Perfect to me.

       Le ho viste.
Ne avevo il sospetto e ora ne ho la conferma.
Le ho viste e mi sento malissimo.
Non volevo, sul serio, ma è stato più forte della mia volontà.
Dormiva così accoccolata a me e io ho avuto l’impulso di controllare, così le ho alzato la manica della felpa ed erano lì.
Le cicatrici. Tagli. Procurati con chissà quante lamette.
Non ci sono riuscito, li guardavo ed ero bloccato.
Non sapevo cosa fare, ho pensato a tutte quelle volte che non c’ero, a tutte quelle volte che l’ho fatta soffrire.
E’ colpa mia. Solo mia.
Non voglio più lasciarla sola, non voglio e non posso, non posso perderla.
“Ed, che hai?” mi sussurra June.
“Cos’ho?” chiedo confuso.
“Guardi il vuoto, a cosa pensi?” E’ ancora tra le mie braccia.
“A niente, torna a dormire.” Le sorrido.
“Quando mi sveglio sarai qui vero?” mi chiede speranzosa.
“Sarò sempre qui.” Le rispondo prima di vedere i suoi occhi chiudersi.
Mentre  continua a dormire penso.
Penso a tutte le volte che stavo per perderla e non lo sapevo, penso al sangue che ha sprecato, al dolore che ha provato.
Io la amo, amo June con tutto il mio cuore, la amerei anche per lei se potessi.
Ma lei non si ama e io lo so, sono solo codardo, non voglio ammetterlo.
Si critica continuamente, passa dal suo aspetto al suo peso fino ad arrivare al suo parlare nel sonno.
Si critica in tutto e non capisce che è perfetta.
E’ perfetta quando mi prende per mano, sono perfette le sue lentiggini.
June è magnifica quando sorride, sono perfette tutte quelle che lei definisce “imperfezioni”, sono perfetti i suoi occhi.
E’ bellissimo il modo in cui parla nel sonno dopo aver bevuto del thè, ogni sera.
La sua voce registrata è il suono più bello che c’è,  è perfetta anche quando cerca di stringersi nei suoi jeans anche se non serve.
Lei non lo capisce e io devo trovare il modo per far si che se ne renda conto.
Cosa potrei fare? Dorme ancora accoccolata a me e non voglio lasciarla, è così fragile.
Amo lei e tutto quello che la rende tale.
Devo dirglielo e l’unico modo che conosco è cantare.
Inizio a scrivere, come mi è solito fare.
Le idee sono tutte nella mia testa e anche per la musica ho già in mente qualcosa.
“Ed?” chiede June , che ho lasciato sul divano due ore prima.
“Sono qui.” Urlo dalla nostra stanza.
“Adesso salgo.” Urla lei dal piano inferiore.
E’ il momento. Deve sapere.

“Your hand fits in mine
like it's made just for me
But bear this in mind
it was meant to be
And I'm joining up the dots
with the freckles on your cheeks
and it all makes sense to me”

“Ed ma che cosa succede?” chiede June confusa, sedendosi sul letto di fianco a me. La guardo negli occhi e continuo a cantare.

“I know you've never loved
the crinkles by your eyes
when you smile, you've never loved
your stomach or your thighs
the dimples in your back
at the bottom of your spine
But I'll love them endlessly”

Pian piano le scopro i polsi.

“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if I do It's you, it’s you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things”

“Tu lo sai?” mi chiede June, mentre una lacrima le solca il viso.

“You can't go to bed
Without a cup of tea
And maybe that's the reason
that you talk in your sleep
And all those conversations
are the secrets that I keep
Though it makes no sense to me”

Sorrido.
Anche lei, tra una lacrima e l’altra cerca di farlo.

“I know you've never loved
the sound of your voice on tape
You never want to know how much you weigh
You still have to squeeze into your jeans
But you're perfect to me...”

“Mi dispiace così tanto.” Sussurra, avvicinandosi a me.

“I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all these little things.”

June abbozza un sorriso.

“You'll never love yourself
half as much as I love you
You'll never treat yourself
right darlin' but I want you to
If I let you know I'm here for you
Maybe you'll love yourself
like I love you, oh”

Questa volta sono io a sorridere, prima di continuare.

“I've just let these little things
slip out of my mouth
because It's you, oh It's you, It's you
They add up to and I'm in love with you
And all these little things..
I won't let these little things
slip out of my mouth
but if it's true, It's you, It's you
They add up to, I'm in love with you
And all your little things.”

Finisco di cantare e June scoppia in lacrime.
L’abbraccio.
“Non farlo mai più, ti prego.” Le sussurro tra i capelli.
“Io..scusami Ed. Scusami davvero, avrei dovuto dirtelo.” Risponde fra i singhiozzi.
“Io avrei dovuto capirlo prima. Scusami tu, June, per tutte le volte che non ci sono stato. Te lo prometto, ora ci sarò sempre, lo supereremo insieme.” le massaggio la schiena cercando di calmarla. Odio vederla piangere.
“Grazie Ed.” sussurra. “Io credo, io..Io ti amo.” Alza la testa e mi sorride.
E’ la prima volta che June mi dice una cosa del genere.
La bacio, come non ho mai fatto prima.
E’ la mia June e io la amo, non la lascerò mai.
“Ti amo anche io June.”

In una notte di giugno, la mia June mi ha detto che mi ama.
In una notte di giugno la mia June ha deciso di rinascere.
In una notte di giugno la mia June rinascerà, con me.
 

Pieces of me.

Ok, fa più o meno schifo. O almeno credo faccia schifo, poi non so voi cosa ne pensate.
Anyway!
Oggi tornando dalla Spagna ho pensato a questa OS mentre ascoltavo Little Things.
La canzone l'ha scritta Ed e quindi un tributo ad Edward e alle sue magnifiche parole.
Inoltre, vorrei sapere cosa ne pensate, quindi se recensite ne sarei molto contenta.
Grazie mille a tutte, love u all.

PS: Auguri ai nostri ragazzi che il 23 hanno fatto tre anni.
Grazie mille per tutto Idoli, i due anni migliori della mia vita, con voi.