Paul si era appena svegliato si girò per guardare John nel letto accanto a lui pensò che non sarebbe riuscito a continuare così, a nascondere tutto.
Si sdraiò guardando il soffitto con le mani sotto la testa cominciò a pensare a quella notte stupenda, a tutto l'amore che avevano sprigionato in quel letto.

Si erano fatte le 9:00 doveva svegliare John o avrebbero fatto tardi all'intervista, di nuovo, lo scosse e lo chiamò per circa 10 minuti ma John non voleva decidersi ad aprire gli occhi allora Paul stanco chi chiamarlo lo prese a cuscinate fino a che John non si ribellò, si alzo di scatto prese Paul e lo buttò sul letto si guardarono per alcuni istanti sorridendo con quel sorriso fino alle orecchie che solo grazie a l'un l'altro può spuntare poi Paul sospirò e disse: "dai John vestiti."
John: "Perché mai dovrei vestirmi? Non ricordo di aver qualcosa da fare oggi"
Paul: "Cazzo John, devi sbrigarti! Ci sta l'intervista tra poco, i ragazzi ci aspettano."
John: "Cazzo, è vero, me ne ero dimenticato, stupida memoria, fanculo. Vado a vestirmi Paul!"
Paul visto che era già pronto si buttò sul letto a pensare a quelle sue labbra quelle sue labbra fine voleva averle di nuovo sulle sue, voleva sentire il respirò di John sulla sua pelle, voleva essere accarezzato dalle sue mani;
John che si era preparato per bene andò a chiamare Paul per andare si appoggiò un momento con la spalla alla porta e disse: "Mi spiace, distoglierti dai tuoi bellissimi pensieri ma dobbiamo andare."
Paul si alzò e si incamminarono. John vista la faccia di Paul tutta triste e sconsolata decise che prima di uscire lo avrebbe baciato, e così fu, Paul adesso stava meglio perché in ogni caso sapeva che John era li con lui, era solo suo e di nessun altro.

Arrivarono all'intervista, e questa volta arrivarono in tempo, i ragazzi erano gli unici a sapere della loro relazione segreta, infatti ogni volta sorridevano come per prenderli in giro scherzando e ogni volta ci beccavano una pizza dietro il collo ma ovviamente per scherzare.
L'intervistatore gli fece le ovvie domande di sempre a cui ormai erano stufi di rispondere, ma risposero ugualmente fino a che non arrivò una domanda insolita: "Qualcuno di voi è bisex o gay? Se si, vorreste avere una relazione con qualcuno della band?" Paul e John si guardarono, Paul stava pensando di dire tutto per poi finalmente avere la possibilità di baciarsi alla luce del sole ma guardò il John serio al suo fianco e capì che non era il momento. Allora partì la solita risposta: "Sono etero, amo le donne e loro amano me." ma la verità era che lui era totalmente gay, o forse bisex, e amava solo John.
Finita l'intervista George e Ringo andarono a casa, John e Paul si fermarono per prendere un cappuccino e nel mentre, fecero una breve chiacchierata.
John: "Senti Paul, tu vai a casa, io ti raggiungo tra poco, ho da sbrigare alcune cose e non voglio che ti annoi e ti scompigli ancor di più quei tuoi bellissimi capelli."
Paul: "Va bene John, ma tu, vedi di fare il bravo."
John: "Certo, Paul, ma adesso tu vai a casa.."
Paul si incamminò ma John decise di prenderlo e portarlo in bagno dove nessuno poteva vederli e baciarlo, perché non riusciva a vederlo andare senza di lui senza prima avergli dato un bacio.



John si incamminò verso lo studio fotografico dove doveva andare per l'appuntamento anche se odiava fare foto dove dicevano come dovevi stare e robe varie lui doveva farlo perché? beh, semplicemente perché era John Lennon, e non un tizio qualunque.
Fatte le foto decise di andare a prendere la pizza visto che era tardi per mangiarla con Paul, tanto ormai sapeva quale era la sua preferita.
Nel mentre Paul era sdraiato sul letto con le cuffie alle orecchie, sentendo la musica, si era addormentato mentre aspettava che John tornasse a casa.
John finalmente arrivò a casa, ma senti una voce sconosciuta dirgli: "Hey Lennon!" si girò, ma era troppo tardi, adesso giaceva sul marciapiede di casa sanguinante, con una pallottola in corpo.

Paul non sapeva di tutto ciò, lui era addormentato sul letto, con la musica, e non aveva sentito nulla.
Si svegliò il giorno dopo e non vide John, era strano, era la prima volta si chiese se aveva trovato qualcun'altro con cui passare la notte, ma non era da lui, si vestì per andare a comprare il giornale, uscì, e vide la polizia e moltissima gente trattenuta dalla polizia, tutti in lacrime davanti casa sua, cosa era successo? questo pensiero gli rimbombava nella mente, così chiese ad un poliziotto che gli disse dell'accaduto. Paul, devastato cadde in ginocchio, fissando per un momento la folla per poi scoppiare a piangere, arrivarono George e Ringo che lo presero e lo portarono via. Quella notte non riuscì a dormire continuava a ripensare alle parole del poliziotto: "John Lennon è stato assassinato stanotte, gli hanno sparato." dopo alcune volte che risenti quelle parole si alzò e andò a farsi una doccia, una doccia fredda di quelle che ti fai per riprenderti da una sbronza l'unico problema era che questa non era una sbronza, questa sensazione di vuoto non sarebbe passata sarebbe restata per tutta la vita, l'altra sua metà non c'era più adesso era come se non avesse più il suo cuore John era il motivo per cui il suo cuore batteva e adesso non c'era più, si chiedeva come avrebbe continuato senza lui, poi pensò come John diceva sempre di continuare, come se lui fosse stato solo un amico. Non parlò per tutto il giorno, pianse come non aveva fatto mai, e in quel momento urlò "JOHN, MI MANCHI."