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Autore: Evelyn Doyle    26/07/2013    6 recensioni
C’è Edoardo De Santis, nuovo alunno del terzo anno al liceo scientifico Manzoni.
Definito “particolare”, “strano” o addirittura “pseudo nerd” per le sue folli passioni per la letteratura classica, per i videogame, per le saghe fantasy e fantascientifiche.
Un po’ pignolo e orgoglioso e, come se non bastasse, anche asso nello studio e con un’ossessiva collezione di sneaker fluo e di maglie con stampato “Star Trek” a caratteri cubitali.
E poi c’è Natalia Mari, terzo anno liceo scientifico Manzoni.
Un uragano di ironia e sarcasmo, bassa, bionda, cinica, saccente, schietta, orgogliosa e pungente. Ben dotata per le materie scientifiche, ma anche per quelle linguistiche e artistiche.
Due anime completamente differenti.
Tra i due vige odio sin da quando si sono visti e parlati la prima volta, ma un destino un po’ avverso li farà stare molto vicini.
Tra colpi di scena, amici, nemici, amori e non amori, lezioni e intervalli la “guerra fredda” fra i due potrà trasformarsi in altro?
* * * * *
Una storia pensata in un momento di noia e, chissà, magari anche di follia, un po’ diversa da quelle che ho scritto (e che non ho terminato xD) fin ora, senza troppe pretese ma, spero, di vostro gradimento.
Genere: Commedia, Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Scolastico
Capitoli:
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Così lontani eppure così vicini
 
Capitolo 7: Diamoci un taglio!

*Natalia*

 
Sono ormai passate un paio di settimane dall’inizio della Guerra.
Lo so, lo so, sembriamo due bambini che litigano, ma non posso farci niente se è quello l’effetto che mi fa appena lo vedo.
Non posso dire lo stesso di Mattia, mi sembra ancora incredibile il fatto che sia davvero mio amico.
Cioè, io ho il carattere meno indicato per avere amici.
“Signorina Mari, come al solito il suo compito in classe è più che ottimo” la Mariani mi consegna l’ultimo compito in classe fatto, poi passa all’individuo a fianco a me, che ignoro categoricamente da settimane.
“De Santis, anche il suo compito è impeccabile” tsk, ormai è il pupillo di quasi tutte le prof. e la cosa non mi va affatto bene, ovviamente.
Guardo di sottecchi il suo compito in classe: stesso mio voto, con un piccolo “+” adiacente ad esso.
Aspetta, aspetta... ha preso più di me? Ho visto bene o sono anche cieca adesso?
Edoardo nota il mio sguardo posato sul suo compito e ghigna soddisfatto vedendo il mio voto e il mio volto pallido.
“Mari, mi sorprendo del suo voto... a quanto pare qualcuno non ha studiato come si deve” ridacchia provocandomi.
Ormai ci chiamiamo per cognome, tanto per rimanere in tema “Noi non siamo amici e tutti lo devono sapere”.
Abbozzo il sorriso più falso che possa fare e metto via il mio compito in classe.
La campanella suona e finalmente posso distrarmi.

“Insomma, Natalia, sono settimane che fuggi via all’intervallo... dove te ne vai?” Susanna mi ferma prima che possa uscire dall’aula.
In realtà ha ragione, ormai passo tutti i santi intervalli con Mattia, ma se glielo dicessi si farebbe troppi filmini mentali.
“Amici” rispondo scrollando leggermente le spalle.
“Amici? Io e Carlotta siamo le tue amiche, non mi pare che tu abbia... ah! Ho capito...! Mattia, eh?” sorride maliziosamente, pronunciando quel nome, mentre io mi chiedo come ci sia arrivata “Non ti preoccupare, Natalia. Ti capisco... insomma, sedici anni senza uscire con un ragazzo e ora uno ti calcola finalmente. E, se posso aggiungere, è anche molto carino” mi tira una leggera gomitata, io alzo un sopracciglio e non rispondo nemmeno.

*  *  *

“Ehi, sono qui” una voce maschile mi chiama, è Mattia.
“Ah, eccoti” mi guarda in modo bizzarro, probabilmente ho fatto una faccia strana pensando ai film mentali di Susanna.
“Che hai?” mi chiede stranito.
“Nulla, pensavo...” cerco di sorvolare il discorso, ma mi guarda con aria interrogativa.
“Pensavi... a cosa?” mi chiede.
“Nulla, affari miei” rispondo iniziando ad irritarmi.
“Mmh... affari tuoi? Natalia Mari, lei non me la racconta giusta” dice con tono scherzoso.
“Vedi... oggi Edoardo ha preso un voto più alto del mio” la uso come scusa, sapendo che conoscendomi potrebbe crederci.
“Allora ce l’ha fatta. Sai, il signorino ha studiato talmente tanto che è tipo una settimana che non gioca a quel gioco di ruolo fantasy di cui non conosco il nome e di cui è praticamente dipendente”
“Cosa?” mi metto a ridere talmente tanto, che Mattia mi guarda nuovamente in modo strano.
“A quanto pare hai effetti benefici sulla sua salute. Pensa, sta facendo tutto questo per te” smetto di ridere e adesso sono io a guardarlo in modo bizzarro.
“Forse vuoi dire che lo sta facendo per vendicarsi” lo correggo.
“Bah, secondo me tu gli interessi... non fa che parlarmi di te, ovviamente dopo il tuo nome c’è sempre un insulto. In più, anche tu, cara mia, non fai che parlarmi del mio fratellino...” Mattia ha qualcosa che non va in quel cervello... sarà la perfezione fatta persona, ma ha qualche rotella fuori posto.
“Io gli interesso? Tu non stai tanto bene, Mattia...” non credo di interessargli, però... beh, se anche fosse sarebbe divertente rifiutarlo.
Aspetta, Natalia... da quando sei così sadica?
“Natalia, lo sapevo! Cosa ti ho detto prima? In sedici anni di vita non sei mai usc...” è Susanna che sbuca da chissà dove, ma prontamente le tappo la bocca, mentre Mattia mi guarda con aria interrogativa.
“Oh, tu sei il famoso Mattia. Susanna, migliore amica di Natalia, piacere” le lancio uno sguardo che dice chiaramente “Sta’ zitta o la paghi”, così cambia discorso.
“Non sapevo si parlasse di me” dice Mattia ridacchiando.
“Ehi, di cosa si parlava qua? Questioni di cuore?” ecco Susanna e i suoi film mentali entrare in azione.
“Già, precisamente della questione Natalia-Edoar...” tappo la bocca anche a Mattia, ma ormai Susanna capisce tutto e ride maliziosamente.
“Ah, capisco...” un attimo di silenzio e poi Susanna fa per aprire la bocca, per dire qualcosa (che sicuramente sarà fuori luogo e inappropriato)...
“C’è un modo per capire se tu interessi ad Edoardo” no, ma cos’è è questa ragazza? Una veggente?
“Quale sarebbe?” chiede Mattia vagamente incuriosito.
Susanna mi lancia un’occhiata che non promette nulla di buono e poi guarda Mattia allo stesso modo.
No, aspetta... non credo di voler sapere ciò che starà per dire.
“Potreste fingere, o fare sul serio volendo, di stare insieme e magari facendolo notare al caro Edoardo... se gli interessa Natalia ribollirà  e diventerà intrattabile” mi fa l’occhiolino, mentre la guardo in malo modo.
Credo di essere diventata rossa.
Insomma, non è una cosa assolutamente plausibile quella che dice.
“Ehm... Susanna è molto... fantasiosa... sì, non darle retta...” balbetto fingendo un sorriso, quando vorrei strangolare quella moretta che è “magicamente” sparita dopo il suo “consiglio” poco appropriato.
“In realtà la tua amica ha ragione... ma non mi sembri la persona adatta per questo genere di cose...” improvvisamente vedo Edoardo camminare nella nostra direzione, anche se non sono sicura che venga verso di noi... ma il mio cervellino non mi fa nemmeno pensare che faccio quella cosa. Quella cosa che non avrei mai fatto... senza nemmeno avere il tempo di pensarci lascio un leggero bacio sulla guancia destra di Mattia, in modo che Edoardo veda... mi volto e controllo quindi se ha recepito il messaggio.
Sì, lo ha recepito.
Mi guarda peggio di quella volta che ha visto me e Mattia chiacchierare come vecchi amici.
Non è tanto lontano da noi, infatti riesco a vederlo strabuzzare gli occhi, ma non si allontana, anzi, fa finta di niente e si volta a parlare con qualcuno, ma lo vedo che mi lancia certe occhiate... come per controllarci.
Improvvisamente, però, mi accorgo di non aver baciato Mattia sulla guancia, ma molto vicino alla bocca.
Oddio, come ho fatto a non rendermene conto? Il mio cervello era annebbiato dalla voglia di vedere la faccia di Edoardo dopo quel gesto, che non ho nemmeno controllato cosa facevo.
Mi allontano di scatto da Mattia e porto le mani sulle labbra.
“Oddio, Mattia, credevo di aver mirato alla guancia! Non era mia intenzione...” sono rossa, di certo.
Mattia mi guarda con occhi indecifrabili, non riesco a capire cosa pensa.
“Io... credo di dover andare” non mi sono mai sentita così a disagio in tutta la mia vita... sono io di solito quella che fa imbarazzare gli altri con le battutine sarcastiche o i commenti pungenti.
Faccio per allontanarmi, ma Mattia mi ferma. Guarda Edoardo poco lontano e capisce.
Credo di sentirmi male.
Okay, voi penserete sia esagerato... ma insomma, sono una povera anima che non ha mai avuto molto a che fare con il genere maschile... mai uscita con un ragazzo, mai baciato nessuno.
Sì, una sfigata, direte voi.
Ma una sfigata con un cervello, almeno.
Mattia mi guarda e poi guarda Edoardo ancora.
“Natalia, Natalia... non credi sia ora di darci un taglio?” sorride, ma in modo diverso dal solito, quasi un sorriso amaro, direi.
“Mi... dispiace per prima” non so bene che dire, sembra tutto così strano... insomma, lui è mio amico... o no?
Non faccio in tempo a pensare ad altro, che me lo ritrovo a due centimetri.
“Mattia! Che stai facendo?” chiedo strabuzzando gli occhi.
“Sto dando un taglio alla situazione. Mio fratello deve finirla di fare il bambino capriccioso e tu anche” lì per lì non capisco le sue parole, sto per chiedergli cosa voglia dire, ma le parole mi muoiono in gola, letteralmente.
Mi ritrovo le sue labbra appiccicate alle mie. È una strana sensazione, che non ho mai provato.
Non riesco a contare il tempo, è tutto così confuso per me.
Calma, Natalia, c’è una spiegazione a tutto.
Si stacca e automaticamente vedo se Edoardo ha visto la scena.
Un brivido mi percorre la schiena, vedendo la sua faccia arrossata in lontananza e gli occhi fissi su di me.
I suoi occhi verdi fissi su di me, in un’espressione che non riesco bene a definire, data la lontananza.
A questo punto capisco... Mattia l’ha fatto apposta! Voleva che Edoardo vedesse la scena... un po’ come avevo fatto io prima, ma credo proprio che abbia funzionato di più il suo metodo.
“Stai bene, vero?” mi chiede passandomi una mano davanti alla faccia.
“Sì” rispondo.
“Era il tuo primo bacio...?” mi chiede, anche se avrà già capito la mia risposta.
Annuisco con la testa, ma poi un improvvisa voglia di ridere mi pervade.
“Dovevi vedere la faccia di Edoardo... avrebbe vinto un Oscar per la miglior interpretazione dell’Urlo di Munch in carne ed ossa!”
“Sai, mi spiace di averti rubato un bacio, ma bisognava dare una svolta alla situazione. Voi due dovete finirla di comportarvi come bambini e questo era l’unico modo per far prendere coscienza ad Edoardo dei suoi veri sentimenti... sai, quella faccia che hai visto era dovuta alla gelosia” mi dice serio.
“Non lo so... è tutto così strano: io e lui dal primo giorno non facciamo altro che bisticciare come bambini, è vero... ma mi sembra un cliché, che ora io gli interessi” scrollo le spalle.
“Chissà... intanto credo proprio che a casa dovrò rinchiudermi nella mia stanza a chiave... altrimenti stanotte viene e mi brucia vivo nel letto, stanne certa!” improvvisamente ride e l’allegria ritorna nell’aria, poi ritorna nuovamente serio “Ora una domanda mi sorge, Natalia... a questo punto, lui ti piace?” sussulto, ma per qualche strano motivo non so dare la risposta.

Il mio cervello dice continuamente “No! Come ti viene in mente?!” ed è quello che vorrei dire, ma qualcosa mi ferma... qualcosa che non so nemmeno io cosa sia.



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*Note autrice*

Rieccomi, dopo tanto tempo!

Il fatto è che ho iniziato una nuova storia e mi sono dedicata soprattutto a quella xD

Comunque... vi è piaciuto il colpo di scena?

A quanto pare, forse Mattia non aveva tutti i torti a pensare che ci fosse la scintilla tra i nostri due amici...

Beh, vedremo nel prossimo capitolo cosa farà Edoardo.

Intanto, grazie a chi legge e mi farebbe davvero piacere ricevere qualche recensioncina per sapere i vostri pareri o consigli :)


Annie
   
 
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