Fanfic su artisti musicali > One Direction
Ricorda la storia  |      
Autore: profumidistelle_D    24/07/2013    2 recensioni
Non pensavo che una dannata sagoma di cartone provocasse tutto questo.
-Abbie, la magia esiste.-
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Niall Horan, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

''A volte abbiamo bisogno di una piccola magia..''
 

 

Abbie aprì velocemente la porta di casa, non vedeva l'ora di buttarsi sul suo adorato lettino. Non appena varcò la soglia del portoncino bianco si ritrovò davanti una maestosa sagoma di cartone, era un ragazzo biondo, occhi azzurri e quasi trasparenti come il ghiaccio e un sorriso sornione stampato in faccia..cos'era uno scherzo? Pensò alzando le sopracciglia mentre fissava sconcertata i genitori che sorridevano felici dietro di lei.

-mamma cos'è questo..?- non riusciva a trovare le parole giuste per descrivere quella sagoma inquietante davanti a lei.

-ma tesoro! E' Adame Levine, la sagoma del cantante dei Maroon five che desideravi da tanto tempo! L'abbiamo montata apposta per te, volevamo farti trovare una sopresa appena tornata a casa! Non ti piace?- disse sorridendo alla figlia mentre prese il libretto delle istruzioni dal tavolo di legno al centro della cucina.

-che cosa?- disse con la voce mozzata mentre osservava quel libretto nelle mani della madre, lo prese bruscamente facendolo scivolare velocemente dalle dita sottili della donna.
Era evidente che c'era stato un errore, quello non era assolutamente Adam, Adam era totalmente diverso, non aveva i capelli biondi (tra l'altro anche tinti, perchè si vedeva perfettamente che era un biondo tinto!) e poi aveva molto più sharm di questo ragazzino con un sorriso da bambino che probabilmente non aveva nemmeno fatto lo sviluppo, pensò squadrando la sagoma dalla testa ai piedi, e poi dai piedi alla testa, era sconvolta.
Osservava attentamente le pagine del libretto, lesse una scritta in prima pagina 'Niall Horan One Direction'

-cosa cosa cosa?- disse sbbarrando gli occhi sotto lo sguardo preoccupato dei genitori. - mamma, sicuramente c'è stato un equivoco, lui non è Adam!- disse a denti stretti mentre fremeva di rabbia, il sorriso di quel bamboccio (anche se di cartone) la metteva sotto pressione, quella sagoma in generale la metteva in soggezzione e creava una strana aria in quella casa e poi..da quando in qua la sua casa profumava di vaniglia? Pensò sbalordita. La mamma odiava la vaniglia e non la usava mai, nemmeno quando impastava i biscotti, che era solita fare ogni giorno.

-mamma hai per caso usato la vaniglia in questi giorni?- disse riferendosi ai giorni in cui lei era stata assente in quella casa,Abbie era andata in gita con la scuola a Parigi ed ora si pentiva amaramente di aver lasciato quella casa nelle mani dei suoi genitori che non erano esattamente affidabili, doveva sempre ricordargli di scendere con i piedi per terra..avevano sempre la testa fra le nuvole!

-no bambina mia, sai che io la odio. - Abbie odiava quando la mamma usava quell'appellativo fastidioso, e già era arrabbiata di suo, per il fatto che Jon l'aveva appena scaricata nel viaggio di ritorno e soprattutto per la sagoma, anche perchè del suo ormai ex ragazzo non era mai stata innamorata, anzi forse era meglio così, era troppo possessivo.

-mamma, ti ho detto cento volte che io mi chiamo Abbie e non voglio assolutamente ch..- si affrettò a dire ma venne interrotta dal padre.

-va bene fragolina, ora direi che potremmo andarcene tutti a dormire è stata una giornata davvero intensa- diede un bacio sulle labbra alla moglie, e uno sulla guancia alla figlia, dopo di che salì le scale sbadigliando e
  barcollando goffamente.

-si polpettina, anche io vado a dormire- disse la mamma mentre raggiungeva il padre di Abbie sulle scale.
La ragazza più furiosa che mai, andò in cucina e per attenuare la sua rabbia mista alla stanchezza del viaggio decise di concedersi un bicchiere di spumante e soddisfatta si mise a sedere sullo sgabbello di legno al bancone di marmo.
Improvvisamente di ritrovò davanti la sagoma, davanti ai suoi occhi, ridusse i suoi occhi a due fessure e guardò quel ragazzo- cartone con aria di sfida mentre si perdeva in quel sorriso infantile, per lei, doveva ammetterlo..non era per niente male; ma come aveva fatto a raggiungerla fino alla cucina? 'Forse ho bevuto troppo' disse auto convincendosi, in realtà non era convinta nemmeno lei di quello che diceva, però decise che era meglio pensarla così. Non aveva assolutamente voglia di riflettere quella sera, anzi si era ormai fatta notte.. erano le due!
-e va bene, ora mi dileguo- disse sorridente spostando la sagoma di cartone dai suoi occhi, ne aveva davvero abbastanza, la sagoma cadde a terra provocando un lieve tonfo.

-non rompere, non ti muovere da lì ora.-


 

***
 

Abbie si svegliò malamente, andò a sbattere con il braccio contro lo spigolo del comodino mentre tentava di stiracchiarsi, imprecò qualcosa in una lingua che assomigliava al cinese, ma non ne siamo sicuri, e mugugnò ancora prima di mettersi diritta sul letto.
ERA LI', quella dannatissima sagoma era ancora davanti a lei che la fissava, fece un sussulto e gli lanciò un cuscino in pieno viso, la sagoma cadde di nuovo e il cuscino risalì lentamente sul letto, la ragazza non ci fece caso ancora intenta a strofinarsi gli occhi.
Si alzò molto lentamente e andò in bagno, osservò allo specchio il suo aspetto da zombie e prese a pettinarsi i capelli lisci e castani. Si lavò i denti e fece una doccia veloce facendo attenzione a non bagnare i capelli puliti.
Uscì e si avvolse un'asciugamano intorno al corpo, si era rinfrescata e ora era completamente sveglia. Le era mancata quella casa nelle due settimane in cui era stata via, le erano mancati anche i suoi genitori strambi, non era abituata a stare tanto tempo fuori di casa e amava la cucina della mamma, quindi in gita non aveva assolutamente mangiato e di conseguenza aveva perso molti chili, era andata a vanti a pane e nutella in pratica.
Si asciugò velocemente e si vestì, voleva uscire e prendere una boccata d'aria. (
http://www.polyvore.com/cgi/set?id=90845795&.locale=it)

Da Niall.
-Niall che ci fai a terra?- disse Zayn vedendo l'amico a terra e Harry che si scompisciava dalle risate.
-si era alzato per prendere qualcosa da mangiare nel frigo ed è caduto all'improvviso- disse tra le risate, Zayn era ancora confuso, ma rise anche lui vedendo Niall bloccato a terra che tentava di alzarsi.
-Amico, se non stai bene chiamiamo un dottore- disse Liam preoccupato, ma ridendo anche lui, mentre entrava in cucina e vedeva l'amico che cercava di alzarsi ma senza nessun risultato. Ce la stava seriamente mettendo tutta, ma non ci riusciva.
-Ragazzi aiutatemi o passerò la notte qui.-  disse disperato mentre si dimenava
-secondo me è posseduto..- disse Zayn lanciandosi sul divano e avvisando gli altri che avrebbe passato la notte con Niall e che non gli andava di lasciarlo da solo anche se tutti temevano avrebbe preso le sembianze della bambina dell'esorcista.
Andarono a dormire e finalmente Niall durante la notte riuscì a mettersi in piedi, o meglio riuscì a mettersi  in piedi solo alle otto del mattino, ma quando stava per mettersi a letto è caduto ancora provocando un tonfo rumoroso che fece svegliare Harry.
-che cazzo è stato?- disse infastidito da quel rumore che lo aveva fatto svegliare, dopo di chè vide l'amico a terra e scoppiò ancora una volta a ridere facendo svegliare Louis e così gli altri due.
-Niall sei caduto ancora?- disse Louis ricordandosi l'accaduto di ieri che gli avevano raccontati i tre ragazzi ridendo. Loro lo alzarono e lo misero sul letto, erano seriamente preoccupati ma prendevano comunque tutto alla leggera.

-ma che razza di stregoneria è mai questa?- disse Liam mentre leggeva uno di quei post stupidi su facebook un po' troppo ad alta voce.
-infatti, secondo me è una stegoneria..ma sto parlando seriamente-  disse Zayn riferendosi a quello che stava succedendo a Niall, era vissuto in Pakistan con la madre e le sorelle e tutte e quattro erano molto appassionate alle magie, erano superstiziose al massimo, Zayn non capiva tutto ciò, insomma tutto quello che dicevano quelle donne erano solo frottole. Ogni giorno andavano a farsi leggere la mano da uno stregone del luogo, e questo era una cosa che lo inquietava parecchio, tant'è vero che un giorno decise di farsi raccontare dalla madre come funzionava il mondo della stregoneria, lei gli raccontò tutti i particolari contenta che finalmente il figlio aveva cominciato ad appassionarsi al mondo della 'magia' che lei adorava, aveva trasmesso questa sua ossessione anche alle figlie, ma alla fine era una cosa divertente e poi tutti i cittadini del Pakistan, o almeno la maggior parte, erano legati a queste cose.
-secondo me è come se qualcuno gli avesse mandato una..maledizione- disse riflettendoci intensamente e cercando di trovare le parole giuste per non sembrare uno psicopatico.
-Zayn, devo chiamare un'esorcista anche per te?- disse Liam girandosi sorridente verso l'amico, Zayn scosse la testa ma non smise di pensarci.

Da Abbie.
-Ma non mi dire! Questa è bella!-  disse Jennifer, dopo che Abbie le aveva raccontato della sagoma/regalo che i genitori le avevano fatto trovare la scorsa sera nel mezzo della cucina.
Ancora non riusciva a capacitarsi, ricordava vagamente gli avvenimenti di quella sera e della mattina, la sera lo spumante le aveva dato alla testa, mentre la mattina appena sveglia non riusciva del tutto a focalizzare la situazione, quindi aveva raccontato i diversi episodi all'amica ma solo per sommi capi e non lasciando trasparire quel velo di paura che c'era nella sua voce. Quella sagoma che si ritrovava sempre davanti era piuttosto inquietante e non aveva proprio voglia di tenere una sagoma fantasma che gironzolava in giro per casa.
Jennifer intanto era una Directioner e conosceva ogni cosa, ogni minimo dettaglio, ogni movimento di ogni componente di quella band di cui Abbie sapeva solo il nome grazie all'amica.
Jenny le aveva chiesto di regalargliela, Abbie avrebbe accettato subito, anche perchè non vedeva l'ora di sbarazzarsene, ma
1: i genitori non glielo avrebbero permesso dato che quella dannatissima sagoma gli era venuta a costare un botto.
2: era una sagoma pericolosa e per di più la perseguitava in ogni camera della sua casa,  come un fantasma cattivo, per questo quella mattina aveva deciso di prendere una boccata d'aria e di uscire da quella casa in modo da non trovarsela pià in mezzo ai piedi. Sembrava un film horror, invece della 'bambina assassina' il titolo sarebbe cambiato in 'la sagoma di cartone assassina' anche se non avrebbe fatto successo, titolo troppo lungo per un film horror pensò Abbie che amava guardarli, un attimo, lei amava GUARDARLI  e non VIVERLI.
Si lanciò sul letto enorme in camera di Jennifer e affondò con la testa nel cuscino.
-Andrai a scuola domani?- disse riferendosi al fatto che ormai la scuola era quasi finita.
-No, che domande! E nemmeno tu ci andrai perchè ci hanno invitato a una meravigliosa festa di fine anno a casa di Juliet nella 'rullo di tamburi' villa di lusso ee indovina un po'?- disse tutta sorridente, sarebbe scoppiata da un momento all'altro..ma dato che vide che Abbie non reagiva continuò.
-ci saranno i one direction!- Abbie che aveva alzato per un attimo la testa, la affondò di nuovo nel cuscino e si tappò le orecchie consapevole che ora Jenny avrebbe iniziato un monologo senza fine.

Quando aprirono la porta di casa di Jennifer, sobbalzarono spaventate, c'era la sagoma fantasma sul porticato.
'merda' pensò Abbie nascondendosi dietro l'amica che intanto si era persa negli occhi di uno dei suoi idoli.
-vedi che mi perseguita?-  disse con voce tremante, poi si fece coraggio e acciuffò la sagoma si diresse verso il cassonetto più vicino e seguita a ruota dall'amica la buttò nel contenitore soddisfatta mentre lo chiudeva con un sorriso enorme.
-ora non mi romperà più!- disse infischiandosene delle ramanzine che avrebbe avuto dai genitori una volta tornata a casa.
-allora tanvo valeva darla a me, uffa!- disse Jennifer sbuffando seccata.
-credimi, avrebbe causato solo problemi-  disse guardando l'amica che intanto aveva messo il broncio.

Da Niall.
Zayn e Harry stavano camminando per le strade deserte di Holmes Chapel quando videro un cassonetto dell'immondizia animato, eh già ANIMATO.
-Harry, cazzo Harry guarda quel cassonetto- disse il moro indicando al riccio quel cassonetto che si muoveva velocemente.
-oh mamma..scappiamo- disse preparandosi a fuggire impaurito, ma Zayn lo bloccò per un braccio.
-secondo me è qualcuno che ha bisogno d'aiuto..che ne sai..un cane forse- disse dirigensosi insieme ad Harry verso quel cassonetto giallo, aveva ragione l'amico: era decisamente inquietante.
-il giallo del bidone giallo.- disse Harry cercando di sdrammatizzare, CERCANDO HAHA.
Zayn poi tirò su il contenitore del bisone e ci trovò
-Niall ma che cazzo fai qui dentro?- disse guardando l'amico che si dimenava cercando di alzarsi, ma non faceva altro che scivolare tra le cartacce, le bucce di banana, il gelatyo ormai sciolto e altra immondizia che lo ricopriva dalla testa ai piedi.
Harry si avvicinò e scoppiò a ridere, Zayn intanto stava pensando a chi psicologo contattare per entrambi i ragazzi.
-aiutatemi.- disse Niall allungando le mani, Zayn lo prese con agilità e lo mise di nuovo a terra. Poi vide una sagoma di cartone proprio nel cestino, che fino a quel momento era stata coperta dal corpo di Niall.
-lo sapevo che c'era di mezzo il vu du- disse Zayn soddisfatto.
- vu du che?- disse Niall mentre guardava Harry che si piegava in due. Così Zayn gli spiegò tutto, gli spiegò del vu du. E' come quando per fare del male ad una persona a cui non vuoi bene, vai da uno stregone che lancia le maledizioni, che fa le fatture. Loro creano una bambola di pezzo, con il corpo il naso e la bocca e gli danno il nome della persona che tu gli hai detto di odiare, così per esempio prendono un ago e lo ficcano nella stoffa della bambola e quella persona che tu odi sente come una puntura nel corpo, è una cosa difficile da spiegare (nota:scusate se non riesco bene a intendere l'idea, se non avete capito informatevi su internet.* ) . Era una cosa inquietante.
Poi d'un tratto videro la sagoma alzarsi dal cassonetto e prendere vita tutto d'un tratto, poi si 'incarnò' nel corpo di Niall, o meglio dire 'incartonizzò(?)' e il biondo d' un tratto divenne di cartone, i due ragazzi che avevano appena assistito alla scena rimasero sbalorditi e terrorizzati.
Poi scorsero due ragazze correre verso di loro in lontananza, li raggiunsero e fecero in tempo a vedere quella 'magia' che li impaurì tutti, entrarono nel panico, tutti.
Jennifer: per aver davanti tre, anzi ormai due dei suoi idoli e anche per la situazione in cui si trovava e per quell'evento inquietante.
Abbie: per la sagoma che si era impossessata del corpo di Niall.
Harry: per la sagoma che si era impossessata del corpo di Niall.
Zayn: per la sagoma che si era impossessata del corpo di Niall.

-OH MIO DIO.- sussurrò Jennifer con voce strozzata dalla paura.

***
Il giorno seguente, dopo che anche Liam e Louis vennero al corrente della notizia decisero di incontrarsi tutti e sette davanti al cassonetto dell'immondizia, intanto la sagoma/Niall era stato portato a casa di Jennifer che aveva deciso di ospitarlo volentieri.
Dovevano assolutamente risolvere quella situazione, il pomeriggio avrebbero dovuto esibirsi a casa di Juliet, alla festa e i manager li avevano avvisati, o si esibivano o addio tour mondiale, e senza Niall non potevano assolutamente esibirsi, o meglio senza Niall nessuno di loro sarebbe più esistito e lo avrebbero scoperto presto.
Si diressero tutti verso l'edicola che aveva venduto ai genitori di Abbie la sagoma fantastica, decisero di non portare Niall cartonizzato con loro.
Lì ebbero delle informazioni precise e spaventose da una vecchia cinese che disse loro che se entro mezzanotte non si sarebbero riuniti tutti e sette insieme ai genitori di Abbie, che comunque avevano comprato 'la sagoma vu du' , solo in questo modo Niall sarebbe tornato come prima, se entro mezzanotte non si sarebbero riuniti davanti all'edicola, tutti insieme, anche loro sarebbero diventati sagome di cartone.
Se ne andarono ed erano nel panico più totale.
La sera decisero di fare come gli aveva detto la vecchia, anche se non si fidavano del tutto di lei..insomma poteva anche essere una che non ci stava con la testa, come la aveva definita Louis.
Abbie portò con se i genitori che continuavano a fare domande e ogni poco domandavano a Zayn cosa ne pensava della loro 'figliola/polpettina/fragolina', e ogni volta che succedeva i due ragazzi arrosivano pesantemente e lui sorrideva imbarazzato sussurrando -vostra figlia è davvero bella.- mentre Abbie moriva dalla vergogna e regalava al moro sorrisetti teneri e imabarazzati.
Poi arrivò il momento,scoccò la mezzanotte, si preserò per mano e recitarono una strana formula che la signora le aveva scritto su un foglio di pergamena ingiallito, poi furono travolti da un enorme luce che li attraversò tutti, compreso la Niall cartone, dopo qualche minutò una polverina magica circondò la sagoma e questa di materializzò nel fantastico ragazzo che era prima, i suoi capelli biondi luccicavano e il suo sorriso risplendeva, era di nuovo in carne ed ossa come prima. I ragazzi lo abbracciarono felici e Jennifer si intrufolò aggiungendosi a quell'abbraccio caloroso, poi d'un tratto.. non si sa come anche Abbie si trovò fra di loro, o meglio fra le braccia di Zayn, forse ce la spinse qualcuno, forse Jennifer, o forse è stata una magia..chissà.
La madre di Abbie guardava felice la scena, mentre si commuoveva teneramente.
-Guardo le stelle e ti vedo, guardo la lune e ti vedo, moglie mia..scusa ma spostati che mi copri la visuale!-

-Che cos'è la magia? Senza di essa non puoi spiegarlo.-



 

  
Leggi le 2 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: profumidistelle_D