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Autore: Giuls_BluRose    24/07/2013    2 recensioni
Universo MIRAI
Gohan muore lasciando un bellissimo dono alla fidanzata.....
Lei prova a farla finita, ma l'amore è troppo forte per farlo.
Mirai Gohan X Mirai Videl
Genere: Drammatico, Romantico, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Mirai!Gohan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Nel futuro di Mirai Trunks'
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Ciao a tutti, ecco una nuova fic, che ne pensate?
Lasciate un commentino? Alla prossima bavi ;*
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Tutto faceva pensare che sarebbe stata una bellissima giornata di maggio: il sole brillava in cielo e gli uccellini cantavano allegri, nulla faceva pensare a una disgrazia.

Videl si era svegliata cinta da qualcuno che conosceva benissimo, il suo Gohan, lui dormiva ancora beatamente così decise di fargli una sorpresa: gli avrebbe portato a letto un'abbondante colazione.

Insieme avevano passato momenti terribili: il mondo era continuamente devastato da quelle due macchine distruttrici prive di pietà: no, loro non erano umani...

Si alzò dal letto facendo attenzione a non svegliare quell'angelo che le dormiva accanto e senza fare rumore si affrettò a raggiungere la cucina: non era una bravissima cuoca, ma si impegnava al massimo per far felice il suo amore. Dopo una mezz'ora buona era tutto pronto e di Gohan neppure l'ombra così si precipitò in camera per svegliarlo con le maniere “forti”: si sedette sopra di lui e iniziò a baciarlo appassionatamente sulle labbra per poi spostarsi sul collo, il suo punto debole.

Gohan si svegliò di soprassalto, poi senza tanti complimenti ribaltò la posizione e per farla “pagare” a Videl prese a farle il solletico dovunque. C'era sempre stato molto affiatamento tra i due e ciò che li caratterizzava era la naturalezza e la gioia con cui si affidavano alla vita.

“Noo, basta basta, hai vinto!”

Videl stava ridendo come una pazza, aveva fallito nella sua impresa un'altra volta.

“E no, questa volta non la scampi!”

Gohan prese a baciarla con ardore per poi soffermare la propria attenzione sul giovane corpo della ragazza: in una sola parola perfetto.

“Dai Gohan fai il serio”

“Ma io sono serissimo amore”

Con dolcezza prese a baciarla sul collo per poi scendere verso il suo seno, Videl fremeva e gemeva a ogni tocco del ragazzo che sembrava non volesse lasciarla andare. Con infinita dolcezza, ma anche con un pizzico di malizia negli occhi Gohan le sfilò la camicia da notte cominciando a scendere con le labbra verso il ventre piatto di lei, che velocemente fece cadere a terra anche la canotta di lui facendogli apparire un sorriso divertito.

“Ehi ma tu non volevi che io facessi il serio o sbaglio?”

“Ah davvero? Sai non ricordo...”

Videl prese Gohan per le spalle e lo riportò su chiudendogli le labbra in un profondo bacio passionale dove le loro lingue si cercavano e si univano in una danza coordinata, i due gemevano di piacere e le loro mani cominciarono ad assaporare i loro corpi per l'ennesima volta, proprio come la sera precedente.

Improvvisamente Gohan si staccò dalla ragazza con uno sguardo preoccupato, Videl conosceva quel volto e istintivamente lo abbracciò come per proteggerlo farfugliano qualcosa di incomprensibile.

“Gohan ti prego non andare rimani con me...”

Aveva capito che il ragazzo aveva intercettato gli androidi e doveva andare a combattere contro i due mostri.

“Scusa ma devo farlo.... ricordati che ti amo, aspettami qua!”

“Ma non sei ancora pronto, non ti sei ripreso del tutto dall'ultimo scontro.”

“No sto bene tranquilla, tornerò presto te lo giuro amore”

“No...”

Ormai era troppo tardi: Gohan si era rivestito e dopo averle dato un bacio a fior di labbra si diresse verso la direzione in cui aveva percepito il trambusto.

Videl aveva uno strano presentimento: Gohan aveva da poco perso il braccio e non era ancora pronto per una nuova battaglia, ma lui era una testa dura e non mollava tanto facilmente. A Videl non rimaneva che sperare che tutto andasse per il meglio, ma un senso di vuoto interiore la stava assalendo sempre maggiormente, non sapeva spiegarsi bene cosa fosse, ma sicuramente niente di bello.

In lontananza si sentivano gli echi del combattimento, scosse violentissime di terremoto scuotevano la terra fin dal sottosuolo, poi dopo ore improvvisamente il nulla: qualcuno era inesorabilmente morto sul campo. Videl sperava con tutta se stessa che Gohan fosse sopravvissuto: glielo aveva promesso, sarebbe tornato a casa sano e salvo...

Stava aspettando il rientro del proprio amante ormai da ore, ma niente, non arrivava nessuno, nessuno varcava quella soglia.

Uno squillo del telefono la fece rinvenire dai suoi pensieri: le tremavano le gambe e le mani ma si fece coraggio e rispose a quella telefonata: era Bulma...

“Ehi Videl..”

“Bulma ciao, dimmi tutto”

“Ehm potresti venire a casa mia? Devo dirti una cosa”

Videl era persa in quel momento, cosa stava succedendo?”

“Si arrivo immediatamente!”

Scrisse velocemente un post che poi mise sul tavolo: così Gohan non si sarebbe preoccupato non vedendola a casa quando sarebbe tornato e partì a tutta velocità verso l'ex Capsule Corporation: tutto intorno a lei era devastato: come avrebbe voluto distruggere con le sue stesse mani i due cyborg, ma forse qualcuno lo aveva fatto al posto suo...

Arrivò a destinazione pochi minuti dopo e ad accoglierla fu Bulma, visibilmente tesa ed estremamente triste: si vedeva che aveva pianto molto. A Videl mancò un battito: non era possibile, non ci voleva credere.

“Entra pure”

“Grazie, perchè mi hai chiamato?”

“Vieni che ti spiego tutto...”

La fece accomodare in salotto dove incontrò Trunks, aveva ancora gli occhi rossi, stava piangendo disperato; appena vide la donna si scagliò contro di lei abbracciandola forte e continuando a sussurrare:

“Mi dispiace, mi spiace tantissimo, è solo colpa mia!”

Videl in un attimo capì tutto: il suo Gohan, il suo amato Gohan non c'era più, non ce l'aveva fatta contro quei robot e aveva perso la vita, ma perchè Trunks si stava dando la colpa?

Le gambe non la ressero più e dovette sedersi per non svenire: aveva cominciato un pianto dirotto, voleva sfogarsi completamente e quello era il momento adatto per farlo, sapeva che non era elegante per una donna, ma al diavolo il galateo!

Bulma cercò di calmare la ragazza, ma con scarsi risultati: nulla sembrava consolarla.

“Dov'è il suo corpo? Voglio vederlo un'ultima volta”

“In laboratorio: abbiamo fatto di tutto per rianimarlo”

“Portami da lui”

“Come vuoi”

Videl fu condotta nella stanza e lasciata da sola con il corpo privo di vita del suo amato. Non resistette più: lo abbracciò forte piangendo sul suo petto marmoreo e freddo, poi lo guardò in faccia: sembrava così tranquillo, non si leggevano espressioni di dolore, era un angelo caduto prematuramente. Lei lo baciò un'ultima volta: le labbra fredde erano ancora estremamente morbide e delicate come petali di rosa, la ragazza vide un particolare nella sua tuta da combattimento: nel lato interno della tuta, all'altezza del cuore, il giovane aveva ricamato una sua sua fotografia per averla sempre con se, anche in combattimento. Videl cedette al dolore e cadde a terra in un pianto disperato: non poteva ancora crederci: lo sapeva che non doveva andare a combattere, glielo aveva detto.

“Stupido, sei solo uno stupido, ti amo..”

Lei riusciva a dire solamente quello, nient'altro.

Trunks entrò nella stanza e la portò in una camera degli ospiti per farla riposare un po': aveva subito troppo quel giorno, ma lei svenne e Bulma prontamente fu lì per visitarla.

 

Erano passate alcune ore e Videl si stava lentamente risvegliando: era ancora in stato confusionario ma ricordò ogni minimo particolare e un tremendo dolore le attanagliò lo stomaco.

Aveva preso una decisione: ormai che anche l'unica sua ragione di vita era scomparsa non c'era più alcuna ragione per la quale lei continuasse a stare in quel mondo, l'avrebbe fatta finita quel giorno così lei e il suo angelo sarebbero stati insieme per sempre.

Senza farsi notare salì sul tetto della struttura: voleva veramente buttarsi di sotto per farla finalmente finita. Guardò di sotto e chiuse lentamente gli occhi avvicinandosi al bordo del tetto, poi sussurro prima di lanciarsi:

“Eccomi Gohan”

Date le vertigini svenne nuovamente cadendo di sotto.

 

“Videl, Videl!”

Una voce la stava chiamando, i suoi desideri era diventati realtà? Era davvero tornata tra le braccia di Gohan?

“Gohan?” Era un sussurro

“No sono io Trunks, mi senti?”

Videl aprì gli occhi, cosa era successo?

“Ma che ti è saltato in mente? Potevi morire!”

La voce di Bulma era severe ma anche dolce.

“Era quello che volevo”

Videl era scoppiata in un nuovo pianto dirotto, perchè non aveva funzionato?

“Videl potevi uccidere il bambino”

La giovane cadde dalle nuvole, come un bambino?”

“Cosa?”

“Non lo sapevi? Sei in cinta di quasi una settimana”

Il mondo le cadde addosso, non poteva far nascere un bimbo in quel mondo così desolato, non era quello che voleva...

Fu lasciata sola per riprendersi dallo shock, ancora un po' frastornata per la notizia appena ricevuta ebbe un ultimo pensiero prima di svenire nuovamente:

“Gohan, tu mi hai lasciato un dono prima di partire: la vita... Non so cosa farò senza di te, ma questo bimbo crescerà in un mondo di pace, te lo prometto amore....”

   
 
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