26/07/2013
0 recensioniE’ accaduto tutto così in fretta. Non sono riuscito a fermarli, a fare qualcosa per evitare questo e ora.. Ora questo pugnale d’argento mi sta trapassando da parte a parte. Il sangue caldo fuoriesce dalla profonda ferita, scivolando lungo la lama e il manico, sporcando i miei vestiti e la mano di colui che mi ha pugnalato: Hachi-san.
Sono stretto a lui, la guancia premuta contro il suo petto scosso dai singhiozzi. Continua a chiedermi perdono, doveva farlo. Doveva scacciare Shikari da me. Sì, Shikari, il mio alter ego. La parte più sadica di me. Nettamente diversa dal mio reale carattere, timido e impacciato.
Quando era in possesso del mio corpo.. il mio occhi sinistro era di color rosso sangue.. Ora quell’occhio, quel fastidioso colore, simile a quello del mio sangue, sta’ sbiadendo piano piano.
Sto’ per morire, lo sento. Ma.. sorrido, sorrido ad Hachi e piango, nello stesso momento. .
Lo stringo con la poca forza che mi è rimasta. Le gambe cedono..
Ahh.. non riesco.. non riesco a muovermi, il corpo è tutto rigido..
Hachi mi sfila via il pugnale, lo sento molto bene, tanto che il mio volto si sfigura in una smorfia. Sussulto per il dolore, ora mi sento un buco nel petto.
Le forti braccia del mio primo compagno mi abbracciano e mi stringono al suo petto..
« Ha.. Hachi.. »
Lo chiamo. Lo stringo, mentre sento la mia vita scivolare via. Non avrei mai creduto di morire per mano sua.. Avevo promesso a me stesso che avrei sofferto per lui, per amore, e magari morto per lui..
« Perdonami.. perdonami Yami.. »
Le sue parole mi risuonano nelle orecchie, abbassate e in un leggero tremolio, come il resto del corpo. Porto la mano destra sulla sua guancia sinistra, solcate da grosse lacrime, cariche di colpa e tristezza.
Gli sorrido, voglio dirgli quanto lo abbia amato anche dopo che mi lasciò, dopo tutto quel tempo. Quanto abbia sperato di tornare con lui. Ma ora.. il rimorso di non esser stato abbastanza tempo assieme al mio amato mi bruciava dentro, come la tristezza di non poter più riverderlo.
Ora ho paura.
Ho paura, Hachi-san. Io.. sto morendo.
Due lacrime scendono veloci dai miei occhi azzurri, rallentando lungo le mie guance. Mi scendono sotto il mento, trascinandosi tutti quei ricordi vissuti.
Si socchiudono gli occhi. No, aspettate.. Voglio stare con lui, ancora un po’.
« Hachi-san.. t-ti.. ti amo.. »
Se avessi ancora la sensibilità al corpo.. potrei sentire le guance arrossire.
Ecco, gliel’ho detto.. Quanto vorrei esser riuscito a dirglielo altre volte.
Sorrido ancora, mi sento più leggero.
« No, Yami.. Yami, guardami! »
Le sue parole sono sempre più flebili..
Perché parli a bassa voce, Hachi?
Il cuore.. Il cuore si fa lento.
« Starai bene, Yami.. Te lo prometto..
Non chiudere gli occhi.. Non chiuderli..! »
Hachi-san.. non dovrebbe mai piangere. Dovrebbe sempre sorridere.. Sorridere come quel giorno..
Il giorno in cui ci incontrammo.
Ora che sto per morire.. Forse potrò vedere Yuuki-chan. Mi è mancata tanto..
« Saluterò.. Yuuki-chan per te.. e per i gemellini..
A-Addio.. Hachi.. »
Finalmente chiudo gli occhi. Mi sento stanco.. ho bisogno di riposare.
Hachi continua a piangere.. Mi dispiace..
« No.. No, Yami! »
Esalo l’ultimo respiro e il cuore non batte più.
Ricorderò per sempre.. il giorno in cui lo incontrai..
Addio, Hachi-san..
Eccomi di nuovo qui~
E’ da molto che non pubblico altre fan fiction e per il mio ritorno pubblico queste cose tristi.
Questa l’ho scritta un po’ di mesi fa, ma non l’ho più finita per mancanza di tempo, anche se è piccolina. Spero di scrivere altre fan fiction durante queste vacanze –che stanno per finire-
Alla prossima, gente! <3