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Autore: Onedftdemi    26/07/2013    1 recensioni
Una parola. Un pensiero. Un respiro. Un emozione. Un battito troppo forte. Uno sguardo di troppo. Una parola mancata. Un sorriso sforzato. Un gesto di meno. Un amore incontrollato. Un amore sbagliato. Un amore difficile. Un amore vero. Un amore invidiabile ma sconosciuto al mondo. Un amore impossile.. Milioni di brividi. Troppa nostalgia. Molto desiderio. Mancanza di fiducia. Due ragazzi. Stesso sesso. Molti pregiudizi. Poca libertà. Troppa fama. Fama sbagliata.
Genere: Drammatico, Fluff, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Una parola. Un pensiero. Un respiro. Un emozione. Un battito troppo forte. Uno sguardo di troppo. Una parola mancata. Un sorriso sforzato. Un gesto di meno. Un amore incontrollato. Un amore sbagliato. Un amore difficile. Un amore vero. Un amore invidiabile ma sconosciuto al mondo. Un amore impossile.. Milioni di brividi. Troppa nostalgia. Molto desiderio. Mancanza di fiducia. Due ragazzi. Stesso sesso. Molti pregiudizi. Poca libertà. Troppa fama. Fama sbagliata.


Mi svegliai come ogni mattina accanto al mio angelo. Aprì a fatica gli occhi e me li sfregai con l'indice per mettere bene a fuoco la stanza. Sbattei più volte le palpebre finchè non ebbi il controllo delle immagini davanti a me. Mi alzai dal letto e mi sedetti, appoggiando tutto il mio peso sugli avambracci. Un sorriso mi sfuggì dalle labbra sentendo il rumore forte e roco uscire involontariamente dalle labbra dell''angelo addormentato di fianco a me. Decisi di tirarmi su in piedi, e dirigermi con riluttanza verso la cucina. "17.05.2013 Buongiorno amore, la colazione è pronta nel microonde. Oggi non svegliarmi, ti ammazzo sennó .xx" c'era scritto sul bigliettino bianco appoggiato sopra i fornelli. Rigirai il fogliettino tra le mie lunghe dita prima di rimetterlo dov'era. Con la stessa mano aprì con cautela il microonde per evitare che si svegliasse. Sobbalzai quando due mani calde mi coprirono gli occhi, ma sorrisi beffardamente quando mi resi conto che era lui.
- 'che ci fai sveglio a quest'ora?' gli chiesi io dolcemente
- 'se non mi vuoi basta dirlo che torno a letto'
- 'non ci provare, sono le undici del mattino'
- 'se non te ne fossi accorto, mi son alzato solo per vedere il tuo sorriso'
- 'Haz no. Lo sai il motivo. Comunque mi è piaciuto il bigliettino di stamattina. Ti sei alzato di nuovo nel cuore della notte?'
- 'si... Dovevo andare in bagno'. Comunque, sorridi. Fallo per me , avanti.' Mi disse lui
- 'non dopo quello che è successo un mese fa'
Esatto. Un mese esatto era passato da quel 17 aprile nel quale avevamo dichiarato al mondo intero il nostro rapporto. Un mese di pura sofferenza per entrambi. Un mese di umilizioni. Un mese di dolore. Lui riusciva a reggere bene la cosa, con il suo carattere solare. Io no. Io ero arrivato all'esasperazione più totale. Avevo solo lui. Si. LUI. Harry, Harry Styles, o come lo chiamo io Haz. Quel ragazzo a cui la bocca è stata fatta apposta per sorridere. Quel ragazzo che quando mi guarda mi fa andare in iperventilazione per il verde smeraldo che contornano le sue iridi. Quel ragazzo che non mi ha mai abbandonato. Quel ragazzo che arrossisce ad ogni mio complimento. Quel ragazzo la cui altezza sovrasta la mia, facendomi sentire protetto. Quel ragazzo perfetto di cui mi sono innamorato appena l'ho visto.
- 'avanti' mi incitò lui
Accennai ad un sorriso, prima che lui mi saltasse addosso per cercare di solleticarmi. Mi spinse sul divano e si mise a cavalcioni su di me, muovendo frettolosamente le sue mani dappertutto sul mio corpo. I suoi muscoli possenti padroneggiavano sui miei, finchè non mi lasciai andare, supplicandolo perchè la smettesse. Continuai a ridere rumorosamente finchè finalmente le sue mani non si fermarono. Respirai profondamente per cercare di recupare il fiato perduto.
- 'grazie' ammicó lui
Gli diedi una pacca scherzosa sulla spalla e andai in camera nostra. Mi buttai a peso morto sul letto e accesi la televisione.
- 'ei Lou, esco un secondo' mi informò mattendosi i pantaloni
- 'dove vai?' Gli domandai io
- 'non ci metto tanto, promesso'
Uscì di casa senza aggiungere altro. Non ci prestai attenzione.



Si fecero le 22 e Haz non era ancora arrivato. Giocherellai nervosamente con il telecomando nero della televisione, finchè il rumore proveniente da quella scatola non divenne fastidioso. Mi alzai con riluttanza, ma prima che facessi un altro passo, il rumore stridulo del campanello di casa mi fece sobbalzare. Mi diressi verso la porta d'ingresso e aprì, cosciente che era il mio angelo riccio. Aveva stranamente il viso cupo, spento. L'oscurità dei suoi occhi mi fece capire il dolore del suo cuore. Mi limitai a fare l'unica cosa che in quel momento potevo fare... Lo abbracciai. Entrò in casa e si spogliò della maglietta, mostrando il suo corpo tonico e tatuato.
- 'dov'eri? Mi hai fatto preoccupare' lo sgridai io
- 'scusa'
Andai in camera e mi ributtai sul letto a fissare il bianco sporco del soffitto. Mi coprì il petto con la soffice e morbida coperta bianca che ornava il letto. Chiusi gli occhi e pensai all'unica cosa che mi martellava continuamente il cervello: il mio Haz. Sobbalzai quando sentì qualcuno aprire la porta. Era lui in tutta la sua bellezza, con una tazza di thè caldo in mano.
- 'è per te, scusa se sono tornato a quest'ora. Scusa davvero.' Mi porse la tazza di thè fumante e si sdraió di fianco a me.
La vevetti tutto d'un sorso e posai la tazza sul comodino di fianco al letto. Andai sotto le coperte con lui e mi avvicinò a sè baciandomi delicatamente i capelli.
- 'ti amo' mi sussurrò
Mi girai e lo guardai fisso in quegli smeraldi che aveva al posto degli occhi
- 'ti amo' risposi io
- 'ti prego, sorridi per me'
- 'ma...'
- 'ti prego' mi supplicó
Sorrisi timidamente
- 'un sorriso vero, quello che tieni tutto per me, ti prego'
Guardai i suoi occhi, e istintivamente un sorriso si formò sui miei lieneamenti. Come risposta lui mi prese il viso tra le mani e appoggiò delicatamente le sue labbra sulle mie, in un bacio che sembrava non finire mai.
- 'ti amo da morire giuro' mi sussurró lui ancora sulle mie labbra
- 'ti amo anche io Haz, troppo'


- 'Louis, Louis' mi sentì chiamare
- 'mmm' mugolai ancora addormentato
- 'Louis ti prego svegliati... Harry' mi disse Liam
Mi alzai di scatto appena sentì il suo nome. Mi girai a destra in cerca del suo corpo, ma non c'era, provai ad alzarmi e ad andare in cucina, in bagno, in salotto, ma niente.
- 'dov'è Harry? ' chiesi a Liam, il quale scoppió in un pianto irrefrenato
- 'Harry, beh...'
- 'Liam, parla cristo'
- 'è morto'
Sbarrai gli occhi e rimasi pietrificato. Il mio corpo non rispondeva a nessuno stimolo. Mi sentì improvvisamente vuoto dentro.
- 'non rispondeva al telefono stamattina e ho deciso di venire. Per fortuna tenete ancora la chiave dentro la pianta. Sono entrato e l'ho trovato per terra'
- 'stamattina? Che ore sono?'
- ' è l'una e mezza del pomeriggio'
- 'il thè...'
Le mie gambe cedettero, era troppo. Caddi a terra sulle mie ginocchia. Mi coprì il viso con le mani e liberai tutto il dolore. Non era vero, non poteva essere vero. Non lui, non il mio Haz. Zayn si avvicinò a me e mi abbracciò anche lui tra le lacrime. Si aggiunse anche Niall seguito da Liam.
- 'd-dov'è?' Balbettai
Liam mi prese la mano e mi portò fuori casa. Lui era lì, steso su quel lettino. Mi avvicinai al corpo. Era bianco. Bianco e freddo. Li presi la mano e la strinsi.
- 'ei Haz, dai svegliati, sono io, Lou. Dai amore, rispondi. Fai vedere a tutti che stai solo scherzando... Ti prego... Guarda, sorrido. Solo per te. È il tuo sorriso. Ti prego, ti prego...'
Non reagiva. Il suo corpo freddo non si muoveva. Il suo cuore non batteva. Il respiro era assente. I suoi occhi erano stati chiusi, privandomi di ammirare un'ultima volta quel verde che tanto amavo. Liam mi riportó dentro e mi porse tra le lacrime una specie di busta.
- 'l'ha trovata Niall in bagno, vicino al suo corpo'
Non eebi il coraggio di aprirla. Non ancora.
Le infermiere mi inniettarono un po' di roba per farmi dormire e calmare un po'.


Mi svegliai nel mio letto in cerca del mio angelo. Aprì con fatica gli occhi e me li sfregai con l'indice, come mio solito fare. Sbattei più volte le palpebre per riprendere il controllo delle immagini della mia stanza. Mi alzai e mi sedetti sul letto. "26 agosto 2013" lessi sul calendario davanti a me. Mi girai a destra in cerca del rumore forte e roco che solitamente proveniva dal mio angelo riccio. Mi alzai con riluttanza dal letto e andai in cucina. "17.05.2013" lessi sul bigliettino poggiato sui fornelli. "Buongiorno amore, la colazione è pronta nel microonde. Oggi non svegliarmi, ti ammazzo sennó. .xx" c'era scritto sul bigliettino.
- 'ei Haz, hai sbagliato data... Oggi è il 26 agosto' urlai dalla cucina..
Aprì il microonde, ma rimasi deluso dal vuoto che ci trovai dentro. Lui non c'era. Lui non ci sarebbe più stato. Mi svegliavo ogni mattina con la speranza che la data di quel fottuto bigliettino cambiasse. Perchè l'ha fatto?
Corsi subito in camera nostra e tirai fuori dal primo cassetto quella busta che Niall aveva trovato vicino al suo corpo. Mi sedetti per terra e incrociai le gambe. Strappai la busta e presi la lettera.


"Ciao Lou,
Eii amore mio, ti sei deciso finalmente ad aprire la lettera vedo. Allora, comincio col dirti che non sono mai stato bravo a scrivere, ma quello che ora ti scriveró giuro che viene dal cuore.
Onestamente non so come si inizi sta cosa, ma ormai ho iniziato quindi ora pensiamo a cosa metterci in mezzo.
Non è colpa tua Lou. Tu non c'etri niente. Credimi. Sono io che ho sbagliato. Ho sbagliato fin dall'inizio. Mi sono innamorato della persona sbagliata. Ma non perchè tu sia sbagliato, ma perchè tu sei troppo per me. Si Lou, tu sei troppo per me. Ho sempre voluto essere come quelle persone a qui non importa niente del giudizio degli altri... Ma semplicemente non ci riesco. Perchè quando la gente ti vuole bene tu non ti chiedi 'perchè mi vuole bene'. È quando la gente ti dice che ti odia che ti chiedi 'perchè mi odia? Cosa ho fatto di male?' . Per il mondo il mio sbaglio è stato innamorarmi di te. Ma lo sbaglio che ho commesso io è stato ascoltare il mondo. Ma forse è la cosa migliore per entrambi. Troverai qualcuno che ti renderà felice. Ma quel qualcuno non potrò mai essere io.
Sai Lou, mentre ti scrivo questa specie di lettera, ti giuro che sono in lacrime. Io non sono forte come ti ho fatto credere. Io non merito una oersona così meravigliosa come te al mio fianco. Mi sono sempre sentito come se non facessi parte di questo mondo. Ogni giorno, ogni fottutissimo giorno Lou, l'unica cosa che m faceva sentire vivo.. Era il tuo sorriso.
Mi manchi Lou.
Si, mi sono svegliato nel cuore della notte. Mi sono svegliato e sono andato in bagno. Ho trovato dei medicinali che riescono indebolire le mie difese immunitarie cosicchè il mio corpo sia abbastanza debole da cedere. Sai perchè sono tornato tardi? Se vai in bagno, sul ripiano in alto, c'è la risposta.
Scusami se non sono stato abbastanza. Scusami se non ti ho dimostrato quanto ti amo. Scusami se ti ho fatto passare brutti momenti. Scusami se a volte mi sono comportato da idiota. Scusami se ti ho fatto star male. Scusami se sono cosi disordinato. Scusami se non potró più lasciarti la colazione nel microonde. Scusami. Perdonami, ma non tornerò più a casa.
Ho passato tutta la notte a mettere il mio prufumo su tutte le mie e le tue magliette, pantaloni e persino scarpe, così che tu non ti dimentichi di me. Lou, ora sono in un posto migliore, sono il tuo angelo. Ti proteggerò. Giuro.
Lou sei tutto per me. Tutto. Grazie di avermi migliorato la vita.
Ti amo alla follia Lou.
Sei e sarai sempre mio.
Ti amo.
Il tuo Haz
."


Mi svegliai nel mio letto in cerca del mio angelo. Il mio angelo era diventato davvero il mio angelo. Mi strofinai gli occhi e con riluttanza mi alzai fino in bagno. "17 maggio 2014" c'era scritto sul calendario. Un anno. Un anno esatto era passato. Mi alzai in punte e presi dal ripiano in alto il ritardo di Haz che mi aveva fatto preoccupare. Aprì la bottiglia e bevetti tutto d'un sorso, prima che in pochi istanti il mio corpo privo di vita giacesse sul pavimento.
Finalmente raggiunsi il mio angelo riccio, il mio Haz.












SPAZIO AUTRICE

Allora, ciao a tutti. premetto che è la mia prima OS Larry. Mi scuso quindi se è corta o se ci sono eventuali errori di battitura. Non sarà l'ultima perchè amo scrivere. Spero con tutto il cuore che il messaggio sia arrivato e che la storia vi sia piaciuta. ora vado
ciauu
bacioni
Ori :)

SPAZIO AUTRICES 

  
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