“ QUELLO CHE LE PERSONE NON SANNO”
Ero dietro il back-stage impaziente di andare su quel palco e dimostrare al mondo di che cosa sono capace. In molti mi hanno criticato, ma ora voglio fare vedere a quelle persone diffidenti cosa siamo io e la musica.
Mi ricordo ancora quando desideravo essere un minimo famoso, ora che lo sono certe volte vorrei ritornare indietro, il mondo mi è passato davanti agli occhi in un secondo.
“ Liam! Tocca a te andare in scena!” urlò il coordinatore.
Scrollai le spalle per rilassarmi, ora o mai più mi dissi.
Ero sul palco!
Ho una marea di fan intorno, e i loro visi si confondono con le gocce che scendono dalla mia fronte.
Mando giù la saliva più volte per evitare che la bocca mi si secchi, non ha funzionato perché la sento sempre secca. I musicisti dietro di me iniziano a suonare… non sento più le gambe, le braccia mi hanno definitivamente lasciato… e mi chiedo come faccia ancora a tenere il microfono in mano.
Lo impugno bene nella mano destra per evitare che mi scivolasse, lentamente cominciai a cantare.
Prima con voce roca, quasi spezzata poi mi sciolsi dimostrando la mia bravura.
Le prime note scorrevano veloci, una dopo l’altra imperterrite.
La canzone inizia a prendere forma e la mia voce si scalda fino a trasformarsi in parole, nitide parole…
Continuo gesticolando per aiutarmi con la voce, mentre le urla delle mie fan sovrastavano di tanto in tanto la mia voce.
Alcune cantavano con me, altre alzavano le braccia al cielo e altre mi urlavano dei “ti amo”.
Il mio sguardo era costantemente attaccato al pavimento del palco, perché sì, dopo quell’occhiata veloce non ho avuto il coraggio di guardare cosa succede.
L’ultima parola e la canzone è finita…
Sento un boato, milioni di applausi da quelle persone che mi hanno sostenuto in una delle prove più difficili della vita.
Se vedessi chi parla male di me in questo momento gli direi “hai visto? Sono piaciuto! E loro lo dimostrano! Non sarai di certo tu a impedirmi di vivere il mio sogno!”
L’ultimo concerto…