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Autore: Geo39    24/07/2013    2 recensioni
Il povero Rufy, a causa di una giornata piuttosto noiosa, si chiude in se stesso e diventa all'improvviso triste e cupo, ma saranno due bellissimi occhi nocciola a farlo tornare di buon umore.
Rufy x Nami
Genere: Fluff, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Monkey D. Rufy, Mugiwara, Nami | Coppie: Rufy/Nami
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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“Adesso conterò fino al dieci e sono sicuro che a quel punto qualcosa abboccherà.” disse Rufy tra sé
“Uno, due, tre… dieciii!!!”
Nessun movimento…
“Allora conterò fino al cento e se quando avrò finito non avrò pescato ancora niente smetterò subito!” pensò con convinzione il capitano ormai spazientito.
“Uno, due, tre… venti… cinquanta… ottanta… centooo!!!”
Ancora nulla…
“UFFAAAA… È TUTTO IL GIORNO CHE SONO QUI E FINORA NON HO VISTO NEANCHE L’OMBRA DI UNO STUPIDO PESCIOLINO… NON POSSO CREDERE CHE SIAMO NEL NUOVO MONDO IL MARE È TROPPO TRANQILLO ED È DA GIORNI ORMAI CHE NON VEDIAMO UNO STRACCIO D’ISOLA… NON È GIUSTO, VOGLIO UN’AVVENTURAAAAAA!!!!” sbraitò Rufy mettendosi in piedi sul parapetto della Sunny e alzando le braccia con i pugni chiusi.
La scenata del ragazzetto di gomma, tuttavia, non aveva scosso minimamente la serenità del resto dell’equipaggio, in quanto tutti abituati alle stravaganze del loro capitano e desiderosi di approfittare di quel periodo di tranquillità e di bel tempo che il Nuovo Mondo, raramente, concedeva ai pirati che solcavano le sue acque.
Quella situazione così monotona, però, non giovava affatto ad un personaggio come Rufy che dopo appena quattro giorni dall’ultima impresa si sentiva morire di noia.
Il capitano dei Mugiwara aveva implorato Franky più e più volte di utilizzare il Coup de Burst per uscire da quel tratto di mare, ma il cyborg gli aveva ripetuto altrettante volte che le scorte di cola stavano quasi per esaurirsi e che sarebbe stato, quindi, un inutile spreco azionarlo.
Allora il ragazzo, per cercare di sopravvivere, quella mattina si era appartato sul bordo della nave con la canna da pesca in mano e la speranza di catturare qualche esemplare ittico che le sue fauci non avessero mai avuto l’onore di assaporare, ma dopo ben sette ore contate di inutili tentativi alla fine era rimasto a bocca asciutta.
Rimessosi a sedere sul parapetto, con un gomito sul ginocchio e la mano a toccargli la guancia, tornò all’improvviso calmo ma scuro in viso e con lo sguardo perso nel vuoto.
Rufy, annoiato e di malumore, si era messo a pensare agli eventi passati che più l’avevano segnato, nel bene e nel male: la promessa fatta a Shanks, la scomparsa di Sabo, ma soprattutto alla morte prematura di Ace della quale non riusciva a darsi pace e di cui si sentiva ancora in colpa.
Una piccola lacrima solcò il suo viso e per un po’ rimase lì immobile.
Intanto alle sue spalle regnava la pace: Zoro sonnecchiava con la testa appoggiata all’alberello, Usop e Franky stavano portando a termine un loro particolare progetto, Nami e Robin si erano messe in costume da bagno e cercavano di abbronzarsi sul ponte della Sunny sdraiate sui lettini mentre Chopper e Sanji si trovavano nelle zone interne alla nave impegnati nei loro rispettivi lavori, con Brook che assillava quest’ultimo illudendosi di fargli, in realtà, compagnia.
Rufy a un certo punto si ricordò delle parole di Jinbe: cioè di non lagnarsi di ciò che aveva perso ma di essere contento di quello che gli rimaneva.
Così il ragazzo si voltò per scrutare i suoi compagni; i volti di ciascuno di loro, immersi nelle loro attività, non erano segnati da alcun turbamento, anzi, esprimevano una pace e una serenità invidiabili.
Ad un certo punto Nami si accorse che il capitano gli stava osservando e che aveva uno sguardo diverso dal solito, i suoi occhi non erano gli stessi occhi allegri e spensierati cui lei era abituata, ma erano tristi e cupi.
Così quando i loro sguardi s’incrociarono la ragazza fece un sorriso dolcissimo al suo capitano cercando di rincuorarlo.
Rufy non solo se n’era accorto ma gli parve anche che le pupille color nocciola della sua navigatrice brillavano mentre lo fissava, così da farlo arrossire di colpo.
Il mattino seguente la noia cominciò ad impadronirsi anche del resto della ciurma, soltanto Rufy e Nami erano di buon umore e tutti gl’altri si chiedevano il perché.
 
 
Ciao a tutti,
È la mia prima storia siate buoni per favore!
  
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