertirsi con i suoi nuovi videogiochi.
<< Avete finito? – chiese, dunque, una volta che Damon sbuffò accettando la sconfitta – Damon mi meraviglio di te! Hai più di 170 anni e ti comporti come un dodicenne. >> Concluse, tenendo le braccia incrociate sul petto e rivolgendosi al suo ragazzo con un tono tra il divertito e l’esasperato.
<< Elena >> Esclamarono sorpresi Jeremy e Damon contemporaneamente.
Damon, intanto, si era alzato dal comodo divano andandole incontro, felice di vederla e con uno sguardo da innocente stampato in viso.
<< Suvvia! Ci stavamo solo divertendo un po’ >> Disse, alzando le mani in alto.
Nel frattempo era arrivato davanti ad Elena e, dopo averle riservato un sorriso di quelli che dedicava solo a lei e che ti fa sciogliere come neve al sole, la attirò a sé e la baciò.
Non era uno di quei baci che ti tolgono il fiato, ma si poteva percepire quanto entrambi avessero sentito la mancanza l’uno dell’altra.
Dopo qualche secondo, che a Elena parvero ore, Damon la lasciò andare.
Lei ancora sorridente rimase a fissarlo negli occhi.
<< Aspetta… Ma che ore sono? Non dovevi arrivare per cena? >> Chiese Damon confuso. Erano rimasti, infatti, che Elena e Caroline sarebbero tornate a casa verso sera perché Caroline aveva un esame nel pomeriggio.
<< Cambio di programma. Avevo bisogno di vedere i miei bambini! – rispose, mettendo più enfasi nella parola bambini. – Caroline arriverà come programmato. >> Finì di spiegare.
<< Chi se ne frega della biondina! >> Se ne uscì serio Damon, facendo scoppiare tutti quanti a ridere.
<< Allora, a cosa stavate giocando? >> Domandò curiosa Elena, ancora ansimante per le troppe risate.
<< Dragonball per Playstation – rispose Jeremy – Vuoi sfidarmi anche tu, Ele? >>
******
<< Ah ah! Ho vinto!! >> Esclamò Elena soddisfatta, agitandosi euforica accanto al fratello.
Jeremy la fissava sorpreso mentre Damon era incredulo.
<< Non è possibile! – Contestò Damon – L’hai lasciata vincere, non è vero? >> Damon non ci voleva credere. Era impossibile che Elena avesse potuto vincere mentre lui, invece, era stato sconfitto ben tre volte; per non parlare delle scorse volte in cui aveva vinto si e no soltanto cinque sfide!
<< Vedi che io…. >> Jeremy stava cercando di controbattere ma Damon lo interruppe.
<< Però sono orgoglioso di te, piccolo Gilbert! Sai come ci si comporta con le donne! >> Riprese il vampiro, dando una pacca sulla spalla a Jeremy.
<< Damon!! >> Elena, colpita nell’orgoglio, lo colpì sul braccio con una tale forza che quasi non lo fece cadere dal bracciolo del divano su cui era seduto.
<< Che ho fatto?? >> Domandò Damon, spalancando gli occhi.
Elena, invece, scosse la testa, abituata ormai alla stupidità che molto spesso colpiva il suo ragazzo mentre Jeremy scoppiò in una fragorosa risata.
<< Io, non ho fatto vincere nessuno. – Spiegò Jeremy, dopo essersi ripreso – Elena mi ha battuto onestamente… >> Concluse.
<< Non ti preoccupare, tesoro. Si dice che chi è sfortunato nel gioco, è fortunato in amore >> Sussurrò Elena maliziosamente, vicino all’orecchio di Damon, provocando nel vampiro un brivido d’eccitazione che lo fece sussultare un attimo.
Stava per prenderla e portarla sopra di lui, per poi catturare le sue labbra in un bacio appassionato, quando Elena si ritirò con un sorriso birichino sulle labbra.
<< Sei crudele >> Ringhiò Damon.
<< Credo che dovresti iniziare ad ammetterlo, Damon. Sei troppo vecchio, ormai…Stai perdendo colpi! >> Disse Jeremy ridendo.
Tempo fa non si sarebbe azzardato mai a dire una cosa del genere a Damon, perché gli avrebbe spezzato il collo senza pensarci due volte. Adesso, invece, sapeva di poterselo permettere.
In questi tre mesi passati insieme, avevano legato e che Damon lo ammettesse o no, Jeremy sapeva che il vampiro gli voleva bene e anche lui si era affezionato molto a Damon. Si poteva dire che lo considerava come il fratello maggiore che avrebbe sempre voluto; certo, sempre se si esclude la parte del vampiro che si nutre di sangue umano, ma Damon sapeva controllarsi e poi, era divertente passare il tempo con lui, non ci si annoiava mai.
<< Stai attento a quello che dici, piccolo Gilbert! Ricordati di chi sei ospite in questa casa. Potrei cacciarti fuori da un momento all’altro >> Asserì Damon minaccioso. Il problema era che non ci era cascato nessuno, nemmeno lui stesso, perché, nonostante spesso fosse un rompiscatole, non lo avrebbe mai mandato via, non solo perché era il fratello di Elena ma perché gli piaceva. Quel ragazzino era in gamba ed oltre ad Elena, era l’unico che aveva accettato Damon per quello che era e che non lo considerava più un mostro senza cuore.
Al contrario di quelli che erano i suoi pensieri, però, Damon continuava a guardare Jeremy rabbioso.
Fu Elena a interrompere quella sfida a colpi di sguardi tra suo fratello e il suo vampiro, alzandosi dal divano.
<< Basta voi due! – disse puntando l’indice prima su uno e poi sull’altro – Andiamo in camera, sono stanca. >> Elena prese le mani di Damon e lo sollevò, trascinandoselo appresso.
Ma avevano fatto solo due passi, quando Damon, di scatto, se la prese in braccio.
<< AAH DAMON!! >> Elena urlò un attimo dalla sorpresa ma poi si lasciò andare ad un sorriso non appena vide lo sguardo furbetto di Damon e si avvinghiò contro quelle labbra che erano aperte in un sorriso sghembo.
In un battito di ciglia si ritrovarono stesi sul letto della loro camera da letto a scambiarsi baci infuocati, con i vestiti già sparsi per tutta la stanza, mentre Jeremy, dall’altro lato della casa, scosse la testa rassegnato e uscì da un cassetto un paio di cuffie, esclamando sarcasticamente:
<< Meraviglioso! >>
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Angolo autrice
Buon pomeriggio a tutte! ^-^
Eccomi qua con un’altra OS…era partita con l’essere una Delena ma credo che la mia parte da fan Deremy ormai stia prendendo il sopravvento xD
Quei due sono troppo forti insieme e non vedo l’ora di vederli interagire nella quinta stagione. Ci sarà da divertirsi! Ahahahah
Ho scritto che stavano giocando a DragonBall perché è l’unico gioco per playstation di lotta che conosco xD Mio fratello e i suoi amici giocavano sempre così e ora non so più quali sono i giochi che vanno di moda…
Ovviamente il "tesoro" di Elena è detto in modo scherzoso =)
Spero che vi sia piaciuta e mi farebbe piacere leggere i vostri pareri in una piccola recensione, che siano positivi o negativi! =)
Kiss kiss =)