6)
La festa dell’amore!
Era
finalmente giunto il
tanto atteso momento…la festa al tempio Beika vicino alle
montagne era iniziata
alla grande tra esibizioni e fuochi d’artificio, a cui si
aggiungono i grandi
ideogrammi proiettati sulle montagne che servono ad augurare un buon
raccolto
per il nuovo anno:
-Rito
cosa sono quegli
ideogrammi? Cosa significano?
-Oh
,quelli? Vengono usati
per tradizione, in modo tale da augurare che il raccolto annuale sia
buono, in
fondo questa festa è sempre servita a celebrare
quest’usanza
-Si,
però qui la gente sembra
concentrata su tutto tranne che su quegli ideogrammi!
-Invece
no Yami! Se ti
avvicini alle montagne, è pieno di gente che si fa scattare
foto in cui vengono
ripresi anche gli ideogrammi e c’è anche chi segue
la cerimonia con attenzione
-Wow
sembra interessante, ma
ora possiamo finalmente pensare a divertirci, in fondo siamo qui per
questo,
giusto senpai Rito?
-Certo
Mea…però smettila di
abbracciarmi!!
-Ehi
non tollerò oscenità in
pubblico che sia chiaro!
-Ma
Yui, qui non siamo a
scuola dai…
-Io
odio i pervertiti
-Brava
Yami concordo
pienamente con te, ma per nostra sfortuna uno dei ragazzi
più pervertiti del
mondo
è con noi ora, quindi ci
dovremo tenere alla larga! Comunque devo ammettere che quel vestito di
dona e
ti fa un po’ carino…
-Oh
,grazie Yui, l’ho scelto
io per lui, altrimenti sarebbe venuto con l‘uniforme
scolastica! Ma stai
arrossendo?
-Cosa
dici Mikan? Io che
arrossisco appena vedo Rito così elegante? Impossibile!
-Ahahah,
che ci sia del
tenero tra voi due??
-No
Momo!
-Come
puoi pensare che una
ragazza come me, vada con uno come lui? Impensabile!
-Già
è un pervertito, una
bestia schifosa!
-Nana,
smettila!
-Invece
Nana ha ragione e
comunq…
Yui
fu interrotta mentre
parlava da Mea che disse:
-Che
la festa abbia
finalmente inizio per noi!
-Si!
Tutti
si diressero verso le
bancarelle che erano state allestite, per vedere cosa esponevano e cosa
potevano offrire tra cibo, bevande e oggetti di tutti i tipi.
Nana
e Mea erano vicino alle
montagne per vedere uno spettacolo, organizzato dalla gente del luogo,
Lala e
Momo si stavano provando alcuni cappelli ad una bancarella mentre Mikan
e Yami
mangiavano Taiyaki e parlavano solo del viaggio, più vicino
che mai; Rito e Yui
erano invece rimasti da soli senza che se ne accorgessero e lei cadde
in un
profondissimo senso d’imbarazzo e diventò tutta
rossa appena si accorse della
situazione, ma Rito non provava la stessa sensazione, era naturale come
fa
sempre con ogni sua amica. Già Yui pensava che per lui era
solo un semplice
amica, niente di più, ma piano piano i suoi pensieri stavano
lasciando spazio a
risate e bei momenti che stava trascorrendo con Rito, le aveva offerto
dello
zucchero filato e le aveva vinto un peluche al tiro al bersaglio, in
più erano
anche andati sulle montagne russe allestite vicino al tempio, assieme
ad altre
giostre; più i minuti passavano più lei si
rendeva conto che non avrebbe mai
voluto finissero quei momenti, considerati addirittura magici per lei,
l’unica
domanda che si poneva era:” Ma lui per me, prova le stesse
cose?” , a questa
domanda non sapeva che risposta darsi, ma ad un certo punto senza
accorgersene
mentre stavano camminando e parlando, erano finiti nel bosco
lì vicino, soli
lei e lui:
-Rito,
come mai mi hai
portata qui?
-Ah
Yui non arrabbiarti! Non
pensare a male proprio non ci ho fatto caso!
Yui
e Rito si stavano
guardando gli occhi trasmettendosi belle sensazioni l’uno
all’altra, dai loro
sguardi che piano piano si stavano avvicinando l’uno
all’altro, capirono che
quel momento magico, era avvenuto per scherzo del destino, ma nessuno
dei due
avrebbe mai voluto che finisse, anche Rito incantato dalla bellezza di
lui e
trasportato dai ricordi di tutte le cose fatte assieme a lei, si stava
lasciando cadere tra le sue braccia, mentre lei si accorse in quel
momento di
aver sempre amato Rito e di avergli dedicato tutte quelle attenzioni
solo per
farsi notare e poter stare un po’ insieme; così si
baciarono e lei qualche
secondo dopo disse:
-Rito,
se mi prometti che non
farai il maniaco con un’altra ragazza, io adesso mi
concederei a te…
-Yui…
Rito
poggiò le mani sulle sue
tette e mentre continuavano a baciarsi appassionatamente, sembrava che
il tempo
si fosse fermato in quel frangente, che tutti i problemi che li
tormentavano
fossero spariti, non ci credevano di essere trasportati solo da impulsi
sessuali, per loro quello era il simbolo di un sentimento non chiaro e
grande
senza dubbio, ma qualcosa di piccolo che stava sbocciando e che se
curata
avrebbe portato buoni frutti, una piccolo metafora per paragonare la
piccola,
grande sensazione che dava quel bacio, illuminati dal chiaro di luna,
sotto le
fronde di un ciliegio, in una notte che era ancora giovane.