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Autore: chobit13    26/07/2013    1 recensioni
Il Fantasma dell'Opera muore, Christine e Raoul spariscono nel nulla...nessuno ha mai saputo che fine hanno fatto. E se avessero avuto una famiglia le cui generazioni sono arrivate fino ai giorni nostri? Eva è l'ultima discendente di Christine Daaè e sono tutt'altro che uguali. L'anima di Erik si è reincarnata in altri corpi fino ad oggi e il destino l'ha condotto da Eva. Spero di stroncare le solite storie in cui Christine ritorna con Erik, storie lette e stra-lette che le ragazze si ostinano a scrivere.
Genere: Dark, Romantico, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Erik si era recato dal persiano: “Sono venuto qui… per dirti… che sto per morire… Sto per morire… d’amore… Daroga… morirò d’amore… proprio così… l’amavo tanto! E l’amo ancora, Daroga, perché ne morirò, te lo ripeto… Se tu sapessi com’era bella quando mi ha permesso di baciarla da viva, giurando sulla sua anima… Era la prima volta, Daroga, la prima volta, capisci, che baciavo una donna… Sì, viva, l’ho baciata da viva ed era bella come una morta! L’ho baciata così, sulla fronte… e lei non ha ritirato la fronte dalla mia bocca! Ah! E’ una brava ragazza! Mi chiedi se è morta? Non credo, benché la cosa non mi riguardi più… No! Non è morta! Se venissi a sapere che qualcuno le ha torto un solo capello! E’ una brava ragazza che ti ha salvato la vita, Daroga.
Lei mi aspettava… Sì! Mi aspettava! Mi aspettava in piedi, viva come una vera fidanzata viva, che aveva giurato sulla sua anima… E quando mi sono avvicinato, più timido di un fanciullo, lei non è fuggita… no…è rimasta… mi ha atteso… mi è parso addirittura, Daroga, che abbia un po’… oh! Non molto… ma un po’, come una vera fidanzata, teso la fronte… e… l’ho baciata! Io! E lei non è morta! E’ rimasta naturalmente accanto a me, dopo che l’avevo baciata, così… sulla fronte… Ah! Com’è bello, Daroga, baciare qualcuno! Tu non puoi capirlo! Ma io! Io… Mia madre, Daroga, la mia povera miserabile madre non ha mai voluto che la baciassi… mi rifuggiva… gettandomi la mia maschera! E nessun altra donna… Mai! Ah! Allora, proprio così… con una simile felicità, proprio così! Ho pianto! E piangendo sono caduto ai suoi piedi, i suoi piccoli piedi, piangendo… Anche tu ora piangi, Daroga… anche lei piangeva… l’angelo ha pianto… Oh! Daroga, ho sentito le sue lacrime colare sulla mia fronte! La mia fronte! Erano calde… erano dolci… le sue lacrime coprivano tutta la mia maschera! Si mescolavano alle mie nei miei occhi! Colavano fino alla bocca… Ah! Le sue lacrime su di me! Sta’ a sentire, Daroga, sta’ bene a sentire che cosa ho fatto… Ho strappato la mia maschera per non perdere una sola delle sue lacrime… e lei non è fuggita! Non è morta! E’ rimasta viva, a piangere… su di me… con me… abbiamo pianto insieme! Signore del cielo! Mi avete fatto dono di tutta la felicità di questo mondo!
Ascolta, Daroga, ascolta bene… mentre ero ai suoi piedi… ho sentito che diceva:… e mi ha preso la mano! Io, mi capisci, ormai no ero altro che un povero cagnolino pronto a morire per lei… come ti ho detto, Daroga. Figurati che avevo in mano un anello d’oro che le avevo regalato… che lei aveva perduto… ma che io avevo ritrovato… una fede! L’ho infilata nella sua piccola mano e le ho detto:.
Lei, con una voce dolcissima, mi ha chiesto che cosa intendessi con quelle parole, gliel’ho spiegato, e allora lei ha compreso subito che ero ormai ridotto a un povero cagnolino pronto a morire… ma lei… lei poteva sposare quel giovanotto quando voleva, perché aveva pianto con me… Ah! Daroga… pensa… che… quando le dicevo questo, era come se tagliassi tranquillamente in quattro il mio cuore, ma lei aveva pianto con me…e aveva detto:.
Sono andato a liberare il giovane viscontee gli ho detto di seguirmi da Christine… Si sono abbracciati in mia presenza nella camera Luigi Filippo… Christine aveva il mio anello… Ho fatto giurare a Christine che, dopo la mia morte, una notte sarebbe venuta, raggiungendo il lago dalla partesi rue Scribe, per seppellirmi in gran segreto con l’anello d’oro che lei avrebbe dovuto portare fino a quel istante… Le ho detto dove avrebbe trovatoli mio corpo e che cosa avrebbe dovuto farne… Allora Christine mi ha baciato anche lei, per la prima volta, sulla fronte… su questa mia fronte! E se ne sono andati entrambi… Christine non piangeva più… soltanto io piangevo… Daroga, Daroga… se Christine manterrà la sua promessa, tornerà presto!”.
Erik informò il Persiano che i due giovani, non appena tornati in libertà, avevano deciso di andare in cerca di un prete in qualche posto sperduto, dove avrebbe tenuto nascosta a tutti la loro felicità, e che perciò si erano diretti verso la “Stazione del Nord del Mondo”. Erik contava sul Persiano per annunciare la sua morte ai due giovani, a tale proposito avrebbe dovuto far pubblicare un necrologio su “L’Epoque”.
Era tutto.
Il Persiano aveva accompagnato Erik alla porta del suo appartamento e Darius l’aveva sorretto fino al marciapiede. C’era una vettura ad attendere. Erik vi salì. Il Persiano, che era tornato alla finestra, sentì dire al cocchiere: “Al piazzale dell’Opera”. Dopodichè la vettura si era dileguata nella notte. Il Persiano aveva visto, per l’ultima volta, lo sventurato volto di Erik.
Tre settimane più tardi il giornale “L’Epoque” aveva pubblicato il seguente necrologio:
 
ERIK E’ MORTO.
 
Questa è la fine della sua storia, la fine del Fantasma dell’Opera.
Meritava una fine migliore, meritava un finale migliore… lui meritava di essere amato, meritava una persona da amare… per sua sfortuna ha incontrato la Fata del Nord.
Christine, una ragazza dall’aspetto angelico, quasi ultraterrena che lo rende felice e al tempo stesso lo fa soffrire, ma le Fate del Nord hanno un carattere difficile e non sono in grado di amare una persona come Erik.
Per quanto Christine avesse cercato di amarlo non bastò mai, il suo non era amore ma pura pietà, un affetto molto crudele la pietà che Erik non merita affatto!
Con il suo egoismo Christine preferì amare il giovane ed ingenuo visconte che non sarebbe mai stato all’altezza di Erik.
Ma Christine e Raoul? Che fine hanno mai fatto?
A dire il vero nessuno l’ha mai saputo, forse perché nessuno li ha mai trovati o forse perché nessuno si è mai preoccupato di cercarli… Chi lo sa? Magari per paura di essere ancora perseguitati da Erik si sono nascosti talmente bene da far sparire ogni traccia… Questo lascia spazio alla fantasia!
E se avessero avuto una famiglia le cui generazioni sono arrivate fino ai giorni nostri?
  
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