Videogiochi > DRAMAtical Murder
Segui la storia  |      
Autore: Maka34    26/07/2013    3 recensioni
Ecco una normalissima classe delle scuole elementari di Midorijima e le vicende dei nostri 'eroi' di DRAMAtical Murder quando erano bambini!
Frasi tratta dal capitolo 1:
Noiz si avvicinò ad Aoba, picchiettandogli la spalla.
"Bambina, come ti chiami?"
"Ma se qualcuno ti da un bacio vuol dire che ti vuole bene! Me lo ha insegnato mio nonno!" disse fiero Clear, tenendo ancora la mano di Mink stretta nella sua.
[Attenzione, piccoli accenni di crack pairings come la MinClear e la KouNoi.]
Genere: Comico, Fluff, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
C'era una volta un bambino dai capelli azzurri di nome Aoba.
Viveva con la sua graziosa nonna di nome Tae.
E con lui c'era sempre il suo migliore amico di nome Koujaku.
Erano in classe insieme.
E c'erano 3 nuovi arrivati in classe.
Un tedesco, un americano e un giapponese che veniva dal sud.
Il tedesco era un bimbo assai attaccabrighe di nome Noiz, colmo di cerotti e ferite.
L'americano era molto più grande degli altri bambini, e incuteva una certa paura.
Si chiamava Mink e aveva dei capelli lunghissimi, come quelli di una bambina.
Invece il giapponese del sud si chiamava Clear ed era un bimbo dai capelli bianchi e occhi rosa intenso, un po' insoliti. Aveva un viso pallidissimo e pulito, tranne per due nei sotto il labbro inferiore.
Era un bimbo assai allegro e ad Aoba piaceva il suo zainetto a forma di medusa rosa e arancione.
Era il primo giorno di scuola, e Aoba non sapeva quale sarebbe stato il suo compagnetto di banco.
Ma era ovvio che sarebbe stato il suo fratellino, Sei. Gli dispiaceva tanto per Ren però. Erano tre gemelli, loro.
Anche se avevano i capelli di colore diverso: quelli di Aoba erano azzurri, quelli di Ren blu scuro e quelli di Sei neri.
Ren era molto offeso perchè Aoba non si era messo in banco con lui.
"Però domani ti metti con me!" gli disse.
"Va bene... Mi dispiace! Tieni, ti offro la mia brioshe a forma di cagnolino se non ti offendi!"
"...Va bene."
Le lezioni passarono in fretta, la maestra chiese piu' che altro i loro nomi e chiese loro di disegnare la loro famiglia.
Koujaku disegnò se stesso e Aoba, visto che la sua mamma non c'era più.
"L-lui è la mia famiglia!"si giustificò Koujaku.
La maestra arrivò al banco di Ren, fissando il suo disegno.
...C'era il volto di Aoba, Sei e Tae scarabocchiato in tutto il foglio.
Ma prevaleva il viso di Aoba.
La maestra guardò allora il foglio di Noiz: coniglietti. Coniglietti ovunque. La mamma, il papà e il fratello erano piccolissimi, quasi non li si notava. Al centro Noiz che si abbracciava le ginocchia circondato da coniglietti.
Il foglio di Clear invece sprizzava gioia da tutti i pori: C'erano lui e suo nonno che si tenevano per mano, circondati da meduse di tanti colori diversi.
Il foglio di Mink...
C’era Mink al centro del foglio, circondato dall'arancione. Sicuramente intendeva disegnare delle fiamme.
Il foglio di Sei ritraeva una felice famigliola composta da Sei, Aoba, Ren e Tae seduti a tavola mangiando ciambelle.
Non sembrava, ma Sei era molto bravo a disegnare.
Il disegno di Aoba era invece assai strano.
C'era solo la faccia del padre ed era grande quanto l’intero foglio.
Arrivò finalmente l’ora della merenda, e la maestra si assentò un attimo.
"Hey, come mai hai i capelli da bambina?" chiese Noiz a Mink.
"..."
"Rispondimi!"
"...Non sono affari tuoi! Anche tu sei un bambino strano!"
"Lascialo in pace!" intervenì subito Clear.
"A me non importa se ha i capelli da bambina, non prenderlo in giro!" Clear afferrò il braccio di Mink, allontanandolo da Noiz.
Era evidente che Noiz era sempre in cerca di battibecchi, quindi si avvicino ai banchi di Koujaku, Ren, Sei e Aoba.
Erano estraniati dal gruppo della classe perchè preferivano parlare tra di loro, visto che si conoscevano da tanto.
"Hey!"
Noiz si avvicinò ad Aoba, picchiettandogli la spalla.
"Bambina, come ti chiami?"
Chiese, fissando le iridi castane di Aoba. "I-io non sono una bambina! Sono un maschietto come te!"
Aoba si alzò dalla sedia, guardando infuriato il suo interlocutore.
"Allora anche tu hai i capelli da bambina! Come mai?"
"N-non mi piace tagliarli!" disse Aoba, visibilmente scocciato da Noiz. Ecco perchè preferiva il suo gruppetto, almeno non gli facevano domande scomode.
Noiz lo guardò come se non avesse ascoltato nulla di quello che aveva detto e gli toccò i capelli.
Passò le sue dita tra quei capelli azzurri, provocando in Aoba una strana sensazione.
"S-SMETTILA!" urlò Aoba, strattonando Noiz e spingendolo il più lontano possibile da se.
Koujaku, che per tutto il tempo era stato zitto e buono ad ascoltare, si alzò e prese Noiz per le spalle.
"SMETTILA DI INFASTIDIRE AOBA!"
Noiz si divincolò dalla presa di Koujaku e si diresse di nuovo verso Aoba, prendendogli le mani e stringendogliele nelle sue.
"Mi dispiace che tu sia una bambina, ma hai comunque una bella faccia."
"Che hai intenzione di far---" Noiz si mise sulle punte dei piedi e baciò le labbra di Aoba. Il tutto durò pochi secondi, i quali bastarono per lasciar basito il povero Aoba.
"C-che diavolo…Che cos'era..quello?" "Era un bacio, no?"
"L-lo so ma----" "COME HAI POTUTO?!" Fu Koujaku ad interrompere i loro battibecchi, prendendo Noiz per il colletto fino a sollevarlo da terra.
Noiz non aveva molti cambiamenti d'espressione. Rimase lì, a fissare Koujaku, senza obbiettare nemmeno.
...E inevitabilmente baciò anche lui, lasciando basito anche Koujaku. "Che.... ...MAESTRAA!"
"Ma dove diavolo è la maestra in momenti del genere...?" disse Sei, che per tutto il tempo aveva osservato la scena, ridendosela sotto i baffi.
Clear invece teneva stretta la grande mano di Mink tra le sue, in confronto piccolissime. "Vieni, andiamo a parlare con Aoba-san!"
"Aoba-san, perchè sei offeso?" Chiese innocentemente Clear al bimbo dai capelli azzurri, che stava rannicchiato nella sedia vicino a Sei e Ren. "P-perchè quel bambino tedesco mi ha dato un bacio in bocca." rispose imbarazzato.
"Ma se qualcuno ti da un bacio vuol dire che ti vuole bene! Me lo ha insegnato mio nonno!" disse fiero Clear, tenendo ancora la mano di Mink stretta nella sua.
"Vedi, io ti voglio bene Aoba-san!" L'albino si avvicinò velocemente al faccino dell'altro, dandogli un bacio a stampo. "E voglio bene anche a Mink-san!" Si alzò in punta di piedi e baciò anche Mink. "E.. e voi? Mi volete bene quanto io ne voglio a voi?"
"Uhm... credo di sì.." disse incerto Aoba, estraneo a tutte quelle strane e nuove forme d'affetto.
"E..e tu Mink-san?"chiese Clear, voltandosi verso Mink. ...Stava arrossendo.
Lui. Il tipo cupo e tenebroso stava arrossendo.
"Tu diventerai mia moglie."
Prese tra le sue mani quelle di Clear.
Erano così piccine e pallide, le sue mani. Prese un pennarello rosso e disegnò (o meglio, cercò di disegnare) un anello nell'indice della mano destra di Clear.
"Vedi? Ora sei mia moglie e mi cucinerai tanti spezzatini di maiale." disse serio, fissando gli occhi rosa dell'amico.
"Uhm.. Okay!" disse Clear raggiante. "Dopo la scuola vieni a casa mia, vero?"
chiese Mink, stringendo ancora di più la manina di Clear.
"Ma dovrò chiedere il permesso al nonno!"disse Clear. "Ma... l'anello di fidanzamento non si mette in un altro dito?" intervenì Ren, che nel mentre giocava con le mani di Sei e Aoba.
"E chi lo sa." Sospirò, Sei, che precedentemente si era gustato la scenetta romantica tra Mink e Clear.
"Uhm...Hey, Aoba-san!" disse Clear, talmente imbarazzato da voler cambiare subito argomento. "Prima ho visto che fissavi il mio zainetto, ci vuoi giocare?"
"CLEAR." Fu' Mink a chiamarlo, tenendolo fermo per il braccio.
Intorno a Mink un'aura che non ispirava nulla di buono. "Tu dovresti giocare solo con me." "M-ma Aoba-san è triste!"
"...Vieni, cerchiamo la maestra." Mink prese Clear per la mano e lo portò via, fuori dalla classe.
Aoba, annoiato, tornò a posare lo sguardo su Koujaku e Noiz, che stavano ancora bisticciando.
"LASCIA IN PACE AOBA, BRUTTO BIMBO TEDESCO!" "Un giorno me lo porterò in Germania e vivrà con me e i miei coniglietti!"
"COME PUOI DIRE UNA COSA DEL GENERE?! Sarò io il marito di Aoba.." Quell'ultima frase la sussurrò, Koujaku.
Non ci teneva ad essere sentito da Aoba, perchè lui doveva essere il suo eroe.
"I-io proteggerò Aoba! E tu, insulso crucco, non riuscirai mai a portarmelo via!"
"K-koujaku!" Era stato Aoba a chiamarlo.
Koujaku fu costretto a voltarsi e ignorare Noiz. "Non litigate! Non mi piace quando Koujaku fa' il cattivone con gli altri bambini!"
"A-Aoba..." "Koujaku, non hai bisogno di fare il cattivone. Tu sei già il mio eroe!" Disse Aoba, con un sorriso a 32 denti, aggrappandosi al braccio di Koujaku.
"Uhm... non è che vi andrebbe di venire a casa mia, domani sera?" chiese Aoba, diventato improvvisamente timido. "Vuoi invitare anche questo bimbo crucco?" disse scettico Koujaku, indicando col pollice Noiz.
Aoba gettò un'occhiata verso Noiz e si accorse che... Stava piangendo.
"N-Noiz!" Aoba corse subito verso Noiz, che stava piangendo ormai a dirotto.
"G-guh...Sniff.."
"Noiz, certo che sei invitato anche tu!" Lo consolò rapidamente Aoba, posandogli la mano destra nella spalla. "I-io odio quel bimbo strano!" singhiozzò Noiz, indicando Koujaku che se ne stava lì, impalato.
Noiz portò il suo viso vicino all'orecchio di Aoba e sussurrò qualcosa. "Io riuscirò a portarti via da lui e riuscirò a XXXX e farti XXXX."
"C-comunque..." Aoba era visibilmente scosso dalla frase dell'amichetto tedesco, ma non ci pensò più di tanto.
"Siamo tornati!" strillò Clear contento, tenendo ancora la mano di Mink. "Che è successo a Mink?" intervenne Sei, una luce furbetta nelle sue iridi color pece.
"Ho riempito Mink-san d'affetto!" Esclamò Clear, facendo dondolare il braccio che teneva la mano di Mink.
"Clear è una brava moglie che sa come soddisfare il proprio uomo." affermò Mink, fiero di Clear.
"Clear, Mink, vi andrebbe di venire a casa mia domani?" Chiese Aoba, avvicinandosi alla ormai 'coppia'.
"Certo! Vieni anche tu, Mink?" Chiese Clear, guardandolo con i suoi occhioni rosa.
"Se ci vieni tu, ci vengo anch'io, lo sai." Disse Mink, fissando quegli occhioni irresistibili.
La campanella suonò e della maestra neanche l'ombra.
"Bene.. direi che possiamo andarcene." Disse Koujaku, afferrando la manina di Aoba. "Torniamo a casa!" Disse Aoba, prendendo la mano di Ren, che a sua volta prese la mano di Sei.


Note dell’autrice
Ciao a tutti e grazie per aver letto!
Ammetto che non è una delle mie fanfiction migliori, ma ultimamente non mi sento molto bene, e tutto ciò è stato scritto mentre avevo la febbre, ma non importa.
Ho cercato di ripopolare un po’ la pagina delle fanfiction di DMMd, visto che sono davvero poche quelle che già ci sono! E personalmente adoro gli AU scolastici, quindi beccatevi questa fanfic!
[Potrebbe esserci qualche errore grammaticale perché lo scritta tutta di fretta, mi scuso in anticipo!]
Ci vediamo presto con un altro capitolo!
Maka34

Attenzione, piccoli accenni di crack pairings come la MinClear e la KouNoi.
  
Leggi le 3 recensioni
Segui la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Videogiochi > DRAMAtical Murder / Vai alla pagina dell'autore: Maka34