Alessia guardò il numerino dei followers del suo blog alzarsi di quattro in un giorno solo. Continuava ad aumentare ed aumentare e la
ragazza non sapeva onestamente trovare una spiegazione. Il suo blog non era nulla di speciale, solo il tormentarsi di una povera ragazza
shippatrice merthur fino alla fine... ma dopotutto la maggior parte delle fangirl di tumblr erano disperate shippatrici merthur, quindi non
avrebbe dovuto sorprenderla troppo la sua popolarità.
Certo... Alessia non era una ragazza come tutte. Si era spesso paragonata all'antagonista del suo show preferito, morgana Pendragon, e
(nonostante non avesse gli stessi occhioni blu e i lunghi capelli ricci neri della sua eroina personale) non si sbagliava poi di molto.
Entrambe erano piuttosto capricciose, egoiste e possessive. Gli importava solo di una piccola categoria di persone e tutti gli altri potevano
anche morire di fame per quello che le riguardava. Volevano tutto e subito, ma erano capaci di controllarsi.... manipolare le persone e con
pazienza arrivare al loro traguardo. Fu proprio questa capacità a portare Alessia (anni dopo quella sera tardi in cui aveva notato un
improvviso incremento dei suoi followers su tumblr) esattamente dove aveva sempre sognato.
Le festività nel regno erano molte. Alessia era stata una regina generosa e si era sempre ricordata dei suoi amati followers, che le avevano
procurato il trono (più o meno con la forza) e così erano state istituite feste anche per quelle fandom di cui lei non faceva parte. Alcune non
le interessavano minimamente e quindi si risparmiava senza troppi ripensamenti le uscite pubbliche in quella giornata, altre invece erano
dedicate alle sue fandom preferite (quali Sherlock, Supernatural, Queer as Folk, chiaramente merlin e molte altre ancora) ed allora si
degnava di fare presenza ai giochi in loro onore.
Era tutto molto medioevale... e come stupirsi? La regina Alessia girava il regno vestita con abiti dallo stile medievaleggiante ricamati a mano
da sarte i cui modelli venivano forniti da una nuova branchia di stilisti i quali appunto si ispiravano solamente a quel preciso genere
(come ordine della regina).
Oltre alle feste delle fandom (vere e proprie festività che venivano con vacanze e doni per il popolo) c'erano anche quelle piccole tradizioni
giornaliere tipiche di tumblr (come il red pants monday o il fatto che ogni martedì alla radio venisse trasmessa come prima canzone “Heat
of the moment”) e naturalmente le feste celtiche più importanti.
Questo favoloso regno, governato dalla regina più originale di tutte, era situato in una piccola isola proprio fra l'Irlanda ed il resto del Regno
Unito, nel mare irlandese. L'isola era una volta chiamata “Isle of man” ma ora non lo era certamente più.
“Alessia's Kingdom” era il nuovo nome, e chiunque vi si recasse doveva subire intensi controlli da parte della polizia locale, in modo che
nessun peasant venisse fatto entrare nell'isola. La regina Alessia era molto dura su questo punto.
L'isola era un paradiso per i pochi eletti che desideravano abitarla, ma soprattutto che meritavano di farlo. Gli altri non erano ammessi.
Tuttavia c'era una persona che ad Alessia sarebbe piaciuto immensamente avere nel suo regno... e non solo. Lo avrebbe accolto anche di
buon grado nella sua reggia. Anzi, molto di più che di buon grado. Se quell'uomo si fosse presentato a palazzo lei sarebbe corsa da lui a
braccia spalancate ed una volta stretto non lo avrebbe più lasciato andare.
Il suo nome?
Colin.
Colin morgan, il celebre attore protagonista della serie TV merlin (sì, proprio la preferita dalla regina).
Certi c'erano degli attori e cantanti che avevano deciso di trasferirsi in the Alessia's Kingdom recentemente... ma lui non si era ancora fatto
vedere.
Da qualche mese la regina aveva cominciato a pensare che la presenza dell'attore sarebbe stata gradita da molti nell'isola (certamente da
nessuno più di lei) e gradualmente era arrivata alla conclusione che anzi fosse assolutamente NECESSARIA.
Ed inoltre anche di un'altra presenza si iniziava a sentire la mancanza... non solo per la regina, ma anche da parte del resto del popolo.
Certo, molti degli uomini di tumblr si erano offerti. Alcuni (fra i più insistenti) erano persino stati cacciati per la loro insolenza.
Era la regina a dover fare la sua scelta, e nessun'altro aveva voce in capitolo.
Neanche la consigliera regale poteva esprimere il suo parere. Naturalmente lo faceva, e per quanto fosse sgarbata la regina non l'aveva mai
cacciata (anche se la minacciava molto spesso).
“U LITTLE SHIT.” si sentì un pomeriggio tardi risuonare nel salone preferito della regina.
Alessia era seduta sul trono, stravaccata, mangiando pigramente delle caramelle a forma di vermi e ascoltando la sua playlist merthur.
A ritmo di “A thousand years” la consigliera attraversò il grande salone, mentre i suoi passi risuonavano rumorosi.
Alessia non distolse lo sguardo dal suo cesto di caramelle e se ne fece cadere una sulla lingua, sporgendola.
“YOU CANNOT DO THAT.” disse Anita, parlando in caps lock.
Ma perché doveva sempre urlare a quel modo?
“I can do whatever i want. I'm the queen.” rispose Alessia con un sorriso sornione.
“IT'S AGAINST THE LAWS!”
“Not my laws.”
“IT'S KIDNAPPING.”
“Not if it's the queen doing it.”
“Non puoi rapire Colin morgan ed incoronarlo re!”
Era nel loro costume cambiare lingua dall'inglese all'italiano, dopotutto erano entrambe originarie del paese a forma di stivale.
“I CAN DO WHATEVER I WANT.” ripeté la regina.
“YOU'RE NOT LOKI OF ASGARD.”
“I'm BETTER.”
“AT WHAT?”
“EVERYTHING.”
La consigliera ridacchiò. Questa citazione da Star Trek: Into Darkness gliel'aveva proprio servita sul piatto d'argento.
“No but seriously dude, are you sure about this?” le chiese tornando seria (più o meno).
“Sono sicura di tutto ciò che faccio. Dopo tutto sono la regina.” rispose la suddetta regina prima di infilarsi l'ennesima caramella in bocca.
“Vai a fare una corsetta o con tutte quelle caramelle Colin verrà portato via un barella dopo la prima notte di nozze.” la provocò.
Come risposta la regina le lanciò addosso lo scettro (molto pesante e molto fragile) che si ruppe miseramente sul pavimento dove un istante
prima c'era la consigliera. Fortunatamente a palazzo ne avevano una scorta, e fortunatamente la consigliera aveva imparato a diventare agile
dopo anni a servizio di Alessia.
La donna scomparve dalla stanza e la regina venne lasciata da sola con i servi.
“Portatemi il computer.” ordinò pigramente, e la sua cameriera personale eseguì la sua volontà, la dashboard di tumblr già aperta come
prima pagina.
Qualche giorno dopo Colin morgan fece il suo arrivo sull'isola, frastornato e confuso. Non gli era stato spiegato esattamente dove stesse
andando e perché. Tutti avevano dato per scontato che si sarebbe adattato al capriccio della regina, come il resto della popolazione, e di
conseguenza le spiegazioni erano superflue.
La regina lo aspettava in trepidazione all'ingresso del palazzo, mentre al suo esterno la folla diventava sempre più rumorosa. Dalle
esclamazioni delle fangirl di poteva intuire che l'uomo si stesse avvicinando al portone. Ed ecco che un sordo bussare si sentì provenire
dalla porta, e la regina sussultò come se fosse una sorpresa. Aveva programmato tutto nei minimi dettagli, ma dopotutto erano anni che
aspettava quel momento ed era normale che fosse nervosa. Fece un veloce cenno ad uno degli uscieri, il quale andò ad aprire il portone.
Per un momento si sentì il fragore delle urla delle fangirl, e poi più niente.
Un paio di passi.
I piedi di Colin toccavano leggeri il pavimento e la regina lo osservò, trovandolo bello come quella volta in cui lo aveva visto dopo La
Tempesta, a Londra. Anni erano passati da allora, ma lui sembrava ancora della stessa età. Lei d'altra parte era cresciuta ed era diventata
un'affascinante donna adulta, che l'attore osservò ammutolito.
Il vestito e la corona le davano un'aria ancora più imponente ed allo stesso tempo persa in quei vestiti e gioielli di alta qualità, come una
bambina che giocava a travestirsi.
Senza nemmeno doverci pensare Colin si ritrovò ad inchinarsi lievemente al cospetto della donna. Era rimasto colpito, doveva ammetterlo.
Si era aspettato di trovare una pazzoide circondata da un centinaio di gatti (in effetti molte delle sedie e poltrone della stanza erano
occupate da un abitante felino del castello, ma non era quello il punto) ed invece... una donna così regale. Come una vera regina.
Non che lui avesse mai conosciuto una vera regina ma... nei suoi sogni sarebbe stata come lei.
“Your highness.” disse quindi una volta tornato in posizione eretta. Lei sorrise senza distogliere nemmeno per un istante lo sguardo
dall'uomo, compiaciuta di quella reverenza. Nonostante ciò sentì di dover essere lei quella in dovere di inchinarsi.
Al grande re dello spettacolo del cinema e della televisione. E più di tutto... all'uomo perfetto.
E così fece. Una piccola reverenza, appena accennata, che tuttavia lasciò tutti a bocca aperta. La consigliera (che si era procurata un posto
in prima fila all'evento) sorrise tuttavia. Conosceva Alessia piuttosto bene e sapeva che nonostante la vanità e la smania di potere era
ancora una fangirl emozionata dalle sue passioni come il primo giorno.
“It's time for dinner. Shall we?” disse la regina ed i servi iniziarono a disperdersi, principalmente diretti nelle cucine e nella sala da pranzo.
Un piccolo gruppo portò i bagagli di Colin nelle sue camere (ossia tutto quello che erano riusciti a prendere dalla sua casa). Alessia non
sapeva nemmeno come tutto ciò potesse essere anche vagamente legale, ma pagava bene i suoi avvocati e loro lavoravano duramente.
Doveva ricordarsi di premiarli con un piccolo aumento per aver trovato una scappatoia che le permettesse praticamente di “rapire” (come
aveva detto la consigliera) una persona tanto nota.
Durante la cena furono poche le parole. Colin rimase ad osservare esterrefatto tutto ciò che lo circondava. La cosa che lo stupì di più di Taco.
Taco era un cucciolo di koala che passava il suo tempo costantemente abbracciato alle colonne di legno che la regina aveva fatto piazzare
ai bordi della sala da pranzo e che aveva quasi le qualità di un camaleonte. Ebbene sì, spesso cambiava colore.
Non proprio come un camaleonte, no... non si mimetizzava con lo sfondo, ma semplicemente prendeva il colore che la regina desiderava
in quel momento. Certo non si poteva fare più di un cambiamento al giorno, dopotutto la vernice per koala ci metteva un po' ad asciugare.
Il servo che aveva il compito di dipingere giornalmente quel piccolo animale era quello che faceva meno nel palazzo, eppure era uno dei più pagati.
Quella mattina il koala era stato dipinto di blu e Colin lo osservava incuriosito.
Tuttavia non chiese spiegazioni e la regina senti di non doverne dare. Come se nel silenzio i due trovassero il modo perfetto di stare
insieme eppure ognuno da solo nella sua mente, dove albergava la loro fantasia.
Colin non fece commenti infatti quando venne portato del formaggio alla fine del pasto, e anche se lui ne prese un pezzetto la regina lo
guardò disgustata e lo fece allontanare dalla sua parte del tavolo. Povera, da quando aveva visto quella brutta pubblicità sui panda e il
formaggio non riusciva più a mangiarne un pezzo. Ma i panda li amava e naturalmente non mancava di possederne uno.
Pensò di mostrarlo a Colin dopo la cena ma cambiò presto idea.
Portò invece l'uomo sulla terrazza a guardare le stelle.
Lui passò più tempo a guardare la regina che il cielo ed alla fine della serata i due si baciarono delicatamente ma con passione.
E non si sarebbe più sentita la mancanza di un re ad Alessia's Kingdom.