POV
Jake
Mando
un messaggio alla mia migliore amica storica : Alice, oggi torna dalla
sua
favolosa vacanza alle Hawaii, dovevo andare anche io ,ma sono stato
rimandato
in matematica e, naturalmente i miei mi hanno
rinchiuso
in casa per un mesetto a studiare. “ Quello che non hai fatto
d’inverno lo
farai in estate”. Mi avevano detto, il fatto è che
non è che io mi sia
“grattato” durante l’anno, ho studiato e
ci ho provato in tutti i modi ,ma che
ci posso fare se quella stupida, maledetta materia non mi entra in
testa?! Cerco
di pensare ad altro e mi viene in mente il giorno in qui ci siamo
conosciuti io
ed Alice: avevamo 3 anni, io mi ero da poco trasferito con la mia famiglia e il mio cane
Chago, i vicini ci avevano
invitato a pranzo, tra di loro c’era una bambina magrolina
che, appena i
genitori si girarono mise il contenuto del suo piatto nella ciotola del
mio
cane, poi mi vide “shh” sussurrò
mettendosi un dito davanti alla bocca. Io
zitto zitto mantenni il segreto e da quel giorno fummo inseparabili.
Sono
passati 13 anni e il nostro rapporto è sempre lo
stesso… i miei pensieri
vengono interrotti da mio fratello, Chris: “Ehi Jake
è arrivata la macchina di
Alice”.
“Allora
corro!”.
Chris
mi ferma mettendomi una mano sulla spalla:”Fratello, quella
è una delle ragazze
più belle che io abbia mai visto, insomma è
proprio una gran figa, perché ti
ostini a comportarti da amico con lei approfittane e fattela!”
“Chris,
la tua finezza è impagabile, smettila con questa storia ok?
Lei a la mia
migliore amica!”.
“Sei
proprio un rammollito, se non te la fai tu me la faccio io”.
Ecco,
ora comincio a incazzarmi : “ Chris, non è una
bambolina di pezza sai!”.
“Oh,
certo che no però è una bella
bambolina”. Mi provoca.
Lo
prendo per il collo della maglietta:”Senti tu toccala e te la
vedrai con me
capito!”.
“Ah
allora lo vedi che sei geloso?! Il mio fratellino si è
innamorato, oh come sei
dolce”.
“Perché
mi fermo a parlare con una mente bacata come te?! Vado ad aiutare la
mia
amica!”.
Esco da
casa e la vedo, indossa un paio di shorts di jeans e una canottiera
azzurra
aderente i boccoli castani le ricadono lungo la schiena, sta
armeggiando con
una valigia rossa, quasi sicuramente più pesante di lei.
Le vado
in contro per aiutarla, ma lei butta a terra la valigia, corre verso di
me e mi
si butta addosso: “Jake!”. Urla.
Io la
afferro sollevandola da terra, ok, vista così è
una cosa del tutto
fraintendibile per gli altri, ma per noi è normale.
“ Ciao bella surfista!”.
Nota
dell'autrice: Ciao a tutti,
potrebbe capitarvi di trovare una storia simile a questa scritta da un
altro
account, beh quello ero io ho deciso di crearne un altro e di
pubblicare altre
storie, ma questa mi piaceva, quindi l'ho modificata un po' e l'ho
postata ;)
Hope you like it :3 kisses