Serie TV > Sherlock (BBC)
Ricorda la storia  |      
Autore: Alone in the dark    24/07/2013    1 recensioni
Una one shot per analizzare i nostri JohnLock, una one shot per piangerli.
Pronti per la terza stagione? u.u
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: John Watson , Sherlock Holmes
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Sono tornata a tormentare questo fandom, NEMICI DELL'EREDE TEMETE.
Anyway 'sti due sono troppo belli, dovevo scrivere ancora su di loro u.u
Poi grazie al caro Moffat (-.-") le mie speranze per la terza stagione sono precipitate, dovevo risollevarmi in qualche modo!
Spero che vi piaccia questa piccola one shot
A preso (spero)
Luna


La vita con Sherlock era
 
Blu, come la sua sciarpa preferita, che ogni mattina aveva l'onore di allacciargli al collo, accarezzandogli gentilmente i riccioli corvini, osservandolo sorridergli teneramente.
Blu come la tenda della doccia, che protegge i loro corpi avvinghiati dal resto del mondo.
Blu come il taccuino in cui John raccoglie minuziosamente ogni dettaglio dei loro casi, come uno scienziato che osserva un fenomeno meraviglioso e strabiliante.
 
Rossa, come le guance di Sherlock quando, esausti, si sdraiano l'uno accanto all'altro, pelle su pelle, sul loro letto, condividendo il calore.
Rossa come il vestito di Mrs Hudson quando li abbraccia, felice del fatto che il suo Sherlock ha finalmente qualcuno da amare e che lo ama a sua volta.
Rossa come il tramonto che illumina i loro volti durante il loro primo bacio, racchiudendoli in una bolla rosata di affetto e calore, tutta loro.
 
Bianca, come i risvegli l'uno accanto all'altro, circondati da una luce pura, il capo di Sherlock sul petto di John e le loro mani strette, inseparabili.
Bianca come lo sguardo che John gli rivolge su una scena del crimine, riverente e pieno di ammirazione.
Bianca come il latte che, per la prima volta, Sherlock porta a casa dopo una brutta litigata, un sorriso di scusa sul volto.
 
Verde, come la coperta distesa sotto di loro, sul tetto del loro appartamento.  John disteso al sole si gode il tepore di quella insolita giornata, mentre Sherlock, nascondendosi dietro un libro, lo osserva senza fiato.
Verde come gli occhi splendenti di Harry, quando John finalmente le racconta tutto, godendosi l'euforia e l'emozione della sorella.
Verde come la sua gelosia di fronte allo sguardo di Irene, sicura di tenere in pugno Sherlock e di poterglielo portare via.

Marrone, come il maglione natalizio di John, che Sherlock adora perché quando lo annusa è come se percepisse l'essenza del dottore, il variare del suo profumo attraverso gli anni.
Marrone come i capelli di Martha, mentre si tende verso John e lo bacia dolcemente di fronte a Sherlock.
Marrone come i capelli bruciati di Martha, entrata "accidentalmente" in contatto con una delle candele della stanza.
 
Viola, come la camicia di Sherlock che John cerca velocemente di sfilargli, finendo poi per strapparla, guadagnandosi la risata del detective.
Viola come i succhiotti che si ritrova sulla pelle nivea Sherlock, che invece di nasconderli li lascia scoperti, fiero di mostrare al mondo a chi appartiene.
Viola come il volto di Mycroft quando nota uno dei succhiotti sul collo del fratello.
 
Rosa, come la lettera che stringe tra le mani John la notte di San Valentino, sperando con tutto se stesso di trovare all'interno un "ti amo, Sherlock" scritto con una grafia elegante.
Rosa come il vestito di Mrs Holmes quando, impaziente, abbraccia John, contenta e sollevata come non lo era da tempo.
Rosa come il giocattolo che John stringe in mano, immaginando dei bambini dai capelli corvini.
 
Gialla, come la candela che lentamente si scioglie sul comodino, illuminando il loro corpi intrecciati, permettendo a John di osservare il suo compagno steso nel loro letto, nella loro stanza, per la prima volta.
Gialla come l'anello che Sherlock raccoglie su una scena del crimine, immaginando di infilarlo a tutt'altra mano, pronunciando un sicuro "lo voglio".
Gialla come il post-it di John sul comodino, un semplice "ti amo" che illumina la giornata di Sherlock.
 
Arancione, come la collana dell'agente Donovan quando vede John e Sherlock baciarsi con disperazione dopo un caso particolarmente rischioso, scioccata.
Arancione come il primo tè che Sherlock prova a preparare, porgendolo timoroso a John.
Arancione come la stanza del "Palazzo mentale" di Sherlock dedicata a John, piena di tramonti e fiducia.
 
La vita senza Sherlock è
 
Nera, come i suoi boccoli delicati.
Nera come la lapide lucida che spicca sul prato verde.
Nera come gli occhi di John che ne riflettono il luccichio.
 
Verde, come le pareti del nuovo appartamento di John, angusto e triste.
Verde come il suo maglione, che conserva ancora il suo profumo.
Verde come l'ombrello di Harry quando, impotente, si limita a stringere suo fratello a sé, disperatamente.
 
Marrone, come il violino che, delicatamente, ripone nella custodia e consegna a Mycroft, l’ennesimo pezzettino della sua anima che va via con esso.
Marrone come il suo nuovo bastone, così poco provvisorio e tristemente necessario.
Marrone come la copertina del libro che porge ad una Mary sorridente e molto riconoscente.
 
Blu, come le tende dello studio della sua terapista, che dopo tre anni ancora non ha smesso di osservarlo con pietà.
Blu come gli occhi di Mary, che continua a sostituire con quelli di qualcun altro, come per le sue labbra, le sue braccia, i suoi "ti amo".
Blu come il cofanetto di velluto che trova casualmente nella vestaglia di Sherlock, bagnandolo di lacrime e disperazione.
 
Rosa, come le lettere che Mrs Hudson continua a spedirgli, accompagnate spesso da qualche loro foto.
Rosa come il sorriso di Mary quando, per la prima volta, confessa di amarlo.
Rosa come i confetti che accompagnano le loro bomboniere.
 
Gialla, come l'anello che John, delicatamente e quasi con rimpianto, infila al dito di Mary, sorridendole e cercando di nasconderle il vuoto oltre la maschera.
Gialla come le candeline che celebrano il compleanno di John, il primo senza di lui.
Gialla come il camion che porta via definitivamente le cose di Sherlock dal 221B di Baker Street.
 
Rossa, come le labbra di Mary che urlano un "John" pregno di piacere. Il sussurro che fuoriesce lentamente dalle labbra di John; quel "Sherlock" così sofferto, sparisce nel piacere di lei.
Rossa come la tazza di Sherlock, l'unico oggetto che si è permesso di tenere, e che riempie ogni volta che si prepara una tazza di tè, per avere l'illusione di averlo ancora con sé, giusto per qualche istante.
Rossa come i pugni di John, stretti al petto, doloranti per avere colpito più volte il muro, disperato e privo di risposte.
 
Viola, come la vestaglia di Mary, così simile a quella di Sherlock.
Viola come la prima risata di John dopo la caduta, con Greg in un pub, così amara e vuota.
Viola come le scarpette che Mary gli regala, insieme ad un temuto "sono incinta".
 
Arancione, come la palla che John lancia ad un bambino riccio con i suoi stessi occhi, che gli sorride entusiasta facendo brillare di conseguenza il cuore del dottore.
Arancione come i fiori che John poggia delicatamente davanti alla lapide lucida, tenendosi stretto al petto suo figlio, Sherlock.
Arancione come il vestito di Molly quando si congratula con John, lo sguardo pieno di colpa e rimorso.
 
La vita di John era frizzante, emozionante, eccitante; piena di passione per il proprio lavoro e amore per il consulting detective, unico al mondo.
La vita di John è statica, fondata su un equilibrio labile, che viene meno nel momento in cui riconosce il suo Sherlock all'uscita del St Bart, con un sorriso emozionato sul viso e gli occhi pieni di lacrime.
  
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Sherlock (BBC) / Vai alla pagina dell'autore: Alone in the dark