Fanfic su artisti musicali > One Direction
Segui la storia  |       
Autore: Askie    26/07/2013    2 recensioni
Varcai la soglia della porta di casa mia, preoccupata come non mai.
“Andrà bene, piccola.” Mi disse mia madre.
Speravo che avesse ragione. Speravo di non ripetere un anno come quello appena passato. Speravo qualsiasi cosa positiva. Ma mi sbagliavo.
Genere: Malinconico, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: Lime | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Capitolo IV


La serata passò con una velocità inimmaginabile. Sì, con Harry si stava veramente bene. Ed era anche stupendo. Aveva il tipico fascino del rubacuori, con i suoi occhi verdi grandi ed innocenti.

Dopo aver preso il caffè, Des iniziò a muoversi per tornare a casa.

"Beh, dai è stato bello, la prossima volta venite voi a casa nostra!" annunciò Des.
"Con molto piacere. Grazie Des." gli rispose mia madre.
"Allora grazie, e buonanotte."

Li accompagnammo alla porta, Des salutò mia madre con un bacio innocuo sulle labbra, mentre Harry la abbracciò. Quando toccò a me avenne l'incredibile. Harry mi abbracciò forte e mi stampò un bacio sulla guancia, avvicinandosì così tanto da farmi inebriare del suo profumo. Di nuovo.

Completati i saluti, mi chiudei la porta alle spalle e guardai dritta negli occhi mia madre.

"Sono brave persone, vero Pam?"
"Mamma come hai potuto non dirmelo?" mi irritai.

Lei tacque guardando basso.

"Voglio sapere perché non mi hai neanche accennato di questa cosa! Non posso vedermi arrivare degli sconosciuti a casa mia! E chissà da quanto lo frequenti quel 'Des'!" imitai con le dita le virgolette, mentre pronunciavo il suo nome.
"Senti. Sono una donna di 40 anni. So cosa faccio, non ti puoi permettere di dirigermi."
"Ma non è plausibile che ti metta in casa delle persone che conosci da neanche una settimana!"

Ero furente. Sembravo io sua madre. Le mie mani si irrigidirono, fino a chiudersi in due pugni stretti che battevano sul tavolo. Del rossore comparse sul mio viso. Lei continuava a non rispondermi, così me ne salii in camera.

Sbattei la porta della stanza e andai in bagno. Presi lo struccante e lo adoperai sugli occhi e sulle guance, sfregando il dischetto d'ovatta con violenza. Terminato questo passaggio mi sciaquai il viso con dell'acqua fresca, e tamponai l'asciugamano. Presi lo spazzolino e iniziai a sfregarlo sui denti svogliatamente mentre osservavo il mio riflesso sullo specchio.

Mi avvicinai e notai che i miei occhi avevano cambiato colore. Erano sempre stati castani, e adesso, di punto in bianco, iniziavano ad essere verdi. Come quelli di Harry.

Harry.

Mi aveva lasciato un segno quella sera.
Un segno che nessuno aveva mai pensato di lasciare.
Bello, bello da star male.

Sputai per l'ultima volta sul lavandino, e poggiai lo spazzolino nel bicchierino. Mi infilai il pigiama e mi coricai sul letto. Iniziai a pensare.
A Harry, a George, agli stupidi che mi insultavano, a Tasha.
Solo due giorni che era iniziata la scuola, e due giorni in cui erano successe cose che manco pensavo.
Affondai nei miei pensieri, quando chiusi gli occhi e mi addormentai nel sonno più profondo.

Il mattino seguente mi alzai e compii le solito azioni mattutine: lavarmi, sciacquarmi, truccarmi, vestirmi.
Scesi e trovai la colazione in cucina già pronta. Frittelle.

"MAMMA!" urlai, sebbene sapessi che in casa non c'era nessuno.

Seccata, mi sedetti al tavolo e mangiai. Avevo una fame indescrivibile.

Finita la colazione, andai in ingresso per aprire la porta, quando mi trovai davanti un'imponente figura alta, con i capelli ricci. Mi venne un colpo al cuore.

"Pam!" urlò lui, con un sorriso enorme sul suo viso.

Alzai lo sguardo e incrociai i suoi occhi.

"H-Harry!" gli risposi, in preda al panico "Che ci fai qui?" gli chiesi.
"Siccome vieni nella mia scuola, pensavo che potessi venire con me, Rebecca lo sa che ti vengo a prendere. Per cui vieni!"
"D'accordo." ero molto poco convinta, ma acconsentii.

Chiusi la porta a chiave e c'incamminammo per raggiungere la metro, e compimmo lo stesso percorso che facevo ogni giorno. Parlammo di ogni cosa possibile.
Nel vagone della Tube vidi alcune ragazze della mia scuola di cui ricordavo l'aspetto molto vagamente. Mi guardavano, mentre ridevo con Harry. Erano come scandalizzate. Pensavo che lui fosse un rubacuori e che loro gli facessero il filo. Se era così, beh ero felice di stare con lui.

Giunti nel piazzale della scuola, ci salutammo e ci dividemmo. Com mio grandissimo stupore misto ad orrore, vidi che s'infilò nel gruppetto che mi sfotteva. Rimasi letteralmente a bocca spalancata. Il biondo mi fissava e gli parlava. Mi avvicinai leggermente per riuscire a sentire cosa dicessero.

"Dio santo, Harry!" urlò il biondo.
"Cosa vuoi?!" gli rispose brutalmente lui.
"Non puoi farti vedere con quella! E' una vergogna!"
"Niall, ma mi spieghi perché la odi così? E' una brava ragazza, fatti i cazzi tuoi."
"Ora vedi cosa ne dirà Louis. Non è che ti piace la balena?" Niall si stava alterando.
"Mi stai minacciando?! E 'balena' è tua madre, pezzo di merda."

Stavano praticamente urlando in mezzo alla piazzetta. Harry e Niall avevano i visi vicinissimi e si guardavano dritti nei loro meravigliosi occhi. Si poteva avvertire la tensione tra di loro e udire i respiri pesanti che coronavano quel momento.

"Ciao ragazzi. Che succede?"

Mi girai e vidi lo stesso ragazzo che avevo scontrato il giorno prima, con gli occhi color cielo, avvicinarsi a loro.

Harry e Niall si staccarono, facendo finta di nulla.

"N-Niente, Lou." lo convinse Harry.
"Stavamo scherzando." ripeté Niall.
"Ah, va bene." si dipinse un meraviglioso sorriso sul suo viso.

Immaginai che quel 'Lou' fosse proprio Louis.

"Senti l'ultima Lou." disse a freddo Niall, guardando Harry maliziosamente.
"Dimmi."
"Harry è venuto a scuola con la balena e l'ha pure abbracciata."

Intravidi Harry che si girò, mettendosi una mano nei capelli.

Prima che sentissi cosa dicesse Louis, suonò la campanella, tutti i ragazzi entrarono.
Dopo quella affermazione di Niall fui accecata dalla rabbia. Iniziai a camminare verso quel fottuto gruppetto che per farsi figo entrava per ultimo.

"Biondo tinto!" urlai per attirare la sua attenzione.

Si girò bruscamente.

"Che cazzo vuoi tu?" mi aggrdì con lo sguardo.
"Che cazzo voglio io? E me lo chiedi anche? Ho sentito cosa dicevi a Harry. Non ti devi permettere minimamente di giudicarlo per il fatto che mi accompagna a scuola. E non ti devi nemmeno permettere di giudicare me."

Ero isterica. Odiavo udire quelle affermazioni su di me.

"Balena, calma. Qui nessuno ti giud..."

Gli stampai cinque dita dritte sulla faccia e lo spinsi a terra, sotto gli occhi di tutti.

"Cosa, scusa?! Come mi hai chiamato, brutto sudicio?" ripetei ad alta voce. Mi sentivo ferita, devastata nell'orgoglio.

Louis corse a bloccare Niall che, furioso, si alzò minacciosamente ed iniziò a marciare verso la mia direzione.
Harry invece bloccò me, che ero pronta a stampargli dell'altro, sul suo bel faccino.

"Smettila." mi sussurrò Harry in un orecchio.
"Non ci sto ferma. Deve capire che non si può permettere di dire questo."
"Me la sbrigo da solo. Grazie lo stesso. Ti accompagno in classe."

Nella sua voce c'era del fastidio. Forse avevo esagerato.

Mi accompagnò all'interno dell'istituto, raggiungendo la mia classe.

"Non fare più queste scene, d'accordo?" si raccomandò il riccio.
"Ci proverò..." gli risposi di malavoglia "Ma non so quanto resisterò."
"Fallo per me." si stava avvicinando sempre di più.

Il suo profumo tornava a riempirmi le narici, ancora.

Mi staccai, velocemente.

"A-Allora ciao Harry."
"Ciao Pam."

Mi accarezzò la testa affettuosamente e mi lasciò un bacio sulla guancia, così entrai in classe. Erano già tutti seduti. Porsi le mie scuse alla prof per il ritardo e mi sedetti. Tasha non c'era.

Passarono tre ore e suonò la campanella, indicante l'inizio dell'intervallo.
Mi recai dal distributore, e mi accorsi di alcune figure note.
Louis ammiccò a Niall che si girò ed iniziò a seguirmi. Io mi recai subito in classe, chiedendo ai miei compagni di farmi da scudo. E non lo fecero entrare. Mi sentii sollevata.

Cosa stava succedendo?
  
Leggi le 2 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > One Direction / Vai alla pagina dell'autore: Askie