Salve a tutti, sono Lunella e questo è il mio primo lavoro
di traduzione e la prima storia che pubblico in assoluto. Spero tanto che vi
piaccia.
Sono ben accetti complimenti, insulti, minacce e anche solo
segni del vostro passaggio.
Yours and Mine
Prologo: Mondo perfetto
“Combattete!! Combattete per
l’onore del villaggio!! Combattete per sopravvivere!!”. La battaglia continuava
ad infuriare intorno, i cui rumori
venivano soffocati del crpitio del fuoco che si iniziava ad alzare delle case.
Le donne e i bambini avevano paura per la loro vita, avevano paura di perdere i
loro cari. La leggera pioggerellina non era sufficiente ad estingure il fuoco,
e le fiamme erano sultano un altro fardello che gravava sulle spalle degli
shinobi. C’erano corpi dappertutto, shinobi di entrambi i villaggi. Le armate
cominciavano a disperdersi e la pioggia lavava lentamente il sangue dal metallo
e dal terreno umido. Il suono delle armi ormai contraddistingueva quel
villaggio piuttosto piccolo.
“Non siamo in grado di affrontarli!!!
Lasciamo fuggire le donne e i bambini!!!”.
Huff…huff…huff…Una grande
figura avanzava attraverso le fiamme, attraversando un edificio carbonizzato e
trascinandosi per una gamba. Stava quasi per uscire dai confini del villaggio
quando venne colpito da un grande fuuma shuriken, che lo fece cadere a terra.
Nussuna altra arma o tecnica seguì il primo, il nemico deveva pensare che uno
era stato sufficiente.
Ma l’uomo non era morto,
tossì violentemente e si trascinò verso il bosco fuori dai confini del
villaggio.Si appoggiò sulle ginocchia appoggiando sul terreno la ragazza che
aveva con se. Rischiarata delle fiamme la ragazza si avvicinò preoccupata
all’uomo.
“Nii-san… io…”
“va tutto bene” . il fratello
si alzò el’abbracciò; continuando però a tossire sangue . Dopo si allontanò da
lei senza preoccuparsi neanche di pulirsi la bocca, ancora sporca di samgue.
Sollevò le mani e rimase a guardarle, senza però guardarle veramente, prese poi
la mano di sua sorella stringendo le sue dita fra le sue.
“Nii-san, io non voglio…”.
“Mi dispiace …ma continua a
vivere…” Si alzò, tossì ancora sangue
prima di alzare lo sguardo per vedere le fiamme che continuavano a
diffondersi. La ragazza lo costrinse a sedersi tirandolo per la giacca.
“Nii-san, perfavore… io
non….”
Suo fratello si girò a
guardarla, posò le mani prima sulle sue tempie, per arrestare il sangue poi si
appoggiò alle spalle della sorella per fermare la sua caduta.
“ Ti
prego continua a vivere…”
“Nii-sa
perfavore…”
“Posso
guarire la ferita alla testa… Si, dovremmo essere in grado di fuggire e
nasconderci nella foresta per un po’ e forse riusciremmo a fuggire abbastanza
lontano…”
Suo
fratello scosse la testa, tossì ancora di più costringendosi a parlare. La
tosse si plancò un poco e disse “Rifugiati presso un altro villaggio ninja….
Questo ormai è finito…Il nostro signore….il paese è stato completamente
massacrato ieri…il nemico si è spostato verso il nostro villaggio…”
Piegò un
po’ le ginocchia e l’abbracciò “Vivi….Kushina…io ti voglio bene” A queste
parole gli occhi della ragazza si riempirono di lacrime.
“No
Nii-san…” disse lei con voce soffocata, ma il fratello si liberò dell’abbraccio
e si diresse verso il villaggio. Kushina tentò si seguirlo ma lui si girò e la
guardo con sguardo implorante.
“Per
fovore Kushina, vivi…continua a lottare. Lotta, sapendo che probabilmente sarai
l’ultima abitante del villaggio del Vortice. Le sue mani si strinsero in pugni,
si girò e conrse verso il suo villaggio in fiamme. Rimase a guardare suo
fratello fino a quando le fiamme lo permisero, poi si girò nella direzione
opposta e iniziò a correre nelle tenebre.