BEST FRIENDS
 
Era un caldo pomeriggio estivo e come ogni giorno Karter era seduta ad un tavolino del solito bar a fare i compiti delle vacanze. Dopo circa un’ora, quando finì tutto, decise di andare al bancone del bar e ordinare un gelato.
A lei piaceva quel piccolo bar soprattutto perché le ricordava lui, il suo migliore amico.
Karter ed Harry erano amici dal primo giorno della scuola media ma non lo vedeva più da tre lunghissimi anni, da quando la madre di Harry dovette cambiare lavoro e trasferirsi con tutta la famiglia in un'altra città.
Ormai non ricordava neanche come era fatto, infatti, dopo il trasferimento, si erano incontrati rarissime volte ma da un anno Harry non si faceva più né vedere e né sentire.
Ogni volta che Karter pensava a lui ricordava con precisione il loro primo incontro a scuola.
 
 
“-Hey, ciao! Posso sedermi accanto a te? Non ci sono altri posti liberi.- un ragazzo dai capelli ricci e occhi verdi interruppe i suoi pensieri facendola tornare al mondo reale.
-Si, certo che puoi. Siediti pure.”
 
 
“La prima ora di lezione era finita e Karter ne approfittò per scambiare qualche parola con il nuovo compagno di banco.
-ehm... ciao... io sono Karter - iniziò lei, timida come sempre, porgendogli la mano.
-Ciao! Io sono Harry! È un piacere conoscerti.- rispose lui stringendole molto allegramente la mano.”
 
 
-Prego, cosa desidera signorina?- la voce del cameriere la fece sussultare interrompendo i suoi flash-back. –ehm... si... un cono fragola e cioccolato, per favore.- era un gusto un po’ strano ma era il suo preferito.
-Arriva subito- rispose il cameriere.
-Per favore, un cono gigante fragola e cioccolato.- ordinò una voce dietro Karter.
Dopo un po’ di esitazione la ragazza riconobbe quella voce, non poteva credere alle sue orecchie, era Harry, era tornato.
Senza pesarci due volte si girò di scatto e abbracciò più forte che poteva il ragazzo dietro di lui con l’intenzione di non lasciarlo mai più.
Harry solo dopo un po’ si accorse che la ragazza che lo stava abbracciando era Karter e anche lui non poteva credere ai suoi occhi: quella ragazza era cambiata moltissimo dall’ultima volta che l’aveva vista tanto da non poterla quasi più riconoscere. I suoi capelli erano più lunghi e a boccoli  verso la fine, al posto degli occhiali portava le lenti a contatto e i suoi occhi color nocciola risaltavano di più.
Karter stava piangendo, stava piangendo dalla gioia e quando Harry se ne accorse prese il suo viso tra le mani e con i pollici iniziò ad asciugarle le lacrime che pian piano le scendevano dagli occhi tutti arrossati.
-Non posso credere che tu sia qua- disse lei guardandolo fisso nei suoi occhi verde smeraldo.
-I vostri gelati sono pronti. Ecco a voi.- disse il cameriere porgendo i due gelati ai ragazzi.
-Oh...Grazie mille- rispose Harry che nel frattempo aveva smesso di abbracciare Karter per appoggiarsi al bancone accanto a lei.
-Quando sei arrivato? Perché non mi hai avvertita? Perché non mi hai chiamata per un anno intero?-  Karter era arrabbiata e aggredì Harry con una valanga di parole. –Quanto tempo che non ci vediamo. Anche io sono felice di rivederti.- rispose in modo sarcastico Harry.
-Scusa, scusami. Ero arrabbiata con te. Non ti sei fatto sentire per un intero anno. Cosa è successo?- domandò Karter. –Si, lo so che non mi sono fatto sentire- rispose lui- e mi scuso tantissimo con te. Forse non ci crederai ma ho perso la sim del cellulare e con lei tutti i contatti.- continuò mangiando il suo gelato.
-Mmmh... posso crederci... ma che mi dici di te? Come va?- chiese una Karter molto curiosa.
-A scuola non tanto bene: sono stato rimandato in due materie... per questo che ho deciso di tornare qua, perché vorrei che mi aiutassi a ripassare ma soprattutto sono tornato perché avevo una voglia matta di rivedere la mia migliore amica. Invece tu sarai sempre la solita secchio... ehm... studiosa... volevo dire studiosa.- rispose lui.
-Si, diciamo di si. Ma ti ricordi tutti i compiti che ti passavo prima delle lezioni perché non facevi mai niente?- disse scherzosamente lei.
-Eh già! Senza di te non ce l’avrei mai fatta.- ridacchiò Harry.
-Però è meglio non pensare alla scuola... è appena iniziata l’estate!-osservò saggiamente Karter e così dicendo tutti e due uscirono dal bar e si incamminarono verso casa parlando delle cose che avrebbero fatto tutta l’estate...
 
 
Spazio Autrice
Ciaoooo a tutti! :)
Intanto se state leggendo questo vuol dire che siete riusciti a leggere tutta la storia.
E’ la mia prima OS quindi capitemi se è un po’ brutta. Avevo questa storia da un po’ in mente e finalmente l’ho pubblicata. Alcune parti sono noiosette ma non sapevo davvero cosa mettere e come storia forse è un po’ banale ma per favore recensite perché vorrei dei pareri... accetto anche critiche perché servono per migliorare.
Un bacio a tutti :*
-Anto <3 

P.s.: recensite, recensite, recensite!