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Autore: Lothiriel_Indil    25/07/2013    2 recensioni
Fuggi, sciocca Alice, abbandona questa illusione.
Lontano dal paese delle meraviglie c’è chi ti può salvare.
Corri lontano dal ragno, non perderti nella sua tela.
La fine è più vicina di quanto pensi.
Genere: Avventura, Malinconico, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Alois Trancy, Claude Faustas
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Cosa stai facendo, annoiata Alice?

Il paese delle meraviglie non è come appare ai tuoi occhi.

Dietro un sorriso si nasconde il più grande dei pericoli.

Non fidarti, ingenua Alice.

Non cadere nei tranelli di creature che non concepisci.

Come spesso accadeva a villa Trancy, quel giorno, il giovane conte Alois, sfogava la sua noia e le sue frustrazioni sui poveri servitori che si trovavano a dover subire ogni suo dispetto, più o meno crudele.

“Danna-sama…”

E, come ogni singola volta, bastava il solo sentire la voce dell’amato maggiordomo per calmare il nobile che, seduto a tavola, si voltò a guardare il demone.

“Quest’oggi potrei proporvi un gioco, Danna-sama?”
E come poteva rifiutare? Solo lui sapeva come distrarlo e farlo divertire. Solo quel maggiordomo sapeva come trattarlo o anche solo come attirare la sua attenzione.
Sul viso del biondino comparve un sorrisetto curioso, cosa che non fece che accentuare la sua aria infantile.

“Ti ascolto, Claude.”, disse con una nota maliziosa.

Il maggiordomo non abbandonò la sua aria disinteressata, ma si apprestò ad informare il più giovane:”Una caccia al tesoro, Danna-sama. Dovrete seguire alcuni indizi per raggiungere un piccolo premio.”
“Una caccia al tesoro?”, domandò il conte un po’ sorpreso per quella proposta. Forse sarebbe riuscito a distrarsi da quella dannatissima noia che gli stava rovinando la giornata e, chissà, sarebbe potuta essere un’esperienza interessante e divertente.
Un sorriso allegro tornò a farsi presente sul viso del giovane che, alzandosi in piedi, ignorò completamente la colazione che non aveva osato toccare e si allontanò senza alcun cenno, Claude l’avrebbe seguito di sicuro.

Ti piace il divertimento, Alice?

Ricordati di stare ben attenta.

La fitta tela del ragno è più complicata di quanto pensi.

Non fidarti di quella creatura che tanto ti incanta.

Non farti attrarre dalle meraviglie che ti mostra.

Il maggiordomo l’aveva lasciato dicendo che l’avrebbe aspettato al traguardo. Le regole erano semplici, doveva solo seguire gli indizi risolvendo i vari dilemmi, solo in questo modo avrebbe potuto raggiungere il tesoro tanto bramato.

Alois, più sicuro che mai, quindi, si era inoltrato nel fitto bosco che circondava la villa. Non vi erano pericoli, a suo dire, in ogni caso Claude sarebbe accorso a salvarlo, o almeno ci sperava.

Canticchiando una canzoncina, una di quelle che spesso si era trovato a cantare insieme al giovane Luka, il conte, si guardava attorno alla ricerca di una delle buste dove il demone aveva nascosto i biglietti con scritto gli indizi.

Si bloccò.

Un suono aveva attirato la sua attenzione. Un suono candido che sembrava comporre una melodia particolare. Il biondo cambiò direzione per poter scoprire da dove provenisse quella curiosa novità che l’aveva distratto dal gioco.

“Chi c’è?”, domandò senza essere scontroso.

Il suono si interruppe per lasciar posto a un ringhio.

Abbandona la tua ingenuità, Alice, non va bene essere curiosi.

Il paese delle meraviglie nasconde tante novità per te.

L’apparente tranquillità presto ti abbandonerà.

Il ragno verrà per il pranzo.

Un lupo era spuntato da alcuni cespugli e si avvicinava al ragazzo con aria minacciosa. Alois, spaventato, prese ad arretrare alla ricerca della salvezza. Non aveva intenzione di farsi mangiare da quel lupo.

“Claude!”, gridò per cercare di attirare l’attenzione del maggiordomo che di certo si trovava lontano.

L’avrebbe sentito? Alois ci sperava. Il suo maggiordomo lo aveva sempre salvato da qualunque situazione, anche da quella più tragica, e l’avrebbe portato al sicuro anche questa volta.

“Claude!”, ripetè quando la sa schiena si appoggiò contro il tronco di un albero obbligandolo a bloccarsi.

Era in trappola. Le sole proprie forze non sarebbero bastate per darsi alla fuga, quell’animale era fin troppo veloce.

Di nuovo quel suono.

Un campanello.

Dal fitto della vegetazione emerse un’ombra scura decisamente familiare per Alois.

Nessuno lotta per il tuo bene, giovane Alice.

Nessuna creatura osa compiere un solo gesto senza uno scopo preciso.

Abbandona la tua ingenuità e osserva chi ti circonda.

Il lupo si diede alla fuga, forse spaventato da quella creatura sconosciuta.

Il biondo si trovò a tirare un sospiro di sollievo, il suo maggiordomo l’aveva nuovamente salvato dal pericolo. In realtà non pensò minimamente al fatto che fosse stato proprio il suo salvatore a portarlo volontariamente in quella situazione poco piacevole.

Dipendeva da lui.

“Sei in ritardo!”, gridò per rimproverarlo.

“Perdonatemi, Danna-sama, per fortuna non vi è successo niente.”

Il conte si trattenne dal replicare. Non gli era successo niente, questo era vero, ma non aveva la minima intenzione di continuare quel gioco diventato spaventoso. Il bosco, nonostante la presenza del suo amato, era diventato più oscuro e aveva la sensazione che il pericolo si nascondesse dietro ogni singolo cespuglio.

Non era a conoscenza del fatto che la creatura pericolosa si trovava proprio al suo fianco. Non era in grado di accettarlo.

Fuggi, sciocca Alice, abbandona questa illusione.

Lontano dal paese delle meraviglie c’è chi ti può salvare.

Corri lontano dal ragno, non perderti nella sua tela.

La fine è più vicina di quanto pensi.

 

  
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