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Autore: LyStyles    24/07/2013    3 recensioni
Zayn entrò nella stanza e 'Mister Tomlinson, sua madre e le sue sorelle la aspettano al piano di sotto, giù è tutto pronto.' recitò il moro con un sogghigno sul viso.
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Louis Tomlinson, Zayn Malik
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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If fate is against you just have to hope.



Le feste importanti non hanno mai fatto per lui, troppe persone con giacche e cravatte bene allacciate al collo, e Louis non poteva far altro che infilarsi quella stupida camicia e allacciarsela fino all'ultimo bottone come aveva sempre odiato, e sbuffare mentre sentì bussare e una voce conosciuta chiedere: 'è permesso?' e 'certo, Zayn entra pure.' rispose.

Zayn entrò nella stanza e 'Mister Tomlinson, sua madre e le sue sorelle la aspettano al piano di sotto, giù è tutto pronto.' recitò il moro con un sogghigno sul viso.


Festa a casa Tomlinson voleva dire sorriso sui volti, strette di mano a tutti i colleghi del padre, vedere le sorelle con dei vestiti lunghi che ballavano con figli di altra gente importante, un conte, una volta addirittura Lottie ballò col principe.
E poi voleva dire, i loro servitori camminare avanti e indietro con vassoi per servire tutti gli ospiti, comodamente seduti in giardino a fare conversazione.
In pratica voleva dire Zayn che gli si muoveva intorno, i pantaloni stretti sui fianchi, sulle gambe magre e che gli fasciavano il sedere, la camicia bianchissima abbottonata fino all'ultimo bottone in contrasto con la pelle scura, i capelli nerissimi tirati all'indietro col gel.


'Desidera un aiuto ad allacciarsi la cravatta?' rise ancora.


Louis annuì mentre un sorriso dolce gli si dipinse sul volto.

E quando Zayn appoggiò le mani sul suo petto dovette abbassare un po' la testa per allacciargli la cravatta e sussurrargli, mentre le labbra carnose gli sfioravano l'orecchio: 'Ho chiuso la porta a chiave.'

E il castano gli circondò il collo con le braccia scompigliandogli i capelli sulla nuca e alzandosi un po' in punta di piedi prima che Zayn posasse le labbra sulle sue.

Un bacio sporco, lingua che cerca l'altra, salive che si scambiano, era un bacio bisognoso, dove Louis gemette, spingendo il suo pube contro la gamba di Zayn.

'Lou, ti aspettano.' ansimò Zayn mentre Louis sbottonava i pantaloni al moro frettolosamente, con voglia.

'Non ce la faccio più Zay.'

'Devi andare Lou' si allontanò il moro con uno schiocco.


Zayn lo aiutò ad infilarsi la giacca, afferrandolo poi per i fianchi e baciandogli le labbra ancora una volta.

'Non te la spassare troppo eh.' sorrise il moro spingendo Louis giù per le scale.


Dopo un po' di tempo passato ad osservare Louis ridere con le sue sorelle, afferrare una mano di Lottie e prendere a braccetto una gemella per uscire in giardino si sistemò i capelli e si diresse in cucina dove avrebbe dovuto prendere i vassoi da portare agli invitati in giardino.

Uscendo trovò ricchi imprenditori londinesi pronti a schernirlo se inciampava e rovesciava il vassoio, come aveva fatto quando era più piccolo ad un'altra festa.

Aveva sempre odiato quel mondo, il mondo dei ricchi, con la vita facile, quelli che nascono e hanno già i soldi necessari a vivere per una vita intera nel conto corrente, non sa ancora come ha fatto ad affezionarsi a Louis così tanto ma sa che se potesse Louis straccerebbe quegli assegni che suo padre versa nel suo conto ogni settimana e scapperebbe da quel mondo dove l'apparenza era tutto, e l'essere chi si era davvero era niente.

Ma Louis non potava mandare a fanculo tutto, e alla fine era portato per fare così, pensava Zayn vedendolo chiacchierare accanto a suo padre con un conte scozzese.


Zayn gli sorrise tristemente mentre il castano posava lo sguardo su di lui, Zayn non avrebbe mai potuto far parte di quel mondo, e Louis non avrebbe potuto abbandonarlo, erano su strade diverse, anche se si erano incrociate per un po' erano destinati a separarsi, il destino non sarebbe mai stato dalla loro parte, li avrebbe separati, se non ora poi.

Zayn sa che non dovrebbe baciare Louis, non dovrebbe farci sesso, non dovrebbe passare le sere libere con lui sdraiati nella sua macchina parcheggiata in un bosco disabitato a fare l'amore sui sedili, non dovrebbero guardare le stelle insieme, non dovrebbe dargli baci a fior di labbra, prenderlo per i fianchi stringerlo contro di sé, sa che è tutto sbagliato, che si faranno male entrambi, che è una causa persa, una fiaba senza lieto fine.


E non sa cosa lo porta a lottare per lui, combattere contro quella vita, star male, potendo essere loro stessi solo lontano dalla città dove nessuno lo conosce, o meglio, nessuno conosce Louis.


Non ce l'ha con Louis, non ce l'ha mai avuta con lui, forse solo quando si baciarono per la prima volta e sentì quella cosa dentro al petto, ma quella era paura, non rabbia.

Paura di affezionarsi, paura di quella cosa potente, quel brivido lungo la schiena, quel dolore al centro del petto, quella strinta allo stomaco, quel tremore alle mani mentre carezzava i capelli di Louis, era paura di affezionarsi, paura di innamorarsi, paura di scoprire cose nuove, paura di quello che il futuro gli avrebbe riservato.


Zayn sta male ogni sera che non può vedere Louis, ogni volta che serve suo padre, ogni volta che mette in ordine la stanza vuota di Louis mentre lui è ad un aperitivo con i suoi amici, di solito con quell'Harry Styles, il cugino di Niall Horan, il conte Irlandese, sta male ogni volta che si rifugia in bagno e si spruzza su un polso un po' di profumo di Louis quando è fuori o quando non possono stare insieme, solo per sentirlo più vicino.

Zayn non ce la fa ad andare avanti così, non ce la può fare ancora a lungo, lo pensa mentre lo vede ridere con un suo amico, lo pensa mentre si chiude in uno sgabuzzino trangugiando la bottiglia di Champagne piena a metà, l'alcool in circolo non fa altro che annebbiare le sue idee, la gola che brucia di lacrime non piante lo fa traballare un po', mentre incerto esce di lì, ha bisogno di Louis ma il bisogno di lui gli fa troppo male, ha bisogno della sua presenza, la cosa che trova di più è la sua assenza.

Lotterà finchè potrà però, anche con le spalle al muro e le ginocchia contro il pavimento, lotterà, con tutto quello che ha, per un futuro, per cambiare le carte in tavola, per convincere anche il destino che loro devono stare insieme, spererà con tutto il cuore in un giorno migliore, lotterà per la sua felicità, per la loro felicità, cercando di scappare da quel mondo che non è il loro e non li accetterebbe mai.

'Zay, sta bene?' voce familiare che spunta nella cucina deserta, mani che lo afferrano per le spalle spingendolo nello sgabuzzino e chiudendo a chiave.

'Baciami, ti prego baciami e basta.'


Louis lo accontenta e Zayn si accascia contro il suo pezzo piangendo un po' per poi raccogliere tutto il coraggio che ha dentro e con un respiro disse quelle parole, per la prima volta.


'Ti amo, Lou.'










Gente, giuro questa doveva essere una drabble ahah.
Detto questo ricordo che questa storia partecipa al "AU!Zouis/Narry Fest"


Sono millenni che non scrivo, e voglio ringraziare tutte le persone che continuano a mettermi fra gli autori preferiti e a recensire e leggere le mie storie.
Siate clementi con me, ho perso un po' la mano con lo scrivere, e ho riscritto tre o quattro volte il finale.
Lasciatemi qualche recensione per dirmi se vi è piaciuta o no c:
Potete trovarmi anche su twitter qua: LyStyles

Baci.

-Ly.

   
 
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