27/07/2013
1 recensioni
Buonsalve a tutti, mi chiamo Lia e con questa introduzione vorrei presentarvi la mia nuova fanfiction. Non ho mai scritto nulla riguardante TV shows etc (a parte OS), quindi questa per me sarà una sfida, ma spero che apprezzerete il risultato delle mie grandi fatiche. Per quanto riguarda l'intro in questione so che non si tratta di un granchè, ma non volevo spoilerarvi troppo in un solo capitolo, quindi se vi pare una storia che vorreste seguire non dovete fare altro che commentare da bravi bambini inserendo il vostro NICKNAME DI TWITTER nel commento, in modo tale che io possa notificarvi ogni volta che posto un nuovo capitolo. Detto questo: BUONA LETTURA!
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Il sole stava calando all’orizzonte facendo in modo che le alture a fianco della città venissero circondate da un miscuglio di colori che la maggior parte di artisti avrebbe dipinto molto volentieri se quella città non si fosse trovata nel bel mezzo del nulla. La città si stava preparando a tornare alla sua solita calma serale dopo una giornata lavorativa come tutte le altre e adulti e studenti rincasavano in gruppi chiacchierando e creando un’atmosfera di routine. In una delle vie principali della città uno studente di liceo scriveva a sua madre che quel giorno avrebbe fatto tardi per cena, sapendo che l’apprensione della donna l’avrebbe altrimenti portata a rivolgergli una serie di infinite domande una volta rincasato. La porta del negozio nel quale si trovava venne chiusa a chiave dal proprietario che gli fece cenno di seguirlo da solo nella stanza sul retro dove gli si fermò davanti: tra di loro vi era un solo tavolo, vuoto e freddo. «Che cosa mi sta succedendo?» chiese il ragazzo impaurito, il suo tono di voce era più grave del solito e il timbro tremolante faceva percepire l’ansia che gli aveva impedito di dormire la notte precedente. «Non capisco cosa stia accadendo e so che solo lei mi può aiutare». L’uomo si voltò dando le spalle al ragazzo e chiuse gli occhi ispirando l’aria rarefatta che si trovava nella stanza prima di porre le mani sul grande libro che aveva precedentemente preparato sul tavolo in acciaio, lo afferrò e lo aprì di fronte allo sventurato. Il ragazzo diede un’ occhiata veloce alle lettere antiche scritte a mano per poi guardare di nuovo l’uomo con sguardo interrogativo. «Che cosa mi significa questo?» chiese quasi con le lacrime agli occhi. L’uomo sospirò e poi prese fiato per rispondergli. «Significa che d’ora in avanti le tue responsabilità cresceranno, significa che affronterai dei cambiamenti alquanto pesanti, significa che nulla sarà più come prima.» Il libro venne chiuso e riposto laddove si trovava precedentemente. «Significa che stai diventando un Alpha, Scott. Sei sempre stato destinato ad esserlo e ora il tuo destino si sta avverando.”» |