La cosa più preziosa

Distruzione. E' in assoluto la prima cosa che riesco a ricordare. Era buio, il cielo era di un colorito giallo/verdognolo innaturale, le bombe esplodevano, la gente urlava e correva disperata dappertutto. Avevo paura. Non riuscivo a trovare mio padre da nessuna parte. Piangevo. Singhiozzando chiamavo il suo nome. ''Papà'' continuavo a ripetere invano. Ero terrorizzata. Quando sarebbe finita? Non lo sapevo. Aspettai singhiozzando per quelle che mi parvero delle ore. Tutto taceva. Nessuno si muoveva. Se ne erano tutti andati.

Le lacrime non si fermavano. Ormai ero rimasta sola al mondo. Mio padre non era tornato. All'improvviso scorgo una figura. Un uomo dalla carnagione azzurra e dal lungo naso si avvicina. Portava legata alla cintura una corona incastonata di gioielli. Si china e mi asciuga dolcemente le lacrime con un dito. In seguito si allontana. Anche lui mi stava abbandonando? Quando lo vedo subito tornare, teneva qualcosa in mano. Mi porge un piccolo orsetto di peluche color rosso vivo. Sorrido. Finalmente dopo tanto tempo mi sento felice. Non sono più sola.

''Che sballo la tua stanza!'' commenta Finn l'avventuriero.

''Già, è proprio fantastica'' risponde Jake il cane ''e questo cos'è?'' chiede prendendo in mano un vecchio orso di peluche tutto sgualcito.

Sussulto ''No, non toccarlo!'' esclamo correndo verso di lui strappandogli il peluche dalle mani.

''Scusami'' dice Jake mortificato.

''Ma che cos'é?'' domanda Finn.

Fisso l'orsetto per un po' e lo stringo tra le braccia con assoluta malinconia poi lo ripongo nel comodino. ''Si chiama Hambo'' rispondo infine con un sorriso malinconico ''ed è il mio tesoro più prezioso''.