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Autore: Time_Turner    25/07/2013    2 recensioni
Questo viaggio ripercorre il dolore che Frank e Alice Paciock hanno sopportato, rimanendo fedeli all'Ordine.
Questo è il mio primo racconto, spero davvero che vi piaccia, mi piacerebbe sapere cosa ne pensate, quindi lasciate un commento o esprimete il vostro parere tramite un messaggio , grazie mille.
Genere: Fantasy | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bellatrix Lestrange
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Malandrini/I guerra magica
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- C’è nessuno in casa ? -

La stridente voce di Bellatrix invase il silenzio che ormai governava casa Paciock da alcune settimane. La donna avanzò lungo il salotto e scoppiò in una fragorosa e maligna risata mentre altri tre Mangiamorte varcavano la soglia dell’abitazione brandendo le bacchette, sprazzi di luce rossa irromperono nel buio quasi completo della stanza illuminata da una fioca luce giallastra. Un frastuono assordante scoppiò nell’aria, ogni cosa presente nell’umile salotto di casa Paciock andò in pezzi, i quadri caddero dalle pareti, dai divani uscirono nuvole di imbottitura e i vetri delle finestre s’infransero.

La perfida donna sembrò non fare caso a ciò che suo marito Rodolphus, suo cognato Rabastan e il giovane Barty stavano facendo, non lì degnò di uno sguardo, si avviò per la rampa di scale che aveva alla sua destra. Gli occhi scintillavano di follia, la bocca si aprì in un maligno sorriso mostrando i denti ingialliti. Si trovò davanti a tre porte, senza esitazione Bellatrix varcò la soglia della porta centrale. Ad attenderla in piedi con la bacchetta puntata dritta al suo petto c’era Frank Paciock, famoso auror. La camera da letto era abbastanza ampia, un letto matrimoniale era posizionato a ridosso della parete che stava dall’altra parte stanza rispetto alla donna, vi erano anche un armadio e un piccolo divano impolverato. Bellatrix non esitò, non sprecò nemmeno un secondo, alzo il braccio e dalla  punta della sua bacchetta scaturì una luce violacea che si scontrò con l’incantesimo lanciato verso di lei da Frank. La stanza in meno di un minuto fu invasa da un susseguirsi di varie esplosioni mentre i due combattevano con tutte le loro forze, lottando per la vita, perché entrambi sapevano che chiunque avesse mollato sarebbe finito a terra morto. La donna lanciò un urlo quasi disumano e con un abile colpo disarmò il signor Paciock, che si trovo indifeso di fronte a Bellatrix, che ora rideva sguaiatamente. 

- Ehi Frank, quanto tempo è passato! - disse sghignazzando. L’uomo rimase impassibile, i suoi occhi erano vuoti, era pronto, pronto a morire, ormai non c’era più nulla da fare. Ma la morte non arrivò affatto, qualcosa di peggio si insinuò nel suo debole corpo, un dolore lacerante straziò le sue membra, gli parve d sentire mille aghi perforare ogni centimetro della sua pelle giallastra. Avrebbe tanto voluto morire.

Nonostante la vista appannata dalla sua sofferenza riuscì a vedere un uomo piuttosto alto entrare nella stanza con in braccio una gracile donna, sua moglie.

- Siamo riusciti a fermarla appena in tempo, stava per uccidere Barty - disse con voce profonda Rabastan inclinando leggermente la testa nella direzione di un giovane con un profondo taglio che gli percorreva il braccio destro.


- Ottimo lavoro! - disse Bellatrix eccitata all’idea di torturare anche la signora Paciock.

Rabastan gettò malamente la donna accanto a Frank che riuscì a mormorare il suo nome - Alice -.

Negli occhi di Bellatrix si leggeva chiaramente la gioia e la soddisfazione che provava nel vederli a terra, inermi. Alzo la becchetta e urlò - Crucio! -.

Alice fu scossa dagli spasmi del dolore, ma non gridò, non voleva dare soddisfazione a quella pazza donna che li stava usando come suoi giocattoli.

- Questo, miei cari, era solo un assaggio di quello a cui andrete in contro se deciderete di non collaborare con me - borbottò Bellatrix evidentemente contrariata di fronte a quella grande manifestazione di forza. Non ci fu risposta.


- Quindi, ho intenzione di ripeterlo una volta sola, voglio che mi riveliate ogni singola informazione riguardo ai vostri amichetti, l’Ordine della Fenice! - sbraitò infuriata.
I coniugi rimasero impassibili a quella richiesta. Un’altra ondata di dolore avvolse i loro corpi. Niente, non una voce spezzò il silenzio calato nella stanza. Ancora dolore, e ancora, e ancora. Bellatrix urlava come posseduta da chissà quale demone, continuava a scagliare la Maledizione Cruciatus sui Paciock che rimasero muti ed immobili, come se il dolore non li toccasse nemmeno. La donna si fermò, guardò i due corpi. Sembravano morti, con gli occhi spalancati rivolti verso il soffitto. Per un momento si convinse anche lei finché le braccia dei due non si mossero lungo la superficie fredda del pavimento, avvicinandosi.

Ora le loro mani erano strette l’una con l’altra.

Bellatrix urlò con tutta la voce che aveva in gola - Crucio! -.

Una luce bianca attraversò gli sguardi di Frank e Alice Paciock, i due coraggiosissimi auror disposti a tutto pur di rimanere fedeli all’Ordine.

  
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