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Autore: LucreziaPo    03/02/2008    3 recensioni
Ciao a tutti voi!!!! Scusate per questa ficcy…non so come mi è uscita…ma ho appena finito di vedere “E’ meglio sapere” l’11 puntata della seconda stagione di Dr House e non ce l’ho fatta a stare con le mani in mano… So che quello che ho scritto è improbabile o OOC o entrambe le cose, ma sono SCONVOLTA!!!!! allora Wilson parla con House e lo accusa di voler rimanere infelice....cmq fingete che la storia parta da quando gli ha detto che è un'idiota (ed a ben vedere!!!!)....lo spinge a correre da Stacy e.... beh il resto leggetelo.... diciamo che è un rimaneggiamento per un finale che non ho accettato e che non accetterò mai... vi prego commentate in molti!!!!!
Genere: Romantico, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Altri, Greg House, James Wilson
Note: OOC, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
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Questa ficcy si posiziona durante la discussione Wilson ha con House ha proposito della sua decisione di lasciare andare Stacy perché non l’avrebbe mai resa felice.

Ma Wilson lo costringe ad esporsi ed a correre da lei.

Un finale diverso al posto di uno che non ho accettato né accetterò mai.

Una House/Stacy, una delle mie preferite, oltre alle Cotton Candy.

Una richiesta alla web master: e perché non inserire anche il pairing House/Stacy?

Dopotutto è stato il primo vero amore di House!!!!!

 

 

 

 

Ora o mai piu’

 

 

“Sei un vero idiota!

Non potrai mai renderla felice, eh? E questo spirito di sacrificio dove ti è uscito?

Stando vicino a Cameron hai deciso di imparare a sacrificarti per gli altri?”

Wilson era furibondo e squadrava l’amico con tanto d’occhi.

Per una volta che aveva avuto l’occasione di essere felice…l’aveva buttata all’aria!

“Le renderei soltanto le cose difficili.”

La voce di House era atona e non guardava verso l’oncologo.

“Gliele stai rendendo ora le cose difficili! Era disposta a tutto per stare con te…era disposta a lasciare il marito per te!”

“Che cosa potrebbe mai avere da uno come me? Non posso darle nulla!”

Ora House stava urlando.

“Il tuo amore! Ecco che cosa diavolo le potresti dare! Credi che abbia bisogno di diamanti ed auto da sogno per essere felice?

Ha sposato Mark, ma è sempre stata innamorata di te!

Tu ci godi ad essere infelice!!!! Esserlo non ti rende migliore di nessuno, House!!!!

Facendo così non fai altro che del male a te stesso!

Ti sei creato un’immagine…quella dell’uomo infelice e tormentato e non vuoi cambiarla!!!

Per una volta in vita tua pensa ad essere felice!”

House tacque.

“Và da lei!”lo incitò Wilson, le mani sui fianchi.

“No.”

“Oh, sì che ci vai, invece! Non resterò con le mani in mano!”

Dov’è ora?”

“Con Mark, all’aeroporto. L’aereo parte tra mezz’ora!”

“Bene!”

Wilson afferrò House per il polso e lo trascinò giù dal tetto, ignorando le proteste del diagnosta.

“Rallenta! Sono solo un povero zoppo, io!”

“Sei uno stupido idiota, invece!”

Lo costrinse a salire in macchina e partì a tutta velocità verso l’aeroporto.

House lo guardò guidare a tutta velocità (cosa che Wilson non faceva mai!) per le strade.

“Esattamente, qual è il tuo piano?”chiese.

“Io sono solo il braccio, tu sei la mente! Inventati qualcosa!”

“Cosa dovrei fare, io?”

“Dille che hai sbagliato, dille che eri strafatto di Vicodin e perciò l’hai lasciata andare…dì qualcosa, qualunque cosa!”

“Ti sei bevuto il cervello? Che faccio mi presento all’imbarco e le dico una cosa qualsiasi?

Del tipo: Meglio non partire, ho sentito che ci sarà una forte turbolenza! Rimanete qui!”

“Lui no, lei sì!”

“Sono un’idiota! Come farò a fermarla? Perché è questo quello che stiamo cercando di fare, vero? Mandare all’aria un matrimonio?”

Wilson finse di pensarci su.

“Sì, direi di sì!”

“E se lei…”

“Pensa a dirle ciò che provi per lei! Al dopo ci penserai al momento!”

L’aeroporto si delineò all’orizzonte.

House scese dall’auto, ancora prima che Wilson togliesse le chiavi e la posteggiasse del tutto.

Pur essendo zoppo, riuscì a mettere una grossa distanza tra sé e l’amico, che dovette mettersi a correre per raggiungerlo.

La sala d’imbarco era gremita di gente ed i due medici faticarono non poco a trovare Stacy.

La videro seduta accanto ad una finestra, lo sguardo perso nel vuoto, Mark accanto a lei che le parlava, ma lei sembrava non accorgersi della sua presenza.

House e Wilson si precipitarono verso la coppia.

“Ehilà! Chi si rivede!”esordì House e la coppia sobbalzò puntando lo sguardo su di lui.

“Che ci fate qui?”chiese Mark, brusco.

House non gli era mai andato a genio ed aveva i suoi buoni motivi per questo.

“Mah, pensavamo di fare una bella vacanza in Argentina! Dicono che lì il tempo sia ottimo!”

Wilson per poco non si batté una mano sulla fronte.

Ma sul serio del tempo si era messo a parlare quel matto del suo amico?

“Sul serio, perché siete venuti qui?”chiese Stacy, guardando prima House e poi Wilson.

“Ti devo parlare.”ammise House.

“Di cosa?”

“Possiamo parlare in privato? Sai, sono piuttosto timido!”disse lui e tutti lo guardarono, scettici.

“Non credo ce ne sia il bisogno! Se devi dire qualcosa a mia moglie la puoi dire anche davanti a me!”disse Mark, soffermandosi sulla parola “moglie” tanto che ad House ed a Wilson venne voglia di tappargli la bocca con la prima cosa a portata di mano.

Ma si trattennero.

“D’accordo. Come vuoi.”si arrese il diagnosta.

Stacy lo guardò.

“Sono stato un vero idiota e sono pentito di ciò che ho detto.

Stacy lo afferrò per un polso e lo tirò in un angolo appartato, ignorando le proteste di Mark.

“Cosa?”

“Quando ti ho detto che non potevo stare con te, perché non avrei potuto renderti felice…lo pensavo…ma mi sono accorto che…”

“Hai parlato con Wilson, vero?”disse lei, interrompendolo.

“Altrimenti mi sarei accorto del mio errore solo tra qualche mese e non avrei potuto fare più nulla.

Tu avevi scelto me…volevi lasciare Mark…ed io, invece, non ho fatto altro che complicarti la vita, costringendoti ad approvare la mia scelta.

Anche se tu non eri d’accordo.”

“Sei un’idiota!”

“Me lo dicono tutti oggi! Smettetela! Ho afferrato il concetto!”

“Perché sei venuto qui? Per dirmi che mi hai solo complicato la vita con la tua scelta da crocerossino?”

“Cameron mi ha contagiato! Dà la colpa a lei!”

Stacy non potè fare a meno di ridere.

“Se non ti avessi chiesto aiuto per Mark, non ci saremmo mai incontrati e riamati…

Non so se sarebbe stata una cosa positiva o meno.”riflettè, ancorando i suoi occhi a quelli bellissimi dell’amato diagnosta.

“Non lo so e non lo sapremo mai. Mi dispiace.

Di tutto. Ti averti detestata per la decisione che prendesti per la mia gamba, per esserci separati…sono stato un imbecille.”

“Sì, lo so! È una delle tue migliori qualità!”

“Figurarsi le altre, allora!”fece lui sarcastico.

Lei fece per parlare, ma una voce proveniente dall’altoparlante la distrasse.

“E’ il nostro, Stacy!”disse Mark, riferendo all’aereo appena annunciato dalla voce.

Stacy gli lanciò uno sguardo, ma poi si voltò vero House.

“Cosa dovrei fare?”gli chiese.

“Quello che vuoi, io ti ho solo detto che sono un’idiota e che ho sbagliato.”

Lei annuì, mentre Mark la prendeva per il polso e la portava verso l’imbarco.

House la vide allontanarsi e voltarsi verso di lui, era a pochi metri dall’imbarcarsi definitivamente, verso la casa sua e di Mark e forse non ci sarebbe stata più occasione per dirle ciò che provava…ribadirglielo, fare in modo che non lo dimenticasse mai.

“STACY! ASPETTA, NON ANDARE!”si ritrovò ad urlare senza neanche sapere come.

Zoppicò verso la coppia, ma Mark lo bloccò.

“Và al diavolo, House! Sparisci dalla nostra vita!”disse, spingendolo all’indietro, rischiando di farlo cadere sul pavimento.

Ma House reagì e gli assestò una bella botta con il bastone, costringendolo a levarsi di mezzo.

“Stacy…io ti amo…ti ho sempre amata e non posso lasciarti andare!”

“E cosa vorresti fare? Metterti davanti all’aereo ed impedirle di partire?”chiese Mark, facendo per saltare addosso al rivale, ma venne trattenuto prontamente da Wilson.

“Lo potrei fare, se volessi! Io non posso costringerti né a partire né a restare.

Ignora il mio discorso da “uomo che si sacrifica inutilmente, quando potrebbe essere felice” e ricomincia dal principio.”

“Cosa dovrei fare?”si ritrovò a ripetere.

“Quello che ti va. Solo segui il tuo cuore e non le mie idee da spirito sacrificatore.”

“Io ti amo. E non voglio commettere l’errore di tempo fa. Non posso lasciarti, non di nuovo.

Non posso dimenticarti e questo nuovo incontro dopo anni che non ci vedevamo ha confermato tutto.

Posso ingannare gli altri, ma non me stessa e non te.”

Mark la guardò ad occhi sbarrati.

“Hai deciso di stare con lui? Di lasciarmi?”

Stacy si voltò verso di lui, mortificata, ma convinta della sua scelta.

“Mi dispiace, ma non posso farci nulla. Se rimanessi con te, non farei altro che far del male a me stessa ed a Greg.”

“E così basta un incontro con il tuo ex per mandare al diavolo il nostro matrimonio?”

“Prendila con ironia, Mark! Pensa che se non ti fossi mai ammalato, io e lei non ci saremmo mai più rivisti!”lo prese in giro House.

“GREG!”lo rimproverò Stacy.

“Il coltello nella piaga, sempre, eh, tu?”fece Wilson, che ancora teneva Mark.

Se l’avesse lasciato andare, probabilmente House sarebbe stato fatto a pezzi!

La voce dell’altoparlante lanciò l’ultima chiamata per il volo di Mark e l’ex volo di Stacy.

“E così dunque? È finita? Per lui?”disse a pochi centimetri dall’imbarcarsi del tutto.

“Ma sei di coccio? Sì!”rispose Greg House, rimediando un’occhiataccia da parte di Wilson e Stacy.

Si limitò ad alzare le spalle.

Aveva il cuore troppo leggero per far caso ai taciti rimproveri che gli venivano rivolti.

Molto probabilmente non ci avrebbe dato peso in ogni caso!

“Fai come vuoi, Stacy! Mi dispiace di non averti potuto dare quello che ti da lui.

Anche se ancora non riesco a capire cosa ti attiri di lui. L’andatura claudicante?

Il suo essere zoppo e storpio?”

House scattò in avanti, ma Wilson più veloce e gli sferrò un bel destro in pieno viso.

Mark gemette dal dolore e cadde a terra, sotto lo sguardo di coloro che stavano guardando la scena, ovvero tutti i presenti!

Stavano decisamente dando spettacolo!

“Ci vediamo, Mark o forse no!

Se non sei riuscito a capire ciò che provo per Greg, allora non hai capito nulla di me.

Comunque ti auguro buona fortuna e scusami!”

Detto ciò Stacy se ne andò, tirandosi dietro House e Wilson per le maniche.

Riuscì a prendere i suoi pochi bagagli ed uscì, lasciandoselo dietro attonito e dispiaciuto.

“Sul serio in me ci trovi solo l’essere zoppo?”disse House, in macchina.

Sia Stacy che Wilson sospirarono.

“No! Adoro anche il tuo bastone ed il tuo pessimo carattere!”rispose lei per le rime.

House sorrise ed appoggiò la testa allo schienale.

Mosse la mano sul sedile ed incontrò la sua.

Intrecciò le dita con le sue e strinse forte.

Non l’avrebbe lasciata.

Ora non più.

Aveva fatto fin troppi errori, era giunta l’ora di rimediare.

Dopotutto o ora o mai più.

Meglio tardi che mai!

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Ciao a tutti voi!!!!

Scusate per questa ficcy…non so come mi è uscita…ma ho appena finito di vedere “E’ meglio sapere” l’11 puntata della seconda stagione di Dr House e non ce l’ho fatta a stare con le mani in mano…

So che quello che ho scritto è improbabile o OOC o entrambe le cose, ma sono SCONVOLTA!!!!!

Scusate la parola, ma quell’uomo è un coglione!!!!!!!

Poteva stare con Stacy ed ha buttato tutto nel cesso…perché, poi?

Io non lo capisco, si fosse messo almeno con Cameron…invece no, lei ora sta con Chase!!!!!

AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

CMQ scusate ancora e se vi va lasciatemi un piccolo commentino ino ino!!!!!!!!!!!!!!!

Un bacione ed un abbraccio a tutti quelli che commenteranno.

Lily Black 90 molto incazzata con il Dr House….

 

  
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